10 gennaio 2019

Bandiera della Pace al Comune di Cerveteri: Presidio 12 gennaio al Monumento ai Caduti. Comunicato della Sezione ANPI Ladispoli-Cerveteri "Domenico Santi"



Difesa della Bandiera della Pace: La sezione ANPI "Domenico Santi" di Ladispoli-Cerveteri si unisce alla mobilitazione di tutte le realtà democratiche del territorio e invita a partecipare al Presidio per Cerveteri Città della Pace sabato 12 gennaio dalle ore 10 alle 13 davanti al Monumento ai Caduti
Invitiamo anche la cittadinanza ad esporre il vessillo arcobaleno alle finestre, ai balconi, in luoghi visibili, e alla tracotanza  di chi vorrebbe andare a rimuovere di sua mano  la bandiera della Pace dal Comune di Cerveteri, con tanto di annunciata manifestazione ( Casa Pound sabato 12 dicembre h11) rispondiamo con i fatti e cioè con la giurisprudenza.  
Il caso delle bandiere della Pace risale alla guerra in Iraq (2003) quando molti Comuni le esposero. “L’art. 12 del D.P.R. 07/04/2000 n. 121 – recita la sentenza in questione – ( Cassazione - Esposizione delle bandiere all'esterno degli Edifici pubblici) DEMANDA all'autonomia normativa e regolamentare delle Pubbliche Amministrazioni (COMUNE – PROVINCIA – REGIONE) la possibilità di esporre gonfaloni e/o bandiere diverse da quella Nazionale e dell’Unione Europea. (obbligatorie “ex lege”). Il DPR n. 121/2000 NON CONTIENE alcuna sanzione penale né alcun rinvio espresso a norme del Codice Penale. Pertanto l’esposizione della bandiera internazionale della PACE non costituisce reato, in quanto non esiste nel nostro ordinamento alcuna specifica norma sanzionatoria. Deve quindi applicarsi correttamente il principio di diritto “NULLUM CRIMEN , NULLA POENA SINE LEGE”! Nel diritto penale vige il principio della TASSATIVITA’ della norma e quindi il divieto dell’analogia, ne consegue che in assenza di una norma penale specifica NON esiste alcun reato. NON e’ possibile neppure applicare il reato di vilipendio della bandiera dello Stato, previsto dall'art. 292 c.p. Infatti il vilipendio della bandiera Nazionale presuppone una manifestazione di spregio o disprezzo del nostro tricolore; a tal proposito il Tribunale di Milano ha correttamente sostenuto che: “Il vilipendio punito dall'art. 292 c.p. non e’ qualsiasi forma di dissenso politico e aggressione allo Stato ed ai suoi simboli rappresentativi, bensì è il comportamento gratuitamente offensivo e fine a se stesso esorbitante dal legittimo esercizio della libertà di manifestazione del pensiero, in quanto non funzionale alla manifestazione di critica politica” (25/5/2001).Esporre la bandiera dell'”arcobaleno” NON solo non costituisce alcuna “disprezzo” per il tricolore italiano, ma anzi fa ONORE alla bandiera Nazionale proprio perché serve a ricordare ai cittadini ed ai governanti quanto è stabilito dall'art. 11 della Costituzione Repubblicana:”L’ITALIA RIPUDIA LA GUERRA COME STRUMENTO DI OFFESA ALLA LIBERTA’ DEGLI ALTRI POPOLI E COME MEZZO DI RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE INTERNAZIONALI”. A nostro avviso, scagliarsi contro la bandiera arcobaleno, come se fosse un pericolo pubblico, è solo un mezzuccio per guadagnare visibilità politica sul territorio. E nella studiata ignoranza i nuovi “bravi” di Casa Pound spacciano per intimazione la risposta della Prefettura che ha puntualizzato come vanno collocati i vessilli: “Non è impedita la possibilità di esporre la bandiera della pace ma questa andrà issata in posizione distante e ben separata da quelle istituzionali”. Quindi il Comune di Cerveteri è in regola. 
Sezione ANPI Ladispoli - Cerveteri   "Domenico Santi"

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