24 luglio 2021

Ci ha lasciati il partigiano gappista Giuseppe Dama

 Il comitato provinciale dell’ANPI di Roma esprime immenso dolore per la scomparsa del partigiano gappista Giuseppe Dama ed esprime le più sentite condoglianze ai familiari.

Giuseppe Dama è nato a Verona il 14 aprile 1923. Maestro elementare, studente di medicina, iscritto al Pci dal 1946. Partigiano combattente dal settembre 1943 al 25 aprile 1945, fu vice commissario della brigata Verona e operò nei Gruppi di azione patriottica. Nel 1946 fu membro del consiglio nazionale del Fronte della Gioventù e segretario della sezione comunista veronese di S. Zeno. Dopo vari incarichi di partito nella provincia di Verona e nel Veneto si trasferì a Roma. Numerosi anche gli incarichi ricoperti nella federazione romana. Nell'ambito nazionale fu, sin dai primi anni sessanta, collaboratore politico dell'ufficio di segreteria e della sezione stampa e propaganda; nel 1966 venne nominato direttore dell'Istituto di Studi Comunisti di Frattocchie, incarico che mantenne fino al 1975. In occasione del XIV congresso nazionale del partito entrò a far parte dell'ufficio di segreteria e vi rimase fino al XVI congresso del 1981. Nel 1983 entrò nell'ufficio di coordinamento nazionale e dal 1989 al 1996 fu segretario del consiglio nazionale, della direzione, dell'ufficio di coordinamento politico. Nel 2000 è stato eletto presidente del comitato dei garanti e dal 1992 al 2003 è stato membro del comitato direttivo provinciale dell'ANPI di Roma e quindi presidente onorario della sezione ANPI Roma Centro “Guido Rattoppatore – Omero Ciai”.

Fu compagno di una vita di Anita Pasquali, storica protagonista del PCI e del movimento femminista, scomparsa nel 2017.


23 luglio 2021

Nettuno: installazione di un cippo che rivendica come terre italiane Istria, Fiume e Dalmazia. Comunicato ANPI provinciale di Roma e della sezione di Anzio-Nettuno

Riteniamo gravissimo quanto accaduto a Nettuno nei giorni scorsi. L’installazione di un cippo che rivendica come terre italiane Istria, Fiume e Dalmazia (oggi parte di Slovenia e Croazia) rievoca il nefasto passato della dittatura fascista fatto di politiche nazionaliste, di aggressione e italianizzazione forzata che hanno portato ad atroci e tragiche conseguenze tanto per gli italiani quanto per le popolazioni slave che subirono deportazioni, stragi, distruzioni delle città e crimini di guerra rimasti impuniti nel dopoguerra. 

Apprendiamo con sdegno e rammarico che l’Amministrazione comunale di Nettuno, Istituzione come tutte le altre del territorio nazionale che fonda la sua origine sui principi costituzionali, abbia autorizzato e presenziato con alcuni esponenti istituzionali ad una iniziativa di stampo nostalgico richiamante storia, linguaggio e rivendicazioni politiche del fascismo. Riteniamo inoltre molto grave che l’Amministrazione comunale abbia promosso con la presenza di un Assessore all'evento una iniziativa insieme ad organizzazioni dichiaratamente fasciste come Casapound (movimento politico interessato da diverse indagini e processi per aggressioni ed apologia, le cui sedi negli ultimi tempi oggetto di sgombero, vedevano al proprio interno materiali inneggianti ai criminali nazisti Himmler e Priebke). 

Che la “difesa della memoria storica della nazione” sia affidata a circoli neofascisti (come si legge nei comunicati di tali gruppi), Associazioni che portano il triste nome della X Mas (reparto comandato da Junio Valerio Borghese, resosi responsabile di crimini contro le popolazioni civili ed i partigiani durante la Seconda Guerra Mondiale e nel 1970 promotore di un colpo di Stato contro la Repubblica)  e sedicenti “storici” da parte dell’amministrazione comunale evidenzia da un lato lo scadimento culturale della dimensione pubblica e politica e dall’altro la precisa volontà di revisionare la storia sottraendola agli elementi fattuali e riconducendola ad un piano propagandistico che nulla ha a che vedere con la trasmissione del sapere e la formazione della cittadinanza repubblicana informata, nella nostra Costituzione, ai valori della Resistenza, della Lotta di Liberazione e dell’antifascismo. 

Auspichiamo una pronta presa di distanza da parte del Sindaco di Nettuno che prestando la sua opera come primo cittadino dovrebbe informare la sua azione istituzionale ai valori della Costituzione repubblicana piuttosto che permettere una pubblica riabilitazione delle mire territoriali proprie del fascismo attraverso la partecipazione di esponenti dell'Amministrazione comunale. Ci rivolgiamo inoltre a tutte le  organizzazioni democratiche ed antifasciste affinché anche loro si mobilitino a riguardo.

