17 aprile 2025

Resistenza, Pace, Libertà, Costituzione. Per un 25 aprile unitario e plurale






 





Per un 25 aprile unitario e plurale

Quest'anno cade l'ottantesimo anniversario della insurrezione partigiana, della Liberazione nazionale e della sconfitta definitiva del nazifascismo. Il 25 aprile 1945 è il giorno in cui il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI) proclamò l'insurrezione generale in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti, indicando a tutte le forze partigiane attive nel Nord Italia, facenti parte del Corpo Volontari della Libertà, di attaccare i presìdi fascisti e tedeschi, imponendo la resa, giorni prima dell'arrivo delle truppe alleate. «Arrendersi o perire!» fu l'intimazione che i partigiani quel giorno diedero ai nazifascisti ancora in armi. Entro i primissimi giorni di maggio tutta l'Italia fu liberata mettendo fine all'occupazione nazista, a vent'anni di durissima dittatura fascista e alla guerra; la data del 25 aprile simbolicamente rappresenta il culmine della fase militare della Resistenza e l'avvio effettivo di una fase di governo da parte dei suoi rappresentanti, che porterà prima al referendum del 2 giugno 1946 per la scelta fra monarchia e repubblica, poi alla nascita della Repubblica Italiana secondo i dettami della Costituzione democratica e antifascista.

Quest'anno il 25 aprile cade in un momento storico di profonda crisi internazionale capace di produrre da un lato il ritorno della guerra come stato costante e de facto del sistema globale e dall'altro la messa in discussione (fino alla loro stessa contestazione di legittimità) dei principali istituti di governo e di azione globale come l'ONU, la Corte Penale Internazionale o l'UNRWA (Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei profughi palestinesi in Medio Oriente).

È in questo contesto e per queste ragioni che l'ANPI promuove la grande manifestazione del 25 Aprile prossimo richiamando la centralità della Costituzione nata dalla Resistenza come lettura critica e indirizzo di azione nel presente. 

I temi posti al centro della manifestazione e del dibattito pubblico richiameranno:

1) il ripudio e la mobilitazione contro le guerre (da quella russo-ucraina nel cuore d'Europa a quella in medio-oriente che si traduce nel massacro sistematico del popolo palestinese e nella occupazione illegale della Palestina).

2) Il rifiuto della transizione verso una economia di guerra, promossa dalle classi dirigenti europee, centrata su ingenti investimenti nel comparto militare; sulla riconversione bellica delle produzioni e del lavoro; sull'ulteriore smantellamento della spesa sociale e delle politiche di Welfare.

3) Il rifiuto di un nuovo ordine europeo centrato su un asse franco-tedesco organizzato attorno alla disponibilità atomica di Parigi ed al riarmo di Berlino.

4) La proposta di un grande piano europeo di rilancio degli investimenti pubblici su lavoro, istruzione, sanità, casa, trasporti, accoglienza dei popoli migranti.

5) L'opposizione alle ipotesi di deformazione della Costituzione repubblicana proposte dal governo in ordine: alla trasformazione in senso presidenziale (o di "premierato forte") del nostro ordinamento; allo stravolgimento del rapporto di indipendenza del potere giuridico da quello politico; alla costruzione di sistemi di controllo e repressione del dissenso e del conflitto democratico presentati all'interno del cosiddetto "decreto sicurezza"; all'introduzione della c.d. "autonomia differenziata" che pur depotenziata dalla Corte Costituzionale, tende alla disgregazione della Repubblica e ad una "secessione" delle regioni più ricche.

Nel contempo non dimenticheremo che il 25 aprile è una Festa Nazionale, festa di tutto il popolo italiano e non solo, richiamo ai valori della Libertà, della Democrazia, della Giustizia Sociale e della Pace anche per quei popoli che in questo periodo soffrono le atrocità delle guerre, delle occupazioni straniere, delle dittature e degli autoritarismi.

