07 gennaio 2025

No a parate paramilitari esaltanti miti e simbologie fasciste. Sì a doverose commemorazioni.

Il 7 gennaio 1978 due giovani venivano uccisi in un agguato alla sezione dell'MSI di Via Acca Larentia nel quartiere Tuscolano di Roma. Gli assassini rimarranno sconosciuti. Un terzo ragazzo fu ucciso dalle forze dell'ordine intervenute per sedare i disordini e la protesta dei "camerati" delle vittime. Tempo dopo, Roberto Scialabba, studente di Lotta continua estraneo ai fatti, fu ammazzato a sangue freddo, per ritorsione. "Per la destra nostalgica le vittime di Acca Larentia non sono corpi da piangere ma camerati da celebrare con un rito dalla forte liturgia identitaria, che trasforma i morti ammazzati in caduti. (...). Una ferita aperta, un trauma mai elaborato che si trasforma oggi in un tentativo di riscrittura del passato: questo è Acca Larentia per l’attuale classe dirigente. Un passato che non passa, trasformato in uso pubblico della storia". Così descrive efficacemente il contesto la storica Michela Ponzani oggi su la Repubblica. In un Paese che ha visto stragi e attentati, tentativi di golpe, collusioni tra apparati dello Stato, mafie e neofascisti, oltre naturalmente la violenza del terrorismo rosso, c’è soprattutto bisogno di giustizia, e invece molti di questi fatti sono rimasti senza colpevoli, soprattutto per la coltre di nebbia che apparati dello Stato hanno disperso. I morti di Acca Larentia sono tre tra le migliaia di vittime della violenza politica dei cosiddetti "anni di piombo".
Non siamo assolutamente d'accordo con quegli esponenti politici che fanno appello ad una chimerica memoria condivisa, sono simili a quegli altri politici che anni fa sdoganarono le ragioni dei "ragazzi di Salò". A noi basta la semplice Memoria storica e la Giustizia terrena, entrambe negate da un revisionismo di bassa lega. E per quanto riguarda tutte le vittime degli anni di piombo, sì alle commemorazioni, doverose, no a parate paramilitari esaltanti miti e simbologie fasciste, responsabili, storicamente di un ventennio di feroce dittatura, di guerre d'aggressione con milioni di morti, di una grande parte dei lutti degli anni scuri della Repubblica democratica antifascista nata con la Resistenza e la Lotta di Liberazione.
La presidenza del Comitato provinciale dell'ANPI di Roma


 

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