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26 aprile 2018

25 Aprile: Il comunicato della Presidenza e Segreteria nazionali ANPI


"Il 25 aprile è stata una grande giornata, nonostante certa stampa attenta solo a divisioni rumorose e marginali"

 


Il 25 aprile è stata una grande giornata, in tutta Italia. Festosa, unitaria, molto partecipata e, nel contempo, attraversata dalla piena consapevolezza dei rischi che corre oggi il nostro Paese, a cominciare dal ritorno di ideologie neofasciste e razziste. Tutte le generazioni si sono ritrovate insieme per celebrare e rinnovare le ragioni della vita migliore: democratica, plurale, antifascista. Tutte le generazioni si sono ritrovate intorno al bene della Resistenza, alle sue risorse di coraggio, entusiasmo, forza di libertà, alla sua inesauribile capacità di legare memoria e futuro. Le cittadine e i cittadini hanno compreso e comprendono bene il senso di questa straordinaria manifestazione di gioia e radici. Rileviamo, con rammarico, che certa stampa non ha voluto vedere tutto ciò, limitandosi a dar conto quasi esclusivamente di episodi soliti di divisione rumorosa e assolutamente marginale. Non smettiamo di confidare in un sussulto di curiosità e nello svolgimento del dovere di una informazione completa. Ringraziamo i Comitati provinciali e le Sezioni dell'ANPI che hanno confermato, in questa occasione, non solo grande passione e forte senso di appartenenza, ma anche spirito unitario nell'organizzazione di iniziative che hanno coinvolto le Istituzioni e tanta parte del mondo associazionistico e sindacale.

PRESIDENZA E SEGRETERIA NAZIONALI ANPI

Roma, 26 aprile 2018

24 aprile 2018

25 aprile 2018 - ANPI provinciale di Roma: appello all'Unità



ANPI Roma - Uff. Stampa e comunicazione
Siamo sinceramente sorpresi per la possibile rinuncia all'unità faticosamente costruita per il corteo del 25 aprile, con la Sindaca e la comunità ebraica romana, con l'Ucei e, nelle riunioni cittadine, con tutti i partiti, i sindacati, le associazioni e coloro che hanno voluto con noi realizzare questo importante obiettivo generale, perseguito tenacemente con i nostri appelli e con gli appelli unitari e con le note congiunte, con le riunioni in Campidoglio e all'Anpi nazionale. 
Obiettivo unitario necessario per permettere di porre all'attenzione generale le sorti di un paese che più si allontanerà dai valori della Resistenza e della Guerra di Liberazione, più si ostinerà nell'impedire la piena attuazione del dettato costituzionale e più preparerà ai propri figli un futuro ancor più difficile e complicato. 
Abbiamo molto lavorato e lavoriamo continuamente per questo obiettivo, con la maturata sicurezza, che continuiamo a rafforzare con il nostro impegno, che tutti i partecipanti al corteo accoglieranno con il dovuto rispetto i simboli di tutte le formazioni combattenti e partigiane, a settanta anni dalla entrata in vigore della Costituzione e ad ottanta anni dalla promulgazione delle leggi razziali.
La Presidenza dell’Anpi Roma

21 aprile 2018

25 aprile 2018: il manifesto e il programma


In attesa del corteo, sul palco di Porta San Paolo si alterneranno gli artisti della 
- Banda e Coro della Scuola Popolare di Musica di Testaccio diretta dal M° Silverio Cortesi, M° del coro Sandra Cotronei;
- Nicola Alesini - Sax; 
- Eugenio Banella - attore 
- Livia De Luca - attrice;

25 aprile 2018: appello per una manifestazione unitaria, inclusiva e pacifica e di massa di ANPI Roma, ANED, ANEI, ANPPIA, ANPC, ANVRG Roma, FIAP, Circolo G. Bosio


Di seguito l’appello di ANPI Roma, ANED, ANEI, ANPPIA, ANPC, ANVRG Roma, FIAP, Circolo G. Bosio per una manifestazione del 25 aprile 2018 unitaria, inclusiva pacifica e di massa, in cui saranno in prima fila i medaglieri e i vessilli delle associazioni partigiane, combattentistiche, dei perseguitati dal fascismo, degli internati militari, dei deportati nei campi di sterminio nazisti e, quest’anno, anche della Brigata ebraica, per il contributo dato alla Liberazione dell’Italia dalla barbara tirannide del nazifascismo.

ORA È SEMPRE RESISTENZA
Per il prossimo 25 aprile, 73mo anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, di fronte alle moderne minacce alla pace mondiale, è necessario ricordare che la Lotta di Liberazione ha provocato la maggiore, positiva, “rottura” di tutta l’età moderna della storia italiana. La lotta di Liberazione fu sostenuta da una grande solidarietà di popolo. Il ricordo di coloro che nella lotta partigiana, nei campi di prigionia, di internamento o di sterminio, si opposero – anche sino al sacrificio della vita – alla dittatura, alla bramosia di conquiste territoriali, a folli ideologie di supremazia della razza, costituisce concreto monito contro ogni tentativo di minare le fondamenta delle libere istituzioni nate dalla Resistenza.


