21 gennaio 2025

Il 21 gennaio del 1950 moriva George Orwell




Il 21 gennaio del 1950 moriva Eric Arthur Blair, universalmente conosciuto con lo pseudonimo di George Orwell.
Dopo aver compiuto gli studi in Inghilterra fu per cinque anni nella polizia imperiale indiana in Birmania. Su questa fondamentale esperienza formativa del suo pensiero, si basa il primo romanzo Giorni in Birmania (Burmese days, 1934). Tornato in Europa per poter osservare con i propri occhi i bassifondi delle grandi metropoli, visse nella miseria tra Parigi e Londra arrangiandosi con vari mestieri, esperienza che riportò nell'opera Senza un soldo a Parigi e Londra (Down and Out in Paris and London, 1933).  Tornato in patria continuò a vivere in difficoltà economiche svolgendo i più svariati mestieri e nel frattempo continuando a scrivere: vedi ad es. Fiorirà l'aspidistra (Keep the Aspidistra flying, 1936)
Partecipò come volontario alla guerra civile spagnola, combattendo nelle fila del POUM (Partit Obrer d'Unificació Marxista, di ispirazione trotzkista) restando ferito in battaglia. L'esperienza in Spagna gli ispirò Omaggio alla Catalogna (Homage to Catalonia, 1938). 




Durante la II Guerra Mondiale cominciò a scrivere La fattoria degli animali (Animal Farm,1945) un racconto contro lo stalinismo che aveva tradito gli originari ideali rivoluzionari. 
Il suo ultimo romanzo, 1984 (1949), è una tetra visione del futuro, che, portando alle conseguenze estreme condizioni e tendenze totalitarie anche allora presenti, sfiora spesso la preveggenza. «La morale da trarre da questo incubo pericoloso è una sola: non permettere che accada. Dipende da te”» scrisse in 1984.
Tutti i suoi scritti, soprattutto dopo l'esperienza spagnola, sono ispirati da un socialismo personalissimo, non ortodosso e contengono veementi attacchi contro il capitalismo, la chiesa cattolica, i regimi dittatoriali e in genere contro tutte quelle forme di sopraffazione e d'ingiustizia identificate nella società moderna.
Secondo alcuni critici sono gli scritti saggistici e gli articoli e non i romanzi che costituiscono il contributo maggiore della sua opera alla comprensione del suo tempo e un grande esempio di esercizio della ragione e dello spirito critico, attraverso uno stile di esemplare chiarezza.



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