Quarantacinque anni sono passati da quel 27 giugno, quarantacinque anni nei quali ai familiari delle vittime è stata sistematicamente negata la possibilità di conoscere la verità sulla sorte dei propri cari, come è stato ripetutamente denunciato da inchieste giornalistiche, indagini, procedimenti giudiziari e commissioni parlamentari d'inchiesta che hanno accertato la responsabilità di importanti settori delle Istituzioni e delle Forze Armate nel porre in atto operazioni di depistaggio. Ogni tentativo di rompere il "muro di gomma", come lo definiva il giornalista Andrea Purgatori che ad Ustica dedicò gran parte della propria attività di giornalista, non si è ad oggi rivelato del tutto riuscito.
Vogliamo ricordare le vittime della strage di Ustica manifestando la vicinanza dellə antifascistə ai familiari delle vittime, alle loro associazioni e a tuttə lə cittadinə che si battono perché i loro cari abbiano finalmente giustizia dopo più di quarant'anni.