28 febbraio 2018
28 febbraio 2018 - Corteo in ricordo di Roberto Scialabba
27 febbraio 2018
26 febbraio 2018
Manifestazione 24 febbraio u.s.: ringraziamenti ai compagni
Rinviata: 26 febbraio 2018: Di lotta si vive - Proiezione film
24 febbraio 2018
24 Febbraio 2018 Il testo dell'intervento conclusivo della Presidente nazionale ANPI Carla Nespolo
http://www.anpi.it/articoli/1947/
"ECCO FINALMENTE L'ITALIA DEMOCRATICA E ANTIFASCISTA TUTTA UNITA IN QUESTA PIAZZA"
Lo diciamo con la RAGIONE, perché c'è un pericolo, qui ed ora, per la democrazia e la convivenza civile E QUEL PERICOLO SI CHIAMA FASCISMO.
Lo diciamo con il SENTIMENTO, perché l'antifascismo è anche aver cura della memoria della nostra comunità e del mondo.
Per i partigiani caduti in combattimento, o fucilati, o vittime delle inenarrabili torture dei nazisti e dei fascisti.
Per il popolo che li ha aiutati e sostenuti, per le centinaia di migliaia d'italiani e per le decine di milioni di donne e uomini uccisi durante la seconda guerra mondiale, voluta dal fuhrer e dal duce.
Per le vittime delle orribili leggi razziali.
Per i caduti delle stragi fasciste del dopoguerra, da Piazza Fontana a Piazza della Loggia e a Bologna.
Per le vittime sul lavoro.
Per i nostri fratelli e sorelle, vittime di pregiudizio, razzismo, e violenza.
PER TUTTI LORO NOI OGGI SIAMO QUI.
Per ricordarli e ricordare.
Noi non vogliamo, ASSOLUTAMENTE che si ripetano le tragedie del fascismo e del razzismo.
Penso, ad esempio, che molti dei ragazzi che hanno schernito Anna Frank in uno stadio romano o che fanno scritte con le svastiche imbrattando cippi e lapidi, non sappiano neppure che cosa stanno facendo o scrivendo. Con loro vogliamo, dobbiamo parlare. Leggere libri e ascoltare testimonianze. Portarli a visitare un campo di concentramento o un luogo di strage come Marzabotto, Sant'Anna di Stazzema, la Benedicta o tanti altri.
Troppo silenzio c'è stato intorno a questi temi, troppa distrazione, troppo indifferenza.
Oltre al ruolo primario della scuola è fondamentale quello dell'informazione: dai giornali, al web, alla televisione e così via. Lo dico a tutti, ma soprattutto ai giovani: è utile e indispensabile leggere i libri di storia, la letteratura e le testimonianze. Ascoltare buona musica, come quella che abbiamo sentito oggi nel corteo e qui sul palco. Musica di lotta e di libertà. Quella che cantavano e anche componevano i partigiani.
Non dimentichiamolo, i partigiani, mentre lottavano per la libertà, leggevano, studiavano e insegnavano a leggere e persino a scrivere.
La lotta di Liberazione fu anche una straordinaria occasione di alfabetizzazione e di conoscenza.
IL FASCISMO È NEMICO DELLA CONOSCENZA.
Per tutti ringrazio il Comune di Roma che ci ospita.
Siamo in questa piazza anche per quel meraviglioso art. 1 della Costituzione che definisce l'Italia come una “...Repubblica democratica fondata sul lavoro...” ma spesso per tanti giovani il lavoro non c'è o è precario e instabile.
Non dimentichiamo che il lavoro libero, sicuro e rispettato è un cardine della democrazia.
Siamo in questa piazza per chiedere e pretendere maggiore giustizia sociale e una vita più libera e felice. In cui le nostre tante differenze non siano un ostacolo, ma anzi un'occasione per riconoscerci tutti nella nostra Umanità. Come diceva sempre il mio caro amico Don Gallo che, se fosse ancora tra noi, ora sarebbe certamente qui. E così i tanti maestri di vita e di morale che abbiamo incontrato, a volte troppo distrattamente, nella nostra vita. Siamo qui per denunciare che in troppi casi, a Macerata come a Fermo, a Milano come in tante altre città italiane, di fronte a un orribile delitto razzista, alcuni politici razzisti e persino certa parte della stampa, anziché condannare il delinquente che spara, discutono dei rischi dell'immigrazione.
Andremo avanti, anche con il loro insegnamento, per un mondo più libero e giusto.
Una cosa possiamo ribadiamo con forza: essere diversi “differenti” appunto, non solo non è un male, ma è un bene, una risorsa per una convivenza pacifica e civile.
