27 dicembre 2012

Buone Feste!


L'A.N.P.I. Provinciale di Roma e regionale
 augura a tutti Buone Feste!



Vi ricordiamo che gli uffici rimarranno chiusi
 dal 24 dicembre al 6 gennaio 2013

21 dicembre 2012

Gli auguri di Massimo Rendina per una piena e consapevole realizzazione dei valori della Resistenza


Al Comitato Provinciale ANPI Roma e Regionale del Lazio

I fervidi auguri di Massimo Rendina


auspicando realizzazione piena e consapevole

 degli ideali della Resistenza


A Natale regala un abbonamento a 'Patria Indipendente' il periodico dell'ANPI su Resistenza e antifascismo!


A Natale, rimpatria

Regalati e regala un abbonamento a Patria Indipendente, la rivista nazionale dell’antifascismo e della Resistenza.

Eccoci a parlarvi di Patria Indipendente, l’unica rivista nazionale dell’antifascismo e della Resistenza. La rivista edita dall’ANPI che oggi, dopo 60 anni, è cambiata nella veste grafica, nell’impostazione complessiva e nei contenuti. Questo perché cambiano i tempi, la società, i problemi e cambia l’ANPI.

Dal 2006 abbiamo aperto una “nuova stagione”, che non significa solo iscrivere anche gli “antifascisti”, ma vuol dire affrontare il tema della memoria in termini più attuali ed attivi, in cui al ricordo (doveroso) si aggiunga anche la riflessione e la conoscenza; e vuol dire collocare al centro della nostra azione i valori della Resistenza e della Costituzione, l’etica nella politica, l’aspirazione alla “buona politica”, il riconoscimento dei diritti (di tutti i diritti, compresi quelli umani), l’antifascismo, l’amore per la democrazia e per la libertà, l’aspirazione ad una società più “giusta”, eguale, libera e umana, l’impegno contro la violenza, le discriminazioni, il razzismo, la xenofobia.

Compiti immensi, che vanno affrontati con una mentalità ed una consapevolezza nuove, custodendo rigorosamente la memoria, ma aprendosi a tutte le problematiche della società contemporanea, che sono molteplici e complesse e impongono un approccio altrettanto ampio e dinamico. In questo contesto, occorrono strumenti di comunicazione nuovi e più “aperti”. Questo vuole sempre più diventare “Patria”: non solo il luogo da cui si comunica e si informa, ma anche la sede di discussione e riflessione tra la cultura “interna” dell’ANPI e la cultura diffusa del nostro Paese. Una rivista agile, snella, ricca; una rivista la cui uscita sia attesa, ogni volta. Per riuscire nell’obiettivo, però, bisognerà ottenere una collaborazione ed una partecipazione straordinarie: per continuare in questa nostra sfida, abbiamo bisogno di abbonamenti e dunque di una fitta circolazione.

Chiediamo alle cittadine e ai cittadini di aiutarci

ABBONATEVI A PATRIA INDIPENDENTE:

Annuo euro 25 (estero euro 40) - sostenitori da euro 45 in su.
Versamenti in c/c postale n. 609008 intestato a: “PATRIA indipendente”.
Arretrati 5 euro a copia.
Per ogni ulteriore informazione potete scrivere a
comitatonazionale@anpi.it
Per leggere l’ultimo numero di Patria: www.anpi.it/patria-indipendente/2012/n5

Lettera di auguri del Presidente dell'ANPI di Roma, Vito Francesco Polcaro


Roma, 20 XII 2012

Care compagne e cari compagni,

alla fine di questo anno denso di attività, vi scrivo per inviarvi i miei più fervidi auguri per le prossime Festività.

