Partito poco dopo la mezzanotte, il camion con i quattordici prigionieri attraversa il centro di Roma e prosegue lungo la Via Cassia, fermandosi più volte a causa dei ripetuti bombardamenti dell'aviazione alleata volti ad ostacolare la ritirata dei tedeschi.
Giunti nei pressi di La Storta intorno alle 5:30 del 4 giugno, il convoglio si ferma presso un casolare abbandonato, non distante dal posto di comando tedesco istituito presso il Castello della Spizzichina. Nel pomeriggio, i soldati delle SS di scorta al convoglio, tra cui anche alcune SS italiane in borghese, conducono i prigionieri presso un vicino boschetto: lì i 14 sono giustiziati con un colpo di pistola alla nuca dal sottotenente Hans Kahrau, probabilmente dietro ordine di Kappler o di Priebke.
Le 14 vittime sono: Gabor Adler (identificato solo nel 2009), Eugenio Arrighi, Frejdrik Borian, Alfeo Brandimarte, Bruno Buozzi, Luigi Castellani, Vincenzo Conversi, Libero De Angelis, Edmondo Di Pillo, Pietro Dodi, Lino Eramo, Alberto Pennacchi, Enrico Sorrentino, Saverio Tunetti.