17 luglio 2010
Genazzano, sentieri partigiani di ieri, Memoria antifascista di oggi. Un articolo di Ernesto Nassi
La volontà della sezione di Genazzano è quella di creare per il 25 aprile, un appuntamento annuale, con l’ANPI, il Sindaco e i cittadini della Valle, dando vita ad una manifestazione denominata:
“I Sentieri della Memoria” con lo scopo di riscoprire i percorsi della lotta partigiana, oggi apparentemente scomparsi, perché nascosti, alcuni, dall’abbandono e dalla vegetazione.
Il percorso si snoda nel paese e in zone ricche di vegetazione (come La Selva) in otto punti:
- la casa di G. Emilio D’Amico, Capo della Banda di Genazzano e martire delle Fosse Ardeatine,
- Colle Sant’Andrea, luogo di un rastrellamento tedesco a seguito della uccisione di un tedesco
- San Pio, usato come deposito di opere d’arte provenienti da Palazzo Venezia e altri luoghi.
- Parco degli Elcini-Castello Colonna presso cui vi era il comando tedesco,le carceri ed i forni “Wass” per fare il pane da portare ai soldati tedeschi a Cassino
- Luogo dell’arresto di G.Emilio D’Amico, presso la bottega, sotto casa sua
- Percorso interno al paese: luoghi bombardati (campanile di S.Maria, piazza Napoli, via del Borgo, Piazzetta del Senile, la Valle) luoghi di posizionamento dei comandi tedeschi: (Caserma vecchia, Piazza Santa Croce, Tirassegno dove era una piccola base aerea)
Via Antonio Gonne, Via Andreani (sosta alle targhe di vittime del fascismo)
- Via dello Spanditore
- La Selva: nella zona venivano progettate parte delle azioni partigiane. Ci sono grotte scavate nel tufo (Arnari) utilizzate come base per riunioni, deposito armi e rifugio da bombardamenti e rastrellamenti nazi-fascisti
La manifestazione era in programma per domenica 20 giugno 2010 ma le cattive condizioni atmosferiche non ne hanno consentito lo svolgimento.
Finalmente, domenica 11 luglio, la manifestazione si è svolta in una giornata di sole e calda.
Molti soci dell’ANPI e abitanti di Genazzano e paesi vicini, hanno percorso i luoghi teatro delle azioni dei partigiani della “ Banda di Genazzano”e dopo il lungo giro ci siamo incontrati a casa dei fratelli Vinicio e Giuseppe Di Marco (che era la casa dove i partigiani spesso si fermavano) dove in alto, nella facciata della casa, il Sindaco Fabio Ascenzi, con la fascia tricolore, la presidente della sezione ANPI, Rita Camicia, ed il sottoscritto, quale segretario provinciale di Roma, alla presenza di molta gente, abbiamo scoperto una targa in marmo a ricordo dei partigiani della valle.
E’ stata una cerimonia molto semplice ma sentita da tutti i presenti.
Riproponendo il percorso nei luoghi della lotta al nazifascismo, i compagni di Genazzano hanno voluto sensibilizzare i paesani e gli abitanti della Valle del Sacco (tra cui Olevano Romano e Bellegra e Palestrina) sulla storia della “Banda partigiana di Genazzano”, forse troppo presto dimenticata, così come, forse, molti hanno dimenticato il sacrificio di G.Emilio D’Amico, morto per un ideale chiamato: Libertà.
Con i Percorsi della Memoria, l’ANPI di Genazzano rammenta a chi vuole cancellare la storia della Resistenza che nella valle ci sono stati dei giovani antifascisti che hanno combattuto, armi in pugno, contro nazisti e fascisti per la conquista della libertà e della Democrazia.
Ed oggi, come ieri, nella valle ci sono donne e uomini che hanno fatto proprio il testimone ideale di quei giovani del 1943-44, pronti a loro volta a passarlo ai giovani del futuro, perché la lotta partigiana in questi luoghi è e sarà sempre scritta nel cuore: Ora e sempre Resistenza.
Ernesto Nassi
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