28 dicembre 2011

Comunicato stampa


“Solidarietà alla Comunità Ebraica di Roma. Chiudere i siti razzisti e perseguire i responsabili”
L’Anpi di Roma e del Lazio esprime tutta la sua solidarietà agli amici della Comunità Ebraica di Roma, al presidente Riccardo Pacifici e al direttore di Shalom Giacomo Kahn per l’ignobile e vergognoso attacco nuovamente subito da parte di siti antisemiti, come Holywar, che periodicamente stilano liste di proscrizione antiebraiche e diffondono poster antisemiti.

Il moltiplicarsi di siti antisemiti, neofascisti o neonazisti, le black list, le scritte ricorrenti sui muri della capitale a carattere diffamatorio, insultante o razzista nei confronti della Comunità Ebraica o dei valori dell’antifascismo e della Resistenza, le minacce dirette o via web ad esponenti della Comunità Ebraica e delle associazioni antifasciste, sono segnali preoccupanti di un ritorno dell’antisemitismo e di un rigurgito di neofascismo a Roma e nel nostro Paese e non sono più tollerabili.

L’Anpi di Roma chiede che la polizia postale intervenga tempestivamente per chiudere i siti italiani incriminati, in base alla Legge Mancino, perseguendo i responsabili, a seconda dei casi, per i reati di diffamazione, di incitazione all’odio razziale o di apologia del fascismo.

Per quanto riguarda i siti a matrice estera, l’Anpi di Roma ritiene opportuno segnalare la necessità di introdurre nel sistema e nell’ordinamento giuridico italiano, anche in relazione alla normativa europea, norme più severe che consentano coattivamente la chiusura dei siti antisemiti.

23 dicembre 2011

Lettera di auguri del presidente dell'Anpi Roma Vito Francesco Polcaro

Care compagne e cari compagni,
questo anno tocca a me inviarvi i migliori auguri per le prossime Festività.
Scrivendo questa lettera, a voi che avete partecipato attivamente alla Resistenza ed alla Guerra di Liberazione, dando al Paese l’insuperabile dono della libertà, ed a voi, che non vi avete partecipato solo per motivi anagrafici, ma che dei Partigiani condividete gli ideali e gli obiettivi, provo di nuovo la sensazione che provai alla mia prima lezione di pilotaggio, quando l’istruttore mi disse: “Ora prendi tu la cloche”. Ora come allora, l’unica cosa che mi impedisce di farmi paralizzare dalla paura della mia insufficiente adeguatezza al compito è il fatto che l’istruttore è ancora seduto al mio fianco, pronto a correggermi e, se necessario, a riprendere i comandi in caso di errore.
E, in una situazione come quella attuale, non dobbiamo commettere errori. Infatti, la situazione internazionale, che sembrava andare verso un mondo più giusto con la “Primavera araba”, è nuovamente precipitata con la guerra in Libia e l’affermarsi di gruppi integralisti islamici che, come tutti gli integralismi, non lasciano prevedere nulla di buono. L’Unione Europea, che non ha mai fatto il passaggio per divenire un’unione politica, come la aveva immaginata Spinelli a Ventotene, ma è restata solo un’unione economica, rischia di dissolversi sotto le pressioni di interessi particolari contrastanti. Il quadro politico italiano ed europeo è quanto mai incerto, condizionato da una situazione economica nazionale ed internazionale di una gravità estrema, conseguenza di una crisi ormai irrimediabile del sistema economico neoliberista, della quale tuttavia i “poteri forti” tentano di approfittare per spingere all’estremo limite lo sfruttamento del lavoro, aumentando i propri profitti mentre strati sempre più larghi della popolazione vengono spinti verso la povertà ma, in misura sempre maggiore, non riescono a trovare sponde politiche capaci di organizzarli e difenderli.
Questa situazione potrebbe portare ad una recrudescenza della violenza politica, della quale possiamo già vedere i primi sintomi. In Italia (ma non solo) c’è un rigurgito di neo-fascismo, che si accompagna a gravissimi episodi di razzismo, di antisemitismo e di xenofobia, fino all’omicidio. D’altra parte, frange estremiste ed irresponsabili (se non si tratta di peggio), con i loro atti violenti, danno spazio a chi, proponendo divieti di manifestazione e leggi speciali, vuole stroncare i movimenti per la giustizia sociale, il lavoro, la cultura e la difesa dei beni comuni,.
Una situazione quindi difficilissima, nella quale diviene sempre più essenziale il ruolo dell’ANPI, che, come recita lo Statuto, è quello di “favorire un regime di democrazia, al fine di impedire il ritorno di qualsiasi forma di tirannia e di assolutismo”, operando come luogo di sintesi tra tutte le componenti democratiche (partiti, movimenti, sindacati) della vita politica italiana.
Per svolgere questo ruolo, è indispensabile una nostra grande capacità di analisi, la massima unità di azione, la volontà di mettere da parte anche il più giustificato interesse ed orgoglio personale e di parte di fronte al bene comune, come fecero i Partigiani.
Se, come sono sicuro, ci riusciremo, ci aspetta un anno di entusiasmanti successi nella nostra opera al servizio del Paese e della Costituzione che vede ampiamente rappresentati gli ideali della Resistenza e delle lotte antifasciste.
Ed è questo l’augurio che vi rivolgo per il nuovo anno.
Un abbraccio


Vito Francesco Porcaro

Buon Natale!