Questa festa inizierà con l'omaggio ai Martiri delle Fosse Ardeatine. Da Largo Bompiani, dove è sito il monumento ai Valori futuribili della Resistenza, partirà il corteo che attraverserà quei quartieri popolari che vissero i primi eroici momenti della Resistenza romana, per arrivare a Parco Schuster, (vicino all’abbazia di San Paolo fuori le Mura dove nella notte fra il 3 e il 4 febbraio 1944, la polizia fascista, sotto il comando delle SS, fece irruzione arrestando tutte le persone che vi erano rifugiate, molte delle quali indossavano l’abito religioso) luogo in cui si terranno i comizi e, fin dalla mattina i momenti culturali e artistici con musiche e letture. Questa sarà una grande mattinata di festa, convivialità e condivisione che si concluderà con la Marcia della Liberazione che ci porterà a Porta San Paolo per rendere omaggio ai partigiani e alle partigiane presso il Memoriale della Resistenza.

VIVA LE PARTIGIANE, VIVA I PARTIGIANI, ORA E SEMPRE RESISTENZA!

Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – Comitato Provinciale di Roma


17 aprile 2025: Corteo in memoria del rastrellamento del Quadraro, promosso dalle sezioni ANPI del V e del VII Municipio

17 aprile 2025: Corteo in memoria del rastrellamento del Quadraro, promosso dalle sezioni ANPI del V e del VII Municipio per il III anno consecutivo.



Il rastrellamento del Quadraro fu il più imponente di quelli che subì Roma; non rientrò nel quadro previsto dalle Forze Armate per procacciarsi mano d’opera. Fu un’operazione diretta della polizia nazista responsabile della sicurezza di Roma, la quale vedeva nel Quadraro - "il rifugio di tutti gli elementi contrari, degli informatori, dei partigiani, dei comunisti, di tutti coloro che essa combatteva. Il comando della città era dell’opinione, più volte manifestata, che quando qualcuno non riusciva a trovare rifugio o accoglienza in conventi o al Vaticano, si infilava al Quadraro, dove spariva. Voleva finirla una buona volta con quel "nido di vespe”-. Queste sono le parole dell’allora console generale tedesco a Roma Friedrich Eitel Moellhausen.
Il rastrellamento del Quadraro determinò dapprima la cattura di circa 2.000 uomini compresi tra i 15 e i 55 anni e poi la deportazione di 947 persone.















17 aprile 1944: il rastrellamento del Quadraro


     

Intorno alle 4 del mattino di lunedì 17 aprile 1944, unità delle SS e della Gestapo al comando del colonnello Herbert Kappler diedero avvio al piano per la deportazione dell'intera popolazione maschile del Quadraro, nome in codice "Operazione Balena" (Unternehmen Walfisch) circondando il quartiere e bloccando le vie di accesso. Procedettero poi al rastrellamento casa per casa degli uomini abili al lavoro.
    Da mesi, ormai, l'intensa attività di guerriglia urbana e sabotaggio portata avanti  dalle squadre partigiane della borgata con il decisivo supporto della popolazione locale stava dando filo da torcere agli occupanti tedeschi e ai collaborazionisti fascisti, tanto che da mesi non osavano avventurarsi nelle strade del quartiere. 
    Il 31 marzo, un provvedimento particolarmente restrittivo aveva imposto agli abitanti del Quarticciolo, del Quadraro, di Torpignattara e di Centocelle il coprifuoco alle ore 16: il comando tedesco voleva in tal modo garantirsi piena libertà di movimento nel quadrante sud-orientale della capitale, nelle immediate retrovie del fronte, in un momento in cui l'avanzata alleata si faceva sempre più pressante. Il 10 aprile 1944, inoltre, i partigiani socialisti di Giuseppe Albano, detto "il gobbo del Quarticciolo", avevano assalito tre soldati tedeschi in un'osteria sulla Tuscolana, uccidendoli. Il "nido di vespe" del Quadraro andava definitivamente soppresso.
I quasi 2000 rastrellati, ammassati come bestie nel cinema Quadraro, furono poi portati a Cinecittà e lì, dopo una selezione in cui alcuni furono scartati in quanto inabili al lavoro, suddivisi in quattro gruppi: trasferiti a Grottarossa, vennero infine caricati su un treno diretto al campo di transito di Fossoli. Da lì raggiunsero i campi di concentramento in Germania e in Polonia, dove furono costretti al lavoro coatto per sostenere lo sforzo bellico del Reich. In molti morirono di fame e di stenti per via delle durissime condizioni di lavoro.
Dei quasi mille deportati, poco più della metà fece ritorno alle proprie case.

