12 dicembre 2012

15 dicembre: "Notte di Guerra" regia Marianna De Leoni - Casa delle Culture

Ass.ne Compagnia Specchi Sonori - Progetto Apparenze Trasparenze

presenta: Notte di Guerra

15 Dicembre ore 21,00 16 Dicembre ore 18,00
Casa delle Culture, via San Crisogono – Roma
Con il patrocinio dell’ ANPI nazionale

Il testo di Raphael Alberti Notte di guerra al Museo del Prado è del 1956, scritto in occasione del trentennale della guerra di Spagna. Poche volte rappresentato, mostra interessanti spunti per il nostro metodo di rappresentazione teatrale per l’integrazione dei linguaggi artistici. Raphael Alberti compone quest’opera dopo aver scritto il suo Trattato sulla pittura, ispirato da un episodio della guerra di Spagna, cui partecipò anche colei che diverrà sua moglie. Maria Teresa Léon, fu segretaria dell’Alleanza degli intellettuali antifascisti, si occupò del salvataggio di centinaia di opere d’arte del Prado e dell’Escurial, minacciate dai bombardamenti franchisti, creò las Guerrillas del Teatro, compagnia teatrale con cui percorre città e campagne interpretando opere di propaganda repubblicana. Continuò in esilio la sua opera instancabile.

Durante la guerra di Spagna alcuni partigiani, asserragliati al Museo del Prado in Madrid, circondati dal fuoco delle artiglierie franchiste e dal bombardamento degli alleati italiani di Franco, decidono di porre al riparo i quadri del museo: la monumentale opera del Goya, i Rembrandt, i Tintoretto… Dalle pareti ormai spoglie, sorgono a rivivere i personaggi di quella pittura, come attori nel presente.. come fantasmi e poi più vivi che mai… Soprattutto dalla pittura del Goya del tempo della guerra di Spagna del 1808, risorgono combattenti per gli ideali della libertà che si ritrovano, oggi , nella nuova guerra per la libertà.


La coscienza antifascista dei rivoluzionari spagnoli fa loro decidere di salvaguardare l’Arte di un Museo, l’Arte è patrimonio di libertà, Goya stesso, un secolo prima aveva denunciato in un “reportage” allucinato tutti gli orrori e lo smarrimento di umanità della guerra, creando un monumento eterno al valore della vita umana offeso dal sopruso. E’ proprio l’arte che rivive, che muove il meccanismo magico della creazione e che torna a schierarsi per i valori umani.
Ma questo spettacolo, nel nostro adattamento, trova lo spunto per narrare anche un’altra storia.
Marianna de Leoni
 
Un giovane partigiano era artista, studente, sognava di fare l’artista…
L’appello della guerra partigiana e degli ideali lo ha strappato anche a questo.
Sta fermo, solo ed in disparte, in qualche luogo , in attesa. L’attesa soffia sui suoi pensieri.
Intorno a lui i rumori e le voci della guerra. L’urgenza di vivere, di tornare a vivere, di lottare perché vita ritorni gli viene in mente con le immagini dell’Arte che amava. Speranza, di ritornare e che l’Arte ritorni. A mio padre, combattente per la libertà del nostro Paese e a tutti coloro che continuano sinceramente a combattere per i propri valori, senza fare sconti, senza interessi personali, senza paura.
Addio papà.
 
Con: Maurizio Castè, Paolo Andrenucci, Lucia Mattei, Monica Gattari, Simona Sanzò
Voce narrante, Marco Carlaccini
Voce del prologo, Marco Carlaccini
Canto, Micaela Guerra
Musiche originali, Claudio Rovagna
Musica dal vivo tastiera, Claudio Rovagna, fiati Simona Sanzò
Video Specchi Sonori con gentile concessione di materiali del Museo storico della
Resistenza di FosdinovoMarionette e Regia Marianna de Leoni

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