L'ANPI di Roma augura a tutti un sereno Natale e un felice Anno Nuovo!

17 dicembre 2011

Iniziativa di lunedì 19 dicembre alla Casa della Memoria

L’ANPI provinciale di Roma e del Lazio
invita la S.V.
Lunedì 19 dicembre 2011 alle ore 17:30
alla presentazione del libro
Antifascismo e Resistenza
tra i ferrovieri del compartimento di Roma
di Massimo Taborri
Ed. ANPI Roma

Diversamente da quanto è avvenuto in altri Paesi (ad esempio i ferrovieri
francesi e la loro “bataille du rail”) la partecipazione dei ferrovieri
italiani alla lotta di Liberazione è stato poco studiata. Se si escludono,
infatti, alcune memorie di ferrovieri che abbandonarono gli impianti e si
arruolarono in montagna e qualche altro studio frammentario e ormai datato, non
esiste ancora un volume che tratti del ruolo avuto dai ferrovieri italiani
nella Resistenza. Salvo un paio di eccezioni che riguardano per lo più la
Lombardia e il Piemonte non esistono neppure ricostruzioni locali o regionali
che permettano di valutare l’efficacia e la consistenza del loro contributo al
processo di Liberazione dal fascismo. Eppure nel caso del Compartimento di
Roma, l’impressione, suffragata da questa ricerca, è che questo contributo, le
cui radici risalivano all’ampia attività antifascista svolta dal sindacato dei
ferrovieri nei primi anni ’20, fu tutt’altro che marginale. Non a caso tra gli
uomini uccisi alle Fosse Ardeatine, figurano sei ferrovieri. Scopo di questa
ricerca è quello di supplire a questa carenza storiografica, sia pure
limitatamente alla realtà romana e a quella che già allora costituiva con
termine ferroviario il Compartimento di Roma, i cui confini grosso modo
coincidevano con il Lazio e parte dell’Abruzzo.
Presiede
Massimo Rendina Vice Presidente Nazionale ANPI
introduce e coordina Aldo Luciani - Cons. del DLF Roma
sarà presente l’autore
Casa della Memoria e della Storia
Via San Francesco di Sales, 5

Rigurgiti fascisti. Un articolo di Lino Fazio

Cari Compagni ed Amici sono terrorizzato da questo riemergere dei fasci da ciò che DOVEVA essere sepolto, ma mai dimenticato, anzi additato come errore/orrore dell'umanità. Ed invece rieccoci addirittura a piangere dei morti!
Io vivo a NOCI in provincia di Bari e Mercoledi scorso si è verificato un atto di inaudita gravità che la giunta di centro destra ha giustificato e fatto passare in sordina. Le opposizioni avrebbero potuto denunciare i fatti alla Procura, ma si sono limitati a produrre un manifesto.
IL FATTO:
Un manipolo di facinorosi con a capo un consigliere comunale si sono presentati in consiglio comunale vestiti con camicie brune e simboli inneggianti al fascismo, presa la parola il consigliere Mansueto (questo il suo nome) HA FARNETICATO UN DISCORSO SULLA RAZZA E SUGLI IDEALI DELLA NAZIONE PURA. Ha quindi lasciato la sala consiliare.
Noci praticamente non ha mai avuto una giunta di sinistra, ha due strade intitolate rispettivamente a Italo Balbo e Michele Bianchi. Noi di sinistra siamo visti come degli appestati.
Temo che ci sia un disegno della destra reazionaria pronta ad agire in tutta Italia.
Lino Fazio

14 dicembre 2011

Comunicato stampa. "Pericoloso il rigurgito di neofascismo e antisemitismo in atto a Roma. Governo sciolga le associazioni che si richiamano al fascismo"

In Italia e in particolare a Roma e nel Lazio c’è un rigurgito di neo-fascismo preoccupante e pericoloso, che si accompagna a gravissimi episodi di razzismo, di antisemitismo e di xenofobia, alimentati anche dalla crisi economica in cui versano l’Europa e il nostro Paese.
Il terribile omicidio di due senegalesi commesso ieri a Firenze da un simpatizzante di Casa Pound, il raid che ha distrutto il campo nomadi a Torino, gli arresti avvenuti oggi a Roma di cinque esponenti dell'organizzazione di estrema destra Militia, che lo scorso 27 gennaio si era resa responsabile di scritte ingiuriose di insulti contro la comunità ebraica e contro la Resistenza e il Museo della Liberazione di via Tasso, l’aggressione recente in via dei Prati Fiscali di esponenti del Pd da parte di militanti di Casa Pound, le minacce subite da politici, rappresentanti della società civile e della comunità ebraica da parte di esponenti neofascisti, sono segnali di un razzismo strisciante e di un movimento vasto della destra neo-fascista che è presente anche sui social network e sul web, col moltiplicarsi di siti fascisti, razzisti o antisemiti.

