L’evento è finalizzato a ricordare attraverso l’interpretazione di brani di musica classica la data dell’8 settembre 1943, giorno in cui iniziò la Resistenza italiana.
Fu poi in quelle stesse ore, durante i duri combattimenti, che a Roma venne fondato il Comitato di Liberazione Nazionale, organismo politico di coordinamento e raccordo tra le varie componenti della Resistenza che dal 1943 al 1945 guidò la lotta di liberazione dal nazifascismo e che gettò le basi per la costruzione di un’Italia democratica attraverso il percorso che portò prima alla forma repubblicana dello Stato, poi all'Assemblea Costituente e successivamente all'approvazione della Costituzione.
La città di Roma, soprattutto con le battaglie di Porta San Paolo e della Montagnola, fu scenario di importanti scontri ed atti di eroismo da parte dei combattenti per la libertà. Da poco insignita della Medaglia d’Oro al Valore Militare per la Guerra di Liberazione, la città di Roma è stato uno dei maggiori centri della Resistenza europea al nazifascismo. L’impegno dei combattenti e dei patrioti così come le stragi, le fucilazioni, i rastrellamenti, le incarcerazioni, le razzie e le persecuzioni a cui il popolo romano è stato sottoposto, rappresentano la storia e l’identità di una città che mai si piegò all'invasore e che seppe con dignità accogliere gli Alleati a testa alta nel giugno 1944.
Verranno eseguite le seguenti opere:
Giovanni Monoscalco - Toccata per la libertà (1a esecuzione assoluta);
Kevin Svierkosz - Lenart - La casa in collina (1a esecuzione assoluta);
Antonio Vivaldi - Concerto per chitarra ed archi in re RV 93;
Luigi Boccherini - Quintetto G 448;
L’influenza della musica italiana nella cultura europea è
indiscutibile in ogni epoca storica. Il teatro musicale ed il bel canto, la
scuola violinistica barocca o le esperienze più ardite della musica
contemporanea ne costituiscono senza dubbio alcuni paradigmi essenziali. Nel
programma sono dunque rappresentati alcuni di questi stili musicali.
La Rossiniana op.119 del compositore pugliese Mauro Giuliani
(1781-1829), che raggiunse grande fama a Vienna nell’età di Beethoven, è un
poutpurri di melodie tratte da alcune celebri opere di Gioacchino Rossini. Con
un gesto di scrittura vertiginosamente virtuosistico Giuliani cerca di ricreare
con la chitarra lo spirito teatrale della musica del compositore pesarese.
Seguono due composizioni di musicisti contemporanei che
hanno voluto dedicare le loro opere a questa Celebrazione.
La Toccata per la libertà di Giovanni Monoscalco è un breve
brano ispirato al sentimento che tanto è costato in termini di vite umane al
popolo Italiano in quel terribile 8 Settembre e si svolge nel liquido fluire,
in un unico movimento, che si costruisce intorno all’idioma chitarristico più
spontaneo della risonanza delle corde.
Molto diverso per stile e programma è il brano di Kevin
Swierkosz - Lenard. La casa in collina è dedicato alla memoria di Cesare Pavese
e si propone di descrivere il sentimento di smarrimento del protagonista del
romanzo (ma che è anche un cenno autobiografico) di fronte alla tragedia della
guerra e all’isolamento della propria coscienza.
Seguono due brani di compositori del Settecento Italiano che
hanno influenzato la musica di intere generazioni di musicisti.
Il concerto in Re maggiore RV 93 di Antonio Vivaldi
(1678-1741) per liuto e archi (che qui ascoltiamo nella versione con chitarra)
è un prezioso esempio di concerto solista settecentesco in tre movimenti in cui
si fondono con incredibile eleganza la veemenza ritmica e la larghezza del
canto.
Il Quintetto G 43 di Luigi Boccherini (1743-1805), è un
limpido esempio di quello stile galante che già nel XVIII secolo fondeva con
libertà, nella schematica forma classica, i più diversi linguaggi popolari
d’Europa; il finale Fandango ne rappresenta il felice risultato.