L’ANPI
Provinciale di Roma nella riunione del 23 settembre 2017 richiama con
allarme le ormai attuali minacce alla pace mondiale ed il rigurgito
in tutta l’Unione Europea, ormai anche in Germania, del fascismo e
del nazismo e dei fenomeni di violenza ed intolleranza.
Anche
nel nostro Paese, ancora profondamente ferito dalla crisi economica,
brodo di coltura delle formazioni fasciste che soffiano sul fuoco
delle difficoltà a vivere e lavorare di larga parte della
popolazione, a cominciare dalle province e dalle periferie delle
grandi metropoli, additando a capro espiatorio le persone immigrate,
il fenomeno di tali rigurgiti chiama alla definitiva risposta di
tutta la società e di tutte le Istituzioni.
Non
è più possibile parlare di semplici provocazioni fasciste, ma è
ormai necessario fronteggiare, a cominciare dall’educazione
all’antifascismo, un disegno politico eversivo che va ormai oltre i
gruppuscoli estremisti, che debbono essere sciolti a norma della
legislazione vigente, ma coinvolge nei suoi contenuti altre forze
politiche di destra in tutta l’Unione Europea, contro le
Costituzioni democratiche ed in Italia contro la Costituzione
Repubblicana nata dall’antifascismo, dalla Resistenza e dalla
Guerra di Liberazione. Alcuni partiti o pezzi di essi in questi anni
hanno collaborato, flirtato e finanziato il neofascismo, anche
alleandosi elettoralmente con esso e così giocando col fuoco, come
fecero le nostre classi dominanti all’inizio degli Anni ’20,
finendo per incoraggiare il fenomeno fino a perderne il controllo.
Il
Comitato impegna gli organismi alla promozione di un Comitato
Permanente Antifascista provinciale con le Istituzioni, i partiti, i
movimenti, i sindacati e i cittadini antifascisti. Impegna altresì i
propri organismi a lavorare per l'adozione da parte dei Comuni e
delle municipalità di chiare linee di indirizzo antifascista per la
concessione di spazi e autorizzazioni a forze politiche e movimenti.
Si impegna inoltre a promuovere la costituzione di un Osservatorio
Regionale sul neofascismo e sul razzismo da realizzare insieme alle
istituzioni (Regione Lazio per prima) al fine di monitorare
costantemente l'emergere e lo sviluppo di tali fenomeni nella società
e di fornire gli strumenti per intervenire tempestivamente.
Impegna
altresì alla costruzione di una grande giornata di mobilitazione
contro il fascismo e il razzismo per il 28 ottobre, da concordare con
partiti, movimenti, sindacati e associazioni antifascisti,
promuovendo incontri con i cittadini e nelle scuole, proponendo
manifestazioni pubbliche e di piazza ed organizzando manifestazioni e
spettacoli in ogni quartiere.
Impegna
inoltre gli organismi al ricordo, nel mese di ottobre, della
deportazione di migliaia di Carabinieri il 7 ottobre del 1943 e degli
ebrei romani il 16 ottobre 1943.