16 maggio 2020

16 maggio 1944: la rivolta dei Rom e dei Sinti ad Auschwitz-Birkenau

Il 16 Maggio 1944, nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, le SS si presentano agli ingressi dello Zigeunerlager (il campo degli “zingari”) per eliminare gli ultimi 5000 Rom e Sinti, donne, uomini e bambini che vi sono rinchiusi. Questi però si ribellano e il massacro è sospeso. Circa 2000 vengono trasferiti in altri Lager e i 2.897 rimasti, bambini, donne e vecchi, vengono sterminati tutti insieme nella notte del 2 Agosto di quello stesso anno.

IL MESSAGGIO DI CARLA NESPOLO:
Le grandi tragedie contemporanee dei rom e dei sinti sono due: il primo è il tentativo di genocidio perpetrato dai nazisti, che ne sterminarono quasi mezzo milione; il secondo è la rimozione di questo sterminio nella coscienza civile.
Come può un'Europa, un'Italia moderna, dimenticare, cancellare, ignorare? In questo oblio cresce il veleno della discriminazione, quella breve traccia che porta al razzismo. Nella società dello spettacolo in cui siamo immersi infastidisce una presenza sociale e umana distinta, con un'altra cultura, altre abitudini, altri stili di vita. E cresce l'esclusione come soluzione del problema, la simbologia della ruspa come della grande macchina per cancellare una realtà che non ci piace.
No, noi non ci stiamo, l'ANPI non ci sta. E chiediamo relazioni e integrazione. Lo chiediamo in primo luogo alle istituzioni. E lo chiediamo, meglio, lo rivendichiamo, in particolare oggi, a pochi giorni da un anniversario. Il 16 maggio 1944, nel campo di concentramento e sterminio di Auschwitz-Birkenau, quattromila “zingari', donne, bambini, uomini, si ribellano alle SS venute per condurli ai forni. Loro si ribellarono allo sterminio, si ribellarono a un potere che prima aveva loro negato i diritti e poi negò loro la vita. Si ribellarono, come in Italia - per conquistare libertà, eguaglianza e democrazia - si ribellarono i partigiani.
Da ciò il nostro primo compito: contrastare la rimozione, informare, ricordare ciò che è avvenuto.
Avvenne per i rom e i sinti, avvenne per gli ebrei, avvenne per gli omosessuali, per gli oppositori politici, per tanti militari italiani. Abbiamo sempre detto, dal dopoguerra, mai più! Oggi, davanti a un mondo che sembra aver dimenticato ogni lezione del passato, lo diciamo con più forza. Continuiamo a fare memoria, a costruire civiltà.
Carla Nespolo - Presidente nazionale ANPI
Roma, 15 maggio 2018



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Ripudia intolleranza, razzismo e antisemitismo.
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