Lettera della Segreteria Nazionale
ANPI al quotidiano Libero a seguito degli attacchi a Stanka Hrovatin
Al Direttore del quotidiano
“Libero”Abbiamo letto sul giornale da lei diretto, dell’11 febbraio, un articolo intitolato “L’ANPI sputa sulle foibe: inutile parlarne”.
Teniamo a precisare:
1. - che l’ANPI non “sputa” né
sulle foibe né su altro, essendo la sua attività sempre improntata al massimo
rispetto delle persone e della verità storica;
2. - che la Presidente dell’ANPI di
Trieste e Vice Presidente Nazionale dell'Associazione, Stanka Hrovatin - che
nell’articolo subisce pesanti critiche ed attacchi, sulla base di notizie non
corrispondenti alla verità - ha rilasciato un’intervista al GR1, di cui poi ha
mandato copia al quotidiano “il Piccolo”, che qui sotto si riproduce.
L’intervista basta da sola a smentire tutte le illazioni, le accuse, le
insinuazioni che vengono rivolte alla stessa sulla base di frasi che non ha
pronunciato o di cui è stato completamente distorto il senso.
La materia degli esuli istriani, dei confini
orientali, delle foibe è di estrema delicatezza e, anche per il rispetto al
dolore ed ai sacrifici di tante persone, che hanno sofferto e soffrono,
dovrebbe essere affrontata senza inutili speculazioni e nel quadro di pacate
riflessioni, basate sui dati storici, e di un civile confronto, per il quale
l’ANPI è e sarà sempre disponibile.
Stanka Hrovatin - Intervista rilasciata il 10/02/2014 al GR1 edizione h 08.00:
"Secondo me gli eventi vanno
inquadrati in un contesto storico, vale a dire in quello del secondo conflitto
mondiale di cui nell'occasione odierna si evita di parlare. Va detto con
chiarezza: chi fu a preparare la guerra, chi aggredì le popolazioni inermi, chi
la combatté. E' giusto conservare la memoria del passato, sia essa dolorosa o
meno. Non si deve, però, consentire che la negatività del passato incida sul
nostro presente, specialmente sulle giovani generazioni cui il mondo d'oggi non
offre prospettive: infatti, il 46% dei giovani in Italia è senza lavoro, il 52%
dei giovani in Croazia, e ciò vale anche per la Slovenia. Pensiamo soprattutto
ad essi e superiamo i dissidi e le incomprensioni del passato. Andiamo avanti"