Per questo riteniamo utile segnalare un documento, ‘I RAPPORTI ITALO SLOVENI FRA IL 1880 E IL 1956’ reso pubblico nel 2001 e disponibile assieme ad altro materiale nel sito dell’ANPI nazionale.
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Dalla
prefazione:
I RAPPORTI ITALO SLOVENI FRA IL 1880 E IL 1956 - RELAZIONE DELLA COMMISSIONE ITALO SLOVENA
Nel 1993 i Ministri degli esteri dell’Italia e della
Slovenia istituirono una Commissione storico culturale italo-slovena con lo
scopo di fare il punto sui risultati della ricerca storica realizzata nei due
Paesi sul tema dei reciproci rapporti.
La
Commissione era formata da parte italiana da Giorgio Conetti, docente di
diritto internazionale e preside della facoltà di giurisprudenza di Como che la
presiedeva, e dagli storici Angelo Ara (Università di Pavia), Marina Cattaruzza
(Università di Berna), Fulvio Salimbeni (Università di Udine), Raoul Pupo
(Università di Trieste), Maria Paola Pagnini, ordinario di geografia dell’Università
di Trieste e dal sen. Lucio Toth, dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e
Dalmazia. La parte slovena, presieduta dalla dott.ssa Milica Kacin Wohinz era
composta dagli storici France Dolinar, Branko Marusˇicˇ, Boris Mlakar, Nevenka
Troha, Andrej Vovko e Aleksander Vuga. Inizialmente fecero parte della
Commissione anche il costituzionalista Sergio Bartole, lo scrittore Fulvio
Tomizza, lo storico Elio Apih e Boris Gombacˇ che, per vari motivi, non
poterono proseguire nell’incarico.
Dopo 7
anni di lavoro e ripetuti incontri la relazione conclusiva della Commissione fu
approvata all’unanimità dai suoi 14 componenti il 25 luglio 2000 e consegnata
ai rispettivi Ministeri degli esteri, ma inspiegabilmente per 8 mesi non fu
resa pubblica.
Benché
la pubblicazione fosse stata sollecitata da più parti, tra le quali l’ANPI, e
da un voto unanime della Camera dei Deputati, la relazione fu resa pubblica nel
testo integrale soltanto il 4 aprile 2001 dal quotidiano “Il Piccolo” e – lo
stesso giorno – anche dal Ministero degli esteri. Tuttavia questo documento,
salvo rare eccezioni, non fu ripreso ed adeguatamente diffuso benché costituisca
una base certa per una riflessione sulle tormentate vicende del confine orientale
e dei popoli che in quest’area convivono.
L’A.N.P.I.
lo ripropone a chi vorrà approfondire la materia ed in particolare a quanti svolgono
la delicata ed essenziale funzione di sollecitarne la conoscenza alle giovani
generazioni nelle scuole, ritenendo con ciò di recare un contributo per lo
sviluppo di un dibattito finalmente sottratto a visioni unilaterali e di parte.
Associazione
Nazionale Partigiani d’Italia - Comitato Provinciale di Gorizia