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17 marzo 2017

La libertà di manifestazione del pensiero non può essere messa in discussione



La libertà di manifestazione del pensiero non può essere messa in discussione

 









Sosteniamo e condividiamo con forza la protesta contro i provvedimenti di cancellazione della programmazione degli spettacoli del cinema Aquila. Uno spettacolo teatrale e due documentari previsti sulla Palestina, di cui uno aveva concorso all'Oscar come miglior film straniero e l'altro era stato nominato ai Nastri d'Argento, al David di Donatello e selezionato a Cannes. La decisione è quindi incomprensibile. Il previsto documentario sul canile municipale, anch'esso cancellato, risponde non solo al libero diritto di critica ma anche al diritto all'informazione che hanno i cittadini sull'andamento della cosa pubblica.
Questi provvedimenti sanno di censura, di divieto di dibattito e di manifestazione del pensiero, che invece in forza dei principi fondamentali della Costituzione non conosce ostacoli, tranne che per l'apologia del fascismo e del razzismo, ovvero di quelle ideologie che si risolvono nella negazione della libertà di manifestazione del pensiero. La stessa critica politica è necessario possa manifestarsi in forme anche aspre, pur non dovendo trascendere nell'insulto e nell'aggressione personale.  Si organizzassero dibattiti, incontri di studio, spettacoli diversi, ma non si censurasse più. Bene hanno fatto quanti hanno protestato e per questo ci uniamo a loro.
La Presidenza dell'Anpi provinciale di Roma