30 novembre 2012

Il 5 dicembre presentazione del libro "Il ponte sette luci. Biografia di Giuseppe Levi Cavaglione"

 Mercoledì 5 dicembre 2012, ore 17,45

Casa della memoria e della storia

via San Francesco di Sales 5, Roma

Circolo Gianni Bosio, Irsifar e Anpi

presentano il libro
Il ponte sette luci
Biografia di Giuseppe Levi Cavaglione

                                          
                                     di Lidia Maggioli e Antonio Mazzoni
                                                        Edizioni Metauro 2012
                                                                      
Un caso fortuito ha permesso agli autori di collegare la prima parte poco nota della
vita  del  giovane  ebreo  genovese,  schedato a  26  anni  come  antifascista,  poi incarcerato e  inviato al confino  per tre anni  con continui spostamenti in luoghi sempre più  isolati, alla successiva lotta  partigiana come unico comandante ai
Castelli Romani per nomina del CLN.

                                                          Intervengono

        Mario Avagliano         Agostino Bistarelli           Sandro Portelli                                            
                                        Coordina Pupa Garribba

     Saranno presenti gli autori e la figlia  Maura Levi Cavaglione

L’ingresso è libero                                           Per informazioni : 066876543

28 novembre 2012

La Resistenza volle costruire qualcosa di nuovo" editoriale di Carlo Smuraglia su Patria Indipendente

E' in uscita il numero di dicembre 2012 di "Patria Indipendente".
In questo numero:

- Sì , la Resistenza volle costruire qualcosa di nuovo (in allegato): il Presidente Nazionale dell'ANPI, Carlo Smuraglia, risponde alle domande di un gio
vane

 - Le stragi nazifasciste del '43-'45 e la ricerca di verità e giustizia: gli aspetti storici, giuridici e giudiziari e l'iniziativa dell'ANPI in tutto il Paese
 
- Femminicidio: il massacro continua giorno dopo giorno - inchiesta su un fenomeno di drammatica attualità
 
- "Le promesse di Marchionne? Tutte da verificare": intervista a Maurizio Landini, Segretario generale della FIOM-CGIL
 
- Il partigiano Mattei e la guerra alle "sette sorelle": un profilo storico di Enrico Mattei
 
 
 

27 novembre 2012

Prigionieri degli Alleati: due libri alla Casa della Memoria il 30 novembre

L’A.N.P.I. di Roma
è lieta di invitare  alla presentazione dei volumi
“ I prigionieri italiani negli Stati Uniti ”
di Flavio Giovanni Conti, edizioni Il Mulino
“ Wops. I prigionieri italiani in Gran Bretagna “
di Isabella Insolvibile, Edizioni Scientifiche Italiane
Venerdì 30 novembre 2012 ore 18:00
Casa della Memoria e della storia
Via San Francesco di Sales, 5






Tra il 1940 e il 1946 quasi ogni famiglia italiana aveva un congiunto o parente prigioniero di guerra all’estero. Oltre un milione e duecentomila nostri militari furono catturati in Europa, in Africa o nel Mediterraneo. Di questo rilevante numero, circa 600 mila finirono nelle mani degli Alleati: 408 mila detenuti dagli inglesi, 125 mila dagli americani, 37 mila dai francesi e 20 mila quelli ufficialmente dichiarati dall’Unione Sovietica.
Nel dopoguerra per lungo tempo la questione dei soldati italiani prigionieri di guerra degli Alleati è stata pressoché rimossa dalla memoria collettiva e la storiografia vi ha prestato scarsa attenzione. A colmare questo gap, sono intervenuti i due interessanti libri di Flavio Giovanni Conti, I prigionieri italiani negli Stati Uniti  (Il Mulino), e di Isabella Insolvibile, Wops. I prigionieri italiani in Gran Bretagna (Edizioni Scientifiche Italiane), entrambi basati in larga parte su documentazione inedita, tratta da archivi italiani, inglesi e statunitensi. Due saggi che hanno ricostruito le caratteristiche e le esperienze umane di questa prigionia, restituendoci una pagina di storia dimenticata, che ebbe influenza anche sulle vicende italiane del dopoguerra.