La memoria non è strumento di odio o di vendetta, ma di unità in uno spirito di concordia senza discriminazioni di tutti coloro che si riconoscono nei valori di pace e di giustizia sociale proclamati dalla Costituzione, di cui cade quest’anno il 70mo anniversario dell’entrata in vigore, scritta da quegli stessi uomini e da quelle stesse donne che guidarono il movimento partigiano. Un paese che oggi, pur ancora tenuto insieme dai fondamenti costituzionali, soffre gravemente per l'inattuazione dei diritti sociali e per il crollo e la perdita di quei valori di spirito etico riconquistati con la Resistenza e con la Guerra di Liberazione. Il problema non è solo italiano ma continentale, in una Unione Europea che privilegiando la parità dei bilanci all’urgente progresso economico e sociale di gran parte della propria popolazione, vede riemergere dal passato formazioni di estrema destra e a volte dichiaratamente fasciste, presenti pressoché ovunque e non di rado in coalizioni di governo.
Nel 2018 cade inoltre l’80mo anniversario dell’abominio delle leggi razziali, che dobbiamo ricordare ponendole a monito delle future generazioni, ricordando che il fascismo nacque fin dalle origini nella violenza, che si fece istituzione con l’orrore del Tribunale speciale. Il nostro pensiero va allora ad esempio alla Libia, dove abbiamo visto realizzarsi alla luce del sole nuovi veri e propri mercati di esseri umani, in una situazione che la coscienza del nostro paese non può tollerare oltre.
Nel clima di crisi economica che ancora attanaglia gran parte del nostro popolo, al quale gli ancora modesti progressi dei conti nazionali non hanno portato alcun sollievo, ha trovato il suo brodo di coltura un linguaggio violento e razzista che ha raggiunto il suo apice con la strage di Macerata, come con l’omicidio di un immigrato a Firenze scelto “a caso” tra la folla. Vanno rafforzandosi pericolosamente in questo clima e in diversi territori organizzazioni politiche che fanno della violenza e del fascismo la loro bandiera e che senza indugio devono ormai essere sciolte. Ma c’è dell’altro. Occorre chiedersi se gli episodi, che potrebbero moltiplicarsi e dilagare, non facciano parte della strategia politica per rendere ingovernabile il Paese, spingendolo a dotarsi di un sistema “nuovo”, facendo del presidente del Consiglio una sorta di despota, investito di poteri sottratti al Parlamento e al Capo dello Stato. Le trame fasciste hanno rappresentato nel nostro Paese una costante insidia per le istituzioni democratiche, intendendo per fascismo non solo quello del ventennio o quello di Salò, ma ogni forma di potere autoritario, liberticida e fortemente condizionante l’autorealizzazione di ogni persona umana.
Facciamo pertanto appello a tutti i cittadini, alle istituzioni, alle assemblee elettive, ai partiti, ai movimenti, ai sindacati e alle associazioni antifasciste, per dare vita la mattina del 25 aprile, dai luoghi simbolo dell’inizio della Resistenza italiana, ad una grande manifestazione antifascista, in cui risaltino le bandiere della Resistenza e della Guerra di Liberazione, perché ci si ritrovi largamente per rinnovare la promessa di rispettare i sentimenti e gli impegni che promanano dall’antifascismo e dalla Resistenza e sono proclamati dalla Costituzione, rinnovando, con la necessaria piena attuazione del suo dettato, l’identità nazionale che da quei fatti deriva.
APPUNTAMENTO PER TUTTI GLI ANTIFASCISTI IL 25 APRILE 2018 ALLE ORE 9,30 A VIA G. GENOCCHI (PARCHEGGIO REGIONE LAZIO), PER UN CORTEO CHE SI SNODERA’ TRA I QUARTIERI DI GARBATELLA ED OSTIENSE PER RAGGIUNGERE PORTA SAN PAOLO, DOVE CON LE ASSOCIAZIONI DELLA RESISTENZA E DELLA GUERRA DI LIBERAZIONE SARANNO LE ISTITUZIONI A RIBADIRE LA NATURA ANTIFASCISTA DELLO STATO ITALIANO.   
 ANPI – ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI D’ITALIA, comitato provinciale di Roma
ANED – ASSOCIAZIONE NAZIONALE EX DEPORTATI NEI CAMPI DI STERMINIO NAZISTA, comitato di Roma
ANEI – ASSOCIAZIONE NAZIONALE EX INTERNATI, Roma
ANPPIA – ASSOCIAZIONE NAZIONALE PERSEGUITATI POLITICI ITALIANI ANTIFASCISTI, Roma
ANPC – ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI CRISTIANI
FIAP – FEDERAZIONE ITALIANA ASSOCIAZIONI PARTIGIANE, Roma e Lazio
ANVRG – ASSOCIAZIONE NAZIONALE VOLONTARI E REDUCI GARIBALDINI, Roma
CIRCOLO GIANNI BOSIO                             

25 aprile 2018: avviso per giornalisti, fotografi e operatori

25 aprile 2018: richiesta accredito stampa 

I giornalisti, fotografi, operatori che nel corso della manifestazione del 25 aprile 2018 a Porta S. Paolo vogliano effettuare interviste, scattare foto od effettuare riprese in prossimità del palco nell’area interdetta al pubblico, sono pregati di chiedere l’accredito alla seguente email:
indicando nella richiesta:
-          Nome e cognome;
-          luogo e data di nascita;
-          qualifica professionale (giornalista, fotografo, operatore);
-          estremi della tessera dell’Ordine dei Giornalisti o del documento di identità (per gli altri operatori dell’informazione);
-          Testata;
-          Contatti (email e telefono);
-          il consenso all’utilizzo dei propri dati personali ex D. Lgs 196/2006
Tale richiesta dovrà pervenire entro le ore 12,00 del 23 aprile 2018



20 aprile 2018

25 aprile 2018 - omaggio al partigiano Guido Rattoppatore



25 aprile 2018, alle ore 18,00 in Via dei Giubbonari.
In attesa del congresso fondativo, la costituenda sez. ANPI Campo de' fiori / Trastevere / Centro storico, invita la cittadinanza a rendere omaggio al partigiano gappista del Rione Regola Guido Rattoppatore, trucidato dai nazisti, a cui la sezione sarà dedicata. La targa che lo ricorda è stata da poco restituita al patrimonio storico della città di Roma grazie alla ferma volontà dei cittadini.