Vedi anche:






14 aprile 2025

80 volte Bella Ciao! - mostra c/o La Vaccheria dal 23 aprile all'11 maggio 2025

L’ANPI Nazionale presenta, con il contributo di Roma Capitale-Assessorato alla Cultura e IX Municipio di Roma
80 volte Bella Ciao!
Da un’idea e per la cura di Roberto Gramiccia
23 aprile-11 maggio 2025
La Vaccheria - Via Giovanni L’Eltore 35, Roma




Vernissage 23 aprile 2025 | Ore 17.00
Ennio Alfani; Francesco Paolo Ambrosecchio; Paolo Assenza; Gianfranco Basso; Angelo Bellobono; Jacopo Benci; Paolo Bielli; Valeria Cademartori; Ennio Calabria; Bruno Ceccobelli; Primarosa Cesarini Sforza; Caterina Ciuffetelli; Angelo Colagrossi; Ettore Consolazione; Marzia Corteggiani; Gianni Dessì; Paolo Di Nozzi; Davide Dormino; Alessandra Giovannoni; Pierluigi Isola; Adele Lotito; Mauro Magni; Roberta Maola; Giuseppe Modica; Daniela Monaci; Franco Mulas; Gianfranco Notargiacomo; Luca Padroni; Claudio Palmieri; Maurizio Pierfranceschi; Luca Piffero; Salvatore Pulvirenti; Pietro Ruffo; Saverio Ruiu; Jack Sal; Stefano Salvi; Sandro Sanna; Maurizio Savini; Vincenzo Scolamiero; Silvia Stucky.

Roma – 80 volte Bella Ciao! è il titolo della grande mostra ideata e curata da Roberto Gramiccia per celebrare l’ottantesimo anniversario della Liberazione d’Italia dal nazifascismo.
Sostenuta e fatta propria dall’ANPI Nazionale, realizzata con il contributo di Roma Capitale Assessorato alla Cultura, l’esposizione verrà inaugurata mercoledì 23 aprile 2025, alle ore 17.00, presso La Vaccheria di Roma (Via Giovanni L’Eltore, 35).

Non solo un progetto celebrativo – una festa in ricordo di quel 25 aprile di ottanta anni fa – ma un ritorno all’arte come strumento di indagine, di recupero della memoria in connessione con il presente.
La ricorrenza si colloca infatti un momento storico cruciale, in un tempo di guerre e di stermini segnato dal ritorno al lessico bellico, dall’inquietante normalizzazione della retorica del conflitto.
Così, nell’urgenza di invocare uno scenario alternativo, quaranta artisti e artiste di fama nazionale e internazionale reinterpretano e tramandano gli ideali della Liberazione attraverso una pluralità di linguaggi e forme.
Alla presentazione della mostra interverranno, oltre al curatore Roberto Gramiccia, l’Assessore alla Cultura di Roma Capitale Massimiliano Smeriglio, la Presidente del IX Municipio Titti Di Salvo, la Presidente dell’ANPI di Roma Marina Pierlorenzi e Fabrizio De Sanctis, della Segreteria nazionale dell’ANPI.

L’esposizione è visitabile fino all’11 maggio, dal martedì al giovedì ore 10.00 – 13.00 e dal venerdì alla domenica ore 9.00 – 19.00

Il progetto è realizzato con il contributo di Roma Capitale-Assessorato alla Cultura.
Ufficio stampa | Ginevra Amadio | ginevraamadio@yahoo.it | ginevraamadio@gmail.com | 3925315976

11 aprile 2025

Verso il 25 aprile - Festa della Liberazione alla Casa della Memoria e della Storia 23 aprile 2025


 Verso il 25 aprile - Festa della Liberazione alla Casa della Memoria e della Storia 23 aprile 2025. ANPI Provinciale di Roma, ANED - Roma Anppia- Federazione di Roma ANPC - Associazione Nazionale Partigiani Cristiani ANEI, Circolo Gianni Bosio, FIAP - Federazione Italiana Associazioni Partigiane IRSIFAR

18 aprile 2025 alla Casa della Memoria e della Storia: inaugurazione della mostra "Il Secolo Resistente. Dai primi del '900 alla Costituzione"

 