In questo difficile anno, abbiamo dovuto fronteggiare insieme  un crescendo di fatti che mostrano inequivocabilmente come i rischi per la democrazia nel nostro Paese siano ancora molto forti, dalle aggressioni fasciste alle manifestazioni di razzismo ed antisemitismo, dalle “marce” di organizzazioni neofasciste ad episodi di esplicita apologia del fascismo perpetrati con la collusione dei responsabili di Enti locali (ricordo solo il convegno della associazione “X MAS” in Campidoglio ed il monumento a Graziani ad Affile). Abbiamo lavorato bene per combattere questi attacchi alla democrazia ed alla Costituzione, ma la situazione politica e quella economica del Paese restano estremamente gravi. La ricandidatura di Berlusconi ed il ritiro dell’appoggio del PdL al Governo Monti hanno portato ad anticipare la data delle elezioni a Febbraio a poche settimane di distanza dalle elezioni regionali del Lazio (se non saranno spostate) ed insieme alle Regionali della Lombardia, scompaginando i programmi di tutte le altre forze politiche e rendendo praticamente impossibile il cambiamento della legge elettorale. Le dichiarazioni di Berlusconi lasciano capire che la sua campagna elettorale sarà centrata su un pesante attacco alle politiche europee (anche se sono le stesse del suo governo degli ultimi anni) , che rischia di procurargli numerosi consensi. Per le elezioni comunali di Roma, ancora non si sa chi saranno i candidati dei partiti di centro e di sinistra, e neppure quali possano essere le alleanze, per altro incerte anche per le Regionali e per le Politiche. Il rischio di una massiccia astensione è fortissimo, come pure quello di una forte presenza di un voto di pura protesta, che molto probabilmente confluirà su liste qualunquiste, che seguono logiche completamente opposte a quelle della nostra Costituzione. Il risultato di questa situazione potrebbe quindi essere quello di trovarci ancora una volta con Berlusconi al governo e molti sindaci e presidenti di regione decisamente neofascisti.

Inutile quindi sottolineare quanto diventi importante il ruolo dell’ANPI. che, come recita lo Statuto, è quello di “favorire un regime di democrazia, al fine di impedire il ritorno di qualsiasi forma di tirannia e di assolutismo”, operando come luogo di sintesi tra tutte le componenti democratiche (partiti, movimenti, sindacati) della vita politica italiana. Certo, la nostra Associazione non può e non deve dare indicazioni di voto per questa o quella forza politica democratica ed antifascista. Ma è nostro dovere chiamare tutti e tutte i cittadini e le cittadine ad un voto che sia in grado di fermare la destra ed il qualunquismo, così come chiedere a tutte le forze democratiche di porre l’antifascismo e la difesa della Costituzione nata dalla Resistenza al primo punto dei propri programmi.

Perchè questa nostra azione possa avere successo, l’ANPI deve presentarsi alla popolazione come una forza credibile, efficace e compatta. Sappiamo bene che è difficile, perché l’antifascismo unisce persone che hanno visioni politiche anche molto diverse. È giusto ed è bene, ma bisogna fare attenzione a non confondere i piani: l’ANPI non è una coperta che si può tirare dove si vuole per dare credito a tutta la propria visione politica, anche dove va cozzare contro quella di altri antifascisti. Per svolgere il nostro ruolo di sintesi, è quindi indispensabile una nostra grande capacità di analisi, la massima unità di azione, la volontà di mettere da parte anche il più giustificato interesse ed orgoglio personale e di parte di fronte al bene comune, come fecero i Partigiani.

È anche importante riuscire a rendere più efficace la nostra azione, rafforzando la nostra struttura organizzativa, processo che è già stato messo in moto con la decisione di coordinare le sezioni vicine in quadranti, senza levare ad ognuna di esse la propria sovranità, che è necessaria e garantita da Statuto e Regolamento, ma rendendo possibile la realizzazione di grandi iniziative territoriali, che coinvolgano migliaia di persone. Si inizierà, ai primi di gennaio, con una serie di incontri convocati dalla Segreteria tra gruppi di sezioni territorialmente vicine, nei quali si verificherà l’attività di ogni sezione e le possibilità di sinergie, di accorpamenti di attività in attività comuni, di sviluppo di iniziative efficaci. Non è detto che questi raggruppamenti ipotizzati dalla Segreteria siano poi quelli definitivi, ma lo scopriremo insieme.

Ricordo inoltre che è necessario il massimo impegno per raccogliere al più presto un gran numero di firme sulla petizione lanciata dall’ANPI Nazionale per la verità e la giustizia per le stragi nazifasciste del ’43-’45 e per garantire il successo alla campagna nazionale per un nuovo impegno e una nuova cultura antifascista.