PER UN 25 APRILE LARGAMENTE UNITARIO, LIBERO DAL FASCISMO, LIBERO DAI VENTI DI GUERRA

PER UN 25 APRILE LARGAMENTE UNITARIO, LIBERO DAL FASCISMO, LIBERO DAI VENTI DI GUERRA
In vista del prossimo 25 aprile l’Anpi provinciale di Roma, rinnova l’invito alla partecipazione a tutte le cittadine e a tutti i cittadini. Sottolineiamo ancora una volta il pericolo di tentazioni autoritarie in Italia ed in Europa con una situazione senza precedenti dal dopoguerra ad oggi. Viviamo infatti un contesto pericoloso, insidioso, con venti di guerra senza precedenti.
Teniamo pertanto a sottolineare la necessità di celebrare la Festa di Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, come festa della Costituzione italiana erede diretta di quella stagione storica fondamentale, che nel 70mo della sua entrata in vigore attende ancora piena attuazione. Insomma le ragioni del 25 aprile stanno come monito e risposta per non soccombere ai vecchi e ai nuovi fascismi.
Questi fondamentali contenuti siano condivisi molto largamente per un momento di festa inclusivo e aperto a tutti coloro che condividono i valori posti alle fondamenta della nostra Repubblica. Richiamiamo pertanto le ragioni della manifestazione espresse nell'appello sottoscritto dalle associazioni della Resistenza e della Guerra di Liberazione,affermando con chiarezza che qualsiasi altra rivendicazione non fa parte quel giorno degli obiettivi della manifestazione e non ci rappresenta. Così come ci aspettiamo che tutti accoglieranno con fraternità tutti i simboli delle formazioni combattentistiche e partigiane della Resistenza e della Guerra di Liberazione che sfileranno con noi. Il 25 aprile la priorità è la risposta al fascismo di ieri e al fascismo di oggi. Per un 25 aprile largamente unitario, libero dal fascismo, libero dai venti di guerra, vediamoci in piazza per un momento fondamentale di partecipazione popolare della nostra città e del nostro paese.

25 aprile 2018 - Sez. Ladispoli - Cerveteri: Celebrazioni ufficiali a Ladispoli e Cerveteri





La Sezione ANPI di Ladispoli-Cerveteri Domenico Santi comunica che parteciperà ufficialmente alle celebrazioni del territorio cerite, indette dai rispettivi Comuni di appartenenza, per la ricorrenza del 25 aprile Festa della Liberazione.  Con l’occasione la sezione ringrazia, a nome del segretario Antonio Romano e del Direttivo, tutti coloro che sono intervenuti numerosi alla manifestazione “Bella ciao! Musiche e storie della Resistenza” svoltasi nel pomeriggio dello scorso venerdì 20 aprile alla Casa del Popolo di Ladispoli. Una delegazione della nostra sezione ANPI alle ore 10,15 sarà presente a Cerveteri al Monumento dei Caduti in Piazza Aldo Moro per la posa della corona d’alloro e prenderà parte agli interventi commemorativi, parallelamente e con le stesse modalità, alle ore 10,30 un’altra nostra delegazione parteciperà alla cerimonia di Ladispoli al Monumento dei Caduti nell’omonima piazza. Inoltre sempre il 25 aprile in Piazza Rossellini, a Ladispoli, sarà operativo il gazebo dell’ANPI dalle ore 10 alle ore 18 sia come presidio di testimonianza del significato storico della Festa della Liberazione, sia per proseguire nella raccolta firme della petizione indirizzata alle Istituzioni, di ogni livello, per non concedere, nel rispetto della Costituzione, l’uso di luoghi pubblici a quegli organismi che sotto svariate forme e sigle si identificano nell’ideologia  fascista. “Bella ciao! Musiche e storie di Resistenza” alla Casa del Popolo, ovvero un pomeriggio intenso e molto partecipato sul filo della storia con le testimonianze dirette e tramandate, i canti popolari,i brani letterari, e uno sguardo al futuro nello sforzo di mantenere viva la motivazione del 25 aprile soprattutto nelle nuove generazioni. Per mantenere viva la memoria della liberazione dall’esercito di occupazione nazi-fascista, che fu fondamentale per la nascita della Repubblica e della democrazia in Italia, molto si deve  alla cinematografia che con la potenza dell’immagine ha saputo trasportare lo spettatore nei luoghi e negli eventi che segnarono la lotta partigiana; sono film-documento che oggi rappresentano un patrimonio di conoscenza e consapevolezza da riproporre e conservare gelosamente.  Un momento particolare della manifestazione è stato dedicato al ricordo della  condizione femminile, subordinata quasi servile, durante il ventennio fascista, e come invece le donne diedero  un contributo straordinario di coraggio nella lotta di liberazione che ebbe come teatro le montagne, i piccoli centri di mare e rurali, i paesi, le città, della Penisola intera.  A coronamento e in omaggio al contributo femminile, nella Casa del Popolo di Ladispoli  sono echeggiate le note e le parole di “Bella ciao” nella versione delle storiche mondine, curve a raccogliere il riso. Valga sempre nella coscienza collettiva, oltre il 25 aprile,  il monito di Sandro Pertini: “Dietro ogni articolo della Carta Costituzionale stanno centinaia di giovani morti nella Resistenza. Quindi la Repubblica è una conquista nostra e dobbiamo difenderla, costi quel che costi”. 
Direttivo ANPI Sezione Ladispoli-Cerveteri

