31 marzo 2014

«Antieuropeismo, collante di nuovi fascismi». Intervista a Smuraglia, presidente Anpi. L'Unità 29 marzo 2014


«Antieuropeismo, collante di nuovi fascismi».
Intervista al presidente Nazionale dell’ANPI Carlo Smuraglia in occasione del convegno che si tiene a Roma lunedì 31 marzo “Il contrasto ai neofascismi: gli strumentigiuridici e politici”.
Di Rachele Gonnelli, L’Unità del 29 marzo 2014.
Aggiornamenti del 1 aprile 2014:
Il Manifesto del 01.04.2014: Antifascismo, antidoto per l'Europa.
La VideoNew di Meridiana Notizie

Una marea nera che si espande, si ramifica, si struttura in collegamenti e derivazioni. Per il professor Carlo Smuraglia, presidente nazionale dell’Anpi, partigiano, giuslavorista, il diffondersi di movimenti di estrema destra in Europa deve far innalzare il livello di allerta, culturale e istituzionale, anche in Italia. «Vediamo processi di possibile saldatura tra formazioni di derivazione dichiaratamente neonazista, neofascista e altre forze e movimenti con connotazioni più o meno razziste e xenofobe, basate sull’odio del diverso. Questa possibile saldatura attraverso un collante potenzialmente unificante che è l’antieuropeismo può essere detonante e deve imporre una risposta articolata, anche di tipo normativo», denuncia citando lo storico francese Pierre Milza secondo il quale la storia anche se non si ripete uguale a sé stessa è bene ricordarne le varianti precedenti, per evitare esiti similmente disastrosi, come la fine della Repubblica di Weimar e la resistibile ascesa di fascismo e nazismo.

Professore, però le bande di Pravyi Sektor a Kiev non sono certo uguali ai sostenitori del Front National in Francia. E il successo referendario anti-immigrati in Svizzera non può essere paragonato al razzismo di Alba Dorata in Grecia o di Jobbik in Ungheria.
«Certo, però si intravede una tendenza, che del resto segnaliamo da diverso tempo e che ora sembra approfondirsi. La destra tradizionalmente liberale e conservatrice assume connotati nuovi, populistici, razzisti e autoritari. È un andare più in là che coinvolge persino la Norvegia dove una nuova destra in ascesa, pur non assumendo connotati dichiaratamente neofascisti, assume elementi che colorano gli orientamenti in senso populista, omofobo e razzista mai visti finora nei Paesi scandinavi. E ci sono segnali allarmanti di un tentativo di coordinamento a livello europeo che vengono anche dall’Italia. Ci sono stati recenti raduni a Milano e nel Veneto».

Sta dicendo che ci sarebbe un tentativo di creare una internazionale nera?
«Questa internazionale nera di cui si parla ancora non c’è ma si sta formando. C’è il rischio di una saldatura con fenomeni più estesi e caratteristiche che anche se non sono le stesse, si somigliano. Bisogna sempre ricordare che il fascismo e il razzismo sono due cose diverse, ma il fascismo è anche razzismo. L’affermazione di Marine Le Pen ha connotati particolari, raccoglie anche un diffuso malcontento popolare, un voto di protesta e di disagio. Infatti non ha portato via voti alla destra repubblicana dell’Ump, ha pescato nelle banlieue e in ceti popolari in difficoltà che possono essere strumentalizzati o possono capire male, cercare un’uscita a destra dalla crisi. Certo che Alba Dorata, che porta simboli nazisti ed entra al Parlamento di Atene col passo dell’oca, è altra cosa. Però è l’unificazione di tutte queste forze centrifughe per l’Europa che deve preoccupare».

Alba Dorata, cambiando solo nome in Alba Nazionale intende ripresentarsi anche alle prossime elezioni europee. Non ci sono norme a livello europeo che posano bloccare la presentazione di liste neonaziste e neofasciste?
«Gli strumenti di questo tipo sono sempre abbastanza modesti. Inoltre spesso queste forze quando si presentano alle elezioni tendono a presentarsi non con l’aspetto peggiore, perché, tra l’altro, cercano di prendere i voti anche di persone che non hanno un orientamento così definito. Perciò risulta difficile controllare le liste. Anche da noi liste razziste e fasciste, anche se non si presentano in camicia nera, sono state ammesse. In un caso di ricorso fu presentata un’interrogazione parlamentare e il governo dichiarò la sua impossibilità a intervenire di fronte a una decisione della commissione elettorale. Mancano strumenti normativi ed è rischioso, non tanto per le percentuali spesso irrisorie che ottengono queste liste, ma perchè in questo modo cercano di accreditarsi, acquisire una credibilità, psicologica prima che politica, che fa danni. Anche quando siamo intervenuti per impedire raduni e cortei, l’unico strumento è la legge Scelba che vieta la ricostituzione del partito fascista. Secondo la nostra interpretazione non è così. Non c’è solo quella legge ma è tutta la Costituzione che è imperniata sull’antifascismo.
Non c’è solo la XII disposizione transitoria che esclude la ricostituzione del partito fascista, ma qualunque articolo del- la Carta, a partire dall’articolo 3 che ne è il fulcro, serve a tutelare le libertà, contro ogni discriminazione e autoritarismo. In ogni caso, proprio per fare il punto sugli strumenti giuridici e politici e rafforzare una cultura dello Stato contro queste manifestazioni da non tollerare, percheè estranee al corpo della Costituzione, come Anpi e Istituto Alcide Cervi organizziamo per il 31 marzo una approfondita riflessione a Roma, all’hotel Nazionale in piazza Montecitorio».

