Agli iscritti all' ANPI di Roma e Lazio
Vi anticipo i voti augurali per Natale e il nuovo anno accompagnati dal ringraziamento per la vostra attività che anima la nostra associazione in un momento tanto difficile per le affermazioni democratiche. Li accompagno con alcune considerazioni che mi vengono suggerite anche dal dibattito congressuale in corso nei nostri circoli e sezioni. Da questo risultano in modo pressoché unanime la richiesta e i propositi a che dal Congresso Nazionale esca una ANPI rinnovata nei compiti, nelle strutture, nella classe dirigente.
Non ripeto quanto già espresso più volte affermando il mio sconcerto dí fronte ad atteggiamenti rivolti a ritenere l' ANPI un'associazione di partigiani combattenti ancora in grado di dirigerla a tutti i livelli opponendosi con ciò alla realtà che ci vede in strettissima minoranza e non più in grado di esprimerci con l'efficienza e l'adeguatezza politica e culturale che richiedono la nostra vocazione, la storia, le indicazioni provenienti dalla società e dall' affluenza nelle nostri Circoli e Sezioni di tanti componenti delle nuove generazioni.
Mi limito a rilevare che timori e pretesti nel diffidarci a dichiararci di sinistra diventano incomprensibili e contraddittori rispetto agli stessi documenti della Presidenza nazionale. Libertà e autonomia non significano indifferenza che diventerebbe complicità con una destra protesa a scaricare sui più deboli gli errori del sistema finanziario capitalistico; e significherebbe anche colpevole rinuncia agli ideali della Resistenza, movimento popolare socialmente avanzato come recita la Costituzione repubblicana.
Massimo Rendina