16 aprile 2018

17 aprile 1944: operazione Walfisch - il rastrellamento del Quadraro



17 aprile 1944: operazione Walfisch - il rastrellamento del Quadraro
“Il rastrellamento del Quadraro fu il più imponente di quelli che Roma subì; non rientrò però nel quadro previsto dalle Forze Armate per procacciarsi mano d’opera. Fu un’operazione diretta della polizia responsabile della sicurezza di Roma, la quale vedeva nel Quadraro il rifugio di tutti gli elementi contrari, degli informatori, dei partigiani, dei comunisti, di tutti coloro che essa combatteva. Il comando della città era dell’opinione, più volte manifestata, che quando qualcuno non riusciva a trovare rifugio o accoglienza in conventi o al Vaticano, si infilava al Quadraro, dove spariva. Voleva finirla una buona volta con quel <<nido di vespe>>”.
Queste sono le parole dell’allora console generale tedesco a Roma Friedrich Eitel Moellhausen. Il sanatorio “Ramazzini” al Quadraro adibito a rifugio di partigiani, renitenti alla leva e perseguitati; le lunghe grotte sotterranee che collegavano i vari quartieri della zona divenute basi logistiche delle formazioni armate e loro depositi di armi; le continue azioni armate e di sabotaggio in tutto il territorio dell’VIII zona (Quadraro, Torpignattara, Centocelle, Quaricciolo, Borgata Gordiani e Pigneto) sono i motivi alla base della cosiddetta “Operazione Balena“, un’azione funzionale al ripristino del controllo nazi-fascista sul territorio, specie in rapporto all’accessibilità delle vie che collegavano Roma con il fronte sud del conflitto bellico. Il rastrellamento del Quadraro determinò dapprima la cattura di circa 2.000 uomini compresi tra i 15 e i 55 anni e poi la deportazione di 947 persone.

15 aprile 2018

14 aprile 2018: L'attacco alla Siria viola la legalità internazionale.

"L'attacco alla Siria viola la legalità internazionale. Il Governo italiano lo condanni"

14 Aprile 2018

"L'attacco alla Siria viola la legalità internazionale. Il Governo italiano lo condanni"


14 aprile 2018

12 aprile 2018: Ordine del giorno del Comitato Nazionale ANPI sulla grave situazione internazionale


Ordine del giorno del Comitato Nazionale ANPI sulla grave situazione internazionale

Il Comitato nazionale dell’ANPI esprime profonda preoccupazione per la situazione internazionale, che diviene sempre più complessa e pericolosa e sembra allontanare, ogni giorno di più, quello che è il nostro obiettivo primario: la pace.
Nella zona della Siria si stanno compiendo ripetute stragi di civili e di bambini. Il minacciato intervento militare degli Stati Uniti, sostenuto da Francia e Gran Bretagna, può avviare una escalation dall’esito imprevedibile, che potrebbe condurre a un conflitto globale. La UE deve avere finalmente una propria e autonoma e pacifica politica. Iniziative unilaterali o di “volonterosi” portano a situazioni peggiori, come già successo in Iraq e
Libia. Il governo italiano, come rigorosamente disposto dall’art. 11 della Costituzione, non deve coinvolgere in alcun modo il nostro Paese in questa nuova avventura bellica. Per questo destano gravissima preoccupazione le notizie relative all’uso già in atto delle basi di Sigonella da parte dell’aviazione USA verso il teatro siriano e l’eventuale futuro uso di altre basi italiane.


