25 ottobre 2012

Comunicato stampa: l'Anpi di Roma aderisce al presidio antifascista nelle scuole indetto dagli studenti

A seguito delle vergognose ed arroganti manifestazioni di violenza attuate nei giorni scorsi da vere e proprie squadre fasciste in alcune scuole della capitale, l'Anpi di Roma raccoglie l'appello lanciato da alcune organizzazioni studentesche e parteciperà venerdì 26 ottobre ai presìdi antifascisti davanti agli istituti della città per scongiurare nuovi blitz.

Nella mattinata il presidente dell'Anpi di Roma, Vito Francesco Polcaro, incontrerà il questore di Roma, Fulvio della Rocca per ribadire la necessità di mettere al bando le organizzazioni di estrema destra dichiaratamente fasciste, protagoniste negli ultimi anni di numerosi episodi di violenza. L’Anpi di Roma chiede che sia attuata una maggiore vigilanza per la sicurezza degli studenti e siano identificate tutte le persone che dietro simboli e slogan fascisti compiono reati terrorizzando i cittadini con intimidazioni, pestaggi e scritte neonaziste.

Roma, 25 ottobre 2012

24 ottobre 2012

Proiezione del film IL LEONE DEL DESERTO, il 28 ottobre al CIRCOL@perto

UN SACRARIO A RODOLFO GRAZIANI?
Fascista, colonialista, razzista, collaborazionista dei tedeschi spietato persecutore dei partigiani libici, etiopi e italiani: NO GRAZIE!

Domenica 28 ottobre proiezione del film
Il leone del deserto
di Moustapha Akkad, con Anthony Quinn, Libia, 1980 durata 110 min.
alle ore 17.30, presso la sede di CIRCOL @ perto in via Roma 12.

La proiezione sarà introdotta da Pino SALINETTI, Rete Resistenza valle dell’Aniene, Gabriele MORICONE, Comitato Affile Antifascista, Ernesto NASSI, A.N.P.I. di Roma e Provincia.

Nel 1911-12 l’Italia occupa la Libia. Ma la popolazione araba si oppone alla colonizzazione e lotta per riconquistare la propria indipedenza. Il film narra il tentativo di liberazione della Cirenaica guidato tra il 1929 e il 1931 da Omar Al Mukhtar, capo della Resistenza libica. Il tentativo fallisce anche per la spietata campagna di repressione condotta da Graziani, a cui la gente e i guerriglieri beduini diedero il nomignolo di “macellaio”.

Il film, prodotto dalla Libia nel 1980, per quasi 30 anni non è stato fatto circolare nelle sale cinematografiche italiane. Non è stato neppure doppiato in italiano. Le nostre autorità erano preoccupate che le scene sui crimini di guerra dell’esercito fascista di Graziani potessero incrinare l’immagine degli “italiani brava gente”. Come si è cercato di nascondere le leggi e le persecuzioni razziali in Italia, così ci è stata nascosta la verità sugli orrori del colonialismo italiano in Eritrea, Somalia, Libia, isole del Dodecaneso, Etiopia, Albania.

E’ ora di conoscere e di fare i conti con il nostro passato colonialista e con personaggi come Graziani. Egli non è “un cittadino illustre” del Comune di Affile, né ”un soldato” da onorare e proporre ad esempio ai giovani. Graziani fu un esponente di rilievo del regime fascista di cui fece proprie la tirannia, il razzismo, la crudeltà, che applicò contro altri popoli e contro il suo popolo. Un uomo da conoscere per non seguirne l’esempio.

CIRCOL@perto sostiene la campagna per:
• chiedere la revoca del contributo regionale al Comune di Affile per la costruzione del sacrario a Rodolfo Graziani
• demolire tale sacrario ed erigere al suo posto un monumento ai cittadini di Affile e della valle dell’Aniene vittime del nazifascismo

22 ottobre 2012

Solidarietà a Carla Di Veroli per le intimidazioni nazifasciste

“Esprimiamo solidarietà e vicinanza a Carla Di Veroli e rinnoviamo con forza il nostro impegno al fianco di tutti coloro che, come l’assessora alle Politiche culturali, giovanili e per le pari opportunità dell’XI municipio, sono animati nella loro azione civile dai valori dell’antifascismo e del rispetto per il diverso”.