Interventi di:
Agostino Bistarelli  -  Giunta centrale per gli studi storici
Michele Colucci   -  CNR  - Istituto di Studi sulle Società del Mediterraneo

Modera:  
Mario Avagliano  -  Giornalista e vicepresidente ANPI di Roma

Saranno presenti i due Autori Flavio Giovanni Conti e Isabella Insolvibile

ANPInews n. 56 27 nov. 4 dicembre 2012

Su questo numero di ANPInews:
 
APPUNTAMENTI
Domenica 2 Dicembre l’ANPI consegnerà “simbolicamente” alla Regione Emilia-Romagna i fondi raccolti per le zone terremotate
ARGOMENTI
Notazioni del Presidente Nazionale ANPI, Carlo Smuraglia:
Segnalo due significative e unitarie iniziative antifasciste, una a Treviso, laltra a Catania
Desidero segnalare due iniziative antifasciste di particolare rilievo, non perché siano isolate (ché anzi c’è tutto un fiorire di manifestazioni in tutta Italia), ma perché è significativo il tipo di scelta unitaria che si è fatto in entrambi i casi(...)
Il corteo di Casa Pound a Roma: come si può definire una “vittoria della democrazia” veder sfilare per Roma coloro che si richiamano ad un passato che non può essere motivo di esaltazione ed anzi deve considerarsi estraneo ai valori conclamati dalla nostra Costituzione?
Sabato scorso ci sono state, a Roma, diverse manifestazioni di studenti, di docenti, di antifascisti; e c’è stato anche un corteo (autorizzato, con limitazioni di percorso) di Casa Pound. Tutto si è svolto senza incidenti; e grande è stata la soddisfazione di tutti noi, così come grandi erano state le preoccupazioni della vigilia, giustificate da recenti episodi.Ma ciò che mi colpisce particolarmente è la dichiarazione del Ministro degli interni, “Oggi ha vinto la democrazia”. Io capisco la soddisfazione, ma che sia stata una vittoria della democrazia, c’è da dubitarne(...)
La violenza alle donne: il fenomeno è gravissimo ma bisogna scavare nel profondo per riuscire a combatterlo. Possiamo deprecare la violenza e ribadirlo ancora una volta, con forza; il problema, però, è culturale
Si è celebrata anche in Italia la giornata contro la violenza sulle donne. Forse un po’ distratta dalle primarie, buona parte della stampa non ha dedicato a questa tematica un’attenzione che andasse al di là di alcuni dati statistici e alcuni luoghi comuni.
Il fenomeno è gravissimo, in realtà, ma bisogna scavare nel profondo per riuscire a combatterlo (...)
Le primarie del Pd: non posso esimermi dal prendere atto, con soddisfazione, di un importante momento di maturità e di impegno da parte di almeno una quota rilevante di cittadini

Fedeli alla nostra regola di restare estranei rispetto alle votazioni, politiche, amministrative e primarie, non commenterò i risultati delle recenti primarie del centro sinistra, peraltro non ancora concluse, visto che ci sarà un ballottaggio.
Ma non posso esimermi dal prendere atto, con soddisfazione, di un importante momento di maturità e di impegno da parte di almeno una quota rilevante di cittadini(...)

26 novembre 2012

Bandiera Rossa nella Resistenza Romana


Mercoledì 28 novembre alle ore 17 (presso la sede della CGIL  Roma Nord ) la Sezione Anpi Aurelio Cavalleggeri, in collaborazione con la Cgil Roma Nord e SPI Cgil, presenterà il Libro di Silverio Corvisieri "Bandiera Rossa nella Resistenza Romana" (vedi nuova locandina allegata).
Tutta la cittadinanaza è invitata a partecipare.
A tal merito chiediamo la vostra presenza e di diffondere l’appuntamento attraverso i vostri strumenti di comunicazione ad associazioni e persone interessate all’argomento.
Un affettuoso saluto.

Il Presidente                          Il Segretario
C.Buscalferri                         S.Guarino

23 novembre 2012

Comunicato Stampa - Manifestazioni del 24 novembre: l’Anpi di Roma al sit in democratico a Piazza dell’Esquilino contro Casapound, e a Piazza Farnese con la CGIL per la scuola

L'ANPI di Roma e il Coordinamento romano antifascista a difesa dell'Ordine democratico e della Costituzione, ritengono positiva e necessaria l'assunzione di responsabilità delle Autorità preposte di impedire sabato 24 novembre a Casapound e Blocco studentesco la sfilata per le vie del centro di Roma, Città Medaglia d'Oro per la Resistenza, relegandola ad una zona più decentrata della città.