L’ONU assiste, più o meno impassibile, riuscendo a fornire un’immagine di preoccupante impotenza.
Infine, il governo turco di Erdogan, approfitta della situazione per sferrare un altro colpo al popolo curdo, dimenticando il contributo, anche di sangue, da esso recato nel corso della guerra contro l’ISIS. Ovunque incombe l’ombra dei foreign fighters. Distrutto, o ridotto quasi all’impotenza il cosiddetto Stato islamico, rimane quanto mai evidente il rischio di azioni terroristiche da parte dei kamikaze legati a Daesh.
Insomma sono ampiamente compromessi, un po’ ovunque, gli stessi diritti umani.
Tutto ciò richiede un governo europeo unitario e solidale all’altezza della complessità e della gravità della situazione ed un contrasto senza incertezze nei confronti dei Paesi UE che, in risposta all’emergenza guerre e migranti, hanno alzato mura materiali, politiche, ideologiche e culturali.
In Palestina è bastata una manifestazione pacifica per scatenare reazioni violente, da parte del governo israeliano, sul piano militare e civile, con morti e migliaia di feriti e prosegue, nonostante il motivato e diffusissimo dissenso internazionale e la radicale opposizione palestinese, il progetto dell’apertura da parte degli USA della sede diplomatica a Gerusalemme.
Si ha l’impressione che i diritti umani, che dovrebbero essere un valore prioritario per tutti, perdano quota, ogni giorno, a fronte di più o meno sopiti interessi nazionalistici e, talvolta, religiosi.
Non cessa l’allarme per lo spostamento a destra (e spesso verso una destra nera) di diversi Paesi d’Europa; ed è preoccupante, certamente, il risultato del voto in Ungheria, oltre ad alcune posizioni tipicamente retrograde della Polonia, che sembrano perfino negare un passato che non si può cancellare né distorcere.
Grave è anche la situazione dell’Ucraina, nel cui governo siedono persino ministri esplicitamente filo-nazisti, mentre nel Paese infuria dal 2014 una sanguinosa guerra civile.
Nello scenario coreano, dopo reciproche provocazioni e minacce, sembrano per ora superate le posizioni bellicose di Corea del nord e USA: occorre tenere aperti canali e prospettive di un accordo pacifico fra tutti i protagonisti di quell’area.
Questo è il quadro in cui si è sviluppata una migrazione di dimensioni planetarie, accompagnata dal fenomeno criminale degli scafisti. Chi fugge dalla guerra e dalla fame non deve essere fermato con l’avvio a veri e propri campi di concentramento ma le migrazioni vanno regolate nella direzione della inclusione, ove ricorrano gli estremi, non dimenticando mai che l’art. 2 della Costituzione fa riferimento esplicito ai “doveri inderogabili” di solidarietà politica, sociale, economica.
Per l’ANPI resta fondamentale e prioritario l’obiettivo della pace nel mondo, perché ormai non c’è vicenda che non ci riguardi da vicino. Cosi come è fondamentale che la democrazia ed i suoi valori vengano preservati in ogni Paese e prima di tutto in Europa, respingendo ogni tipo di tentativo autoritario, fascista e razzista.
Il Comitato Nazionale ANPI e tutte le strutture periferiche dell’Associazione sono impegnati, in ogni forma possibile, a recare il proprio contributo per la pace, per la convivenza pacifica dei popoli, per il rispetto dei diritti umani, per il pieno radicamento della democrazia nel mondo.
Proprio in relazione al rispetto dei diritti umani il Comitato Nazionale ribadisce l’urgenza di un impegno del governo italiano nei confronti delle autorità egiziane al fine di far emergere con chiarezza le responsabilità dei mandanti e degli assassini di Giulio Regeni. La verità è la giustizia non posso essere negate in nome di qualsiasi ragion di stato.
Il Comitato Nazionale, inoltre, si impegna per avviare una nuova stagione dell’antifascismo su scala europea e per questo ritiene indispensabile ed urgente valorizzare le strutture transnazionali antifasciste esistenti e realizzarne delle nuove.
L’ANPI è in prima fila nella ricostruzione di un grande movimento per la pace, perché, come è scritto nel documento approvato dal 16° Congresso nazionale dell’ANPI nel maggio 2016: “la via della pace e della lotta contro la violenza e i soprusi è ardua, ma è l’unica che possa produrre qualche risultato concreto”. Per questo aderiamo e partecipiamo alla Marcia della Pace “Perugia – Assisi” già indetta per il 7 ottobre 2018 e alla Conferenza sulla Pace indetta dalla Confederazione Italiana fra le Associazioni combattentistiche e partigiane.
La raccolta firme sotto l’appello “Mai più fascismi mai più razzismi” è un momento fondamentale del nostro impegno e invitiamo tutti i coordinamenti regionali e provinciali a proseguire con impegno nella sua realizzazione.

12 aprile 2018

18 aprile 2018: con la Costituzione nel cuore - la vita di Carlo Smuraglia





La vita di Carlo Smuraglia "Con la Costituzione nel cuore"

5 Aprile 2018
http://www.anpi.it/articoli/1964/la-vita-di-carlo-smuraglia-con-la-costituzione-nel-cuore

13 aprile 2018

Ringraziamenti per la vicinanza e la collaborazione prestata per un 25 aprile aperto e unitario, inclusivo, pacifico e di massa


L’Anpi – Associazione nazionale partigiani d’Italia – comitato provinciale di Roma, l’Aned – Associazione nazionale ex deportati nei campi di sterminio nazista - comitato di Roma, l’Anei – Associazione nazionale ex internati – Roma, l’Anppia – Associazione nazionale dei perseguitati politici italiani antifascisti – Roma, l’Anpc – Associazione nazionale partigiani cristiani, la Fiap – Federazione italiana associazioni partigiane – Roma e Lazio, l’Anvrg – Associazione nazionale volontari e reduci garibaldini – Roma e il circolo Gianni Bosio

ringraziano di cuore per la vicinanza e la collaborazione prestata nell’immaginare e perseguire insieme a noi un 25 aprile aperto ed unitario, inclusivo, pacifico e di massa, oltre al Comune di Roma Capitale e alla Comunità ebraica di Roma,  l’Ucei, la Cgil, la Cisl, la Uil, la Fiom, l’Arci, le Acli, Libera, l’Opera nomadi, il Circolo Mario Mieli, l’Udu, l’Uds, la Link, LeU – Articolo 1 – Si, il Pd, il Prc, i Giuristi democratici e rinnovano l’invito a tutta la cittadinanza a partecipare alla manifestazione del prossimo 25 aprile.