Così l’ANPI Roma manifesta la sua vicinanza all’assessora Di Veroli, vittima di un delirante attacco via web di stampo nazifascista. “La città di Roma deve aprire una riflessione profonda su questo vile atto intimidatorio – prosegue l’ANPI di Roma – proprio a partire dal settore della cultura, delle politiche per i giovani e per le pari opportunità cui si dedica con forza e ottimi risultati Carla Di Veroli. In questo ambito sempre più si devono accendere i riflettori sui rischi legati al razzismo, all’antisemitismo e in generale alle discriminazioni”.

Per l’ANPI Roma l’episodio conferma ancora una volta la gravità di un’iniziativa come quella di intitolare una strada a Giorgio Almirante, mettendo così sullo stesso piano la Resistenza e il fascismo. “Contrariamente alle anonime e deliranti frasi pubblicate sul sito neonazista Stormfront, l’ANPI plaude al coraggio con cui l’assessore Di Veroli si è opposta all’intitolazione e sottolinea ancora l’importanza di tenere viva la memoria di sua zia, Settimia Spizzichino, unica donna superstite della retata al Ghetto di Roma del 16 ottobre del 1943”.

Blitz scuole romane, Anpi: sciogliere le associazioni neofasciste

Blitz nelle scuole romane, Anpi di Roma:
"Il Governo e le autorità competenti si diano una mossa: occorre sciogliere le associazioni neofasciste"


"E' ormai più di un anno che lanciamo inascoltati l'allarme sulla pericolosità dell'estremismo di destra e neofascista. E' l'ora che il governo, le autorità di polizia e le istituzioni locali si diano una mossa". E' la dura nota diramata dall'Anpi di Roma, in cui si stigmatizza "l'ultima ennesima aggressione squadrista avvenuta oggi in alcuni istituti superiori della città". Secondo l'associazione dei partigiani, "è stato superato abbondantemente e già da molti mesi il livello di guardia. Bisogna dire basta!"

"Come abbiamo più volte denunciato - continua la nota dell'Anpi - la crisi sta esasperando la situazione sociale e saranno sempre di più le situazioni nelle quali i fascisti cercheranno di inserirsi per spostare la protesta verso la violenza e la destabilizzazione dell'ordine".

L'Anpi di Roma ha espresso "piena solidarietà ai presidi, ai docenti e agli studenti degli istituti interessati dal blitz di Blocco Studentesco di destra" e ha chiesto alle autorità competenti non solo di procedere all'identificazione dei responsabili ma anche "di applicare finalmente le norme legislative che prevedono lo scioglimento delle associazioni che si richiamano dichiaratamente all'ideologia fascista (con tanto di urla di "viva il duce"), la chiusura delle loro sedi e il divieto di attività contrarie alla Costituzione".

11 ottobre 2012

Novità sul sacrario Graziani di Affile su ANPInews

Su questo numero di ANPInews n. 49 – 11/18 ottobre 2012:


INFORMATIVA SUL PROSIEGUO DELL’AZIONE DELL’ANPI RISPETTO ALLA VICENDA SACRARIO GRAZIANI

Nell’apprendere con soddisfazione di una vasta attenzione e consenso attorno alla notizia della denuncia dell’ANPI Nazionale nei confronti del Sindaco di Affile - a seguito dell’erezione del monumento-sacrario dedicato al criminale fascista Rodolfo Graziani - informiamo che il testo della denuncia suddetta è stato approntato ed è in corso di deposito presso la Procura di Tivoli. Sarà nostra cura dare sollecita informazione sugli sviluppi 

APPUNTAMENTI
► Al via il 12 ottobre a Milano il XV Congresso Nazionale dell’ ANED (Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti). Interverrà all’apertura, tra gli altri, il Presidente Nazionale ANPI

► Il 14 ottobre, a Villamarzana, commemorazione dell’eccidio nazifascista. Orazioni del Presidente Nazionale dell’ANPI e dell’On. Walter Veltroni