Continuiamo a credere che a queste organizzazioni vada impedita ogni agibilità perché contrarie al dettato costituzionale, richiamandosi esse stesse nella simbologia, nei nomi, e nell'ideologia al fascismo, sconfitto dalla storia e illegale proprio in base all'ordinamento costituzionale.

Chiediamo la massima vigilanza, perché sono ormai troppo frequenti gli episodi di intolleranza politica, le violenze e le pulsioni razziste e antesemite palesate dalle suddette organizzazioni che si definiscono "dei fascisti del terzo millennio". E chiediamo altresì l'applicazione delle leggi Scelba e Mancino la dove se ne riscontrassero i presupposti.

Chiamiamo la Roma democratica e antifascista che ritiene ancora attuali le battaglie per la libertà e per l'uguaglianza, per la giustizia e per la democrazia, a partecipare al sit in che si svolgerà sabato 24 novembre dalle ore 16 a Piazza dell'Esquilino.

Preso atto della revoca della manifestazione indetta dalle forze sindacali a Piazza del Popolo sabato 24 novembre l'ANPI di Roma parteciperà al presidio della FLC CGIL a Piazza Farnese convocato per le ore 9.30.

Roma, 23 novembre 2012

22 novembre 2012

Comunicato Stampa Anpi Roma: no al nuovo raduno fascista a Roma


I cittadini, le istituzioni democratiche e l'Anpi non possono sopportare ancora una volta le pagliacciate dei nostalgici fascisti.

La manifestazione del 24 novembre a Roma del Blocco Studentesco e di Casa Pound Italia costituisce un atto gravissimo di sfida alla democrazia da parte di movimenti che, nella simbologia, nei nomi (radiobandieranera, fascisti del terzo millennio) e nella cultura si richiamano a un’ideologia, il fascismo, portatrice di lutti, di dittatura e di persecuzione degli oppositori e degli ebrei e di ogni altra minoranza. Un’ideologia sconfitta per fortuna dalla storia e illegale in base all’attuale ordinamento costituzionale. Casapund, soprattutto nella capitale ma non solo, si è resa troppo spesso protagonista di episodi di intolleranza politica e violenze.

L’Anpi di Roma ritiene urgente che intervengano il questore, il prefetto e il ministro dell’Interno Cancellieri per vietare una manifestazione provocatoria, che rappresenta un insulto verso una città medaglia d’oro della Resistenza come Roma da parte di un movimento estremista come Casa Pound, che mira a presentarsi alle elezioni e raccogliere nelle urne le peggiori pulsioni della destra estrema, violenta, razzista, antisemita ed antieuropea.

Sono anni che l'Anpi di Roma svolge un ruolo fondamentale nelle scuole, con incontri, dibattiti, testimonianze sulla Resistenza, sulla Costituzione, sulla legalità e la democrazia, con visite in luoghi come le Fosse Ardeatine e il Museo Storico della Liberazine di via Tasso, proponendo quei valori di chi ha combattuto per liberare il paese dalle più terribili violenze e ingiustizie, contribuendo a costruire la società in cui viviamo. Un esempio dunque ben diverso dalle incursioni fasciste di Casapound e Blocco Studentesco nei licei con fumogeni e volti coperti minacciando studenti e docenti. Le azioni di questi gruppi non sono ragazzate futuriste o dannunziane, come amano difenderle, ma reati forieri di odio e disvalori che tutta la società deve riconoscere e condannare prima che si sedimentino come libero arbitrio.

Condividiamo la preoccupazione e l’appello delle forze democratiche e antifasciste – conclude la nota dell’Anpi – e riteniamo che la Repubblica Italiana nata dalle lotte, dal sangue e dal sacrificio dei partigiani, dei deportati politici, dei militari e degli Imi, gli internati militari nei lager, non meriti tale sfregio alla Memoria e che bisogna essere tutti uniti e lavorare assieme nelle scuole e nella società per l'affermazione della verità storica, per la libertà e per una cultura di pace, antifascista e democratica.
 
Roma, 22 novembre 2012

21 novembre 2012

Comunicato Stampa: Scuola, l’Anpi di Roma aderisce alla manifestazione del 24 novembre


La scuola pubblica non deve perdere la sua funzione primaria che è quella di garantire a tutti il diritto allo studio, una istruzione adeguata al conseguimento delle proprie aspirazioni e un futuro civile e professionale dei cittadini di domani.
 