Ce lo hanno insegnato i partigiani, che hanno saputo nei terribili 20 mesi della guerra di Liberazione, e anche prima, stare insieme fraternamente: comunisti, socialisti, cattolici, anarchici, liberali, monarchici e persone che non avevano un credo politico definito, ma un solo ideale: la Libertà.
È dopo la Liberazione che le donne ebbero il diritto di voto il 2 giugno 1946 e anche oggi guardate cosa vorrebbero i cosiddetti fascisti del terzo millennio: vietare il lavoro alle donne, cancellare la legge sull'aborto e così via.
I diritti delle donne sono il grande spartiacque tra dittatura e democrazia e mentre noi antifascisti ribadiamo con forza LA FUNZIONE DI LIBERAZIONE DELLE PRATICHE NON VIOLENTE.
Denunciamo, con sgomento e orrore, la violenza che troppe volte, nelle società ricche come in quelle povere, subiscono le donne.
Siamo al loro fianco, sempre.
Lottiamo contro il rischio fascista in Italia, ma anche in Europa. Non dimentichiamo che dalle ceneri dell'Europa oppressa sotto il tallone del terzo reich, è nata l'Europa di oggi. ESSA O È ANTIFASCISTA O NON È. Non lo diciamo solo noi; non lo diciamo solo da oggi.
Inoltre, l'Europa deve misurarsi con l'irreversibile fenomeno migratorio, concordando una comune politica di accoglienza, contrastando vecchi e nuovi razzismi che incitano alla guerra dei poveri contro i più poveri.
I muri non sono una difesa, ma anzi sono una delle cause dell'insicurezza e della paura.
Tale scioglimento è necessario per garantire l'ordine democratico e repubblicano.
La nostra voce di oggi, come quella delle tante manifestazioni che dal 28 di ottobre dello scorso anno, hanno segnato il cammino dell'antifascismo italiano è un momento importante ma non è un momento conclusivo. Andremo avanti, tutti insieme, con la forza preziosa della nostra unità e del nostro impegno non violento.
Quello che è certo è che fascismo e razzismo costituiscono un pericolo per la democrazia, che dobbiamo sventare tutti insieme, le Partigiane e i Partigiani hanno combattuto anche per questo, per un mondo di pace, di solidarietà e di fraternità.
Viva la Costituzione, la Democrazia, la Pace.
Viva l'Italia antifascista.
23 febbraio 2018
Intervista a Carla Nespolo su Il Manifesto del 23 febbraio 2018 - «Fermare i fascisti con la cultura. E quando serve con la polizia»
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20 febbraio 2018
"MAI PIÙ FASCISMI - MAI PIÙ RAZZISMI": sabato 24 febbraio a Roma manifestazione nazionale
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19 febbraio 2018
22 febbraio 2018: "Un fiore per Valerio" e corteo per ricordare Valerio Verbano
18 febbraio 2018
15 febbraio 2018
Gioacchino D'Ignazi ci ha lasciati
Giovanissimo partigiano riuscì a fuggire ai tedeschi ma perse padre e nonno, Attilio e Francesco D'Ignazi, fucilati il 15 maggio 1944 a Pisoniano (RM).
Un gruppo di contadini del comune di Gerano viene arrestato da tedeschi che trovano nelle loro case delle armi. Sette persone vengono caricate su due camion. In località contrada S. Antonio, nei pressi di Pisoniano, quattro di essi vengono fatti scendere dal camion e colpiti da raffiche sparate da altri militari tedeschi che viaggiavano su un secondo automezzo. I tre restanti vengono portati in un campo di concentramento presso S. Cesareo dove vengono torturati fino all'arrivo degli Alleati.
http://www.straginazifasciste.it/wp-content/uploads/schede/Pisoniano_15_maggio_1944.pdf
I funerali si svolgeranno domani 16 febbraio alla chiesa di Via di Villa Troili, a la Pisana.
La terra ti sia lieve, R.I.P.
14 febbraio 2018
Ivo Maggi non è più tra noi
Sempre presente in ogni occasione, il tuo intervento dal palco del 25 aprile era sempre atteso, Ivo ci mancherai.
I funerali si svolgeranno domani 15 febbraio 2018 alle ore 15,30 alla chiesa di San Francesco Saverio, Piazza Damiano Sauli
Testimonianza di Ivo Maggi sull’Eccidio di Sant’Anna di Stazzema
Dal papà partigiano ho imparato cos'è la Costituzione
13 febbraio 2018
12 febbraio 2018
In morte di Vito Francesco Polcaro
11 febbraio 2018
09 febbraio 2018
L’ANPI Provinciale di Roma a Macerata
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Ripudia intolleranza, razzismo e antisemitismo.
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