Inaugurazione degli spazi Antonio Aztori. Iniziativa della Sezione A.N.P.I. Martiri di Cefalonia-G.Mangiavacchi

Venerdì 16 dicembre la Sezione A.N.P.I. Martiri di Cefalonia aderisce alla manifestazione che si terrà al Pigneto per l'inaugurazione degli spazi Antonio Atzori all'interno della Biblioteca Comunale negli spazi del complesso ex-Serono.

10 dicembre 2011

Il Presidente Nazionale ANPI sullo sciopero del 12 dicembre, “Se non ora, quando?” e Piazza Fontana

Nei prossimi giorni, si verificheranno tre eventi di diverso contenuto e con diverse modalità, ma tutti estremamente importanti, di fronte ai quali l’ANPI non può che manifestare la sua piena, sentita, partecipe assonanza.

Lo sciopero di tre ore, proclamato per lunedì dalle tre Confederazioni sindacali, è un fatto straordinario già per il fatto stesso della ritrovata unità, su temi di tanto rilievo e di così forte impatto sociale. Ma c’è di più. Questo sciopero non è di quelli che mirano a far cadere un Governo, ma costituisce un modo fermo e deciso per ottenere che nella manovra in corso ci sia – accanto al rigore – maggiore equità. Non si chiede, dunque, nulla di impossibile, anche se è noto che i tempi stringono e che l’operazione non può che essere contrassegnata da una risolutezza e tempestività indispensabili; ottenere che non si colpiscano o si colpiscano meno i sacrificati di sempre, coloro che hanno sempre pagato, e si usi una maniera più forte nei confronti degli evasori fiscali, dei detentori di patrimoni immobiliari e finanziari rilevanti, vale a dire dei più abbienti, non significa negare la possibilità e l’urgenza di provvedimenti anche duri, ma solo pretendere che si mantenga soprattutto quell’equità sociale che lo stesso Governo Monti, all’atto della sua nascita, ha assunto come un impegno ineludibile.

"Aderiamo alla sciopero generale dei sindacati per una maggiore equità sociale e per colpire i grandi patrimoni e i privilegi." Comunicato stampa

L’ANPI Provinciale di Roma, pur condividendo - come ha affermato il Presidente nazionale Carlo Smuraglia - l’obiettivo del governo Monti di “risollevare il nostro Paese dal baratro in cui era caduto, restituendo fiducia e speranza - che sembravano smarrite - a tante cittadine e cittadini e soprattutto ai giovani”, non può restare silente davanti alle conseguenze che la manovra economica determina su lavoratori dipendenti, pensionati, donne e giovani e sulle prospettive di sviluppo del Paese. Infatti il decreto varato dal nuovo esecutivo, pur contenendo alcune misure di segno positivo, rispetta solo in parte i propositi di equità sociale e di sostegno all’occupazione e rischia di portare sotto la soglia di povertà innumerevoli famiglie.
E' quindi giusto che le forze sane del Paese, quelle che hanno sempre pagato e lavorato per il bene comune, facciano sentire il proprio dissenso verso provvedimenti che scaricano i costi del risanamento in modo ancora troppo pesante sulle fasce più deboli e sul lavoro dipendente, senza colpire adeguatamente i grandi patrimoni, i privilegi delle caste (compresa quella politica) e le rendite finanziarie, non incidendo sulla procedura di assegnazione delle bande televisive, confermando le spese militari e varando un pacchetto anti-evasione troppo timido e limitato.
Per questi motivi, l’ANPI Provinciale di Roma dà la propria adesione alle manifestazioni ed allo sciopero generale indetto da CGIL, CISL e UIL per il 12 dicembre, allo sciopero per l’intera giornata indetto dalla FIOM CGIL per contestare la manovra decisa dal governo e per denunciare la scelta della FIAT di estendere l'accordo di Pomigliano a 86mila dipendenti del gruppo, che rischia di ledere i diritti dei lavoratori conquistati con la Costituzione e le battaglie civili per lo Statuto dei diritti del lavoro ed allo sciopero unitario del Pubblico Impiego del 19 dicembre.
L’ANPI Provinciale di Roma invita quindi tutte le proprie iscritte ed i propri iscritti a partecipare a queste manifestazioni.

Roma, 10 dicembre 2011

02 dicembre 2011

Iniziativa della Sezione A.N.P.I. Martiri del La Storta. Presentazione del libro "Senza fare di necessità virtù"


Incontro con il partigiano Rosario Bentivegna, e presentazione del suo libro “Senza fare di necessità virtù”.
Martedì 6 dicembre ore 18.30, Circolo PD Ponte Milvio, via della Farnesina, 37.
Visita guidata gratuita al Museo Storico della Liberazione di via Tasso, domenica 11 dicembre ore 11.
è necessaria la prenotazione:
info@pdpontemilvio.net; anpi20@libero.it.

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Ripudia intolleranza, razzismo e antisemitismo.
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