29 marzo 2017

4 aprile 2017: assemblea pubblica a la Sapienza per lanciare la manifestazione del 25 Aprile 2017

















Il Comitato Provinciale di Roma dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia convoca un’

assemblea pubblica all’Università la Sapienza il 4 aprile dalle ore 16,30 Aula V, edificio di matematica Guido Castelnuovo - (al lato destro di lettere) - piano III, per lanciare la manifestazione del 25 Aprile 2017.

Proprio nel momento in cui vi sono segnali di una ripresa della partecipazione popolare e della mobilitazione di diversi settori della società civile, si sono infatti manifestati in tutta Italia ed in particolare a Roma, negli ultimi tempi, diversi episodi di intolleranza e di aggressione a simboli dell’antifascismo, a immigrati, a volontari dell'associazionismo, arrivando a volerne velleitariamente impedire le legittime e doverose manifestazioni. A questo si accompagnano segnali di cedimento delle istituzioni riguardo al contrasto alle formazioni e alle continue manifestazioni neofasciste.
L'allarme per la ripresa dei movimenti fascisti e razzisti riguarda tutta Europa. Formazioni di estrema destra guidano governi o sono parte delle coalizioni di governo, o minacciano di prendere il potere con le elezioni in grandi paesi come la Francia. Col perdurare irrisolto della grave crisi economica l'Europa pare aver smarrito le comuni radici della Resistenza e della Guerra di Liberazione dal nazifascismo e con esse gli ideali di giustizia sociale e di pace. Essa è attualmente governata dalle necessità di bilancio, squilibrata a favore dei potentati finanziari, priva di sistema parlamentare, con sempre più gravi condizioni sociali in Grecia in Italia in Spagna in Portogallo, ora anche in Francia. Risposte avventuriste ed eversive preconizzano e a volte realizzano nuovi muri, nuovi fili spinati, nuove imponenti operazioni di trasferimento forzato di persone, portano continue nuove minacce alla pace mondiale, già compromessa da continue nuove guerre combattute in tutto il mondo e per affrontare le quali non si esita a sacrificare pezzi più o meno grandi della propria sovranità nazionale e ad aggirare i dettami costituzionali.

Di fronte a questo stato di crisi la risposta della Resistenza è nei principi fondamentali della Costituzione dichiarati immutabili nel 1948 e rinnovati con il voto popolare del 2006 e del 2016. Il prossimo 25 Aprile sarà dedicato all’avvio di una grande campagna e di un vasto movimento per l’applicazione integrale dei principi fondamentali della Costituzione del 1948. I principi di sovranità popolare, di uguaglianza, di rimozione degli ostacoli all'uguaglianza che impediscono la partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici alla vita del paese, di ripudio della guerra come mezzo di offesa agli altri popoli e i diritti fondamentali, a cominciare dal diritto al lavoro, dichiarato dall'art. 4, che è una necessità per la stessa promozione e lo sviluppo di ogni persona umana senza distinzioni di razza di sesso o di religione, conquistati e sanciti dalla Resistenza e dalla Guerra di Liberazione, devono essere il caposaldo di ogni piazza d’Italia in questa grande giornata che ricorda la libertà e l’indipendenza del nostro paese.
L'applicazione di questi principi fondamentali e la garanzia dei loro diritti, farebbero già dell'Italia un altro paese, diverso e profondamente migliore dell'attuale, ma ancora da conquistare e realizzare, ripartendo dal concetto che la Resistenza è stata un movimento politico e culturale internazionale.
È di fondamentale importanza che la piazza del 25 aprile sia una piazza plurale, aperta, rispettosa di tutte e tutti, in cui ogni espressione dell’antifascismo possa riconoscersi. Una piazza che promuova la partecipazione di tutto il mondo dell'antifascismo e di tutti i soggetti che vogliano con noi la realizzazione del quadro costituzionale in un sistema di giustizia sociale. Vogliamo un 25 aprile caratterizzato dalla libertà di manifestare, nel rispetto, soprattutto in quel giorno, di ogni diversità in nome della festa per la ritrovata libertà che coinvolse tutto il popolo italiano e della necessità di rinnovare il patto civico per la realizzazione di quella società nel solco della Resistenza e della Costituzione la cui attesa è ormai improcrastinabile.
Quest’anno, per stimolare la partecipazione popolare, abbiamo deciso di costruire momenti significativi per la nostra città e la sua storia, a cominciare da un corteo mattutino che, tralasciando le aree archeologiche, ripercorra i quartieri popolari ove ebbe inizio la Resistenza italiana ai nazifascisti, da Piazza Caduti della Montagnola per arrivare a Porta San Paolo. All'occasione del ricordo della sollevazione della popolazione romana e dei suoi combattenti si aggiungerà quest'anno la richiesta di Medaglia d'Oro al Valore Militare per la Città di Roma, riconoscimento che manca alla capitale e che l'ANPI, assieme alle associazioni dei prigionieri politici del fascismo, dei deportati nei campi di sterminio nazisti, degli internati militari, alla federazione delle associazioni partigiane, al circolo di tradizione orale Gianni Bosio e con il patrocinio scientifico dell'Istituto Romano per la Storia dal Fascismo alla Resistenza, sostiene con grande forza, dopo averne recentemente proposto la domanda nei termini di legge.
Roma è la prima capitale europea insorta contro le truppe nazifasciste e il tentativo di occupazione, il cui popolo ha resistito all’occupazione nazifascista fin dalla notte tra l'8 ed il 9 settembre '43, pagando con gli oltre 600 caduti delle battaglie della Montagnola e di Porta San Paolo la propria scelta di combattere. Roma è una delle città che ha pagato a più caro prezzo il proprio impegno e la propria lotta antifascista, con le fucilazioni, le torture e la fame non le fu risparmiato nulla, dai bombardamenti alle stragi, come quelle delle Fosse Ardeatine e de La Storta. Roma è la città che ha subìto i feroci rastrellamenti del ghetto e del Quadraro, le deportazioni dei cittadini ebraici, dei detenuti politici, di duemila Carabinieri. Roma è la città della guerriglia partigiana, dei Gap, delle Sap, di Bandiera Rossa, del Fronte Militare Clandestino, di Via Rasella, in cui mezza città "nasconde l'altra metà". Roma è antifascista.
Scendiamo in piazza coi Partigiani e le Partigiane e costruiamo ancora una grande giornata di mobilitazione, di lotta e di festa.
Ora e sempre Resistenza!
ANPI Comitato Provinciale di Roma

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