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20 aprile 2025

20 aprile 1945: ha inizio l'Operazione Herring

Nel tardo pomeriggio del 20 aprile 1945, 14 aerei da trasporto truppe Douglas C-47 Dakota decollarono dall'aeroporto di Rosignano, in provincia di Livorno, diretti verso le immediate retrovie della Linea Gotica: a bordo, 226 paracadutisti italiani appartenenti al 183° Reggimento paracadutisti "Nembo" e del 1° Squadrone da Ricognizione "Folgore", unità dell'Esercito Cobelligerante Italiano dipendenti dal XIII Corpo d'Armata britannico e al comando del capitano Carlo Francesco Gay e del tenente Guerrino Venier. 

Seppur sparpagliati entro un'area ben più vasta della zona di lancio inizialmente prevista a causa del furioso fuoco della contraerea tedesca e dell'inesperienza dei piloti statunitensi e costretti a lanciarsi ad un'altitudine ridottissima, i paracadutisti italiani gettarono scompiglio tra le truppe tedesche e repubblichine, portando a compimento importanti operazioni di guerriglia e sabotaggio oltre le linee nemiche in stretta collaborazione con le formazioni partigiane locali. In tre giorni di violentissimi combattimenti, tra i quali quello avvenuto a Ca' Brusada, nel territorio di Poggio Rusco, in cui caddero 14 militari, i paracadutisti italiani fecero 2000 prigionieri, attaccarono autocolonne tedesche in ritirata, distrussero 77 linee telefoniche e 44 mezzi corazzati nemici, conquistando inoltre 3 ponti di vitale importanza per l'avanzata delle armate alleate.

L'Operazione "Herring" costò alle forze cobelligeranti italiane 21 caduti, 14 feriti e 10 dispersi e rappresentò l'unico lancio in zona di guerra compiuto da formazioni aviotrasportate italiane durante la Seconda guerra mondiale, nonché l'ultimo in assoluto mai realizzato nel medesimo conflitto.