Comunicato Presidio
Tor Bella Monaca 26 luglio ore 18.00
CGIL Roma e Lazio, CISL Roma Capitale Rieti, UIL
Roma e Lazio, Acli Roma e Provincia e Acli Lazio, Anpi Roma, Arci Roma e il Coordinamento di Libera di Roma
indicono un presidio per il giorno 26 luglio alle 18.00
a Tor Bella Monaca, nel piazzale antistante la chiesa di Santa Maria
Madre del Redentore, via Duilio Cambellotti 18, a cui chiamano a partecipare
tutte le forze democratiche: politiche, sociali, dell’associazionismo, del
volontariato.
L’iniziativa vuole richiamare l’attenzione delle
forze politiche e delle Istituzioni locali e nazionali, della Prefettura, sui
rischi per la sicurezza e per la convivenza civile a causa degli episodi di
violenza avvenuti nella periferia romana ad opera di determinate forze
politiche.
Citiamo solo alcuni di questi episodi:
-
l’aggressione a Tor Bella Monaca ai danni di un
cittadino italiano di origini bengalesi;
-
la manifestazione organizzata contro i migranti
al Tiburtino Terzo;
-
il presidio annunciato per il 7 luglio, sempre a
Tor bella Monaca, poi sospeso;
-
incidenti e aggressioni, l’11 luglio, di fronte
alla sede di ASIA USB e del PD, che stava svolgendo il proprio congresso
municipale;
-
L’aggressione ai migranti venditori ambulanti
sulla spiaggia di Ostia, che segue le aggressioni a
giovani delle associazioni di volontariato del medesimo territorio;
Questi episodi di violenza rappresentano fatti
che devono seriamente preoccupare tutte le forze democratiche e le stesse Istituzioni.
Inoltre si riscontrano preoccupanti contiguità tra queste formazioni protagoniste degli episodi succitati e
fenomeni di illegalità, in alcuni settori, quali le occupazioni delle case
popolari.
I movimenti e
forze politiche che interpretano in modo violento l'impegno
politico stanno realizzando una preoccupante strategia
della tensione strumentalizzando i disagi reali dei cittadini romani che vivono
nelle periferie: disoccupazione, degrado, mancanza di servizi e di abitazioni, la presenza e gli affari della criminalità organizzata.
Uno stato di forte disagio che
rischia sgretolare i legami di solidarietà anziché rafforzarli, e di generare
una infinita “guerra tra poveri” in cui a vincere non è nessuno e a perdere
sono le persone e i loro diritti, a partire da chi fa più fatica.
Dal diritto a vivere in un
ambiente sano in cui non si concentrino discariche abusive e preoccupanti
fenomeni di combustione, al diritto di vivere in quartieri dove non siano le
mafie a farla da padrone con i loro affari e la loro violenza. Fino alla
necessità di costruire un sistema di accoglienza diffuso ed efficace, che
garantisca inclusione, armonia e solidarietà tra le persone, sono solo alcune delle
questioni che richiedono un'attenzione prioritaria da parte delle istituzioni,
della politica e delle forze sociali.
CGIL Roma e Lazio, CISL Roma Capitale Rieti, UIL
Roma e Lazio, Acli Roma e provincia e Acli Lazio, Anpi Roma, Arci Roma e il Coordinamento di Libera di Roma chiedono la
convocazione urgente di un tavolo per la sicurezza e la legalità della Capitale
da parte della Prefettura alla presenza di Comune, Regione, Questura per porre
in atto le necessarie misure che prevengano altri episodi e garantiscano la
convivenza e il rispetto delle garanzie democratiche per tutti i cittadini.