L'ANPI di Roma sarà presente a Largo di Torre Argentina dalle 10,30 alle 19.
Cari amici e compagni,
domenica 18 novembre sarà dedicata in tutta Italia al tesseramento ed al rilancio di Patria.
E’ un appuntamento di straordinaria importanza e un’occasione di confronto e al contempo di proposta. È la possibilità che ci diamo di discutere dell’ANPI, del suo ruolo, di ciò che sta facendo e si propone di fare.
Sono tante le campagne che abbiamo avviato (la campagna antifascista e quella sulle stragi nazifasciste in particolar modo), vanno fatte conoscere. In questa giornata prenderà corpo la raccolta di firme per la petizione popolare sulle stragi nazifasciste (vedi sotto).
E’ opportuno organizzare banchetti in ogni territorio, anche di raccordo tra più sezioni, prenotando le piazze più frequentate. Va fatta circolare la notizia dell’evento anche utilizzando i mezzi d’informazione disponibili. L’obiettivo è quello di essere presenti in ogni quartiere di Roma ed ogni comune della provincia dove insiste una sezione dell’ANPI.
Andiamo tra la gente, ascoltiamone le ragioni, anche differenti dalle nostre, presidiamo sì le piazze, ma anche e soprattutto presidiamo le nostre idee a difesa della Costituzione, quale fondamento della nostra democrazia, oggi fortemente messa in discussione. Dobbiamo far capire che i fascisti sono ospiti indesiderati delle nostre strade, delle nostre piazze, delle nostre scuole, delle istituzioni democratiche, della nostra storia.
È questa anche la circostanza per parlare di Patria, la nostra rivista, rilanciarla e promuoverne gli abbonamenti.
L’ANPI provinciale di Roma promuoverà un appuntamento centrale a Largo di Torre Argentina, con presenza dalle ore 10.30 alle ore 19.00. Chiunque volesse parteciparvi dovrà raccordarsi con la segreteria, nella persona di M. Pia Pucciatti (06 6896519 – anpi-roma@libero.it).
PETIZIONE POPOLARE
(ai sensi dell’art. 50 della Costituzione e degli artt. 140 e 141 del Regolamento interno del Senato
Al PRESIDENTE DEL SENATO
I sottoscritti cittadini:
Premesso che:
- con la legge 107 del 15 maggio 2003 fu istituita la Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause dell’occultamento dei fascicoli riguardanti crimini nazifascisti commessi nel corso della seconda guerra mondiale, rinvenuti nel 1994 a Palazzo Cesi, sede della Procura Generale Militare, in quello che è stato poi chiamato l’”Armadio della Vergogna”;
- la Commissione ha concluso i suoi lavori nel febbraio del 2006, alla fine della XIV Legislatura con la trasmissione alle Presidenze delle Camere della relazione finale e della relazione di minoranza;
- malgrado il lasso di tempo trascorso, tutta l’approfondita indagine compiuta dalla Commissione su questa pagina estremamente dolorosa della nostra storia nazionale, insieme alle specifiche proposte e raccomandazioni formulate, non è stata sinora oggetto di discussione in Parlamento;
- la giustizia per tanto tempo negata alle vittime degli eccidi nazifascisti ed alle loro famiglie non può essere affidata esclusivamente all’esito dei procedimenti penali celebrati davanti ai Tribunali Militari italiani e di quei pochi procedimenti ancora in corso, ma richiede una piena conoscenza di tutto quanto accaduto tra il 1943 e il 1945 nel nostro Paese, affinché sia possibile – sulla base dell’ampia documentazione esistente e del lavoro di ricerca ancora da compiere - disporre di un quadro preciso e puntuale delle stragi nazifasciste. Una conoscenza, fondata su giustizia e verità, che determini una presa di coscienza nazionale di una pagina terribile ed ancora aperta della nostra storia;
- occorre altresì un’assunzione di responsabilità da parte del Governo tedesco per le atrocità commesse in Italia, e da parte del Governo italiano, quest’ultimo per quanto accaduto nel dopoguerra, con gli ostacoli frapposti all’accertamento della verità da parte di alcuni uffici e istituzioni del nostro Paese;
- occorre infine che accanto alla necessaria memoria si provveda al risarcimento dei danni ed alla riparazione anche in forma simbolica, da parte degli organismi competenti, degli effetti di questi crimini contro l’umanità.
Tanto premesso, i sottoscritti cittadini:
- sollecitano un’ampia e approfondita discussione parlamentare in ordine a tutto quanto sopra esposto;
- chiedono l’adozione dei necessari provvedimenti perché nulla resti coperto dal segreto e tutto l’amplissimo materiale già raccolto sia accessibile per studiosi, ricercatori e cittadini;
- impegnano il Governo italiano ad esperire tutte le possibili ed opportune iniziative presso il Governo tedesco perché si provveda finalmente, in forma diretta e indiretta, al risarcimento dei danni derivati da quella che è stata giustamente definita “la guerra contro i civili”, nonché a tutte quelle forme di “riparazione” che l’esperienza anche di altri Paesi ci indica, affinché almeno sotto un profilo simbolico (anche se non astratto) i torti siano riconosciuti ed affidati ad una tangibile memoria.
Tutto questo non per fomentare odi o stimolare istanze giustizialiste, ma perché vengano eternamente ricordati gli orrori delle guerre e dei loro terribili effetti a danno dei diritti umani; con l’obiettivo finale di radicare nelle coscienze, assieme alla memoria, i valori fondamentali della Costituzione repubblicana.
NB: i fogli per la raccolta delle firme reperibili presso le sedi Anpi devo contenere:
DATI DEI CITTADINI FIRMATARI
acconsento al trattamento dei miei dati ai sensi della legge 196/2003
n.° firma; nome e cognome; indirizzo; Comune e Prov.; Tipo e n. documento; Firma