Notazioni del Presidente Nazionale ANPI, Carlo Smuraglia:
► Un Paese surreale
Viviamo in un Paese surreale. Il Governo cerca di mandare avanti il disegno di legge sulla corruzione e, come si è già detto più volte, trova mille ostacoli. Al solito, in extremis, un altro emendamento salva-Ruby; ma quello che è peggio è che dall’interno del Governo è partita, un paio di giorni fa, una sorta di siluro, proprio da parte di un autorevole esponente dello stesso, che proponeva di inserire nel testo un tema nuovo (l’istituzione di un Commissario  nazionale) certamente suscettibile di suscitare ulteriori discussioni. Cosa dobbiamo pensare, di fronte a fatti del genere, nel contesto del gravissimo decadimento del Paese? (...)  Ma non è l’unico dato surreale. D’improvviso, è spuntata l’idea del Monti-bis; e tutti a discutere, chi con entusiasmo, chi meno. Ma cosa vuol dire il Monti-bis? In un Paese in cui tra pochi mesi si andrà votare, tutto ciò che ci si aspetta è che si formi un governo di “eletti”; e invece no, si parla della possibilità di avere, magari a capo del Governo, il Senatore a vita Monti, che non parteciperà alle elezioni. Ma allora, lo chiedo agli entusiasti, perché le facciamo? E in quale forma costituzionalmente corretta potremmo chiedere, dopo le elezioni, a chi avesse i titoli per essere designato dal Presidente della Repubblica, di farsi indietro, per lasciare il posto a un non eletto? (...)  Ci sono parole, come antifascismo e democrazia, che nella campagna elettorale per le primarie non ricorrono,  oppure ricorrono in termini assai generici; ma questi sono due temi irrinunciabili, che dovrebbero caratterizzare non solo le primarie, ma tutte la campagna elettorale politica. Un’altra singolarità di questo periodo eccezionale (...)

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09 ottobre 2012

Inchiesta su memoria e revisionismo. L'Unità, 09/10/2012

Segnaliamo su l'Unità di oggi a pag 11 l'inchiesta "Senza memoria - Quell'Italia che accetta il revisionismo fascista" dove si dà conto, tra gli altri, dei casi - denunciati dall'ANPI - di Bella ciao condannata a Isernia, del sacrario a Graziani, del busto ad Aielli (AQ) dedicato al prefetto fascista Letta. Si dà inoltre notizia della campagna dell'ANPI per rilanciare l'antifascismo e contrastare il neofascismo.

Leggi l'articolo sull'Unità

08 ottobre 2012

Sacrario Graziani: l'ANPI denuncia il sindaco di Affile


La Segreteria nazionale ANPI ha deliberato di sporgere formale denuncia presso la Procura della Repubblica di Tivoli contro il Sindaco di Affile, Ercole Viri, ed altri eventuali compartecipi, a seguito dell'erezione del monumento-sacrario a Rodolfo Graziani, per vari reati (apologia del fascismo, apologia di delitti ed altri reati previsti dalla legge Mancino).
"Con la denuncia - presentata il 20 settembre si precisa in un comunicato - si chiederà anche che la Procura compia accertamenti sulle modalità della realizzazione del monumento con fondi pubblici, ai fini di ulteriori valutazioni. È stato dunque dato mandato al legale dell'ANPI di procedere".
Il monumento-sacrario al generale Graziani, firmatario delle leggi razziali e criminale di guerra condannato a 19 anni di carcere, è stata realizzato beneficiando di un contributo di 180 mila euro stanziati dalla Regione Lazio, guidata dall'ex governatrice, Renata Polverini.

Rassegna Stampa:

03 ottobre 2012

Strage di S.Anna di Stazzema: intervento del presidente dell'ANPI Smuraglia sul provvedimento di archiviazione

“E’ semplicemente inaudito e colpisce per la sua gravità, dimostrando che in Germania, insieme a persone che hanno “capito” ce ne sono altre che ancora non vogliono arrendersi di fronte alla durezza della storia e della realtà.

Il provvedimento di archiviazione di Stoccarda, nei confronti di alcuni residui imputati della strage di S. Anna di Stazzema, è semplicemente inaudito e colpisce per la sua gravità, dimostrando che in Germania, insieme a persone che hanno “capito” (vedi i discorsi di Schultz a Marzabotto e a Sant’Anna) ce ne sono altre che ancora non vogliono arrendersi di fronte alla durezza della storia e della realtà.

