La libertà di manifestazione del pensiero non può essere messa in discussione
Sosteniamo e condividiamo con forza la protesta contro i
provvedimenti di cancellazione della programmazione degli spettacoli del cinema Aquila. Uno spettacolo teatrale e due documentari previsti sulla Palestina,
di cui uno aveva concorso all'Oscar come miglior film straniero e l'altro era
stato nominato ai Nastri d'Argento, al David di Donatello e selezionato a
Cannes. La decisione è quindi incomprensibile. Il previsto documentario sul
canile municipale, anch'esso cancellato, risponde non solo al libero diritto di
critica ma anche al diritto all'informazione che hanno i cittadini
sull'andamento della cosa pubblica.
Questi provvedimenti sanno di censura, di divieto di
dibattito e di manifestazione del pensiero, che invece in forza dei principi
fondamentali della Costituzione non conosce ostacoli, tranne che per l'apologia
del fascismo e del razzismo, ovvero di quelle ideologie che si risolvono nella
negazione della libertà di manifestazione del pensiero. La stessa critica
politica è necessario possa manifestarsi in forme anche aspre, pur non dovendo
trascendere nell'insulto e nell'aggressione personale. Si organizzassero dibattiti, incontri di
studio, spettacoli diversi, ma non si censurasse più. Bene hanno fatto quanti
hanno protestato e per questo ci uniamo a loro.
La Presidenza dell'Anpi provinciale di Roma