Il comitato direttivo provinciale dell'ANPI di
Roma valuta con grande preoccupazione la crisi economica aggravatasi in tutto
il mondo a seguito dell'esplosione dell'emergenza sanitaria, rilevando il
pericoloso aggravarsi delle tensioni internazionali, dell'affermazione di nuovi
regimi autoritari e dell'esplosione di proteste popolari, di cui quella
statunitense assume un significato particolarmente importante per la potenza e
la modernità di quel paese. Considerato che un singolo episodio, quale la
brutale uccisione di George Floyd di cui ricorre oggi il trigesimo, di per sé
non può mai essere causa di una tale generalizzata protesta, essa manifesta un
disagio profondo non solo della popolazione di colore, ma di una democrazia
escludente dal benessere e dal progresso larghe fasce di popolazione. La spirale povertà, tumulti e
repressione riguarda tutti e non può vederci indifferenti. A gravi violazioni
dei diritti umani assistiamo inoltre in molte parti del mondo, dal Brasile alla
Turchia, come alla negazione del diritto all'autodeterminazione dei popoli,
come per il popolo palestinese e quello curdo. Il nostro impegno
internazionalista, la nostra fede nella libertà e nell'amicizia tra tutti i
popoli ci determinano quindi a partecipare attivamente alle manifestazioni che
si terranno domani venerdì 26 giugno alle ore 16,00 a Castro Pretorio in difesa
del Group Yorum, vittima simbolo della repressione in Turchia ed alla
manifestazione di sabato 27 giugno alle 16,00 in Campidoglio contro il piano
Trump di annessione ad Israele di territori palestinesi occupati dal 1967 e per
il riconoscimento dello Stato di Palestina. Per l'applicazione delle
risoluzioni internazionali che prevedono la pacifica coesistenza di due popoli
e di due Stati, contro un piano che rappresenta una vera propria miccia nella
polveriera del medioriente, per il diritto dei palestinesi a vivere sulla
propria terra nella libertà e nella dignità del proprio popolo.
Nel nostro paese l'aggravarsi della crisi
economica dovuta all'emergenza sanitaria ha già prodotto un milione di poveri
in più secondo l'Istat dall'inizio di marzo, mentre ancora non si erano
recuperati i livelli di produzione pre-2008. A settembre, con la temuta ripresa
dei licenziamenti e degli sfratti, rischiamo di entrare in una nuova e
terribile fase politica, economica e sociale.
Per questo manifestiamo solidarietà alle
manifestazioni odierne dei metalmeccanici e dei lavoratori della scuola ed alle
loro giuste rivendicazioni, come abbiamo solidarizzato con lo sciopero dei
braccianti agricoli. E' necessario intervenire subito con coraggiosi
provvedimenti di applicazione integrale dei fondamentali principi
costituzionali, lascito e monito dell'antifascismo, della Resistenza e della
Guerra di Liberazione, non basterà comunque affidarsi agli aiuti UE ma sarà
necessario intervenire strutturalmente perché tutto non ritorni come prima,
cominciando da un serio intervento di riforma fiscale, progressiva come vuole la
Costituzione, ed al reperimento di tutte le risorse necessarie a rafforzare la
sanità pubblica, anche per i temuti rischi di una ripresa dell'emergenza
sanitaria, come è necessario rafforzare con nuove risorse il sistema
dell'istruzione pubblica, oppure la ripresa autunnale sarà una semplice chimera
e non potrà avvenire in sicurezza per studenti, insegnanti e famiglie. Bisogna
che sia chiaro a tutte e a tutti che in mancanza dell'integrale applicazione
dei principi costituzionali, la propaganda dell'estrema destra italiana, non
solo fascista, sarà sempre più forte e comporterà gravi rischi di degenerazione
del nostro sistema democratico e delle nostre libertà. Anche per questo
insistiamo con determinazione nel segnale necessario e dovuto dello scioglimento
di tutti i partiti e i movimenti che si rifanno direttamente al fascismo e alla
passata dittatura.
Il comitato direttivo provinciale impegna i
propri organismi a:
– convocare una nuova assemblea cittadina ponendo all'odg questi temi
politici ed il contrasto ai fascismi;
– sostenere il prossimo 5 luglio l'iniziativa di solidarietà promossa
dalla Libera Assemblea Centocelle davanti al locale "La pecora
elettrica", contro le mafie che soffocano la città;
– organizzare per il 6 luglio, con il nazionale, i sindacati dei
lavoratori e le associazioni della Resistenza, la celebrazione del sessantesimo
del 6 luglio 1960, manifestazione cittadina e movimento nazionale che costrinse
alle dimissioni il governo Tambroni nato dall'appoggio del partito fascista di
allora l' MSI;
– convocare l'Assemblea dei presidenti e dei segretari di sezione il 9
luglio prossimo;
– organizzare iniziative ad ogni livello per sensibilizzare la
cittadinanza e dare indicazione di voto contrario al referendum costituzionale
di settembre, col quale è previsto il taglio della rappresentanza democratica,
quale nuovo attacco al sistema democratico parlamentare.
25 giugno 2020
Approvato all'unanimità