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Fuori la guerra dalla storia

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16 febbraio 2011

Nota di Massimo Rendina

Al congresso provinciale e regionale dell' ANPI di Roma e Lazio, che si è celebrato íl 12 e 13 febbraio, dovrà fare seguito in tempi brevi la riunione del nuovo comitato provinciale e regionale per procedere alle nomine dei dirigenti e al riassetto strutturale per attuare le decisioni del congresso stesso, anche se si dovranno rispettare le deliberazioni del congresso nazionale programmato a Torino per la fine del prossimo marzo, e agire di conseguenza. Come è stato rilevato il problema che si porrà al congresso nazionale è come trasformare l'ANPI da associazione di reduci della Guerra di Liberazione in un sodalizio culturale e politico, autonomo dai partiti, ma ad essi strettamente collegato per rendere presenti e operanti, assieme alle varie articolazioni della società civile (sindacati e associazionismo laico e religioso), i valori e propositi costituzionali derivanti da quelli resistenziali.
L' impegno dell' ANPI -è stato ribadito al congresso provinciale e regionale- dovrà essere, oltre che di testimonianza storica, di coerente animazione politica, riconoscendo nella politica democratica costituzionale la continuità dell'antifascismo e della Resistenza mediante un processo di adeguamento alle esigenze emergenti. In questo senso 1' ANPI di Roma e Lazio, nella prima riunione del nuovo comitato provinciale e regionale, farà appello alle forze democratiche politiche, sociali, culturali perché promuovano, mediante assemblee e altro, l' intesa unitaria al fine di richiamare la coscienza degli italiani alla dignità democratica nel rispetto memore di quanti, a prezzo della vita, realizzarono con il Risorgimento 1' unità nazionale e con 1' antifascismo e la Resistenza diedero la libertà e la sovranità al popolo.