Dieci anni fa ci lasciava l'indimenticata Lucia Ottobrini, partigiana combattente nei GAP centrali e moglie del comandante Mario Fiorentini.
Nata da emigrati italiani a Mulhouse in Alsazia, ove visse sino al 1939 apprendendo il francese e il tedesco, al rientro della famiglia in Italia trovò un impiego presso il Ministero del Tesoro. Nel 1943, ad appena 18 anni, entrò nella Resistenza romana (i nomi scelti a copertura furono "Maria" e "Leda") e fece parte dei GAP centrali. Tra le tante azioni alle quali ha partecipato, quella con Marisa Musu e Carla Capponi dinnanzi alla caserma dell'81° Reggimento Fanteria di Via Giulio Cesare, per ottenere la liberazione dei civili arrestati; quelle per l'approntamento dei campi di lancio per gli aerei alleati; l'attacco ai fascisti in via Tomacelli; l'azione gappista di via Rasella. Per il ruolo svolto nel movimento resistenziale romano, è stata insignita di Medaglia d'Argento al Valor Militare. Nel dopoguerra ha sposato il matematico Mario Fiorentini, allora studente e, durante l'occupazione di Roma, comandante del GAP "A. Gramsci".
«Fu il fatto di aver passato la prima parte della mia esistenza in un ambiente proletario e i miei trascorsi in Francia, che fecero maturare in me la coscienza di stare dalla parte degli operai e del popolo.»
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