Bellissima mostra storica realizzata dalle sezioni ANPI Anpi Centocelle, Anpi Villa Gordiani e Anpi Pigneto-Torpignattara "Giorgio Marincola" . Inaugurazione 18 aprile 2025 alla Casa della Memoria e della Storia


03 aprile 2025

Si avvicina il 25 aprile, Festa nazionale che celebra la Liberazione d’Italia dal nazifascismo. Primo programma delle celebrazioni a Roma




SI AVVICINA IL 25 APRILE 

Care compagne e cari compagni, amiche ed amici, si avvicina il 25 aprile, Festa nazionale che celebra la Liberazione d’Italia dal nazifascismo e giornata di Lotta che ribadisce il nostro impegno per l’applicazione della Costituzione nata dalla Resistenza, per la difesa della democrazia, per l’affermazione e l’ampliamento dei diritti sociali e civili, per la giustizia sociale, per l’autodeterminazione dei popoli, per la Pace e l’amicizia tra le nazioni.

Il contesto in cui viviamo, nel quale il Paese attraversa una stagione difficilissima caratterizzata dal forte rischio di una involuzione autoritaria e da un acuirsi della crisi economica e della precarietà, e in Europa e nel mondo soffiano venti di guerra e inaccettabili politiche belliciste e guerrafondaie che calpestano i diritti umani e opprimono popolazioni in molte parti del mondo prima fra tutte quella palestinese, riteniamo che la Festa della Liberazione debba essere valorizzata al massimo evitando qualsivoglia strumentalizzazione e distorsione, al fine di affermare con forza che la strada da seguire per la costruzione della società immaginata e voluta dalle partigiane dai partigiani è tracciata nei princìpi fondamentali della Costituzione.

Per questo, nell’80° anniversario dell’insurrezione vittoriosa delle formazioni partigiane, daremo vita ad una manifestazione e ad una giornata più ampia rispetto agli anni precedenti. Come sempre inizieremo la giornata rendendo omaggio ai Martiri delle Fosse Ardeatine, per poi spostarci a Largo Bompiani dove è sito il monumento ai Valori futuribili della Resistenza e da dove partirà il corteo che attraverserà i quartieri popolari per arrivare a Parco Schuster, luogo in cui si terranno comizio e concerto e da cui, dopo un momento di festa, convivialità e condivisione, partirà la Marcia della Liberazione che ci porterà a Porta San Paolo per rendere omaggio ai partigiani e alle partigiane presso il Memoriale della Resistenza.

VIVA LE PARTIGIANE, VIVA I PARTIGIANI, ORA E SEMPRE RESISTENZA!

Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – Comitato Provinciale di Roma



3 aprile 1944: don Giuseppe Morosini è fucilato a forte Bravetta

Nato a Ferentino, in provincia di Frosinone, nel 1913, Giuseppe Morosini frequentò da allievo esterno il seminario della propria città natale, maturando in quegli anni la scelta del sacerdozio: dopo gli studi, compiuti tra Roma e Piacenza, fu ordinato sacerdote il 27 marzo 1937 per mano di mons. Luigi Traglia nella basilica romana di San Giovanni in Laterano. In quegli stessi anni conosce Marcello Bucchi, con il quale condividerà in seguito l'impegno nella Resistenza. 

Dopo un periodo trascorso in veste di cappellano militare in Jugoslavia nei primi mesi del 1942 rientrò in Italia, risiedendo per alcuni mesi ad Avazzano e trasferendosi infine a Roma nell'estate del 1943 per dedicarsi all'assistenza di orfani e senzatetto presso una struttura del quartiere Delle Vittorie. 

All'indomani dell'8 settembre, il giovane sacerdote si prodigò nell'assistenza ai feriti dei combattimenti di Porta San Paolo, ricoverati nelle strutture del Collegio Leoniano, in via Pompeo Magno, nel quale risiedeva. Si occupò anche di occultare le armi recuperate in quei giorni convulsi, successivamente recapitate alla banda "Fulvi", una formazione militare comandata dal tenente Fulvio Mosconi affiliata al Fronte Militare Clandestino di Resistenza particolarmente attiva nella zona di Monte Mario. Ne faceva parte il suo vecchio amico Marcello Bucchi. Dopo essersi inizialmente limitato a fornire alla formazione assistenza spirituale, don Morosini passò a dedicarsi attivamente allo fabbricazione e alla diffusione di documenti falsi, alla raccolta di armi e munizioni e alla raccolta di informazioni. Nel corso delle proprie attività, durante le quali riuscì addirittura ad entrare in possesso di una copia del piano operativo dello schieramento tedesco sulla Linea Gustav, don Giuseppe si servì attivamente della propria rete di conoscenze e delle strutture del Collegio Leoniano, ove riuscì a salvare ebrei, antifascisti e altri ricercati dalla polizia tedesca.