La Lega Nord raccoglie le firme per abolire con un referendum la Legge Mancino. Mentre l’ex ministra Cécile Kyenge intendeva rafforzarla all’interno del suo piano di lotta alle discriminazioni e al razzismo. Che fine farà?
«Per ora la Legge Mancino c’è e si tratta di applicarla. Non so fino a che punto sia entrata nella cultura giuridica. Si fa ancora poco riferimento a questa legge, si dice che riguarda solo il razzismo e non il fascismo ma, ripeto, per noi i connotati dei due fenomeni sono simili. Va un po’ corretta, vanno precisati alcuni punti ma solo per renderla più efficace, ad esempio contro inquietanti manifestazioni di razzismo in tv e sul web. Se si dice che si deve sparare contro gli immigrati, è un affermazione grave, è razzismo. C’è molta indifferenza tanto nelle istituzioni quanto nella scuola, dove è sparita l’educazione civica, dove non si insegna la Costituzione e non si insegna la cultura democratica».
Tra gli adolescenti serpeggia una banalizzazione dei simboli e degli slogan nazisti e fascisti. Forse perchè usati allo stadio o perchè fanno riferimento ad eventi considerarti troppo lontani nel tempo?
«La Legge Scelba all’articolo 9 dice che il governo favorisce nelle scuole l’insegnamento di ciò che è stato il fascismo, anche se questa norma non è stata mai applicata e la scuola finora ha fatto poco per la formazione dei cittadini e l’insegnamento della nostra storia recente con fredda oggettività. La scuola è il primo agente formativo, subito dopo vie- ne la famiglia. C’è da dire che con l’ex ministro della Pubblica istruzione Ma- ria Chiara Carrozza avevamo raggiunto un’intesa, che stava per essere formalizzata, per impostare un lavoro di diffusione della conoscenza storica e di educazione alla cittadinanza. Un progetto al quale collaboravamo come Anpi insieme all’Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione nazionale in Italia, che coordina istituti e centri di studio storici avvalendosi anche de- gli strumenti più moderni. Poi è cambiato governo e ora non si sa più se questo progetto andrà avanti. Proprio in questo quadro abbiamo realizzato, anche con contributi pubblici, un numero speciale della nostra rivista, “Patria”, per il 70esimo della Resistenza. Abbiamo in stampa un gran numero di copie di questo materiale che sarà distribuito il mese prossimo a titolo gratuito e speriamo di legarlo a progetti di insegnamento nelle scuole. Sarà un tassello importante per combattere i tentativi di fascinazione dei giovani che i vari movimenti neofascisti adoperano, anche tramite lo sport e le canzoni».

 

IL CONTRASTO AI NEOFASCISMI: gli strumenti giuridici e politici. Roma, 31 marzo 2014



Lunedì 31 marzo, a Roma, su iniziativa dell’ANPI Nazionale e dell’Istituto Alcide Cervi
 
IL CONTRASTO AI NEOFASCISMI: gli strumenti giuridici e politici

leggi l'intervista a Carlo Smuraglia - L'Unità del 29 marzo 2014

Questo il tema dell'incontro-dibattito organizzato da Anpi e Istituto Alcide Cervi a Roma lunedì 31 marzo dalle ore 14,30 alle 19,00 presso l'Hotel Nazionale, Sala Capranichetta, piazza di Montecitorio, 131.

Introduce ROSSELLA CANTONI, presidente Istituto Alcide Cervi.
Relazioni:
ANGELA DELLA BELLA, Università degli Studi di Milano.
CARLO SMURAGLIA, presidente nazionale ANPI.
Segue dibattito.
Sono stati invitati all’iniziativa rappresentanti delle Istituzioni nazionali e degli Enti Locali.
Per info e partecipazione contattare ufficiostampa@anpi.it


Lunedì 31 marzo 2014, dalle 14.30 alle 19.00, presso la Sala Capranichetta dell’Hotel Nazionale in Piazza Montecitorio 131 a Roma, l’ANPI Nazionale e l’Istituto Alcide Cervi promuovono una seria e approfondita riflessione, col contributo di esperti e studiosi, sui fenomeni sempre più frequenti di rigurgito neofascista e neonazista:
“Il contrasto ai neofascismi: gli strumenti giuridici e politici”.
L’iniziativa si rivolge in primo luogo alle Istituzioni affinché costituiscano il perno attorno al quale si possa rendere il “corpo” dello Stato il più possibile democratico e vicino alle esigenze ed alle attese dei cittadini, e per garantirne l’impermeabilità rispetto ad ogni intrusione da parte di chi non si richiama ai valori costituzionali.
In secondo luogo ai partiti, in quanto la funzione sociale che possono svolgere, sancita dell’art. 49 della Costituzione, rappresenta un veicolo necessario alla diffusione di pensieri ed idee democratiche.

In Italia esiste un gruppo consistente, diffuso e coerente di veri, sinceri e impegnati antifascisti, ma non c’è dubbio che il Paese abbia bisogno di una forte iniezione di antifascismo, per diffonderlo fra i cittadini e farlo penetrare nella società, come condizione essenziale per il consolidamento della democrazia. Tanto più che revisionismo e negazionismo favoriscono la sottovalutazione dei fenomeni e producono diseducazione e disinformazione, alle quali occorre reagire.
L’ANPI Nazionale e l’Istituto Alcide Cervi contano, insomma, di fare ancora un passo in avanti sulla strada che hanno già tracciato per cercare di fare dell’antifascismo una questione nazionale, ma non solo, basti pensare infatti alla preoccupante avanzata delle forze di destra estrema in Europa, confermata di recente dal risultato elettorale del partito di Marine Le Pen.
Impedire ogni possibile deriva antidemocratica è un dovere. Per tutti.
Carlo Smuraglia

28 marzo 2014

Il 29 marzo presentazione di 'Club Bilderberg, gli uomini che comandano il mondo" Sez. Anpi Trullo Magliana

Sabato 29 marzo alle ore 17.00 presso la BiblioTrulloteca in via Monte delle Capre 23 la sezione ANPI Trullo-Magliana "Franco Bartolini" di Roma presenterà il libro:
"Club Bilderberg. Gli uomini che comandano il mondo" di Domenico Moro, ed. Aliberti 2013.