11 aprile 2018

21 aprile 2018: camminare nei luoghi della Resistenza eretina



21 APRILE: Cammino nei Luoghi della Resistenza eretina dal Centro storico a Tor Mancina
Letture, testimonianze e brani sulla Guerra di Liberazione 
- ore 8:30 ritrovo dei partecipanti a piazza del Popolo; 
-ore 13:00 sosta conviviale a Parco Don Puglisi, Monterotondo Scalo

Cammino nei Luoghi della Resistenza eretina

MAPPA N.1 Ritrovo dei partecipanti a piazza del Popolo (p.zza dei Leoni). Il percorso inizia da via Fabio Filzi (GROTTINO) e si dirige a via C.Battisti fino a PIAZZA MARTIRI DELLA LIBERTA’. 
Si percorre: la Circovallazione (via Serrecchia), piazza Roma, viale Mazzini (VILLA FEDERICI-DISTILLERIA) fino ad arrivare a via dell'Unione.
Si prosegue per via dell’Unione, la si percorre tutta arrivando a via della Fonte. Si prosegue su via della Fonte (BULLIGARETTA E OSTERIA RADIO TRASMITTENTE).

MAPPA N.2 Il percorso continua da via della Fonte (OSTERIA RADIO TRASMITTENTE),attraversando la Strada Provinciale 25 bis, via Enrico De Nicola (Raccordo Monterotondo-Mentana, Pista Ciclabile) Arrivando al cancello di accesso all’Istituto Sperimentale Zootecnico di Tor Mancina, si attraversa la strada di competenza dell’Istituto e si arriva sulla via Salaria nella vicinanza di PONTE DEL GRILLO. Percorrendo via Salaria si giunge al Parco Don Puglisi, per una sosta conviviale a conclusione dell’evento.

Visto che dobbiamo prenotare e anticipare il costo del pranzo, e l’ultima volta ci sono state disdette all’ultima ora, per non sprecare cibo e soldi, sarebbe il caso di pagare la quota di euro 10 a persona, entro lunedi 16 aprile, logicamente se per qualsiasi motivo l’iniziativa sarà annullata(condizioni meteorologiche attendibili solo gli ultimi 3 giorni) la quota vi verrà restituita.

Ogni Giovedì dalle ore 18 alle ore 20 siamo nella nostra sede Via F.R. Giovagnoli,74 Monterotondo (centro storico), per informazioni potete telefonare ai cellulari: 348 8408781 / 349 4636245

10 aprile 2018

25 Aprile 2018: dialogo Campidoglio - Anpi - Comunità Ebraica per manifestazione unitaria

25 Aprile: dialogo Campidoglio - Anpi - Comunità Ebraica per manifestazione unitaria

Su iniziativa della amministrazione capitolina si è riaperto e sviluppato un dialogo tra l’Anpi provinciale di Roma e la Comunità ebraica di Roma, finalizzato ad evitare divisioni e polemiche in occasione della prossima giornata del 25 aprile, 73mo anniversario della Liberazione d’Italia dal nazifascismo, che coincide quest’anno con il 70mo anniversario dell’entrata in vigore della Carta Costituzionale e dell’80ma ricorrenza della promulgazione delle leggi razziali. Il riemergere in tutta Europa e nel nostro paese di nuovi e vecchi fascismi, il dilagare di un linguaggio politico violento e razzista, la ripresa di forme di violenza che assume tutte le caratteristiche destabilizzanti di un tempo che si auspica irripetibile, in tutta Italia e nel Lazio in particolare, richiamano al senso di responsabilità ed impongono di superare le divisioni che in questi ultimi anni hanno caratterizzato le celebrazioni della Liberazione. Non possiamo impedire di far emergere pienamente la necessità di rievocare la Resistenza e la Guerra di Liberazione quali radici identitarie della nostra comunità nazionale e della Costituzione, la cui piena attuazione diviene ormai impegno inderogabile per tutti coloro che si riconoscono nei valori di pace, libertà, democrazia partecipata e giustizia sociale che da quel dettato promanano direttamente. Per tutti questi motivi i firmatari si adopereranno affinché la manifestazione indetta come ogni anno su appello dell’Anpi per la mattina del 25 aprile sia una grande manifestazione antifascista, largamente unitaria ed inclusiva, pacifica e di massa. Una manifestazione popolare, che si concentri sulla storia della Resistenza, della lotta antifascista e dei suoi protagonisti, perché la Resistenza è stata un fatto di popolo, ed in quel giorno le Istituzioni saranno chiamate a ribadire l’impegno per la natura pienamente antifascista dello Stato italiano. Roma, 9 aprile 2018

On.le Sindaca Avv. Virginia Raggi
Fabrizio De Sanctis – Presidente Anpi provinciale di Roma
Ruth Dureghello – Presidente Comunità ebraica di Roma

