Basta impunità per aggressioni ed atti vandalici, chi inneggia a fascismo e nazismo deve essere individuato e perseguito
“Basta impunità per aggressioni ed atti vandalici da
parte di gruppi di estrema destra nel nostro territorio, chi inneggia a
fascismo e nazismo deve essere individuato e perseguito secondo le leggi dello
stato democratico”. A lanciare l'allarme è l'Anpi di Roma a seguito dei tanti
fatti di cronaca delle ultime settimane.
“L'Associazione dei Partigiani denuncia il clima di
omertà che si sta facendo strada nella città Medaglia d'Oro per la Resistenza e
chiede per l'ennesima volta che le istituzioni facciano il loro dovere per
prevenire tali episodi ed individuare i responsabili. Chi commette reati non
deve rimanere impunito, anche quando si vìolano le leggi Scelba e Mancino. Nei
prossimi giorni l'Anpi chiederà un incontro con le istituzioni cittadine. Non
vogliamo una persecuzione, ma diffondere la cultura democratica e della
legalità.”
Roma, 23 ottobre 2014
NOTA DI APPROFONDIMENTO
"Basta impunità per aggressioni ed atti vandalici
da parte di gruppi di estrema destra nel nostro territorio, chi inneggia a fascismo
e nazismo deve essere individuato e perseguito secondo le leggi dello stato
democratico. A lanciare l'allarme è l'Anpi di Roma a seguito dei tanti fatti di
cronaca delle ultime settimane. Durante l'estate scritte antisemite e naziste contro i negozianti di religione ebraica.
Uno sparuto gruppo di nostalgici celebra una messa in pieno giorno in 'onore'
di Priebke, il capitano delle SS
morto un anno fa, su un ponte storico della capitale. Ad Albano il sindaco, appoggiato dalla popolazione, chiede sia vietata
la piazza a un partito nostalgico e xenofobo che inaugura una sede inagibile,
ma le forze dell'ordine acconsentono un comizio di squadristi. Questi fatti
aggravano il clima già pesante nella città mettendo a rischio la sicurezza dei
cittadini. Ad Ostia un esponente
dell'Anpi viene circondato e aggredito da sedicenti fascisti, malmenato e gli
viene strappata la spilletta dell'associazione. Nei licei della città estremisti destra organizzano proteste omofobe ed aggrediscono gli studenti che non accettano i
loro volantini deliranti, come accaduto al Giulio Cesare e al Mamiani. La corona di alloro posta dal Presidente
della Repubblica al monumento alle Forze armate alla Piramide viene incendiata, mentre a Tivoli la città ha dovuto sopportare le
vista di una enorme svastica
allestita sui monti. E poi la vicenda di Nunzio
D'Erme, iscritto all’Anpi, arrestato e condotto in carcere, e di Marco
Bucci agli arresti domiciliari, per aver risposto alle provocazioni di
esponenti di Militia Cristhi che avevano interrotto un evento istituzionale. L’arresto,
effettuato dopo alcuni mesi dai fatti, è un provvedimento inquietante rispetto
ai reati contestati, e non si hanno notizie di nessuna azione nei confronti dei
provocatori. Infine un episodio emblematico: un gruppo di consiglieri di destra dei municipi di Roma ha forzato in moto il
blocco al traffico del tridente, alcuni di loro noti per farsi fotografare con simboli
fascisti e nazisti durante le loro bravate e per pubblicare le foto nei social
network.
Gli esponenti di partiti, movimenti, associazioni di
estrema destra che si muovono nel territorio romano sono collegati tra loro e
pianificano le provocazioni. Sono per lo più liceali, spesso guidati da persone
più adulte. Si infiltrano nelle manifestazioni studentesche attuando tattiche
da guerriglia, organizzano campi di 'autodifesa'. Alcuni hanno fatto carriera e
sono stati eletti nei consigli municipali. Per fortuna sono pochi ma si muovono
indisturbati, e purtroppo impuniti. Il loro attivismo denota la loro debolezza,
l'assenza di contenuti e la promiscuità con la l'illegalità. Dopo le
aggressioni dichiarano sempre che si è trattato di 'bravate', che è volato solo
qualche reciproco ceffone, ma in realtà aggrediscono chiunque dimostra di non
pensarla come loro con un chiaro intento intimidatorio.
L'Associazione dei
Partigiani, foriera dei più alti valori della cultura democratica e della
convivenza civile, denuncia il clima di omertà che si sta facendo strada nella
città Medaglia d'Oro per la Resistenza e chiede per l'ennesima volta che le
istituzioni facciano il loro dovere non solo per prevenire tali episodi, ma per
individuare i responsabili e dare un chiaro segnale: chi commette reati non
deve rimanere impunito, anche quando si vìolano le leggi Scelba e Mancino
minando l'incolumità dei cittadini democratici. Nei prossimi giorni l'Anpi
chiederà un incontro con le istituzioni cittadine."