Ne discutiamo con l'autore Domenico Moro. Introduce Gabriella Pandinu della sezione Trullo-Magliana.
Non sono pochi i premier e i banchieri centrali che, prima di diventare tali, sono entrati a far parte del Bilderberg o della Trilaterale. Tra questi, Draghi e Monti. L'esistenza di queste organizzazioni pone questioni decisive come quella del controllo democratico sui processi decisionali pubblici. È possibile gestire le sfide della mondializzazione con forme di coordinamento composte da élites ristrettissime? Élites selezionate solo in virtù della propria enorme ricchezza, che appartengono a pochi Paesi, non sono elette da nessuno né delegate da alcuna autorità pubblica, agiscono in modo segreto e sono ispirate al dogma del mercato autoregolato. Le recenti vicende dell'euro dimostrano quanto una gestione affidata a ristrette élites mercatistiche sia portatrice di caos. L'obiettivo di questo libro è analizzare l'organizzazione internazionale delle élites transnazionali, le basi economiche del loro potere, gli orientamenti e i modi attraverso i quali riescono a influenzare gli altri livelli di potere, a partire dagli Stati-nazione.

Domenico Moro è nato a Roma nel 1964. È laureato in sociologia.
Collabora con quotidiani e riviste nazionali ed è autore di diversi
volumi di carattere economico, politico e militare. Negli ultimi anni ha pubblicato il Nuovo Compendio del Capitale.

Presentazione del film "Bonjour et adieu", storia del partigiano Rino della Negra. Il 28 marzo a cura della sez. ANPI Appio

Venerdi 28 marzo ore 19 presso l'Emporio delle Arti in via G. Costamagna 42 (Villa Lais, da Via Tuscolana, metro A Furio Camillo) un evento eccezionale per il tesseramento della sezione ANPI Appio: presentiamo il cortometraggio "Bonjour et Adieusu Rino Della Negra, partigiano del gruppo francese Manouchian, calciatore dei Red Star, operaio, fucilato a 21 anni dai nazisti. Sia la squadra di calcio sia il gruppo partigiano erano composti da immigrati in Francia, ebrei, armeni, italiani... in Francia li ricordano sempre, Léo Ferré dedicò loro la canzone Affiche Rouge, i tristi manifesti nazisti che pubblicizzavano a Parigi l'esecuzione dei componenti del gruppo partigiano. È nostro dovere ricordarli, soprattutto  in un momento in cui la questione europea è di assoluta attualità.
È il primo di una serie di eventi della sezione ANPI Appio - nel 70°della Resistenza - per un'Europa antifascista.
Partecipano il regista Matteo Gallo e il Presidente ANPI Roma Ernesto Nassi.
Nel corso della serata saranno consegnate le tessere 2014 a iscritte/i.



27 marzo 2014

Intervento di Carlo Smuraglia sulla vicenda dei ragazzi accusati di aver imbrattato il Sacrario Graziani ad Affile

Dalla Newsletter dell'ANPI Nazionale, n. 113 del 25 marzo 2014
Di Carlo Smuraglia


Vedi la lettera-appello dei trev ragazzi.

Mi perviene una lettera aperta di tre ragazzi che il 1 aprile dovranno comparire davanti al Tribunale di Tivoli per danneggiamento ad un bene pubblico. Si tratta dell’accusa di aver imbrattato “con vernice la scalinata in marmo, due porte e quattro facciate del sacrario denominato “Il soldato”, sito in Affile”. I tre ragazzi fanno alcune considerazioni e chiedono sostegno per un processo “che non deve passare come un semplice danneggiamento”. Ovviamente, io non so come stiano i fatti e quali prove vi siano sugli autori; e, avendo fatto per molto tempo l’avvocato, so che non bisogna mai pronunciarsi su atti che non si conoscono.

Ma alcune considerazioni di carattere politico possono e debbono essere svolte; anzitutto per augurare, sinceramente, ai tre ragazzi in questione di poter dimostrare, nel giudizio, la proprio innocenza. Ma poi, colpiscono alcuni fatti di notevole rilevanza. Anzitutto, se è esatto il modo in cui è riportato, nella lettera aperta, il capo d’imputazione, c’è da dire che apprendiamo solo ora che quello è un sacrario denominato “Il soldato”. Da quando? Si è sempre parlato, e ne ha parlato tutta la stampa del mondo, di un sacrario dedicato a Rodolfo Graziani, implacabile e feroce colonialista, fascista e razzista, dichiarato “collaborazionista” (anche per aver firmato un famoso bando della R.S.I. che prometteva la fucilazione per i giovani renitenti alla leva repubblichina) e considerato universalmente un “criminale di guerra”. Qualcuno si è accorto dello scandalo che aveva giustamente suscitato ed ha cercato, praticamente, di “rimediare”? Ma in modo molto ingenuo, perché quello è, per tutti, il sacrario dedicato a Graziani, di cui lo stesso Sindaco del luogo si è dichiarato orgoglioso e contro il quale pende un procedimento penale in fase istruttoria, davanti allo stesso Tribunale di Tivoli.

Il cambiamento è, comunque, significativo, anche perché scolora lo stesso atto compiuto dagli ignoti “verniciatori”, che certo non avrebbero reagito in modo simile se non si fosse trattato di una destinazione inaccettabile agli occhi del mondo intero. Ma ancora: l’ANPI ha presentato una denuncia alla Procura della Repubblica di Tivoli, il 29.10.2012, per la creazione del “sacrario” dedicato, appunto, ad un personaggio come Graziani. A tutt’oggi non abbiamo notizie concrete degli esiti di quell’indagine e tantomeno sulle prospettive anche temporali di un auspicato giudizio.