Il 4 gennaio 1944, con la collaborazione di due doppiogiochisti legati alla formazione di Mosconi, le SS arrestarono don Morosini davanti al Collegio Leoniano, mentre assieme a Marcello Bucchi portava al sicuro armi e munizioni da poco recuperate. Rinchiuso a Regina Coeli, fu pesantemente torturato perché rivelasse informazioni sulla banda "Fulvi", ma non parlò. Cercò in ogni modo di mantenere alto il morale dei propri compagni di cella, componendo anche una ninna-nanna per il figlio nascituro di Epimenio Liberi, militante del Partito d'Azione assassinato alla Fosse Ardeatine poche settimane dopo.

Condannato a morte dal tribunale di guerra tedesco, il 3 aprile 1944, assistito dal vescovo Luigi Traglia che l'aveva ordinato sacerdote sette anni prima, celebrò la messa e fu trasferito a forte Bravetta per la fucilazione. All'ordine di far fuoco, dieci dei dodici militi della PAI che componevano il plotone di esecuzione spararono deliberatamente altrove: don Morosini, lievemente ferito, fu quindi ucciso a bruciapelo a colpi di pistola dell'ufficiale tedesco responsabile dell'esecuzione.

Alla figura di don Giuseppe Morosini, insignito di Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria, si ispirò parzialmente Roberto Rossellini per la figura di don Pietro nel celebre film "Roma città aperta" del 1945.

02 aprile 2025

Gli ebrei italiani dall'antifascismo alla Costituzione repubblicana: Casa della Memoria e della Storia - 11 aprile 2025


Venerdì 11 aprile, alle ore 11, si terrà presso la Casa della Memoria e della Storia un'importante iniziativa organizzata dall'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia - ANPI, dall'ANED - Associazione Nazionale ex Deportati nei Campi nazisti e dalla Fondazione Gramsci sul contributo apportato dai cittadini italiani di religione ebraica al movimento antifascista,  alla Resistenza e alla stesura della Carta costituzionale.



01 aprile 2025

Storia minuscola per gente maiuscola. 150° dalla nascita di Michele Testa.

 


La primavera della Resistenza Romana: varie date

 




🔴 PROGRAMMA 2025 🔴
(in costante aggiornamento)

