Roma
non dimentica
Il
rastrellamento del Quadraro
(17 aprile
1944 – 17 aprile 2014)
NEL 70° DEL RASTRELLAMENTO DEL QUADRARO LE SEZIONI ANPI DEL
QUADRARO, CENTOCELLE, PIGNETO-TORPIGNATTARA E APPIO
RICORDANO I CADUTI CIVILI E PARTIGIANI COMBATTENTI AFFRATELLATI DALL'ODIO VERSO IL FANATISMO NAZI-FASCISTA E L'ODIOSA OCCUPAZIONE TEDESCA
INVITANDO LA POPOLAZIONE TUTTA A PARTECIPARE ALLA COMMEMORAZIONE
CHE SI SVOLGERA' A PARTIRE DALLE ORE 9 DEL 17 APRILE 2014
PRESSO LA LAPIDE DI LARGO DEI QUINTILI AL QUADRARO.
Durante
l'occupazione nazista di Roma (8 settembre '43 – 4 giugno '44), il
Quadraro era noto come covo di partigiani, renitenti alla leva,
sabotatori e oppositori al regime, tanto da essere chiamato
dall'ambasciatore tedesco a Roma “Nido di Vespe”.
Il
10 aprile 1944, lunedì di Pasqua, Giuseppe Albano (detto “il
Gobbo di Quarticciolo”) e altri due partigiani incrociano
casualmente presso la trattoria da Gigetto in via Calpurnio Fiamma
tre soldati tedeschi. Questi riconoscono Albano, già ricercato per
le azioni operate al Quarticciolo, e tentano di mettere mano alle
armi, preceduti però da Albano e i suoi che li lasciano a terra
senza vita.
L'episodio
di Pasquetta costituisce il pretesto di cui il comando nazista si
serve per regolare una buona volta i conti con il “Nido di vespe”,
attuando il disegno criminale di persecuzione e rappresaglia contro
la popolazione civile pianificato già all'indomani dell'attentato di
Via Rasella (23 marzo '44) di cui le Fosse Ardeatine costituiscono il
primo tragico atto.
Il
17 aprile 1944, verso le 4 del mattino, inizia dunque l'Operazione
Balena. Truppe tedesche guidate da Kappler e coadiuvate dalla
Gestapo, dalle SS e dai torturatori della Banda Koch, circondano
l'intero quartiere bloccandone ogni via di accesso.
Il
rastrellamento fu un vero e proprio atto di polizia politica volto
sia a fiaccare la resistenza e a colpire lo spirito combattivo di
quelle zone periferiche della Città così coraggiosamente solidali
con i partigiani, sia a liberare uno snodo strategico per il
rifornimento delle truppe tedesche impegnate sul fronte sud dagli
Alleati in avvicinamento.
Quel
17 aprile iniziò per i 947
cittadini romani,
rastrellati dal Quadraro, il lungo calvario che - dopo varie soste –
li vide infine deportati come “lavoratori volontari” nei campi di
concentramento del Centro e Nord Europa e costretti a lavorare in
condizioni disumane a sostegno dello sforzo bellico nazista.
Sottoposti
a condizioni di lavoro estreme. Senza scarpe, senza vestiti, senza
cibo, senza riposo, esposti in queste condizioni al rigido inverno
continentale e all'arbitrio dei feroci aguzzini nazisti, ancora più
rabbiosi e violenti all'approssimarsi della loro inevitabile
sconfitta. Di questi uomini tra i 16 e i 60 anni, che saranno
ricordati successivamente come gli “Schiavi di Hitler”, solo
circa la metà farà ritorno a Roma e al Quadraro a guerra finita.
Molti di essi solo per morirvi qualche tempo dopo come conseguenza
delle condizioni di prigionia e delle malattie contratte nel corso
della stessa.
Il 17 aprile 2004 nel 60° i Municipi ex VI° e ex X° di Roma, in ricordo del rastrellamento del Quadraro, sono insigniti della Medaglia d'Oro al valore civile.
Sezioni ANPI
“Nido di Vespe” Quadraro-Cinecittà “G. Sangalli” Centocelle
“G. Marincola” Pigneto-Torpignattara “O. Leonardi e A. Spunticchia” Appio