Pagine

News ed eventi

Fuori la guerra dalla storia

Le nostre sezioni

04 giugno 2025

4 giugno 1944: l'eccidio de La Storta


Costretti a ripiegare di fronte all'avanzata delle truppe alleate giunte ormai alle porte della capitale, i tedeschi si preparano ad evacuare in fretta e furia verso l'Italia del Nord i 150 detenuti di Via Tasso. Nella notte tra il 3 e il 4 giugno, un ultimo gruppo di 23 detenuti è radunato al piano terra del carcere nazista: 14 di loro partono verso il nord su un autocarro militare italiano, mentre altri 7 vengono ricondotti in cella in attesa di un altro camion che, però, non arriverà mai. 

Partito poco dopo la mezzanotte, il camion con i quattordici prigionieri attraversa il centro di Roma e prosegue lungo la Via Cassia, fermandosi più volte a causa dei ripetuti bombardamenti dell'aviazione alleata volti ad ostacolare la ritirata dei tedeschi. 

Giunti nei pressi di La Storta intorno alle 5:30 del 4 giugno, il convoglio si ferma presso un casolare abbandonato, non distante dal posto di comando tedesco istituito presso il Castello della Spizzichina. Nel pomeriggio, i soldati delle SS di scorta al convoglio, tra cui anche alcune SS italiane in borghese, conducono i prigionieri presso un vicino boschetto: lì i 14 sono giustiziati con un colpo di pistola alla nuca dal sottotenente Hans Kahrau, probabilmente dietro ordine di Kappler o di Priebke. 

Le 14 vittime sono: Gabor Adler (identificato solo nel 2009), Eugenio Arrighi, Frejdrik Borian, Alfeo Brandimarte, Bruno Buozzi, Luigi Castellani, Vincenzo Conversi, Libero De Angelis, Edmondo Di Pillo, Pietro Dodi, Lino Eramo, Alberto Pennacchi, Enrico Sorrentino, Saverio Tunetti.