Di seguito l’appello di ANPI Roma,
ANED, ANEI, ANPPIA, ANPC, ANVRG Roma, FIAP, Circolo G. Bosio per una
manifestazione del 25 aprile 2018 unitaria, inclusiva pacifica e di massa, in
cui saranno in prima fila i medaglieri e i vessilli delle associazioni
partigiane, combattentistiche, dei perseguitati dal fascismo, degli internati
militari, dei deportati nei campi di sterminio nazisti e, quest’anno, anche
della Brigata ebraica, per il contributo dato alla Liberazione dell’Italia
dalla barbara tirannide del nazifascismo.
ORA È SEMPRE RESISTENZA
Per il
prossimo 25 aprile, 73mo anniversario della Liberazione dell’Italia dal
nazifascismo, di fronte alle moderne minacce alla pace mondiale, è necessario ricordare
che la Lotta di Liberazione ha provocato la maggiore, positiva, “rottura” di
tutta l’età moderna della storia italiana. La lotta di Liberazione fu sostenuta
da una grande solidarietà di popolo. Il ricordo di coloro che nella lotta
partigiana, nei campi di prigionia, di internamento o di sterminio, si opposero
– anche sino al sacrificio della vita – alla dittatura, alla bramosia di
conquiste territoriali, a folli ideologie di supremazia della razza,
costituisce concreto monito contro ogni tentativo di minare le fondamenta delle
libere istituzioni nate dalla Resistenza.
La memoria non
è strumento di odio o di vendetta, ma di unità in uno spirito di concordia
senza discriminazioni di tutti coloro che si riconoscono nei valori di pace e
di giustizia sociale proclamati dalla Costituzione, di cui cade quest’anno il
70mo anniversario dell’entrata in vigore, scritta da quegli stessi uomini e da
quelle stesse donne che guidarono il movimento partigiano. Un paese che oggi,
pur ancora tenuto insieme dai fondamenti costituzionali, soffre gravemente per l'inattuazione
dei diritti sociali e per il crollo e la perdita di quei valori di spirito
etico riconquistati con la Resistenza e con la Guerra di Liberazione. Il
problema non è solo italiano ma continentale, in una Unione Europea che
privilegiando la parità dei bilanci all’urgente progresso economico e sociale
di gran parte della propria popolazione, vede riemergere dal passato formazioni
di estrema destra e a volte dichiaratamente fasciste, presenti pressoché
ovunque e non di rado in coalizioni di governo.
Nel 2018 cade inoltre
l’80mo anniversario dell’abominio delle leggi razziali, che dobbiamo ricordare
ponendole a monito delle future generazioni, ricordando che il fascismo nacque
fin dalle origini nella violenza, che si fece istituzione con l’orrore del
Tribunale speciale. Il nostro pensiero va allora ad esempio alla Libia, dove
abbiamo visto realizzarsi alla luce del sole nuovi veri e propri mercati di esseri
umani, in una situazione che la coscienza del nostro paese non può tollerare
oltre.
Nel clima di
crisi economica che ancora attanaglia gran parte del nostro popolo, al quale
gli ancora modesti progressi dei conti nazionali non hanno portato alcun
sollievo, ha trovato il suo brodo di coltura un linguaggio violento e razzista
che ha raggiunto il suo apice con la strage di Macerata, come con l’omicidio di
un immigrato a Firenze scelto “a caso” tra la folla. Vanno rafforzandosi pericolosamente
in questo clima e in diversi territori organizzazioni politiche che fanno della
violenza e del fascismo la loro bandiera e che senza indugio devono ormai essere
sciolte. Ma c’è dell’altro. Occorre chiedersi se gli episodi, che potrebbero
moltiplicarsi e dilagare, non facciano parte della strategia politica per
rendere ingovernabile il Paese, spingendolo a dotarsi di un sistema “nuovo”,
facendo del presidente del Consiglio una sorta di despota, investito di poteri
sottratti al Parlamento e al Capo dello Stato. Le trame fasciste hanno
rappresentato nel nostro Paese una costante insidia per le istituzioni
democratiche, intendendo per fascismo non solo quello del ventennio o quello di
Salò, ma ogni forma di potere autoritario, liberticida e fortemente
condizionante l’autorealizzazione di ogni persona umana.
Facciamo
pertanto appello a tutti i cittadini, alle istituzioni, alle assemblee
elettive, ai partiti, ai movimenti, ai sindacati e alle associazioni
antifasciste, per dare vita la mattina del 25 aprile, dai luoghi simbolo
dell’inizio della Resistenza italiana, ad una grande manifestazione
antifascista, in cui risaltino le bandiere della Resistenza e della Guerra di
Liberazione, perché ci si ritrovi largamente per rinnovare la promessa di
rispettare i sentimenti e gli impegni che promanano dall’antifascismo e dalla
Resistenza e sono proclamati dalla Costituzione, rinnovando, con la necessaria
piena attuazione del suo dettato, l’identità nazionale che da quei fatti
deriva.
APPUNTAMENTO PER TUTTI GLI
ANTIFASCISTI IL 25 APRILE 2018 ALLE ORE
9,30 A VIA G. GENOCCHI (PARCHEGGIO REGIONE LAZIO), PER UN CORTEO CHE SI
SNODERA’ TRA I QUARTIERI DI GARBATELLA ED OSTIENSE PER RAGGIUNGERE PORTA SAN PAOLO, DOVE CON LE
ASSOCIAZIONI DELLA RESISTENZA E DELLA GUERRA DI LIBERAZIONE SARANNO LE
ISTITUZIONI A RIBADIRE LA NATURA ANTIFASCISTA DELLO STATO ITALIANO.
ANPI – ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI
D’ITALIA, comitato provinciale di Roma
ANED – ASSOCIAZIONE NAZIONALE EX
DEPORTATI NEI CAMPI DI STERMINIO NAZISTA, comitato di Roma
ANEI – ASSOCIAZIONE NAZIONALE EX
INTERNATI, Roma
ANPPIA – ASSOCIAZIONE NAZIONALE
PERSEGUITATI POLITICI ITALIANI ANTIFASCISTI, Roma
ANPC – ASSOCIAZIONE NAZIONALE
PARTIGIANI CRISTIANI
FIAP – FEDERAZIONE ITALIANA
ASSOCIAZIONI PARTIGIANE, Roma e Lazio
ANVRG – ASSOCIAZIONE NAZIONALE
VOLONTARI E REDUCI GARIBALDINI, Roma
CIRCOLO GIANNI BOSIO