Ci aspetta quindi un altro anno di intenso lavoro ma anche la possibilità di trovarci alla fine del 2013 con una situazione politica migliore ed un ANPI più unita, più forte ed organizzata e quindi più efficace per difendere e diffondere i valori della Resistenza e della Costituzione che da questa è nata.

Ancora i migliori auguri per le Festività e per il nuovo anno.

Un abbraccio

Vito Francesco Polcaro

e-mail: vitofrancesco.polcaro@iaps.inaf.it – cell. 3476685817

 
PS: La Segreteria ricorda che è in corso il tesseramento per l’anno 2013 da effettuarsi tramite c.c.p. n. 13252002 o recandosi presso i nostri uffici siti in Roma, via San Francesco di Sales, 5, - Casa della memoria - aperti dal lunedì al giovedì ore 10.30 – 17.00 (previa telefonata).

Vi segnaliamo anche la nostra rivista mensile Patria Indipendente, abbonamento annuo € 25.00

Info e contatti: ANPI Roma - tel/fax 06-6896519 - anpi.roma@libero.it

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12 dicembre 2012

15 dicembre: "Notte di Guerra" regia Marianna De Leoni - Casa delle Culture

Ass.ne Compagnia Specchi Sonori - Progetto Apparenze Trasparenze

presenta: Notte di Guerra

15 Dicembre ore 21,00 16 Dicembre ore 18,00
Casa delle Culture, via San Crisogono – Roma
Con il patrocinio dell’ ANPI nazionale

Il testo di Raphael Alberti Notte di guerra al Museo del Prado è del 1956, scritto in occasione del trentennale della guerra di Spagna. Poche volte rappresentato, mostra interessanti spunti per il nostro metodo di rappresentazione teatrale per l’integrazione dei linguaggi artistici. Raphael Alberti compone quest’opera dopo aver scritto il suo Trattato sulla pittura, ispirato da un episodio della guerra di Spagna, cui partecipò anche colei che diverrà sua moglie. Maria Teresa Léon, fu segretaria dell’Alleanza degli intellettuali antifascisti, si occupò del salvataggio di centinaia di opere d’arte del Prado e dell’Escurial, minacciate dai bombardamenti franchisti, creò las Guerrillas del Teatro, compagnia teatrale con cui percorre città e campagne interpretando opere di propaganda repubblicana. Continuò in esilio la sua opera instancabile.

Durante la guerra di Spagna alcuni partigiani, asserragliati al Museo del Prado in Madrid, circondati dal fuoco delle artiglierie franchiste e dal bombardamento degli alleati italiani di Franco, decidono di porre al riparo i quadri del museo: la monumentale opera del Goya, i Rembrandt, i Tintoretto… Dalle pareti ormai spoglie, sorgono a rivivere i personaggi di quella pittura, come attori nel presente.. come fantasmi e poi più vivi che mai… Soprattutto dalla pittura del Goya del tempo della guerra di Spagna del 1808, risorgono combattenti per gli ideali della libertà che si ritrovano, oggi , nella nuova guerra per la libertà.


La coscienza antifascista dei rivoluzionari spagnoli fa loro decidere di salvaguardare l’Arte di un Museo, l’Arte è patrimonio di libertà, Goya stesso, un secolo prima aveva denunciato in un “reportage” allucinato tutti gli orrori e lo smarrimento di umanità della guerra, creando un monumento eterno al valore della vita umana offeso dal sopruso. E’ proprio l’arte che rivive, che muove il meccanismo magico della creazione e che torna a schierarsi per i valori umani.
Ma questo spettacolo, nel nostro adattamento, trova lo spunto per narrare anche un’altra storia.
Marianna de Leoni
 
Un giovane partigiano era artista, studente, sognava di fare l’artista…
L’appello della guerra partigiana e degli ideali lo ha strappato anche a questo.
Sta fermo, solo ed in disparte, in qualche luogo , in attesa. L’attesa soffia sui suoi pensieri.
Intorno a lui i rumori e le voci della guerra. L’urgenza di vivere, di tornare a vivere, di lottare perché vita ritorni gli viene in mente con le immagini dell’Arte che amava. Speranza, di ritornare e che l’Arte ritorni. A mio padre, combattente per la libertà del nostro Paese e a tutti coloro che continuano sinceramente a combattere per i propri valori, senza fare sconti, senza interessi personali, senza paura.
Addio papà.
 
