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27 settembre 2025

Dieci anni senza Pietro Ingrao

Dieci anni fa ci lasciava Pietro Ingrao, militante antifascista, partigiano e dirigente comunista.

«La guerra di Spagna aveva significato per lui (che si era classificato terzo con una poesia ai Littoriali della cultura e dell'arte e che da poco si era iscritto ai corsi del neonato Centro sperimentale di cinematografia), una sorta di spartiacque tra fascismo e antifascismo. Lasciato il Centro di cinematografia, il 1939 vede il giovane Ingrao attivo nei gruppi antifascisti studenteschi dell'Università di Roma. Nel 1940 entra nell'organizzazione comunista clandestina. Ricercato dalla polizia e denunciato al Tribunale speciale ripara in Calabria, dove continua l'attività politica. Passa poi a Milano, dove redige l'Unità clandestina. Il 25 luglio 1943, alla caduta del governo di Mussolini, è Pietro Ingrao che, in una improvvisata manifestazione ai bastioni di Porta Venezia, tiene in piazza Oberdan il primo comizio antifascista. Dopo l'armistizio, prende parte alla Guerra di liberazione nelle file della Resistenza. Tornato nella Capitale nel marzo 1944, Ingrao entra nel comitato clandestino della Federazione comunista romana. Dopo la Liberazione, il suo partito gli affida incarichi di sempre maggior rilievo: direttore de l'Unità di Roma dal 1947 al 1956; membro del CC del PCI dal VI Congresso del 1948; membro della Direzione dalla IV Conferenza nazionale del 1955; deputato dal 1948 per dodici legislature fino a quando, nel 1992, chiede di non essere ricandidato; nella Segreteria del PCI dal 1956 al 1966, quando al Congresso del suo partito (nel quale rappresenta la sinistra), rivendica il diritto al dissenso.»

https://www.anpi.it/biografia/pietro-ingrao