Per questo l’Anpi di Roma aderisce alla manifestazione nazionale contro i tagli alla scuola e all’istruzione pubblica indetta da FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, Snals e Gilda.
 
Sabato 24 novembre i militanti e i simpatizzanti dell’Anpi saranno a Piazza del Popolo (ore 10-13) accanto agli studenti, ai docenti e agli altri lavoratori scolastici.
 
Roma, 21 novembre 2012

20 novembre 2012

Anpi Roma: fare luce su violenze delle forze dell'ordine. Si alla riconoscibilità degli agenti


Comunicato dell'Ufficio di Presidenza Anpi Roma: fare chiarezza su violenze delle forze dell'ordine nei confronti degli studenti. Favorevoli al codice di riconoscibilità sulle uniformi o sui caschi.
Le ragioni degli studenti scesi pacificamente in piazza il 14 novembre scorso invocando meno tagli alla scuola, più lavoro, più diritti e più giustizia sociale sono sacrosante e chiedono ascolto. Un ascolto che deve passare attraverso l'auspicio che le istituzioni preposte facciano nel più breve tempo possibile piena luce sugli episodi di violenza di cui si sono resi protagonisti alcuni agenti delle forze dell’ordine, oscurando il buon operato di quanti si sono comportati correttamente a tutela dei manifestanti. La polizia è al servizio dello Stato democratico e deve assicurare la sicurezza di tutti i cittadini, evitando gli abusi di potere, le manganellate e i pestaggi gratuiti.
L’Anpi di Roma è favorevole all’idea di dotare le uniformi o i caschi degli agenti di un codice di riconoscibilità, come già avviene in altri paesi europei, in modo da tutelare da un lato il loro operato e dall'altro l’incolumità di quanti esprimono le loro opinioni con manifestazioni pacifiche. Una manifestazione studentesca non può essere trattata come guerriglia. In uno stato democratico non è ammissibile una sospensione dei diritti, come è purtroppo già avvenuto in casi ben più gravi, come alla scuola Diaz o alla caserma di Bolzaneto durante il G8 di Genova, o per i più recenti casi Cucchi o Aldovrandi.
Gli studenti, tuttavia, devono trovare la capacità di isolare chi scende in piazza considerando le forze dell’ordine un ostacolo e condannare le violenze fini a se stesse prodotte da quella minoranza di studenti o di persone infiltrate che, così facendo, distolgono lo sguardo dai motivi legittimi della protesta.
Ufficio di Presidenza dell'ANPI di Roma

19 novembre 2012

«No al fascismo in cento piazze diverse» Carlo Smuraglia - L' UNITA' - 17 novembre 2012

Riportiamo l'intervento del Presidente dell'ANPI Carlo Smuraglia pubblicato sull'Unità del 17 novembre 2012.
La rassegna stampa dedicata alla giornata nazionale sul tesseramento è pubblicata nel sito dell'Anpi nazionale.

No al fascismo in cento piazze diverse
In Italia, quelli che apparivano semplici rigurgiti di nostalgismo fascista, si stanno manifestando con rinnovato impegno, con rinnovata ampiezza e con crescente diffusione. Si aprono nuove sedi di movimenti neofascisti, si assumono iniziative, spesso ardite, da parte di Forza Nuova, di «Fiamma Tricolore», di «Casa Pound», con un vero e proprio crescendo e spesso con la protezione e l’incoraggiamento anche da parte di pubblici amministratori.

Aumenta la violenza delle manifestazioni, anche da parte di coloro che storicamente risorgono in occasione delle crisi cercando di approfittarne e finiscono sempre per porre in essere vere e proprie spinte verso destra, i cui sbocchi sotto il profilo storico sono sempre stati nefasti. Si aggiungono anche i tentativi di collegamento, addirittura a livello europeo, di cui è inequivocabile dimostrazione la recente manifestazione dell’Mse a Roma. In questa situazione complessiva, la linea di difesa di coloro che credono nei valori della democrazia e dell’antifascismo è ancora troppo debole e spesso incerta tra la reazione immediata e la riflessione più ampia e il tentativo di coinvolgere nella resistenza e nel contrattacco, molti cittadini e le stesse istituzioni.
Colpisce il fatto che l’esposizione di simboli fascisti e le manifestazioni aperte di fascismo (vedi le vergognose esibizioni durante il funerale di Pino Rauti) e nazismo lascino indifferente tanta parte dei cittadini, che non ne considera la gravità e la pericolosità, e trovino un clima troppo tiepido anche nelle istituzioni che dovrebbero garantire il rispetto della Costituzione. Istituzioni che, al più, possono prendere in considerazione il problema sotto il profilo dell’ordine pubblico, senza avvedersi che il problema è molto più serio e coinvolge princìpi e tematiche riferibili ai valori costituzionali.