Con: Maurizio Castè, Paolo Andrenucci, Lucia Mattei, Monica Gattari, Simona Sanzò
Voce narrante, Marco Carlaccini
Voce del prologo, Marco Carlaccini
Canto, Micaela Guerra
Musiche originali, Claudio Rovagna
Musica dal vivo tastiera, Claudio Rovagna, fiati Simona Sanzò
Video Specchi Sonori con gentile concessione di materiali del Museo storico della
Resistenza di FosdinovoMarionette e Regia Marianna de Leoni

11 dicembre 2012

Giovedì 13 dic. "RESISTENZA una nazione che risorge" presentazione libro e proiezione documentario

"RESISTENZA una nazione che risorge" - Incontro di studio
AAMOD - Sala Zavattini - via Ostiense 106 – Roma, giovedì 13 dicembre 2012

La Fondazione Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico organizza per la giornata di giovedì 13 dicembre 2012, un incontro di studio per la valorizzazione di documenti librari e filmici relativi alla storia della Guerra di Liberazione  in Italia.

La necessità di valorizzare da una parte la documentazione audiovisiva, fondamentale per lo studio e la conoscenza degli eventi della storia del Novecento e, nel contempo, di sottolineare l’importanza dei valori dell’antifascismo e della Resistenza in Italia, spinge l’Archivio a dedicare a questi argomenti un’attenzione continua, che investe anche le modalità della loro trasmissione nella nostra società e soprattutto nella scuola.

L’incontro sarà l’occasione per presentare il volume curato da Mino Argentieri e Ansano Giannarelli “Resistenza una nazione che risorge”, relativo all’omonimo film documentario di Giannarelli, pubblicato da Città del Sole edizioni, Reggio Calabria 2012.

Gli interventi si svilupperanno intorno alla illustrazione dei testi delle interviste inedite ai testimoni della Resistenza e della Costituzione italiana, cioè ai protagonisti politici di quegli anni: Giorgio Amendola, Giustino Arpesani, Giuseppe Brusasca, Arturo Colombi, Enzo Enriquez Agnoletti, Ugo La Malfa, Girolamo Li Causi, Oreste Lizzadri, Luigi Longo, Cino Moscatelli, Giancarlo Pajetta, Ferruccio Parri, Emilio Sereni, Giuseppe Spataro, Enzo Storoni, Umberto Terracini, Leo Valiani. Si tratta dei testi delle videointerviste integrali filmate da Ansano Giannarelli per il documentario, un film- saggio realizzato nel 1975, suddiviso in 5 parti per consentirne una più facile diffusione nelle scuole e in tutte le realtà associative, un esempio di film di ricostruzione storica, epico e ricchissimo di documenti cinematografici d’archivio.

Interverranno, oltre lo sceneggiatore del film, ovvero il critico cinematografico Mino Argentieri, nonché coautore del volume, rappresentanti dell’Anpi, registi e docenti. Durante l’incontro, l’attore Fabrizio Gifuni leggerà alcuni brani del saggio di Ansano Giannarelli e alcuni estratti delle interviste ai protagonisti della Resistenza.

Sarà quindi presentato il progetto della costituzione di una banca dati relativa al cinema sulla Resistenza e sulla Guerra di Liberazione in Italia a cui stava lavorando Ansano Giannarelli prima della sua improvvisa  scomparsa.

Sarà  quindi proiettata l’ultima delle cinque puntate del film e un attore leggerà alcuni brani del saggio di Ansano Giannarelli, contenuto nel volume.

Programma
Ore 15.00 

Presentazione del volume:

Resistenza una nazione che risorge, a cura di Mino Argentieri e Ansano Giannarelli, Città del sole edizioni, Reggio Calabria 2012

Saluti

Ugo Adilardi, Presidente Fondazione Aamod

Massimo Pistacchi, Direttore ICBSA

Donato Tamblè, Soprintendente Archivistico per il Lazio

I temi e i valori della Resistenza attraverso la valorizzazione dei documenti filmici e sonori

Interventi

Mino Argentieri, critico cinematografico

Carlo Lizzani, regista

Ernesto Nassi, vicepresidente ANPI Roma

Matteo Orfini, responsabile cultura e informazione del PD

Antonio Parisella, storico

Andrea Torre, Inmsli

 

