Anpi Roma:“No strada ad Almirante. La storia non si riscrive con la
toponomastica. La Resistenza non può essere equiparata al fascismo e alla Repubblica di
Salò”
I tentativi
di riscrivere la storia italiana attraverso la toponomastica delle strade sono
pericolosi e rientrano nella strategia di parte rilevante della destra di
legittimare il fascismo e la Repubblica di Salò e di equipararli alla
Resistenza, facendo dimenticare le violenze della dittatura, le persecuzioni,
le carcerazioni e le deportazioni. L’Anpi di Roma non è disposta ad accettare
tali iniziative e si opporrà con determinazione, nelle piazze e con azioni
legali, alla proposta di intitolare una strada al fascista Giorgio Almirante,
tra i principali esponenti dell’antisemitismo italiano e della Repubblica di
Salò.
Ci sembra
inoltre molto grave anche l'intenzione espressa dalla giunta Alemanno di
celebrare la memoria di due combattenti della X Mas, reparto militare della
Repubblica Sociale, insieme all'associazione Flottiglia X Mas, al Campo della
Memoria e all'Armata Silente, all'interno dei Musei Capitolini, il prossimo 9
giugno. Ci auguriamo che l’appuntamento venga immediatamente cancellato.
Infine, pur
apprezzando l’annuncio dell’assessore Gasperini di voler intitolare – come
proposto dall’Anpi - una strada al partigiano e gappista Rosario Bentivegna,
medaglia d’argento al valor militare e tra i principali protagonisti della
Resistenza a Roma, riteniamo del tutto inopportuna la proposta di dedicare
contemporaneamente una strada all’ufficiale della Guardia di Finanza Giorgio
Barbarisi, morto il 5 giugno 1944 per mano dello stesso Bentivegna, il quale
agì, come accertato dagli organi di giustizia, per legittima difesa, mentre era
in servizio di ordine pubblico nella città appena liberata dalle truppe
alleate, e rispose al fuoco solo dopo aver intimato l’alt e dopo che lo stesso
Barbarisi gli aveva puntato contro la sua rivoltella e il compagno di questi gli
aveva sparato addosso.