📌3 aprile - ore 18.30
📍SO2 - via Ettore Giovenale 62a, Pigneto
𝗩𝗲𝗿𝘀𝗼 𝗶𝗹 𝘀𝗼𝗹 𝗱𝗲𝗹𝗹'𝗮𝘃𝘃𝗲𝗻𝗶𝗿𝗲. 𝗥𝗲𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗻𝘇𝗮 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝗹𝗶𝘀𝘁𝗮 𝗮 𝗥𝗼𝗺𝗮
di Antonio Tedesco
a cura di Festival Bella Storia
📌6 aprile - ore 12.30
📍Largo dei Savorgnan e Caserma della GdF, Certosa
𝗥𝗮𝗺𝗮𝘇𝘇𝗶𝗻𝗶 𝗿𝗶𝗯𝗲𝗹𝗹𝗲
> pranzo, musica ed esplorazioni con Luigi Relè, Desirée Infascelli e Maurizio Pizzardi
> a seguire visita all'ex Sanatorio Ramazzini
a cura del Comitato di Quartiere Villa Certosa
*POSTI ESAURITI*
📌10 aprile - ore 16.00
📍partenza da Largo dei Quintili, Quadraro
𝗜𝗹 𝗿𝗮𝘀𝘁𝗿𝗲𝗹𝗹𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗤𝘂𝗮𝗱𝗿𝗮𝗿𝗼 𝗿𝗮𝗰𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗮𝗹𝗹'𝗮𝗹𝘁𝗿𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗼 𝘁𝗿𝗮 𝗽𝗶𝗲𝘁𝗿𝗲 𝗱'𝗶𝗻𝗰𝗶𝗮𝗺𝗽𝗼 𝗲 𝘀𝘁𝗿𝗲𝗲𝘁 𝗮𝗿𝘁
con gli allievi e le allieve del CPIA1 di Roma
a cura di QuadraCoro APS
📌11 aprile - ore 18.30
📍Chourmo - via Galeazzo Alessi 112, Certosa
𝗦𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮, 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗮𝗻𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗳𝗲𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝗹𝗲. 𝗜 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗱𝗶 𝘁𝗲𝗺𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗱𝗼𝗻𝗻𝗲 𝗮𝘁𝘁𝗿𝗮𝘃𝗲𝗿𝘀𝗼 𝗶 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗶 𝗱𝗶 𝗔𝗻𝗻𝗮 𝗕𝗿𝗮𝘃𝗼
di Marina D'Amelia, interviene Cecilia Palombelli, introduce Eva Muci
a cura di Festival Bella Storia
📌12 aprile - ore 10.30
📍Sparwasser - via del Pigneto 215, Pigneto
𝗣𝗮𝘀𝘀𝗲𝗴𝗴𝗶𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗺𝗲𝗺𝗼𝗿𝗶𝗮 𝗲 𝗹𝗮𝗯𝗼𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗯𝗮𝗺𝗯𝗶𝗻𝗲 𝗲 𝗯𝗮𝗺𝗯𝗶𝗻𝗶
a cura di Sparwasser ed Ecomuseo Casilino
📌12 aprile - ore 12.00
📍LSA 100celle - viale della Primavera 319/B, Centocelle
𝗘 𝗹𝗲 𝗴𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗲𝗿𝗮𝗻𝗻𝗼...
> esibizione di QuadraCoro all'interno del Mercato che Vorrei
📌12 aprile - dalle ore 14.00
📍Bar Coppi - largo dei Quintili, Quadraro
𝗟𝗮 𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 𝗿𝗮𝗰𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗮
> saluti istituzionali di Mauro Caliste, presidente del V Municipio, e Maurizio Mattana, presidente della Commissione Cultura V Municipio
> interventi di Marina Pierlorenzi - ANPI, Paolo De Zorzi - ANPPIA Nazionale, Gianfranco Noferi - ANPC Roma, Stefania Ficacci - Ecomuseo Casilino
> Dall'alba al tramonto. 4 giugno 1944: La liberazione di Roma sulle vie Anagnina e Tuscolana - con proiezione combact film americani di Paolo Savegnago e Walter Di Domenico
> Velia e Giacomo - mostra e proiezione del corto di animazione sulla vita privata tra Giacomo Matteotti e la moglie Velia di Maurizio Galli, Nora, Nino Giordano e Serena De Conciliis (ANPPIA Nazionale)
> Genesi del nido di vespe - letture a cura di Emiliano Valente
📌16 aprile - ore 16.00
📍partenza da largo dei Quintili, Quadraro
𝗜𝗹 𝗿𝗮𝘀𝘁𝗿𝗲𝗹𝗹𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗤𝘂𝗮𝗱𝗿𝗮𝗿𝗼 𝗿𝗮𝗰𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗮𝗹𝗹'𝗮𝗹𝘁𝗿𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗼 𝘁𝗿𝗮 𝗽𝗶𝗲𝘁𝗿𝗲 𝗱'𝗶𝗻𝗰𝗶𝗮𝗺𝗽𝗼 𝗲 𝘀𝘁𝗿𝗲𝗲𝘁 𝗮𝗿𝘁
con gli allievi e le allieve del CPIA3 di Roma
a cura di QuadraCoro APS
📌16 aprile - dalle ore 17.30
📍SpazioY - Off1c1na - via del Juvenci 11
𝗖𝗶𝗻𝗲𝗺𝗲𝗺𝗼𝗿𝗶𝗲
cineforum di Spazio Y - Off1c1na
> presentazione del libro Lezioni di Resistenza - progetto diffuso al Quadraro
> proiezione del cortometraggio Vanda (2023) di Yasmina Benabderrahmane
> proiezione del mediometraggio Paura dell'alba (2025) di Enrico Masi
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🔴 Eventi per le scuole
📌 20 - 26 marzo
📍Centocelle
𝗖𝗲𝗻𝘁𝗼𝗰𝗲𝗹𝗹𝗲 𝘁𝗿𝗮 𝗥𝗲𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗲 𝗺𝗲𝗺𝗼𝗿𝗶𝗮
passeggiata della memoria rivolta alle studentesse e agli studenti dell'IC Montinaro e dell'IC via dei Sesami
a cura di ANPI Centocelle
📌 24, 25, 26, 27 marzo e 7 e 14 aprile
📍Alessandrino
𝗦𝘂𝗹𝗹𝗲 𝗼𝗿𝗺𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝗴𝗶𝗮𝗻𝗶
passeggiata della memoria per le strade del quartiere.
Sulle tracce della nostra storia: la Resistenza nell'VII zona raccontata dalle studentesse e studenti dell'Alessandrino
a cura di CIP Alessandrino

