Difesa della Bandiera della Pace: La sezione ANPI "Domenico Santi" di Ladispoli-Cerveteri
si unisce alla mobilitazione di tutte le realtà democratiche del territorio e
invita a partecipare al Presidio per Cerveteri Città della Pace sabato 12
gennaio dalle ore 10 alle 13 davanti al Monumento ai Caduti.
Invitiamo anche
la cittadinanza ad esporre il vessillo arcobaleno alle finestre, ai balconi, in
luoghi visibili, e alla tracotanza di
chi vorrebbe andare a rimuovere di sua mano
la bandiera della Pace dal Comune di Cerveteri, con tanto di annunciata manifestazione
( Casa Pound sabato 12 dicembre h11) rispondiamo con i fatti e cioè con la
giurisprudenza.
Il caso delle bandiere
della Pace risale alla guerra in Iraq (2003) quando molti Comuni le esposero. “L’art. 12 del
D.P.R. 07/04/2000 n. 121 – recita la sentenza in questione – ( Cassazione - Esposizione
delle bandiere all'esterno degli Edifici pubblici) DEMANDA all'autonomia
normativa e regolamentare delle Pubbliche Amministrazioni (COMUNE – PROVINCIA –
REGIONE) la possibilità di esporre gonfaloni e/o bandiere diverse da quella
Nazionale e dell’Unione Europea. (obbligatorie “ex lege”). Il DPR n. 121/2000
NON CONTIENE alcuna sanzione penale né alcun rinvio espresso a norme del
Codice Penale. Pertanto l’esposizione della bandiera internazionale della PACE
non costituisce reato, in quanto non esiste nel nostro ordinamento alcuna
specifica norma sanzionatoria. Deve quindi applicarsi correttamente il
principio di diritto “NULLUM CRIMEN , NULLA POENA SINE LEGE”! Nel diritto
penale vige il principio della TASSATIVITA’ della norma e quindi il divieto
dell’analogia, ne consegue che in assenza di una norma penale specifica NON
esiste alcun reato. NON e’ possibile neppure applicare il reato di vilipendio
della bandiera dello Stato, previsto dall'art. 292 c.p. Infatti il vilipendio
della bandiera Nazionale presuppone una manifestazione di spregio o disprezzo
del nostro tricolore; a tal proposito il Tribunale di Milano ha correttamente
sostenuto che: “Il vilipendio punito dall'art. 292 c.p. non e’ qualsiasi forma
di dissenso politico e aggressione allo Stato ed ai suoi simboli
rappresentativi, bensì è il comportamento gratuitamente offensivo e fine a se
stesso esorbitante dal legittimo esercizio della libertà di manifestazione del
pensiero, in quanto non funzionale alla manifestazione di critica politica”
(25/5/2001).Esporre la bandiera dell'”arcobaleno” NON solo non costituisce
alcuna “disprezzo” per il tricolore italiano, ma anzi fa ONORE alla bandiera
Nazionale proprio perché serve a ricordare ai cittadini ed ai governanti
quanto è stabilito dall'art. 11 della Costituzione Repubblicana:”L’ITALIA
RIPUDIA LA GUERRA COME STRUMENTO DI OFFESA ALLA LIBERTA’ DEGLI ALTRI POPOLI E
COME MEZZO DI RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE INTERNAZIONALI”. A nostro avviso,
scagliarsi contro la bandiera arcobaleno, come se fosse un pericolo pubblico, è
solo un mezzuccio per guadagnare visibilità politica sul territorio. E nella
studiata ignoranza i nuovi “bravi” di Casa Pound spacciano per intimazione la
risposta della Prefettura che ha puntualizzato come vanno collocati i vessilli:
“Non è impedita la possibilità di esporre la bandiera della pace ma questa
andrà issata in posizione distante e ben separata da quelle istituzionali”.
Quindi il Comune di Cerveteri è in regola.
Sezione ANPI Ladispoli - Cerveteri "Domenico Santi"