Tutto questo trova le sue radici nel fatto che il nostro Paese non ha mai fatto seriamente i conti con il proprio passato, non ha mai analizzato e fatto conoscere a fondo il fascismo, ha trascurato non di rado le pagine più belle della nostra storia, come la Liberazione dai tedeschi e dai fascisti, ed infine è stato troppo tiepido di fronte ai continui attacchi di negazionismo e di revisionismo. Si è diffusa la falsa idea di un fascismo «buono» e «mite», contro la verità e la realtà, a fronte dei tremila morti del primo periodo del fascismo, delle leggi razziali, delle persecuzioni di chi non era fascista e della guerra in cui sono stati mandate al massacro decine di migliaia di giovani e si è rovinato e distrutto il Paese. Revisionismo e negazionismo favoriscono la sottovalutazione dei fenomeni, producono diseducazione e disinformazione, non aiutano la diffusione di un antifascismo di fondo, che dovrebbe essere il connotato comune di tutte le generazioni. Ancora più grave che le stesse istituzioni, mai liberate del tutto dalle incrostazioni fasciste, facciano così poco per trasformarsi in quegli organismi democratici che disegna la Costituzione, con fondamentali disposizioni come l’art. 54 e l’art. 97, ma poi con tutto il quadro dei princìpi che ne costituiscono l’ossatura, il fondamento e la base.

Che dei Comuni possano mostrare aperta simpatia verso i movimenti neofascisti, così come il fatto che troppi prefetti e questori restino inerti (oppure si attestino, come si è detto, sull’ordine pubblico) a fronte di manifestazioni che dovrebbero ripugnare alla coscienza civile di tutti, sono rivelatori di una permeabilità assai pericolosa per istituzioni che per definizione dovrebbero essere democratiche.

Ma c’è di più: un governo che ad una interrogazione parlamentare inerente la vicenda Graziani risponde di non essere competente perché si tratta di un fatto locale (!). E ancora. Noi siamo convinti che gran parte degli appartenenti alle forze dell’ordine sia rispettosa delle norme costituzionali e dei doveri connessi alla loro funzione; ma non possiamo non constatare che ancora troppi sono gli episodi di violenza ingiustificata e arbitraria, da quelli collettivi (vanno ricordati i casi anche recenti vedi lo sciopero del 14 novembre in cui le forze dell’ordine hanno spesso «calcato la mano», anche se continuo a deprecare l’uso della violenza da parte di alcuni manifestanti) a quelli individuali (episodi anche recenti, di cui si è diffusamente occupata la stampa, come i pestaggi di cittadini inermi, gli «anomali» trattamenti riservati ad alcuni arrestati). Questo dimostra che è ancora insufficiente il livello di democratizzazione e di formazione all’interno di corpi che dovrebbero essere sempre e concretamente impegnati nella difesa della democrazia e della convivenza civile, nel profondo rispetto dei diritti del cittadino.

Insomma, un quadro insoddisfacente e preoccupante, contro il quale occorre reagire non solo episodicamente, ma in modo coordinato e diffuso, che riguardi i cittadini, le associazioni, i partiti, i movimenti, ma si riferisca anche alle istituzioni. Uno studioso ha scritto di recente un libro con un titolo significativo: «Italia: una nazione senza Stato», osservando che se si è ormai costruita l’anima (la Nazione) manca, tuttavia, un «corpo» che a quella corrisponda (cioè una Costituzione non solo fatta di intangibili principi ma applicata concretamente e rispettata, governi duraturi, Parlamento che funziona, leggi comprensibili e ispirate a interessi generali, strutture organizzative efficienti e imparziali, burocrazia non arcigna ma fatta per il cittadino, e così via).
Noi siamo d’accordo, in linea di principio, ma pensiamo che in materia di democrazia e di antifascismo ci sia bisogno di uno slancio salutare e innovativo sia per l’anima che per il corpo; ed a questo vogliamo contribuire con una grande campagna di massa per creare una vera cultura dell’antifascismo e della democrazia, per disperdere ogni vocazione autoritaria e populistica, per ricreare la fiducia reciproca fra cittadini e istituzioni.