Colpisce il fatto che, invece, sia giunto rapidamente a maturazione un episodio, che di quella vicenda è solo un derivato. Posso comprendere che ogni indagine ed ogni procedimento abbia la propria storia e la propria durata, ma in questo caso, la sproporzione appare assolutamente evidente. E questo deve, necessariamente, essere rilevato con rammarico e preoccupazione.
Carlo Smuraglia

“Due Tragedie, una sola memoria, 24 Marzo 1944 – 24 Marzo 1976: ricordare per battere l’indifferenza”. il 27 marzo sez. Anpi Aurelio Cavalleggeri

Sezione ANPI “Aurelio-Cavalleggeri Galliano Tabarini”, per il 70° anniversario dell'Eccidio delle Fosse Ardeatine, ha organizzato una iniziativa per il giorno 27 Marzo, alle ore 17.00 presso la camera del lavoro – CGIL Roma Nord P.zza S.Giovanni B.De La Salle 3/a, 2° piano – Roma – dal titolo:

“Due Tragedie, una sola memoria, 24 Marzo 1944 – 24 Marzo 1976: ricordare per battere l’indifferenza”.Sono stati invitati:
Carla Di Veroli
,dello staff del Sindaco di Roma Capitale
Giovanni Sabato, giornalista scientifico, autore del volume: “Come provarlo? La scienza indaga sui diritti umani”, Laterza Roma-Bari.

Queste due date importanti per la Storia e la Memoria e della nostra città e di un grande Paese dell’America Latina, l’Argentina, che ha visto nel tempo – e vede tutt’ora – la presenza attiva sulla sua terra di molti nostri connazionali. Con essa intendiamo, da un lato ricordare l’eccidio delle “Fosse Ardeatine” del 24 Marzo 1944, successivo all’attacco partigiano di Via Rasella, del 23 Marzo 1944 - strage nazista durante la quale 335 innocenti furono barbaramente trucidati, colpevoli solo di voler vivere liberi e di credere nella Libertà e nella Democrazia - che ha lasciato, e lascia tutt’ora, un segno indelebile nella Memoria e nella Storia della nostra città; e dall’altro, partecipare idealmente alla Giornata Nazionale della Memoria per la Verità e la Giustizia” che, in Argentina, ricorda la presa del potere da parte dei militari golpisti (24 Marzo 1976) e tutti i lutti e le sciagure che quell’avvenimento ha portato al popolo di una Nazione da sempre amica del nostro Paese.In particolare con questa iniziativa – che si inquadra all’interno di uno dei compiti della nostra Associazione quello di fare memoria degli avvenimenti che, dalla nascita della dittatura fascista nel nostro Paese fino al giorno della sua liberazione, hanno connotato la Storia di Roma e dell’Italia – intendiamo ricordare uno degli avvenimenti più sanguinosi accaduti durante i 271 giorni dell’occupazione tedesca della nostra città e le vicende successive che hanno portato a dare un nome, un volto ed una storia alla maggior parte delle vittime di quella strage. Nel contempo vogliamo porre la nostra attenzione su come avvenimenti del genere si siano ripetuti nel tempo in molte parti del mondo, prendendo come esempio per tutti quello della tragedia dei 30.000 desaparecidos argentini (tra i quali molti cittadini italiani) di cui quel Paese porta ancora oggi, a distanza di oltre 35 anni, il segno, anch’esso indelebile.
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.

 

 

25 marzo 2014

Il 26 marzo al Circolo delle Forze Armate incontro pubblico in ricordo delle Fosse Ardeatine.

Il Circolo Ufficiali delle Forze Armata d’Italia, in occasione del 70° anniversario, ha organizzato un incontro pubblico in ricordo dei Caduti della strage delle Fosse Ardeatine, che si svolgerà il 26 marzo 2014 alle ore 17.00 presso il Circolo delle Forze Armate in Via XX Settembre, 2 - Roma

Interverranno:
Col. Antonino Zarcone, Capo Ufficio Storico dello SME

Ernesto Nassi, Presidente Provinciale ANPI Roma

Sarà allestita una esposizione di volumi dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore Esercito. Ingresso libero.

24 marzo 2014

Affile: “Ma quale danneggiamento, si è scritta solo la verità”. Lettera aperta dei tre ragazzi accusati di aver sporcato il monumento a Graziani.


Lettera appello di tre ragazzi accusati di aver verniciato il monumento a Graziani ad Affile. “Ma quale danneggiamento, si è scritta solo la verità”. Il 1° aprile dovranno comparire al Tribunale di Tivoli e convocano un sit in di protesta e solidarietà.
(Vedi anche: "Rodolfo Graziani, soldato o criminale di guerra?" di Ernesto Nassi)