📌 2, 3, 4 aprile
📍Liceo Scientifico Statale Francesco d'Assisi
𝗟𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮
riservate alle studentesse e agli studenti sui GAP dell'VIII zona, il ruolo delle Osterie nella rete clandestina partigiana, le donne nella Resistenza e la storia di Adolfo Bonfanti
a cura del Festival Bella Storia
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Organizzato dalle associazioni, centri culturali, spazi sociali, cittadinɜ del V Municipio di Ottava Zona - Memoria est
ANPI Provinciale di Roma Anpi Pigneto-Torpignattara "Giorgio Marincola" Anpi Villa Gordiani Anpi Centocelle BellaStoria - Festival - Narrazioni di Strada CIP - Centro d'Iniziativa Popolare Ecomuseo Casilino Ad Duas Lauros Sparwasser Ciclocasale Lsa Centocelle QuadraCoro Comitato Certosa
Patrocinato dal Municipio V del Comune di Roma

31 marzo 2025

A Gaza e in Cisgiordania muore l'umanità. Non rimaniamo in silenzio! 2 aprile ore 18,30 in Piazza del Campidoglio

 



A Gaza e in Cisgiordania muore l'umanità. Non rimaniamo in silenzio! 2 aprile ore 18,30 in Piazza del Campidoglio

NON POSSIAMO RESTARE IN SILENZIO!
Mercoledì 2 aprile, alle ore 18:30, saremo in Piazza del Campidoglio con una fiaccolata per tenere accesa la luce su quanto sta accadendo in Israele e Palestina.
L’iniziativa fa parte di una più ampia mobilitazione nazionale annunciata all’assemblea pubblica, promossa dalla Cgil e aperta al mondo associativo e ai sindaci, sui temi del lavoro, della pace, dei diritti e dell’ambiente.
Non possiamo restare fermi e in silenzio davanti eccidi contro la popolazione palestinese e alla sottrazione della loro terra. Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU, insieme ai Governi del mondo agiscano affinché il Governo di Netanyahu si fermi.
La rottura della tregua e la ripresa delle ostilità pregiudica la sicurezza e la vita delle persone, anche quella degli ostaggi, dei quali continuiamo a chiederne la liberazione così come chiediamo la liberazione di tutti i prigionieri palestinesi illegalmente detenuti.
Ci uniamo all’appello delle reti pacifiste e invitiamo la società civile e le istituzioni del territorio di far sentire la propria voce affinché i governi, Unione Europea e Onu facciano la loro parte per un cessate il fuoco immediato e duraturo, la liberazione degli ostaggi e dei prigionieri, la fine del blocco degli aiuti e l’assedio alla popolazione da parte israeliana, il varo di sanzioni economiche nei confronti d’Israele e la sospensione dell’accordo di partenariato tra Unione Europea ed Israele, il blocco reale di tutte le commesse di armamenti, riconoscimento da parte dell’Italia e della Unione Europea dello Stato di Palestina, l’adozione di provvedimenti di protezione dei giudici internazionali della Corte e del tribunale dell’Aja dalla sanzioni e dalle ritorsioni decise dall’amministrazione Usa.
Prime adesioni: ANPI comitato provinciale di Roma, Cgil Roma e Lazio, Libera Roma, Rete dei Numeri Pari, Rete degli Studenti Medi del Lazio, Sinistra Universitaria Sapienza, Unione degli Universitari Roma

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Ripudia intolleranza, razzismo e antisemitismo.
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