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30 marzo 2025

1 aprile 1944: Togliatti propone la "svolta di Salerno"

Alla fine di marzo del 1944 Ercole Ercoli, pseudonimo di Palmiro Togliatti, il capo dei comunisti italiani, tornava in patria dopo quasi un ventennio d’esilio. Il 1° aprile, con un discorso ai quadri comunisti al Teatro Modernissimo di Napoli, Ercoli spiegò che si doveva per prima cosa liberare la penisola e sconfiggere il nazifascismo, col concorso di tutte le forze politiche disponibili. Bisognava perciò formare un governo di unità nazionale, a cui anche i comunisti avrebbero preso parte. Solo dopo la vittoria si sarebbe dovuto affrontare il «problema istituzionale», la scelta tra repubblica e monarchia, e dar vita a una nuova Carta.

La proposta togliattiana fece scalpore perché fino a quel momento sia i comunisti italiani che gli altri partiti di sinistra (socialisti e azionisti) erano del tutto contrari a sorvolare, almeno momentaneamente, sulle gravi responsabilità della monarchia durante il Ventennio e ad accettare il governo che Badoglio aveva formato su incarico del re. Le difficoltà, i settarismi e i contrasti vennero però superati e il nuovo corso ebbe inizio.



Vedi:

https://ilmanifesto.it/correte-ercoli-e-qui-la-svolta-di-salerno

Vedi anche l'importante convegno organizzato lo scorso anno, per l'80° da Futura Umanità:



convegno dal titolo “Togliatti, la ‘svolta di Salerno’ e le radici della Repubblica“ di Futura Umanità