"Siamo i 3 ragazzi accusati di aver imbrattato il mausoleo intitolato a Rodolfo Graziani, una delle figure di spicco del ventennio fascista.
Per molti fascisti nostrani questo mausoleo (inaugurato nell'agosto 2012) è stato il compimento del percorso che il Movimento sociale, ad Affile (RM), aveva intrapreso dal dopo guerra. Già nel '67 infatti venne presentato il progetto del suddetto dal celebrato sindaco affilano Luigi Ciuffa (esponente dell' Msi e sindaco della cittadina per 40 anni). Così, assieme al busto di Almirante, Affile oggi vanta anche un mausoleo intitolato tramite delibera comunale al ‘macellaio di Fezzan’, Graziani. La Regione Lazio, a seguito del clamore suscitato da tale scempio, ha bloccato una parte  del finanziamento promesso e dopo un attento sopralluogo sul posto non ha  trovato più alcun riferimento al fascista. Di fatto il mezzo busto che dominava la sala è ora custodito gelosamente in casa dal sindaco Viri, come da lui stesso dichiarato. Il manufatto sarà scappato da solo o qualcuno avrà provveduto a rimuoverlo?Quella che secondo i piani del sindaco deve essere la Predappio del Lazio è una chiara e palese revisione storica che pone il macellaio nella veste del soldato pluri medagliato prima del fascismo, poi soldato "non fascista" nel ventennio e successivamente nella repubblica sociale “ fedele alla patria fino alla fine tanto da salvarne vite umane e beni materiali dalla furia tedesca“... e si può aggiungere “ servo di una patria assassina “ come recitava uno scritto sul mausoleo.A seguito di diverse denunce di individualità e associazioni il sindaco Viri ed alcuni assessori sono stati denunciati. La Procura  ad oggi non sembra aver dato seguito all’indagine per apologia di fascismo scattata ai danni del sindaco … Molto più facile procedere “verso chi pratica gesti violenti“, appunto vernice , come  gridava qualche fascista  in giacca e cravatta, commentando la notizia delle scritte.Così il 1 aprile (non è uno scherzo) ci ritroveremo nell’ aula del tribunale di Tivoli ad essere accusati nel modo in cui riportiamo: “...in concorso tra di loro danneggiavano mediante verniciatura con bombolette  spray la scalinata in marmo, due porte e le quattro facciate del sacrario denominato 'il Soldato' sito in Affile. Con l’ aggravante di aver commesso il fatto su beni destinati per necessità alla pubblica  utilità e su edifici ad uso pubblico...", scrivono i carabinieri.A prescindere dal fatto di chi abbia praticato il gesto, vogliamo evidenziare la volontà di far passare per pubblica utilità un mausoleo intitolato ad un criminale di guerra, come evidenzia la storia, ad un condannato per collaborazionismo con i tedeschi nell’occupazione nazista, al ministro della repubblica di salò firmatario del bando che rese obbligatoria la leva delle classi '22 ‘ 23, deportando 2500 persone nei lager tedeschi.L’uomo che con i suoi ordini sterminò migliaia di etiopi, l’uomo che rivendicò lo sterminio di Debra Libanos (in cui morirono più di 3000 persone), l’uomo firmatario delle leggi razziali, l’uomo protetto ancora oggi da una chiesa complice delle sue atrocità. Sono allora 4 mura intitolate a questa figura un bene pubblico? O  sono il tentativo da parte della destra nostalgica di creare un luogo di culto per i vecchi e nuovi fascisti? Proprio perché non ci riconosciamo in questa assurda vicenda e con sentimento di complicità con tutte le persone che ieri hanno combattuto e che oggi combattono contro i vecchi e nuovi fascismi, con spirito di rivalsa verso un gesto che è un insulto alla vita umana e alla Resistenza, vogliamo non far passare questo processo come “un semplice danneggiamento“. Per questo motivo chiediamo un forte sostegno nelle modalità che riterrete più opportune, a tutti gli uomini e alle donne, ad associazioni e movimenti, individualità e collettivi che si riconoscono nei valori della Resistenza. Per una società libera da ogni fascismo e per l’ abbattimento del mausoleo a Rodolfo Graziani.

1° Aprile: sit in dentro e fuori il tribunale di Tivoli Viale Nicolò Arnaldi n, 19 ore 9.30

Lunedì 24 marzo: CERIMONIA DI OMAGGIO AI MARTIRI DELLE FOSSE ARDEATINE.70° ANNIVERSARIO DELL’ECCIDIO

CERIMONIA DI OMAGGIO AI MARTIRI DELLE FOSSE ARDEATINE

70° ANNIVERSARIO DELL’ECCIDIO

Lunedì  24  Marzo 2014 

MAUSOLEO ARDEATINO – Via Ardeatina 174 
Ore   9.45                  Arrivo del  Sindaco di Roma Prof. Ignazio R. Marino

Ore 10.00                  Arrivo del Presidente della Repubblica  e deposizione di una corona di                                      alloro presso la lapide commemorativa.
                                   Intervento del Presidente dell’ANFIM

Appello dei Martiri

Preghiera congiunta nei  riti cattolico ed ebraico.

Breve visita del Presidente della Repubblica al Sacrario.

Ore 10.55                  Il Presidente della Repubblica lascia le Fosse Ardeatine

LUNGOTEVERE DE’ CENCI – TEMPIO MAGGIORE

Ore 11.45                   Il  Sindaco di Roma Prof. Ignazio R. Marino, deporrà  una corona di      
                                alloro  presso il  Tempio Maggiore  (Sinagoga ) Lungotevere dè Cenci.


Roma Capitale mette a disposizione 2 minibus, con scorta di Vigili Urbani motociclisti saranno, a disposizione dei componenti delle Associazioni della Resistenza dalle ore 8.45 in  Piazza  dell’Ara Coeli  alla base della scalinata della Basilica stessa per condurre i Rappresentanti delle Associazioni in Via Ardeatina 174 e successivamente presso il  Tempio Maggiore  (Sinagoga ) in  Lungotevere dè Cenci.

"Aveva gli occhi celesti". Spettacolo teatrale a Montespaccato

Il 24 marzo nelle Cave Ardeatine furono trucidati 335 italiani, tra di loro Alberto Cozzi, Andrea Casadei e Vittorio Fantini, anche loro di Valle Aurelia.
La sezione Anpi Martiri di Valle Aurelia ha organizzato con il socio Marcello Iacobelli, consigliere del XIII° Municipio per la mattina del 24 marzo prossimo alle ore 10 un incontro con studenti di terza media di scuole del territorio, nella sede del Centro Anziani di Montespaccato. Infatti proprio i giovani debbono essere i principali destinatari delle iniziative sulla Memoria della Resistenza da cui è nata la repubblica democratica.

Ci sarà, dopo il saluto della Commissioni un ‘introduzione , fatta da Donatella Panzieri, storica del territorio della Valle e presidente della sezione  Anpi di Valle Aurelia, poi  un breve documentario ed una lettura teatrale sull’evento della Compagnia Latebra Bianca.


