26 aprile 2011

Progettazione della nuova ANPI. Un articolo di Massimo Rendina

Il Congresso Nazionale e il Comitato Nazionale ci chiedono di assolvere a due compiti: mantenere e aumentare la presenza attiva e puntuale nella società che soffre di una involuzione democratica, le cui prospettive si fanno di giorno in giorno più preoccupanti, e contemporaneamente rinnovarci avviandoci ad essere da sodalizio di reduci della Guerra di Liberazione impegnato nella vita civile a promuovere i valori dell' Antifascismo e della Resistenza ad associazione politica e culturale priva della presenza fisica dei partigiani ma continuatrice del loro mandato storico ed etico in sintonia con i cambiamenti sociali e antropologici mondiali e nazionali e con le conseguenze nell'assetto geopolitico in un mondo che soffre di disuguaglianze tra aree ed etnie e e negli strati sociali dei paesi più sviluppati, sfrutta in nodo dissennato le risorse naturali incidendo negativamente nell'ecosistema,. e dove sono in atto conflitti armati che colpiscono specialmente le popolazioni civili.
I moti di ribellione e guerriglia in molte nazioni a regime autoritario e corrotto, le insurrezioni soprattutto delle nuove generazioni richiedono con la nostra solidarietà anche l'analisi dei fenomeni che hanno origine dalla crescente penuria di cibo, dalla disoccupazione e dall' umiliazione della dignità umana, quando le si neghi l'esercizio delle libertà fondamentali, il lavoro, la giusta remunerazione. Non è problema solo dei Paesi in rivolta. C'è chiederci se sia lecito offrire il modello della democrazia occidentale. Appare infatti vieppiù urgente la presa di coscienza del fallimento del sistema liberale capitalista dominato dai potentati finanziari e dall' ideologia autoregolatrice del mercato e non sia invece doveroso riprendere gli ideali espressi da tutti i movimenti di liberazione dal nazifascismo e dall' oppressione giapponese, riprendere il processo democratico mondiale bloccato dalla Guerra Fredda, e dare autorità agli organismi internazionali, garanti della pace e dello sfruttamento compatibile delle risorse . Occorre assumere la solidarietà come regola di vita non solo come dovere etico ma per rispondere ad una necessità di convivenza civile e politica nella quale è centrale la persona umana.
Per quanto riguarda la situazione italiana non ci sono parole per descrivere quanto sta accadendo. Più che le manifestazioni di un neofascismo molto ridotto nei numeri che cerca visibilità attraverso provocazioni troppo tollerate, preoccupa la mentalità fascista della maggioranza che sostanzialmente disprezza i principi fondamentali della democrazia parlamentare regolata dalla Costituzione che Berlusconi vuole cambiare per dare sempre più forma aziendale allo stato e potere a se stesso. Per non parlare del suo comportamento scandaloso mascherato dall' ipocrisia. E' uno scenario in cui clientelismo e corruzione dilagano.
Anche da questo quadro desolante, cui dedichiamo ben altro spazio e considerazioni nelle nostre sedi di dibattito e confronto, nasce la sollecitazione all' ANPI di darsi la nuova fisionomia che la collochi tra le forze politiche e culturali più avanzate socialmente e che si fanno carico della difesa e adeguamento della Costituzione alla realtà da affrontare e determinare.
L' ANPI di Roma e Lazio ha in atto la ristrutturazione mediante commissioni e gruppi di studio che affrontino i seguenti argomenti: fisionomia e ruolo politico e culturale; monitoraggio dei cambiamenti sociali e antropologici; approfondimenti e ricerche storiche atte a corroborare 1' attività propedeutica e formativa; rapporti sistematici di collaborazione con partiti, sindacati, associazioni laiche e religiose da impegnare nel fronte comune di rigenerazione democratica. Saranno costituiti centri di osservazione riguardanti la legalità, l'ambiente e 1' ecosistema, l'informazione e la comunicazione.

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Ripudia intolleranza, razzismo e antisemitismo.
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