Fabrizio Gifuni legge alcuni brani del libro

 

Presentazione del progetto/proposta di costruzione di una banca dati dedicata alla filmografia italiana sulla Resistenza, da un’idea di Ansano Giannarelli

Paola Scarnati

Risorse filmiche on line sulla Resistenza, per un percorso didattico nelle scuole

Letizia Cortini


Ore 18.00

Proiezione

5° puntata del film Resistenza una nazione che risorge

Introduzione di Antonio Medici

 

 

10 dicembre 2012

"La Costituzione della Repubblica Italiana: cosa ne rimane?" - venerdì 14 dicembre

La sezione ANPI “Ugo Forno” - ISS invita all'incontro
La Costituzione della Repubblica Italiana - 1948 / 2012: cosa ne rimane?
 
 A 65 anni dalla sua entrata in vigore, quali mutamenti stanno avvenendo che stravolgono il dettato costituzionale in tema di organizzazione della Stato, lavoro, diritti, stato sociale, rappresentanza parlamentare?
 
Incontro - dibattito sui cambiamenti nascosti della Costituzione
Venerdì 14 dicembre 2012 ore 10,00 Aula Bovet
Istituto Superiore di Sanità - Viale Regina Elena 299 – Roma
 
Intervengono:
Prof. Gaetano Azzariti - docente di Diritto Costituzionale all’Università “La Sapienza”;
Avv. Ferdinando Imposimato - magistrato, pres. onorario agg. della Corte di Cassazione;
Prof. Vito Francesco Polcaro - pres. ANPI di Roma e provincia;
Coordina:
Stefano Valentini - pres. sezione ANPI “Ugo Forno” - ISS.

06 dicembre 2012

Il 10 dicembre Presentazione di “Wehrmacht, Waffen-SS und Polizei in Kampf gegen Partisanen und Zivilbevolkerung: in Italien 1943-1945” di Carlo Gentile

L’A.N.P.I. di Roma è lieta di invitarvi alla presentazione del libro
“Wehrmacht, Waffen-SS und Polizei in Kampf gegen Partisanen und Zivilbevolkerung: in Italien 1943-1945”
di Carlo Gentile
Lunedì 10 dicembre 2012 ore 17:30
Casa della Memoria e della Storia Via San Francesco di Sales, 5

 
 
Frutto di una pluriennale ricerca negli archivi tedeschi, italiani, statunitensi, britannici e austriaci, nonché dell’approfondita conoscenza della storiografia internazionale, l’opera tratta dei crimini di guerra contro la popolazione civile commessi dalle truppe di occupazione tedesche in Italia, sia nel quadro delle operazioni al fronte che in quello della repressione antipartigiana nelle retrovie. Uno dei punti qualificanti dello studio riguarda gli autori delle stragi, spesso militari molto giovani, ma fortemente ideologizzati e con esperienze di guerra e di violenze (volontari SS, paracadutisti, ex guardie di lager , membri della Gioventù Hitleriana, ufficiali della Wermacht , della Luftwaffe e delleWaffen-SS ). Vengono esaminate anche le unità combattenti e di polizia responsabili delle “striscie di sangue” lasciate nel nostro Paese, che non provenivano solo dall’Est, ma anche reparti che avevano operato in Nordafrica e nell’Ovest se ne macchiarono, mentre personaggi e reparti già coinvolti nella Shoa polacca e nelle stragi di ebrei e civili mascherate da repressione antipartigiana in Bielorussia si condussero meglio in Italia. Più aggressive e propense alla violenza risultano le truppe al fronte, che temono la Resistenza armata anche quando non c’è. E la popolazione civile ne è bersaglio, dall’estate 1943 in Sicilia fino alla primavera 1945 nel Veneto e in Piemonte.
Presiede: Ernesto Nassi Vice Presidente Vicario A. N. P. I di Roma
Ne parlano: Virgilio Ilari, Mariano Gabriele e Christiane Liermann
Sarà presente l’autore prof. Carlo Gentile, Università di Colonia e membro della Commissione Storica Italo-Tedesca
 
 


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Ripudia intolleranza, razzismo e antisemitismo.
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