https://www.comune.roma.it/web-resources/cms/documents/accordo25aprile.pdf



09 aprile 2018

12 aprile 2018: Teatro Tor Bella Monaca - La guerra nei dintorni di Torre Gaia

Teatro Tor Bella Monaca
LA GUERRA NEI DINTORNI DI TORRE GAIA
12/04/2018 - 14/04/2018 Cinema, Incontro
giovedì 12 aprile ore 12 | Proiezione per le scuole e gli istituti del VI Municipio
sabato 14 aprile ore 10 | Proiezione per il territorio
regia e realizzazione Antonio Ciavoni
Municipio VI – ANPI VI Municipio – Biblioteche di Roma
CLAMA CULTS Associazione Culturale
1940 l’Italia entra in guerra contro la Francia e la Gran Bretagna, Il Regime Fascista comincia ad emanare le prime direttive su quello che sarà lo sfollamento della popolazione civile durante il conflitto bellico. Con l’avanzata degli Alleati, aumentano anche i bombardamenti sul nostro territorio, i Tedeschi cercano di ostacolarne l’avanzata costruendo varie linee difensive, una tra queste la famosa linea Gustav che tagliava in due l‘Italia, la popolazione civile che abitava a ridosso della linea sarà costretta a subire i primi sfollamenti coatti. Anche Roma nell’estate del 1943 sarà costretta a subire le prime incursioni aeree, per preservarla dai bombardamenti Alleati verrà dichiarata “Città Aperta”. La città viene smilitarizzata, caserme e fabbriche vengono utilizzate come centri di raccolta per i sfollati provenienti dal Sud, anche la fabbrica di armi Breda di Torre Gaia viene chiusa e utilizzata come centro di raccolta. L’otto settembre del 1943 viene dichiarato l’Armistizio con gli Alleati, la popolazione acclama l’annuncio come la fine della guerra, la data segnerà purtroppo il trasferimento del conflitto sul nostro territorio, l’esercito Tedesco prima nostro alleato diventerà nemico e prontamente invaderà l’Italia. Il nostro esercito è allo sbando, alcuni valorosi soldati tra questi i Granatieri di Sardegna cercheranno di fermare l’avanzata Tedesca, anche la popolazione si organizza nascono i primi movimenti Partigiani che creano azioni di disturbo contro l’invasore Tedesco. Dopo la dichiarazione di “Roma Città Aperta” i bombardamenti degli aerei Alleati si spostano in periferia perchè è li che i Tedeschi ammassano le loro truppe, gli abitanti di torre Gaia e i sfollati saranno costretti a convivere con continue incursioni aeree. La mancanza di viveri e il sovraffollamento circa 7000 persone, creano nel campo Breda una situazione drammatica che sfugge al controllo del Regime, oltre 5 persone al giorno muoiono di fame e di stenti, non resta che sperare nell’arrivo degli Alleati… Il documentario ripercorre con Testimonianze video e documenti storici, la Seconda Guerra Mondiale in Italia, con una particolare attenzione su quella che era la situazione nella periferia Romana ed in particolare nei dintorni di Torre Gaia.
Entrata libera
info e prenotazioni 06/2010579
promozione@teatrotorbellamonaca.it

11 aprile 2018 - Sez. ANPI II Municipio - San Lorenzo - Walter Rossi: L’AGGRESSIONE CONTRO AFRIN È UN CRIMINE CONTRO L’UMANITÀ

L’AGGRESSIONE TURCA CONTRO I POPOLI DI AFRIN È UN CRIMINE CONTRO L’UMANITÀ 
LE SEZIONI A.N.P.I. del MUNICIPIO II Roma "SAN LORENZO", UNIVERSITÀ “WALTER ROSSI”, “MUSU REGARD” e L' ASSOCIAZIONE CULTURALE "ACRASE MARIA LAI , I SARDI A ROMA", incontrano la Portavoce di UIKI (Ufficio informazioni del Kurdistan in Italia) Ozlem Tarinkulu e la Staffetta Sanitaria della Rete Kurdistan Italia
Mercoledi 11 Aprile 2018 alle ore 18.00 in via Annone 4/d (vicino a Piazza Istria)


19 aprile 2018, presentazione libro: DOIKEYT, NOI STIAMO QUI! GLI EBREI DEL BUND NELLA RIVOLUZIONE RUSSA


19 aprile 2018, presentazione libro:
MASSIMO PIERI
DOIKEYT, NOI STIAMO QUI! GLI EBREI DEL BUND NELLA RIVOLUZIONE RUSSA

Verso la fine del 1800, gli operai ebrei erano esclusi dalle industrie più avanzate, occupati nelle fabbriche che richiedevano mano d’opera ad alta intensità, in pessime condizioni di lavoro e bassi salari dove la fame, le malattie e l’assenza di assistenza sanitaria li poneva sui gradini più bassi della scala economica e sociale delle società. Gli operai ebrei dovevano così affrontare, come lavoratori e come ebrei, i più elevati livelli di discriminazione della società russa.
In queste condizioni nasceva il gruppo ebraico rivoluzionario che dette vita al processo di emancipazione delle masse operaie ebraiche e russe. L’Unione Generale degli Operai Ebrei di Lituania, Polonia e Russia (in yiddish “Der Algemeyner Yidisher Arbeter Bund in Lite, Poyln, un Rusland”), nota come Bund fu fondata a Vilnius nel 1897 da un gruppo di Ebrei, influenzati dal socialismo, il cui obiettivo era quello di attirare gli Ebrei della Russia nell’emergente movimento rivoluzionario e abbattere lo zar.
Il Bund lottò a fianco degli operai per il miglioramento delle loro condizioni di vita; entrò nel movimento rivoluzionario come sezione autonoma con il diritto di prendere decisioni in tutte le questioni specificatamente ebraiche.
Il Bund fu fra i fondatori del Partito Social Democratico Operaio Russo (PSDOR), determinò le condizioni per la rivoluzione russa del 1905 e per la rivoluzione di febbraio e di ottobre del 1917 contribuendo in maniera determinante alla caduta dell’impero zarista, di cui quest’anno si celebra il centenario insieme al 120° anniversario della nascita del Bund.