Cerimonia al liceo di Roma intitolato alla medaglia d’oro “Manfredi Azzarita”, martire delle Fosse Ardeatine

“Il prossimo lunedì 24 marzo, 70° anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine, celebreremo la memoria di una delle 335 vittime, Manfredi Azzarita, capitano dell’Arma di Cavalleria, medaglia d’oro al valor militare, cui è intestato il nostro liceo scientifico, alla presenza della figlia, Cecilia Azzarita, rimasta orfana di padre a soli 3 anni”, afferma la professoressa Livia Brienza, preside dell’istituto di istruzione superiore “Via Salvini 24” nel quartiere Parioli, cui afferiscono anche il liceo classico "Goffredo Mameli" e l'istituto tecnico economico "Antonio Genovesi".
Manfredi Azzarita era figlio di Leonardo Azzarita, giornalista professionista e direttore della Gazzetta del Mezzogiorno, che sopravvisse a lungo al dolore della perdita del giovane ed eroico figlio, caduto a 32 anni, dopo le atroci torture subite ad opera dei nazifascisti di via Tasso.
Eletto segretario generale della Federazione nazionale della stampa italiana dal primo congresso (6 ottobre 1946) dopo la caduta del fascismo e per otto mandati consecutivi (25 giugno1962), Leonardo Azzarita si adoperò sempre perché la memoria delle Fosse Ardeatine fosse riproposta, anno dopo anno, all’attenzione delle giovani generazioni.
“Il nostro istituto – prosegue la preside Brienza – ospiterà la cerimonia lunedì prossimo a partire dalle ore 9,30, alla presenza di autorità civili e militari, con l'esecuzione dell'Inno nazionale della Repubblica Italiana nell’atrio d’ingresso davanti alla targa commemorativa adornata dalla corona d'alloro deposta dal Comune di Roma Capitale. A partire dalle ore 10,00 si proseguirà svolgendo il terzo incontro del progetto "70 anni fa ... quello che ci costituisce è la Resistenza", che ha già fatto tappa negli istituti superiori del II Municipio, in particolare nel liceo scientifico "Amedeo Avogadro" e nel liceo classico "Torquato Tasso", e che prevede ancora due manifestazioni presso il liceo scientifico "Augusto Righi" e il liceo classico "Caio Giulio Cesare". L'iniziativa è patrocinata dall'Assessorato alla cultura del II municipio di Roma, dall'Associazione nazionale partigiani d'Italia (ANPI) e dall'Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti (ANED)”.
Nell'Aula magna, dopo il saluto del dirigente scolastico, seguirà quello dell’assessore alla cultura del II Municipio di Roma Capitale, Agnese Micozzi.
Quindi gli studenti dell'IIS via Salvini, presenteranno agli studenti provenienti dagli altri istituti, ed agli ospiti, i lavori elaborati sui temi della Resistenza a Roma e sull'azione di guerra di via Rasella, attuata il 23 marzo 1944 dai Gruppi di azione patriottica (GAP), cui conseguì la rappresaglia culminata nell'eccidio delle Fosse Ardeatine il giorno successivo.
Alle ore 10,45 il dottor Mario Avagliano, giornalista, saggista e storico della Resistenza, terrà una conferenza sul tema "La resistenza militare a Roma: il capitano Manfredi Azzarita ed il colonnello Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo, vittime delle Fosse Ardeatine". Nell’occasione saranno distribuite gratuitamente agli studenti presenti copie del libro “Di pura razza italiana”, opera di Mario Avagliano e Marco Palmieri (Baldini & Castoldi Editore), per gentile donazione di Armando Calò, titolare di “CULT 123”, viale Libia 123, Roma.
Seguirà poi il dibattito, con interventi di tutti gli studenti dei cinque istituti partecipanti, nonché degli ospiti e dei rappresentanti del mondo culturale ed associativo.


21 marzo 2014

Museo di via Tasso aperto per il 70° anniversario della strage delle Cave Ardeatine

70° ANNIVERSARIO DELLA STRAGE
DELLE CAVE ARDEATINE

PER TRE GIORNI VIA TASSO A PORTE APERTE

 Il Museo storico della Liberazione, in presenza di altre ed autorevoli iniziative scientifiche e commemorativo-istituzionali, ricorderà l’anniversario potenziando i propri servizi alla cittadinanza e alle scuole e mettendo a disposizione per la loro fruizione i risultati di propri lavori e importanti opere conservate nella propria mediateca.
Domenica 23 marzo, apertura 9,30-12,30 e 15,30-1930
 ore 10, spazio espositivo del Museo: INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA “ROMA PRIGIONIERA”, realizzata con Roma Capitale-Assessorato alla cultura e creatività nell’ambito  della rassegna Carcer/Azioni
 Ore 10,30 – Aula didattica: proiezione del film documentario:
“VIA TASSO 145: DAL CARCEREAL MUSEO”, realizzazione di EuroConsulting, coordinamento scientifico di Antonio Parisella, collaborazione di Lucrezia Lo Bianco e Agostino Pozzi, Roma 2013
Ore 11,30 – Aula didattica: proiezione del film documentario:
“ROMA 1944: L’ECCIDIO DELLE CAVE ARDEATINE”, a cura del Circolo romano del cinema “Riccardo Napolitano”, regia di Massimo Sani
 Ore 16,00 – Aula didattica: proiezione del film documentario:
“VIA TASSO 145: DAL CARCEREAL MUSEO”, realizzazione di EuroConsulting, coordinamento scientifico di Antonio Parisella, collaborazione di Lucrezia Lo Bianco e Agostino Pozzi, Roma 2013
Ore 17,30 – Aula didattica: proiezione del film documentario:
“ROMA 1944:L’ECCIDIO DELLECAVE ARDEATINE”, a cura del Circolo romano del cinema “Riccardo Napolitano”, regia di Massimo Sani
 Lunedì 24  marzo, apertura 9,30-12,30 e 15,30-19.30
MATTINATA: interventi in alcune scuole
Ore 18,30 – Nuovo Cinema Aquila (Via L’Aquila ,Ponte Casilino) (nell’ambito della rassegna Carcer/Azioni di Roma Capitale -Assessorato alla cultura e creatività)
ore 20 - Casa del Cinema (Via M. Mastroianni, Villa Borghese)
 proiezione del film documentario:
“VIA TASSO 145: DAL CARCEREAL MUSEO”, realizzazione di EuroConsulting, coordinamento scientifico di Antonio Parisella,collaborazione di Lucrezia Lo Bianco e Agostino Pozzi, Roma 2013
 Martedì 25 marzo: apertura 9,30-12,30 e 15,30-19.30
Mattina e pomeriggio: visite di scuole
 L’accesso per le visite individuali e familiari -  gratuito - sarà possibile durante tutti gli orari di apertura
 Per assistere alle proiezioni presso il Museo, dati il numero limitato dei posti, si consiglia di prenotarsi unicamente tramite info@museoliberazione.it 