Ass. Naz. Partigiani d'Italia

Comitato Provinciale di Roma

Sezione " Vittorio Mallozzi e Mario Abruzzese"




20 luglio 2021

Striscione fascista contro il calciatore Elseid Hysaj. Dura condanna dell'atto e solidarietà all'atleta da parte dell'ANPI provinciale di Roma

Il comitato provinciale dell’ANPI di Roma, nell’esprimere la più piena solidarietà all’atleta Elseid Hysaj, che ha cantato Bella Ciao, canzone simbolo della lotta contro i fascismi e i razzismi in tutto il mondo, condanna duramente l’esposizione da parte di sedicenti tifosi, di uno striscione in cui, oltre ad attaccare il calciatore con epiteti inqualificabili, si dichiara la società calcistica S.S. Lazio essere “fascista”.

Tale affermazione è una palese idiozia (e lo si è visto dalla grande reazione da parte di moltissimi tifosi che hanno condannato tale atto e hanno espresso solidarietà al calciatore), trattasi di reato di apologia del fascismo e intimidazione.

Per troppo tempo sono state tollerate le aberrazioni fasciste negli stadi, le società tutte ne devono prendere le distanze ed emarginare chi le pratica. Lo sport si ispira a valori antitetici al fascismo e al razzismo, la cui apologia è apologia della persecuzione, dell’assassinio, della dittatura terroristica e delle stragi, delle guerre di aggressione e degli stermini e deve essere perseguita dalle Autorità in applicazione della Costituzione e delle norme vigenti.





20 luglio 2021: il gappista Gastone Malaguti compie 95 anni

 

Oggi 20 luglio Gastone Malaguti compie 95 anni! Auguri “Biondino”, auguri "Efistione"!!!!!

Settima brigata Gap Garibaldi a Bologna. Partecipò tra l'altro alla storica "Battaglia di Porta Lame".
"Nomi di battaglia ne ha cambiati molti: prima Gaston ("ma non funzionava molto, troppo simile al mio vero nome", dice divertito), poi Gas, per arrivare a Biondino quando un partigiano che usava quel nome morì, fino a Efistione, riferimento al braccio destro di Alessandro Magno per il suo ruolo da gappista. Efistione, un nome che gli è rimasto dentro e ancora oggi lo usa per il suo indirizzo e-mail".












Il partigiano Gastone Malaguti, interviene al 25 aprile 2021 dal palco di Porta San Paolo

25 aprile 2021: il racconto di Gastone in podcast:

Intervista su La Repubblica TV:
Il partigiano Malaguti: "Così combattemmo a Porta Lame e liberammo Bologna"










Interviste e scritti:




16 luglio 2021

Harry Shindler, il "cacciatore di ricordi" compie 100 anni il 17 luglio 2021. I più grandi e sentiti auguri!



17 luglio 2021 - Harry Shindler festeggiato e premiato presso l'ambasciata inglese per il suo impegno sulla memoria della Guerra di Liberazione dell'Italia. Alle sue spalle: Maria Luisa Forenza, vedova di Peter Tompkins (agente dell'OSS, ebbe un ruolo di particolare importanza durante l'occupazione nazista dell'Italia); Fabrizio De Sanctis e Antonio Bruni, rispettivamente presidenti dell'ANPI provinciale di Roma e di S. Benedetto del Tronto



Harry Shindler, veterano inglese, nel 1944, poco più che ventenne, sbarcò ad Anzio con tanti altri ragazzi per liberare l’Italia dall'orrore del nazifascismo. Nel nostro Paese c’è rimasto: ha sposato un’italiana, vive a San Benedetto del Tronto e per il resto della sua vita si è occupato di ricerche di soldati scomparsi, di rintracciare relitti, di dare un nome a tombe di combattenti sconosciuti. Oggi conserva una grande energia e trascorre le sue giornate di veterano facendo luce su casi e vicende irrisolte dell’avanzata alleata in Italia.

Harry Shindler al centro, con i partigiani Mario Fiorentini e Mario Di Maio



E' rappresentante in Italia della Italy Star Association 1943 - 1945 (associazione combattentistica dei reduci inglesi).

Grande amico della Resistenza italiana, il comitato provinciale dell'ANPI lo abbraccia riconoscente, anche in rappresentanza di tutti quei ragazzi che lottarono e morirono per la Liberazione dell'Italia dall'orrore del nazifascismo.


