RIFORMA
COSTITUZIONALE - MARTEDI 14
GIUGNO ORE 17.00
FACOLTÀ
DI GIURISPRUDENZA SALA DELLE LAUREE
NE
PARLIAMO CON:
GAETANO AZZARITI Professore di Diritto
Costituzionale Università la Sapienza Roma
ALFIERO GRANDI Vice Presidente Vicario
COMITATO PER IL NO AL REFERENDUM COSTITUZIONALE
SVEVA STANCATI Centro Studi Concetto Marchesi
Introduce la Sezione ANPI Università –
Castro Pretorio – Walter Rossi
Modera il dibattito Luca Mariantoni
Rappresentante Studenti Giurisprudenza
PERCHÉ
VOTARE NO
DICONO DI
AVER ABOLITO IL SENATO. NON È VERO
Il
Senato non sarà più eletto dal popolo, ma diventerà un
organo elettivo di secondo grado, composto al massimo da cento
senatori, dei quali 74 saranno consiglieri regionali eletti dai
Consigli Regionali di appartenenza, 21 Sindaci eletti dai
Consigli Regionali – nella misura di uno per ciascuno, 5 di
nomina presidenziale; questi ultimi saranno gli unici ad avere un
mandato di 7 anni, perché gli altri senatori decadranno con i
rispettivi consigli regionali o comunali.
DICONO DI
AVER SEMPLIFICATO L’ITER LEGISLATIVO. NON È VERO.
Al Governo
viene attribuito il potere di imporre alla Camera tempi certi
per l’approvazione di leggi che ritiene insindacabilmente
importanti, senza neanche i requisiti di “necessità e urgenza”
previsti per i Decreti Leggi. Viene inserito in Costituzione il
termine di 70 giorni per il dibattito e le proposte di emendamenti
per passare subito al voto di approvazione di disegni di legge
prioritari, svuotando così la funzione del Parlamento, relegato al
ruolo di passacarte del Governo. Inoltre la modifica degli articoli
dell’attuale Costituzione riguardanti le competenze legislative
delle Camere – considerata la NON abolizione del Senato –
genererà non pochi conflitti in merito alla natura della Legge
proposta e sottoposta alla discussione.
DICONO
PIÙ DEMOCRAZIA DIRETTA. NON È VERO.
Con la
riforma il numero di firme per la proposta di legge di iniziativa
popolare passa da 50.000 a 150.000 firme. L’istituto del referendum
popolare viene modificato con l’introduzione di un doppio quorum.
NON
DELEGARE IL TUO FUTURO PARTECIPA
ALL’INCONTRO