Roma, 9 nov.2010: "Una delle strenne per l’anno nuovo che il Governo
sta preparando per i cittadini di Roma e non solo, sarà la chiusura
del museo storico della Resistenza di Via Tasso a Roma, annunciata per
il 2 gennaio 2011 a causa del drastico taglio che il Ministero dei
Beni Culturali ha effettuato sul contributo che la legge istituzionale
del museo sancisce per il suo funzionamento.
Il museo di Via Tasso, che conserva le celle dove sono stati
rinchiusi, torturati e uccisi dalle SS partigiani, antifascisti, ebrei
e “sospetti” di collaborazione con la resistenza, di cui rimangono sui
muri gli ultimi messaggi tracciati con le unghie, ed è visitato da
migliaia di scolaresche e gruppi antifascisti di ogni parte d’Italia,
ha ricevuto soltanto un terzo dei 50.000,00 euro previsti nel 2010
mentre gli uffici competenti “non sono in grado di confermare se e
quanto verrà accreditato per l’anno prossimo”.
Insieme alla cultura, alla scuola, ai diritti dei lavoratori e dei
cittadini è la memoria di quella storia che ci ha dato la Repubblica e
la Costituzione che si vuole cancellare insieme ai volti e ai nomi di
quegli uomini e di quelle donne che ne sono stati artefici. Un altro
atto per distruggere le difese che ancora si oppongono alla volontà di
riportare l’Italia ad un passato di abiezione e di miseria che si
chiamò fascismo.
Il Prc esprime lo sdegno per questa ennesima infamia e la solidarietà
al Presidente Antonio Parisella e ai suoi collaboratori, si impegna a
sollecitare l’intervento delle istituzioni locali, finora assenti, e
chiama i comunisti, gli antifascisti, i democratici a partecipare e
organizzare iniziative di protesta e di solidarietà concreta.
Il museo di Via Tasso non deve chiudere: teniamolo aperto noi!"