Discorso sul palco del 25 aprile 2019 a Porta San Paolo:





Una docu-intervista:








Autore del libro "My War is not Over" (con Marco Patucchi), è il protagonista dell'omonimo documentario di Bruno Bigoni


Su Vimeo on demand:

https://vimeo.com/ondemand/mywarisnotovermovie

Pagina ufficiale del documentario:

https://www.facebook.com/mywarisnotovermovie/

Recensioni:

https://www.oltreilponte.org/cultura/7394/

https://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2017/11/16/news/il_doc_sul_soldato_shindler_con_roger_waters_sulle_spiagge_della_guerra_-181231299/


Interviste:

https://www.ilrestodelcarlino.it/ascoli/cronaca/shindler-ecco-come-liberammo-roma-1.5193656

https://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-89428fe7-2399-4c90-bcc9-13b461777579.html#p=1


14 luglio 2021

Ettore "Ivan" Saccani, partigiano, ci ha lasciati il 13 luglio

Ettore Saccani, nato a Campegine  (Reggio Emilia) il 25 maggio 1927. Deceduto a Roma il 13 luglio 2021 all’età di 94 anni. 

Iscritto all’ANPI provinciale di Roma, sezione Musu-Regard del II Municipio. 



Nato in una famiglia antifascista emiliana (figlio di Ugo e Maria Iotti) partecipa, ancora sedicenne, a quella che oggi viene ricordata come la Pastasciutta Antifascista che si tenne a Campegine il 25 luglio 1943, organizzata su iniziativa della Famiglia Cervi, e che vide la mamma Maria tra le numerose donne impegnate a cucinare presso il caseificio del paese. 

L’ingresso nella Resistenza avviene, qualche mese dopo, nell’autunno del 1943, proprio attraverso la diretta conoscenza della Famiglia Cervi, residente a pochi chilometri dalla sua abitazione. 

E’ proprio uno dei fratelli Cervi a fornirgli le istruzioni per la formazione di una squadra di giovani antifascisti disposti a partecipare ad azioni di sabotaggio sul territorio. Solo poche settimane dopo, il 28 dicembre 1943, i sette fratelli Cervi, insieme a Quarto Camurri, furono fucilati dai fascisti al poligono di Reggio Emilia. 

Dopo l’iniziale “arruolamento” ad opera dei Cervi, Ettore all’inizio del maggio 1944 entra a far parte nella 77esima S.A.P. (Squadre di Azione Patriottica), operante nella pianura reggiana, e per alcuni mesi nasconde tale sua attività mantenendo una regolare frequentazione delle scuole superiori nella vicina Reggio Emilia, mantenendo una frequentazione della casa della Famiglia Cervi. 

All’inizio del gennaio del 1945 riesce a sfuggire alla cattura da parte di militi delle Brigate Nere che si recano presso la sua abitazione per arrestarlo, avendo appreso della sua attività di Partigiano.

Pochi giorni dopo, esattamente il 14 gennaio 1945, Ettore sale in montagna e si unisce alla 144esima Brigata Garibaldi, formazione partigiana operante sull’Appennino reggiano, principalmente nell’area tra il fiume Enza e la Strada del Cerreto, assumendo il nome di battaglia di “Ivan”. 

Nella 144esima arriverà a ricoprire, benché ancora diciassettenne, il ruolo di Vice Commissario di Battaglione, che svolgerà fino al giorno alla Liberazione.

Il 25 aprile entra festante a Reggio Emilia insieme ai suoi compagni, superando l’ostacolo degli ultimi cecchini fascisti ancora presenti in città. 

Al termine della guerra di Liberazione, l’istituita commissione  per il riconoscimento delle qualifiche partigiane attribuisce ad Ettore la qualifica di partigiano combattente, riconoscendogli il grado militare corrispondente a quello di sottotenente.  

Nel dopoguerra Ettore si trasferisce a Roma, dove si sposerà, dove nasceranno i suoi figli e dove trascorrerà il resto della sua lunga vita. 


Testimonianza in video alla scuola Guido Reni








Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7/03/2001. Il blog è strumento di comunicazione degli eventi (e i relativi commenti) organizzati dal Comitato Provinciale e dalle Sezioni dell’A.N.P.I. Provinciale di Roma; promuove la libertà di pensiero, aderisce ai principi della Costituzione repubblicana, è antifascista e antitotalitario.
Ripudia intolleranza, razzismo e antisemitismo.
Le foto contenute in questo blog sono da intendersi a puro carattere rappresentativo, divulgativo e senza alcun fine di lucro. Sono © dei rispettivi autori, persone, agenzie o editori detenenti i diritti. In qualunque momento il proprietario può richiederne la rimozione tramite mail qui indicata. Tutto il materiale letterario/fotografico che esula dalle suddette specifiche è invece di proprietà © del curatore del presente blog e soggetto alle leggi sul diritto d'autore. Se ne vieta espressamente l'utilizzo in qualsiasi sede e con qualsiasi modalità di riproduzione globale o parziale esso possa essere rappresentato, salvo precedenti specifici accordi presi ed approvati con l'autore stesso e scrivente del blog medesimo, e alle condiizoni Creative Commons.© Copyright - Tutti i diritti riservati.