Roma, 20 XII 2012
Care compagne e cari compagni,
alla fine di questo anno denso di
attività, vi scrivo per inviarvi i miei più fervidi auguri per le prossime
Festività.
In questo difficile anno, abbiamo
dovuto fronteggiare insieme un crescendo
di fatti che mostrano inequivocabilmente come i rischi per la democrazia nel
nostro Paese siano ancora molto forti, dalle aggressioni fasciste alle
manifestazioni di razzismo ed antisemitismo, dalle “marce” di organizzazioni
neofasciste ad episodi di esplicita apologia del fascismo perpetrati con la
collusione dei responsabili di Enti locali (ricordo solo il convegno della
associazione “X MAS” in Campidoglio ed il monumento a Graziani ad Affile). Abbiamo
lavorato bene per combattere questi attacchi alla democrazia ed alla
Costituzione, ma la situazione politica e quella economica del Paese restano
estremamente gravi. La ricandidatura di Berlusconi ed il ritiro dell’appoggio
del PdL al Governo Monti hanno portato ad anticipare la data delle elezioni a
Febbraio a poche settimane di distanza dalle elezioni regionali del Lazio (se
non saranno spostate) ed insieme alle Regionali della Lombardia, scompaginando
i programmi di tutte le altre forze politiche e rendendo praticamente
impossibile il cambiamento della legge elettorale. Le dichiarazioni di
Berlusconi lasciano capire che la sua campagna elettorale sarà centrata su un
pesante attacco alle politiche europee (anche se sono le stesse del suo governo
degli ultimi anni) , che rischia di procurargli numerosi consensi. Per le
elezioni comunali di Roma, ancora non si sa chi saranno i candidati dei partiti
di centro e di sinistra, e neppure quali possano essere le alleanze, per altro
incerte anche per le Regionali e per le Politiche. Il rischio di una massiccia
astensione è fortissimo, come pure quello di una forte presenza di un voto di
pura protesta, che molto probabilmente confluirà su liste qualunquiste, che
seguono logiche completamente opposte a quelle della nostra Costituzione. Il
risultato di questa situazione potrebbe quindi essere quello di trovarci ancora
una volta con Berlusconi al governo e molti sindaci e presidenti di regione
decisamente neofascisti.
Inutile quindi sottolineare
quanto diventi importante il ruolo dell’ANPI. che,
come recita lo Statuto, è quello di “favorire un regime di democrazia,
al fine di impedire il ritorno di qualsiasi forma di tirannia e di
assolutismo”, operando come luogo di sintesi tra tutte
le componenti democratiche (partiti, movimenti, sindacati) della vita politica
italiana. Certo, la nostra Associazione non può e non deve dare
indicazioni di voto per questa o quella forza politica democratica ed
antifascista. Ma è nostro dovere chiamare tutti e tutte i cittadini e le
cittadine ad un voto che sia in grado di fermare la destra ed il qualunquismo,
così come chiedere a tutte le forze democratiche di porre l’antifascismo e la
difesa della Costituzione nata dalla Resistenza al primo punto dei propri
programmi.
Perchè questa nostra azione possa
avere successo, l’ANPI deve presentarsi alla popolazione come una forza
credibile, efficace e compatta. Sappiamo bene che è difficile, perché
l’antifascismo unisce persone che hanno visioni politiche anche molto diverse.
È giusto ed è bene, ma bisogna fare attenzione a non confondere i piani: l’ANPI
non è una coperta che si può tirare dove si vuole per dare credito a tutta la
propria visione politica, anche dove va cozzare contro quella di altri antifascisti.
Per svolgere il nostro ruolo di sintesi, è quindi indispensabile
una nostra grande capacità di analisi, la massima unità di azione, la volontà
di mettere da parte anche il più giustificato interesse ed orgoglio personale e
di parte di fronte al bene comune, come fecero i Partigiani.
È anche importante riuscire a
rendere più efficace la nostra azione, rafforzando la nostra struttura
organizzativa, processo che è già stato messo in moto con la decisione di
coordinare le sezioni vicine in quadranti, senza levare ad ognuna di esse la
propria sovranità, che è necessaria e garantita da Statuto e Regolamento, ma
rendendo possibile la realizzazione di grandi iniziative territoriali, che
coinvolgano migliaia di persone. Si inizierà, ai primi di gennaio, con una
serie di incontri convocati dalla Segreteria tra gruppi di sezioni
territorialmente vicine, nei quali si verificherà l’attività di ogni sezione e
le possibilità di sinergie, di accorpamenti di attività in attività comuni, di
sviluppo di iniziative efficaci. Non è detto che questi raggruppamenti
ipotizzati dalla Segreteria siano poi quelli definitivi, ma lo scopriremo
insieme.
Ricordo inoltre che è necessario
il massimo impegno per raccogliere al più presto un gran numero di firme sulla
petizione lanciata dall’ANPI Nazionale per la verità e la giustizia per le
stragi nazifasciste del ’43-’45 e per garantire il successo alla campagna
nazionale per un nuovo impegno e una nuova cultura antifascista.
Ci aspetta quindi un altro anno
di intenso lavoro ma anche la possibilità di trovarci alla fine del 2013 con
una situazione politica migliore ed un ANPI più unita, più forte ed organizzata
e quindi più efficace per difendere e diffondere i valori della Resistenza e
della Costituzione che da questa è nata.
Ancora i migliori auguri per le
Festività e per il nuovo anno.
Un abbraccio
Vito Francesco Polcaro
PS: La Segreteria ricorda che è in corso il
tesseramento per l’anno 2013 da
effettuarsi tramite c.c.p. n. 13252002 o recandosi presso i nostri uffici siti in Roma, via San Francesco di Sales, 5, - Casa della memoria - aperti dal lunedì al giovedì ore 10.30 – 17.00 (previa telefonata).
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