Massimo Pieri, fisico, matematico, è stato un leader del ‘68. Esperto di sostenibilità e bioeconomia, partecipa ai lavori di diverse Convenzioni su Ambiente e Sviluppo delle Nazioni Unite. È autore di varie pubblicazioni fra cui Maledetta Isabella, maledetto Colombo. Gli ebrei, gli indiani, l’evangelizzazione come sterminio, Dossier Biodiversità, Desertificazione e Parchi-agro ecologici, Red triumph over the expert.

Intimidazione alla giornalista Federica Angeli: comunicato ANPI Provinciale di Roma


Il Comitato Provinciale dell’ANPI di Roma condanna la vile intimidazione effettuata nei confronti della giornalista Federica Angeli, già costretta a vivere sotto scorta per il coraggio civile che la contraddistingue nel lavoro e nella vita. Esprime nei suoi confronti la più grande vicinanza e solidarietà, perché i partigiani avevano lo stesso atteggiamento e coraggio nel cercare la giustizia di una società migliore.
Giornalisti di tal fatta sono sempre nel mirino di chi agisce per interessi torbidi, antidemocratici, fascisti e mafiosi, pensiamo ad Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, tanto per fare due nomi noti, ma tantissimi sono coloro che sono stati uccisi, minacciati e intimiditi per voler svolgere la professione in modo serio e dignitoso.
La stampa e gli organi di informazione tutti dovrebbero prendere esempio da cotali colleghi e stringersi sinceramente a loro.

Striscione antiabortista alla Casa Internazionale delle donne: comunicato del Coordinamento Donne ANPI Provinciale di Roma




Il Coordinamento donne dell’ANPI provinciale di Roma condanna con sdegno il vigliacco blitz squadrista effettuato contro tutte le donne. Uno striscione antiabortista è stato appeso alla scalinata della Casa Internazionale delle donne, a Roma. E’ un attacco alle conquiste civili di tutti, contro una legge voluta e confermata con referendum dalle cittadine e dai cittadini e che in 40 anni ha più che dimezzato il numero di aborti, nonostante la sempre più difficile applicazione dovuta all’ostracismo che persiste in sacche oscurantiste che vorrebbero riportare indietro di 50 anni la nostra società.
Il Coordinamento donne rivendica con forza la libertà di scelta e di determinazione e chiede il pieno rispetto e applicazione delle leggi.
Giù le mani dalle conquiste delle donne, che non saranno quattro fascistelli a minacciare!

12 aprile 2018 - Sez. ANPI Cinecittà Quadraro "Nido di Vespe": percorso della memoria della Resistenza al Quadraro

Appuntamento alle ore 16.00 del 12 aprile 2018 in Via del Quadraro angolo Via Tuscolana presso la targa che ricorda i caduti nelle strade del Quadraro nella battaglia contro i tedeschi svoltasi tra l'8 e l'11 settembre 1943.
E' l'occasione per ricordare i caduti e chi tanto soffrì per liberare Roma dall'occupazione nazifascista passando per i luoghi simbolo della Resistenza del "nido di vespe" e della borgata ribelle che seppe tener testa all'occupante tedesco e ai collaborazionisti fascisti.



7 aprile 2018: escursione sul Monte Tancia



Ricorre quest'anno il 74mo anniversario della battaglia del Monte Tancia, una tappa ormai fondamentale nell'ambito delle tante iniziative incentrate sulla memoria storica e sull'antifascismo che caratterizzano il periodo primaverile nella città di Roma.

Il 7 Aprile del 1944 il Monte Tancia, nei dintorni di Poggio Mirteto, fu teatro di una durissima battaglia tra le forze della resistenza e quelle nazi-fasciste. Sul luogo, nel corso dei mesi immediatamente precedenti, alle forze partigiane sabine se ne erano aggiunte altre provenienti da Roma, al punto da renderlo in breve tempo uno dei capisaldi della resistenza romana e laziale. Proprio per questo fu oggetto di un attacco in grande stile da parte di reparti nazisti e fascisti: all’alba del 7 Aprile un'intera divisione di soldati dell’Asse cominciarono a stringere un cerchio di morte intorno al nucleo partigiano. La battaglia fu durissima. Spezzato l’accerchiamento, le forze partigiane riuscirono a fuggire, ma alcuni, rimasti indietro a difendere fino all’ultimo la postazione, furono trucidati sul posto. In seguito al fallimento dell’operazione, le forze nazi-fasciste si vendicarono delle perdite massacrando partigiani e civili rastrellati nei paesi limitrofi della Sabina.

Sabato 7 Aprile andremo sul Monte Tancia, ripercorreremo i luoghi di quella battaglia, ricorderemo le vittime del nazifascismo, celebreremo gli eroi della resistenza, quelli di ieri come quelli di oggi. Sì perché la resistenza non è solo un momento fondamentale della nostra storia passata, ma lo è anche di quella
presente e futura. Resistenza è qualcosa che viviamo tutti i giorni, nelle nostre lotte quotidiane, nei nostri territori, nei nostri spazi, nelle nostre iniziative e attività.

Invitiamo chiunque ne abbia voglia, realtà sociali e politiche, personalità e singoli, a sostenere l'iniziativa e a unirsi a noi. L'appuntamento è alle ore 10 di Sabato 7 Aprile presso la piazza di Poggio Mirteto.

CSOA La Torre, CSOA Spartaco, SCUP! - Sport e cultura popolare