Possibile che la giurisdizione di un Paese prescinda del tutto da quanto si è accertato (e in modo definitivo) in un altro Paese? Certo, non esiste un obbligo di legge di conformazione a quanto altrove accertato, anche se nella sede più alta, ma che si possa addirittura archiviare “per mancanza di prove” per una vicenda storicamente accertata e per la quale dieci cittadini tedeschi sono stati condannati in Italia, in tutti i gradi del giudizio, all’ergastolo, è veramente inaudito e incredibile, perché significa che non ci si è resi conto della orrenda tragedia compiuta, per mano tedesca e fascista, nell’agosto 1944, e non si è pensato non solo alle ragioni imposte dal diritto ma neppure a quelle imposte dalla umanità.

Così le 560 vittime, i loro familiari, i loro figli e nipoti, restano sullo sfondo, come figure irrilevanti, perché non si è stati in grado di capire che così si rinnova il loro dolore, visto che da anni invocano verità e giustizia, senza successo, perché hanno ottenuto sentenze in Italia, che non sono state eseguite e perché quella di Stoccarda pretende oggi di chiudere anche l’ultimo sipario. C’è da restare attoniti e sgomenti a fronte di provvedimenti come questo, che si muovono – peraltro – su un filone mai estinto ed al quale non è mancato l’apporto della Corte dell’Aja, che ha dato più rilievo al ruolo diritto che non ai valori ed ai diritti umani.

Bisogna perseguire la verità ed affermare le ragioni della storia, contrapponendole ad ogni tentativo di ridurre la gravità estrema di quanto accaduto in Italia, tra il ‘43 e il ‘45, ad opera della barbarie di una parte dell’esercito tedesco, spesso con l’aiuto dei fascisti.

Bisogna terminare di costruire la mappa delle stragi, avvenute in tutta Italia, completare ed arricchire le ricerche storiche, condurre in porto i procedimenti penali ancora aperti davanti ai Tribunali militari di Verona e Roma. Ma bisogna anche ottenere una discussione parlamentare seria su tutta la vicenda delle stragi, sulle responsabilità tedesche e fasciste, ma anche sulle responsabilità collegate all’ignobile vicenda dell’armadio della vergogna; responsabilità che devono essere finalmente dichiarate e riconosciute a tutti i livelli, nella loro complessità non solo giuridica ma anche politica. Quindi, deve andare avanti la interrogazione presentata da un intero gruppo di Senatori e reiterata anche alla Camera e bisogna raccogliere tantissime firme sotto la petizione popolare lanciata a Marzabotto.

E infine, bisogna premere sul Governo perché si proceda nella “trattativa” con la Germania, che doveva avviarsi dopo la sentenza dell’Aja e di cui da mesi non si sa nulla. Anche sul punto risarcimento e riparazioni occorre raggiungere qualcosa di concreto e certo, mentre si sta sempre aspettando non si sa bene cosa.

Noi ci riteniamo impegnati a tutto questo e riteniamo che sia la migliore risposta ai Magistrati di Stoccarda, così come ai tanti tentativi di far cadere l’oblio su vicende imprescrittibili perché hanno oltrepassato ogni confine, abbattendosi su civili inermi, su persone ree solo di esistere, calpestando diritti umani che dovrebbero essere intangibili.

Ed è anche questo il modo migliore per esprimere la solidarietà più forte, affettuosa e sincera, alle vittime, ai sopravvissuti ed ai familiari della strage di S. Anna di Stazzema, così come a tutte le vittime ed i familiari della strage di Marzabotto e di tante altre terribili stragi.

Carlo Smuraglia
Presidente Nazionale ANPI

01 ottobre 2012

Il presidente dell'Anpi Smuraglia aderisce alla campagna di Repubblica contro la corruzione

"Aderisco all'appello de La Repubblica con profonda convinzione dell'assoluta necessità di interventi immediati contro la corruzione e l'illegalità diffusa.
Il Paese non ne può davvero più e bisogna far cessare questa situazione scandalosa".

Carlo Smuraglia - Presidente Nazionale ANPI

Articolo di La Repubblica del 1 ottobre 2012

L'appelo del quotidiano:
Subito la legge anticorruzione, dipende anche da noi

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Ripudia intolleranza, razzismo e antisemitismo.
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