Museo storico della Liberazione http://www.viatasso.eu/
Via Tasso 145 - 00185 ROMA

18 marzo 2014

Scuola e cinema nella testimonianza del ‘maestro’ Gerardo Rampino. Sez. Anpi Ragazze della Resistenza (Marconi), il 22 marzo.


La sezione ANPI 'ragazze della Resistenza' di Roma – Marconi vi invita a  ‘La voce di un maestro – tra cinema e realtà’ , proiezione di brani di ‘Diario di un maestro’ di Vittorio de Seta con la testimonianza del prof. Gerardo Rampino.
Sabato 22 marzo alle ore 17,30, presso la propria sede di via Barsanti 25/2.
L’iniziativa fa parte del ciclo 'LA MIA RESISTENZA'. Attraverso la sua testimonianza trentennale di docente e spezzoni cinematografici ci parlerà di scuola, emigrazione, precariato.

23 marzo 1944 – Via Rasella. La lotta Partigiana a Roma.

23 marzo 1944 – Via Rasella.  La lotta Partigiana a Roma.
Le sezioni ANPI San Lorenzo, Istituto Superiore di Sanità “Ugo Forno”, Nomentano/Italia, 2 Municipio “Musu-Regard”, Università-Castro Pretorio “Partigiani Sempre” Walter Rossi nel 70° anniversario dell'attacco di Via Rasella ha organizzato un incontro che si terrà MERCOLEDI 19 MARZO p.v. dalle ore 18,00 alle 21,00 in Roma (S. Lorenzo), Nuovo Cinema Palazzo in Piazza dei Sanniti 9a.

Interverranno: Alessandro Portelli, Professore di letteratura americana di fama internazionale e grande conoscitore della Resistenza Romana (è l'autore, tra le altre cose, del bellissimo "L'ordine è già stato eseguito").

Mario Fiorentini, partigiano, fondatore e comandante del GAP Antonio Gramsci, la cui vita, se non sapessimo vera sembrerebbe un romanzo. Ideatore, tra le tantissime altre azioni, anche dell'attacco in questione (anche se poi fu eseguito in maniera differente da come l'aveva pensato).

Ernesto Nassi, Presidente dell'ANPI Provinciale di Roma.
Sarà proiettato un filmato realizzato dall'ANPI S.Lorenzo in cui parla Sasà Bentivegna. Inoltre ci saranno letture interpretate da attori.


Proiezione di "Radio Clandestina. Memoria delle Fosse Ardeatine" di Ascanio Celestini. Anpi Genazzano, il 23 marzo


La Sezione Anpi di Genazzano invita i cittadini alla proiezione dello spettacolo di Ascanio Celestini "Radio Clandestina. Memoria delle Fosse Ardeatine".

Il 23 marzo 2014 presso il Cinema Italia di Genazzano alle ore 17.00.

17 marzo 2014

Comunicato Stampa. Giulio Spallone: ci ha lasciato un grande antifascista e partigiano.

Scomparsa di Giulio Spallone, ANPI Roma: ci ha lasciato un grande antifascista e partigiano.
La vita di Giulio Spallone è stata un importante esempio di impegno politico e civile per i giovani di ieri e di oggi. Ci ha lasciato un grande antifascista che dopo essersi opposto al regime e ad aver conosciuto il carcere fascista ha partecipato come Partigiano alla guerra di liberazione ed alla politica attiva del paese come deputato e dirigente comunista. L’Anpi provinciale di Roma esprime le più sentite condoglianze alla sua famiglia e all’associazione nazionale dei perseguitati politici (Anppia), di cui fu presidente.
Roma, 17 marzo 2014

ANPI Roma - www.anpiroma.org - via S. Francesco di Sales 5 - 00165 ROMA

14 marzo 2014

Comunicato Stampa. Il Presidente di ANPI Roma sul caso delle ceneri dei Partigiani Capponi e Bentivegna: "Siamo sicuri che il Comune di Roma trovi una soluzione alle loro sepolture".

