La libertà di manifestazione va garantita. I fascisti vanno fermati.
D’altra parte, che altro dovrebbero fare per essere fermati?
Fin dalla manifestazione del Circo Massimo del 6 giugno
scorso abbiamo chiesto di non autorizzare gli assembramenti di organizzazioni
neofasciste, i quali hanno ripetutamente violato tutte le disposizioni
sanitarie di distanziamento e puntualmente, assembrandosi e apologizzando il
fascismo, hanno provocato incidenti e disordini in un clima di violenza.
Nuovamente ieri sera, in cui isolate frange eversive hanno svolto
manifestazioni violente che il comitato provinciale dell’ANPI di Roma condanna
fermamente esprimendo la massima solidarietà agli operatori di pubblica
sicurezza che li hanno dovuti fronteggiare a rischio della propria incolumità
anche per contagio. L’ANPI di Roma esprime vicinanza, condivisione e
solidarietà ai cittadini che legittimamente intendono esercitare ed esercitano
il diritto costituzionalmente garantito di manifestare, rivolgendo anche a loro
l’invito ad isolare ogni preteso fantasma della passata dittatura.
È il momento che finisca ogni minima tolleranza nei confronti delle frange fasciste che tentano di strumentalizzare e delegittimare le sofferenze di tante persone. Esse continuamente provocano disordini, ora anche di piazza, dopo aver aggredito avversari, giornalisti, istituzioni, esaltando il fascismo nelle occupazioni abusive delle loro organizzazioni a Roma, città Medaglia d’Oro al Valore Militare per i fatti della Resistenza, all’Esquilino Casa Pound, a Via Amulio ora sotto l’egida del tifo violento, a Via Taranto Forza Nuova e recentemente a Ostia in Via delle Baleniere ancora con Casa Pound.
E’ arrivato il momento della piena attuazione del dettato costituzionale, da un lato del dovere inderogabile di solidarietà della Repubblica in questo momento di grave crisi sanitaria ed economica, che garantisca efficacemente la dignità di tutte le categorie del lavoro e di tutte le persone colpite dalla crisi, che sono la grande maggioranza; dall’altro lato si è già lasciato passare il segno della applicazione delle leggi Scelba e Mancino contro fascismo e razzismo al quale è ormai doveroso ricorrere.