Di tutto questo parleremo in più di 100 piazze del Paese domani 18 novembre, Giornata Nazionale del tesseramento all’Anpi. Un momento per noi prezioso e importante per portare ossigeno e forza alla democrazia e all’antifascismo e per confrontarci con i cittadini su temi fondamentali per la stessa convivenza civile, individuando i modi e le vie per uscire da una crisi che non è solo economica ma anche politica e morale.


Appello al governo: salviamo la memoria


Appello al Governo e al Parlamento per il 70° della Resistenza e della Guerra di Liberazione:"evitiamo il memoricidio, rendiamo protagonisti i giovani del presidio e della promozione delle radici dell'Italia". Firmato: Luciano Guerzoni per le Confederazione Italiana Associazioni Combattentistiche e Partigiane, Susanna Camusso per la Cgil, Raffaele Bonanni per la Cisl, Luigi Angeletti per la Uil.
Dal sito: www.anpi.it:

Per le Celebrazioni del Settantesimo della Resistenza e della Guerra di Liberazione (43-45), eventi storici decisivi per la riconquista della libertà e della democrazia conculcate dalla dittatura fascista e dall'oppressore nazista, la Confederazione Italiana delle Associazioni Combattentistiche e Partigiane e le Confederazioni CGIL, CISL, UIL, chiedono che nella Legge di Stabilità 2013-2015, attualmente all'esame e al voto della Camera dei Deputati, sia introdotta una previsione finanziaria triennale, come è sempre avvenuto per eventi similari a memoria delle fondamenta della Repubblica Italiana.

La Confederazione delle Associazioni Combattentistiche e Partigiane e CGIL, CISL, UIL, con la partecipazione del Governo in rappresentanza dei poteri pubblici, intendono caratterizzare le celebrazioni con iniziative rivolte innanzitutto alle nuove generazioni delle scuole, delle università e del mondo del lavoro per contribuire alla loro formazione negli ideali, nei valori e nei principi affermati nella Costituzione Repubblicana affinché la gioventù italiana sia sempre più protagonista e artefice della rigenerazione della politica e delle istituzioni indispensabile per un futuro di libertà, giustizia, lavoro e benessere. All'apposito Comitato Nazionale in via di costituzione, sarà richiesta la partecipazione per il Governo dei ministri, dell'Istruzione, della Difesa e del Lavoro.
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E’ on line la newsletter: ANPInews n. 53 - 12/19 novembre 2012

 

16 novembre 2012

Anpi Roma a Piazza Argentina il 18 novembre per la giornata nazionale del tesseramento

L'ANPI di Roma sarà presente a Largo di Torre Argentina dalle 10,30 alle 19.

Cari amici e compagni,
domenica 18 novembre sarà dedicata in tutta Italia al tesseramento ed al rilancio di Patria.

E’ un appuntamento di straordinaria importanza e un’occasione di confronto e al contempo di proposta. È la possibilità che ci diamo di discutere dell’ANPI, del suo ruolo, di ciò che sta facendo e si propone di fare.


Sono tante le campagne che abbiamo avviato (la campagna antifascista e quella sulle stragi nazifasciste in particolar modo), vanno fatte conoscere. In questa giornata prenderà corpo la raccolta di firme per la petizione popolare sulle stragi nazifasciste (vedi sotto).

E’ opportuno organizzare banchetti in ogni territorio, anche di raccordo tra più sezioni, prenotando le piazze più frequentate. Va fatta circolare la notizia dell’evento anche utilizzando i mezzi d’informazione disponibili. L’obiettivo è quello di essere presenti in ogni quartiere di Roma ed ogni comune della provincia dove insiste una sezione dell’ANPI.

Andiamo tra la gente, ascoltiamone le ragioni, anche differenti dalle nostre, presidiamo sì le piazze, ma anche e soprattutto presidiamo le nostre idee a difesa della Costituzione, quale fondamento della nostra democrazia, oggi fortemente messa in discussione. Dobbiamo far capire che i fascisti sono ospiti indesiderati delle nostre strade, delle nostre piazze, delle nostre scuole, delle istituzioni democratiche, della nostra storia.

