Il 7 novembre del 1918, esattamente un anno dopo la Rivoluzione d'Ottobre e a pochi giorni dalla conclusione della Grande Guerra, nasceva a Roma Mario Fiorentini, leggendaria figura di partigiano, agente segreto e matematico, uomo dalla triplice identitร le cui imprese, a detta di Giorgio Amendola e Alfio Marchini, "costituiscono un'odissea che avrebbe del leggendario, se non fosse corroborata da incontestabili documentazioni".
Di padre ebreo, nel fervido clima culturale della Roma della fine degli anni '30 si avvicina agli ambienti antifascisti, aderendo poi negli anni della guerra al neonato Partito d'Azione e approdando infine al PCI, di cui dirigerร l'avanguardia combattente nei mesi dell'occupazione nazifascista della cittร di Roma. Proprio sul finire del 1943, quando va definendosi il dispositivo militare del PCI, Mario Fiorentini รจ posto a capo del GAP centrale "Antonio Gramsci": in tale ruolo si renderร protagonista di azioni memorabili quali l'attacco al carcere di Regina Coeli il 26 dicembre 1943, l'azione contro il battaglione "Onore e Combattimento" in Via Tomacelli il 10 marzo 1944 e la pianificazione dell'attacco di Via Rasella, tra i piรน importanti e riusciti atti di guerriglia urbana mai compiuti nell'Europa occupata ai danni delle armate naziste. Arruolatosi tra le fila dell'OSS all'indomani della liberazione di Roma, opera dietro le linee nemiche sull'Appennino a cavallo tra Liguria, Emilia, Lombardia e Piemonte in qualitร di capo della missione "Dingo": catturato e incarcerato dai nazisti, riesce con una rocambolesca fuga a evadere dal carcere di San Vittore. Al termine della guerra, insignito di tre Medaglie d'Argento al Valor Militare, tre Croci di Guerra al merito, della Medaglia Donovan statunitense e della medaglia della Special Force britannica, sposa l'amata Lucia Ottobrini, compagna di lotta e di vita. Ripresi da autodidatta gli studi matematici, diviene docente ordinario presso l'Universitร di Ferrara nel 1971, mentre i suoi studi in algebra commutativa e geometria algebrica lo accreditano quale studioso di fama internazionale. Fu instancabile iscritto e dirigente dell'ANPI romana sino alla sua scomparsa, avvenuta il 9 agosto del 2022, alla soglia dei 104 anni.