Il Presidente di ANPI Roma sul caso delle ceneri dei Partigiani Capponi e Bentivegna:
"Siamo sicuri che il Comune di Roma trovi una soluzione alle loro sepolture".
“Abbiamo appreso oggi che le ceneri di Carla Capponi e Rosario ‘Sasà’ Bentivegna saranno disperse nel Tevere dalla figlia Elena perché non ci sarebbe posto per loro nei cimiteri capitolini” Lo dichiara il Presidente dell’Anpi di Roma Ernesto Nassi a seguito di un articolo apparso oggi sul Corriere della Sera. “Esprimiamo la nostra più grande solidarietà alla figlia dei due Partigiani, Carla, decorata con Medaglia d’oro e Rosario con quelle d’argento e di bronzo al valor militare. Siamo sicuri che il Comune di Roma troverà una rapida soluzione per consentire una degna sepoltura ai due combattenti della Resistenza”. “Ringraziamo il Sindaco di Monterotondo che si è reso disponibile a trovare una soluzione. Auspichiamo tuttavia che le ceneri dei due gappisti – conclude Nassi - siano sepolte qui nella capitale, affinchè si possa testimoniare a Roma, città medaglia d’oro per la Resistenza, il loro prezioso contributo alla lotta di liberazione. L’Anpi di Roma è a completa disposizione di Elena Bentivegna affincè si possa tyrvare un esito positivo alla vicenda.”
Roma, 14 marzo 2014

ANPI Roma -
www.anpiroma.org - via S. Francesco di Sales 5 - 00165 ROMA


 

10 marzo 2014

Comunicato Stampa. Grillo. Il presidente di Anpi Roma: "Sue dichiarazioni antidemocratiche e socialmente pericolose"

Grillo. Il presidente di Anpi Roma: "Sue dichiarazioni antidemocratiche e socialmente pericolose"

“Le continue dichiarazioni di Grillo sull’auspicato ritorno ad una Italia pre unitaria con la conseguente divisione della nazione, offendono il paese, le istituzioni democratiche e tutti i suoi cittadini”.

E’ quanto afferma il presidente dell’Anpi di Roma, Ernesto Nassi. “Ricordiamo al signor Grillo, ed agli esponenti leghisti Salvini e Maroni che hanno esultato per tali dichiarazioni, che l'Italia nazione è stata voluta con grande forza da tutti gli italiani del sud e del nord, combattendo per l'unità d’Italia nel Risorgimento e difendendola nella Guerra di Liberazione dal nazifascismo”.

“Questa Italia che si riconosce nella Costituzione quale riferimento unitario – prosegue Nassi - ricorda al comico genovese che proprio dalla ligure Quarto dei Mille partì l'avventura dell'unità d'Italia, che alla Benedicta furono uccisi tanti giovani partigiani che combatterono per la libertà dalla quale egli evidentemente si sente minacciato, e che la sua Genova, città medaglia d’oro per la Resistenza, fu la prima città d’Europa ad essere liberata dai soli partigiani”.

“Il populismo di Grillo - conclude il presidente dell'Anpi di Roma - è pericoloso perché fa leva non solo sugli effetti della crisi economica, più che sulle sue cause, ma anche sulla crisi politica e dei valori civili, minacciando la coesione sociale”.
Roma, 10 marzo 2014

ANPI Roma - www.anpiroma.org - via S. Francesco di Sales 5 - 00165 ROMA

“Sopra le nuvole” invito alla anteprima del film che racconta le stragi di Monchio e Cervarolo. Il 10 marzo alla Casa del Cinema.


Il Comune di Palagnano invita alla visione del film “Sopra le nuvole” di Sabrina Guigli e Riccardo Stefani, che sarà proiettato lunedì 10 marzo 2014 alle ore 20.45 presso la Casa del Cinema di Villa Borghese, in Largo Marcello Mastroianni 1 a Roma. Il film autoprodotto racconta, nel 70° anniversario, le vicende della strage nazista di Monchio, e Cervarolo, che assieme a quelle di Susano, Costrignano e Savoniero  del il 18 marzo 1944, costò la vita a 155 civili da parte della compagnia tedesca di Hermann Goering.
 

08 marzo 2014

TEREZIN dal 20 gennaio al 28 marzo disegni e poesie dei bambini del campo di sterminio

"TEREZIN Disegni e poesie dei bambini del campo di sterminio"
In mostra una selezione dei disegni e delle poesie conservati presso il Museo Ebraico di Praga e realizzati dai bambini rinchiusi a Terezin, città-fortezza cecoslovacca che divenne, tra il 1942 e il 1944, il “ghetto dell’infanzia”.
La mostra è dedicata al Comandante Max
20 gennaio - 28 marzo 2013, Casa della Memoria e della Storia
Via San Francesco di Sales, 5 (Trastevere) - 00165 Roma
lun-ven ore 9.30/20.00
Tel. 060608 - 06/6876543
www.comune.roma.it/cultura
http://casamemoria.wordpress.com
INGRESSO LIBERO
 

06 marzo 2014

Comunicato Stampa: imbrattata la targa commemorativa del giovane antifascista Massimo Gizzio.


ANPI Roma: imbrattata la targa commemorativa del giovane antifascista Massimo Gizzio.Aggiornamento del 10 marzo 2014: la targa è stata ripulita dall'Ufficio decoro urbano del Comune. A un mese di distanza dalla commemorazione in Campidoglio per il 70° anniversario dell’uccisione del giovane antifascista Massimo Gizzio, la targa a suo nome posta a Piazza della Libertà è stata imbrattata con della vernice nera. Un gesto incivile che offende la memoria della città. L’Anpi di Roma condanna il vile episodio che denota la mancanza di cultura democratica dei suoi autori e chiede all’Ufficio decoro Urbano del Comune di Roma di attivarsi per ripulire la targa.
ANPI Roma - www.anpiroma.org - via S. Francesco di Sales 5 - 00165 ROMA
Il testo della targa:
A MASSIMO GIZZIO
1 - 8 - 1925 - 1 - 2 - 1944
COMBATTENTE PER LA LIBERTÀ
L'INDIPENDENZA NAZIONALE
ED IL PROGRESSO
STUDENTE AL FIANCO DEGLI OPERAI
UCCISO DA SICARI NAZI-FASCISTI
COLORO CHE COMBATTONO
ANCORA PER GLI STESSI IDEALI
NEL LUOGO OVE CADDE
QUESTA LAPIDE
POSERO


                                                              18 - 2 - 1949

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Ripudia intolleranza, razzismo e antisemitismo.
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