È questa anche la circostanza per parlare di Patria, la nostra rivista, rilanciarla e promuoverne gli abbonamenti.

L’ANPI provinciale di Roma promuoverà un appuntamento centrale a Largo di Torre Argentina, con presenza dalle ore 10.30 alle ore 19.00. Chiunque volesse parteciparvi dovrà raccordarsi con la segreteria, nella persona di M. Pia Pucciatti (06 6896519 – anpi-roma@libero.it).


PETIZIONE POPOLARE

(ai sensi dell’art. 50 della Costituzione e degli artt. 140 e 141 del Regolamento interno del Senato

Al PRESIDENTE DEL SENATO

I sottoscritti cittadini:

Premesso che:

- con la legge 107 del 15 maggio 2003 fu istituita la Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause dell’occultamento dei fascicoli riguardanti crimini nazifascisti commessi nel corso della seconda guerra mondiale, rinvenuti nel 1994 a Palazzo Cesi, sede della Procura Generale Militare, in quello che è stato poi chiamato l’”Armadio della Vergogna”;

- la Commissione ha concluso i suoi lavori nel febbraio del 2006, alla fine della XIV Legislatura con la trasmissione alle Presidenze delle Camere della relazione finale e della relazione di minoranza;

- malgrado il lasso di tempo trascorso, tutta l’approfondita indagine compiuta dalla Commissione su questa pagina estremamente dolorosa della nostra storia nazionale, insieme alle specifiche proposte e raccomandazioni formulate, non è stata sinora oggetto di discussione in Parlamento;

- la giustizia per tanto tempo negata alle vittime degli eccidi nazifascisti ed alle loro famiglie non può essere affidata esclusivamente all’esito dei procedimenti penali celebrati davanti ai Tribunali Militari italiani e di quei pochi procedimenti ancora in corso, ma richiede una piena conoscenza di tutto quanto accaduto tra il 1943 e il 1945 nel nostro Paese, affinché sia possibile – sulla base dell’ampia documentazione esistente e del lavoro di ricerca ancora da compiere - disporre di un quadro preciso e puntuale delle stragi nazifasciste. Una conoscenza, fondata su giustizia e verità, che determini una presa di coscienza nazionale di una pagina terribile ed ancora aperta della nostra storia;

- occorre altresì un’assunzione di responsabilità da parte del Governo tedesco per le atrocità commesse in Italia, e da parte del Governo italiano, quest’ultimo per quanto accaduto nel dopoguerra, con gli ostacoli frapposti all’accertamento della verità da parte di alcuni uffici e istituzioni del nostro Paese;

- occorre infine che accanto alla necessaria memoria si provveda al risarcimento dei danni ed alla riparazione anche in forma simbolica, da parte degli organismi competenti, degli effetti di questi crimini contro l’umanità.

Tanto premesso, i sottoscritti cittadini:

- sollecitano un’ampia e approfondita discussione parlamentare in ordine a tutto quanto sopra esposto;

- chiedono l’adozione dei necessari provvedimenti perché nulla resti coperto dal segreto e tutto l’amplissimo materiale già raccolto sia accessibile per studiosi, ricercatori e cittadini;

- impegnano il Governo italiano ad esperire tutte le possibili ed opportune iniziative presso il Governo tedesco perché si provveda finalmente, in forma diretta e indiretta, al risarcimento dei danni derivati da quella che è stata giustamente definita “la guerra contro i civili”, nonché a tutte quelle forme di “riparazione” che l’esperienza anche di altri Paesi ci indica, affinché almeno sotto un profilo simbolico (anche se non astratto) i torti siano riconosciuti ed affidati ad una tangibile memoria.

Tutto questo non per fomentare odi o stimolare istanze giustizialiste, ma perché vengano eternamente ricordati gli orrori delle guerre e dei loro terribili effetti a danno dei diritti umani; con l’obiettivo finale di radicare nelle coscienze, assieme alla memoria, i valori fondamentali della Costituzione repubblicana.


NB: i fogli per la raccolta delle firme reperibili presso le sedi Anpi devo contenere:

DATI DEI CITTADINI FIRMATARI

acconsento al trattamento dei miei dati ai sensi della legge 196/2003

n.° firma; nome e cognome; indirizzo; Comune e Prov.; Tipo e n. documento; Firma

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Ripudia intolleranza, razzismo e antisemitismo.
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