15 dicembre 2025

Tina Costa: alcune date delle proiezioni del documentario e delle presentazioni del fumetto a lei dedicati

Di seguito una serie di date che prevedono la proiezione del documentario “Tina, una vita ribelle” di Andrea White e Matteo Bennati.

In alcune date saranno disponibili anche le copie  del fumetto “Tina Costa, partigiana della pace” di Chiara Benazzi e Francesca Gatto.







14 dicembre 2025 pranzo di fine anno dell'ANPI provinciale di Roma. Festeggiamento del 96°compleanno di Luciana Romoli e del 97° di Mario Di Maio

Ieri Luciana Romoli ha compiuto 96 anni!

Auguri Luce!

Luciana Romoli, “Luce”, è nata a Roma il 14 dicembre 1930 in una famiglia profondamente antifascista. Cresciuta a Casal Bertone, allora quartiere popolare e operaio, è stata staffetta partigiana durante la Resistenza.

A otto anni fu espulsa da tutte le scuole del Regno per essersi ribellata alle leggi razziali che colpirono la sua compagna di banco ebrea e per aver organizzato una rivolta scolastica.

Solo al termine della Seconda guerra mondiale “Luce” è riuscita a completare gli studi, divenendo biologa.

Dopo la Liberazione è stata collaboratrice di Gianni Rodari, per poi impegnarsi in un’instancabile opera di testimonianza e memoria rivolta ai più giovani. A partire dagli anni Novanta infatti porta la sua testimonianza nelle scuole

Oggi in occasione del grande pranzo di fine anno alla Cooperativa Agricoltura Nuova l'abbiamo festeggiata insieme al partigiano Mario Di Maio che lo scorso 19 novembre ha compiuto 97 anni!!

Figlio di un antifascista e partigiano attivo contro il regime già a partire dal 1922 e per questo spesso preso di mira dai fascisti, anche a seguito del suo rifiuto di iscriversi al partito fascista, Mario Di Maio nacque a Roma, nel quartiere di San Lorenzo.

Fu testimone diretto del bombardamento del quartiere del 19 luglio 1943. Di Maio si trovava nel carcere minorile di San Lorenzo, a via dei Reti, in quanto aveva picchiato il figlio di un fascista, e riuscì a fuggirne proprio a causa dei bombardamenti, saltando dal secondo piano dell'edificio e mettendo in salvo un bambino rimasto ferito.

Unitosi alla formazione partigiana Bandiera Rossa, prese parte alla battaglia di Porta San Paolo durante l'occupazione tedesca di Roma e si recò in seguito a combattere in Abruzzo.









Biglietti estratti per la sottoscrizione a premi del 14 dicembre 2025 al pranzo di fine anno dell'ANPI provinciale di Roma 

1 PREMIO – N. 1465

2 PREMIO – N. 0812

3 PREMIO – N. 1128 

4 PREMIO – N. 1102

5 PREMIO – N. 1184

6 PREMIO – N. 1160

7 PREMIO – N. 1709

8 PREMIO – N. 1458

9 PREMIO – N. 1809

10 PREMIO – N. 2123

11 PREMIO – N. 1148

12 PREMIO – N. 2117

14 dicembre 2025

Il 14 dicembre 2015 moriva Armando Cossutta

Armando Cossutta

Nato a Milano il 2 settembre 1926 - Morto il 14 dicembre 2015 a Roma.

pubblicista, parlamentare e dirigente comunista, Vice Presidente Nazionale Vicario dell'ANPI. 

Figlio di un operaio di origine triestina che lavorava alla Marelli di Sesto San Giovanni, Cossutta nel 1943 si è iscritto al Partito Comunista Italiano. Subito dopo l'armistizio è entrato nella Resistenza, battendosi contro i nazifascisti come partigiano delle Brigate Garibaldi. Catturato e condannato alla fucilazione, si salvò soltanto perché i militi del plotone d'esecuzione (come racconta nel libro autobiografico Una storia comunista, edito nel 2004 dalla Rizzoli), spararono in aria.

Dopo la Liberazione, interrotti gli studi, si è dedicato completamente all'attività politica che, dopo l'esordio a Sesto San Giovanni, lo ha visto, dal 1951, consigliere comunale a Milano, segretario della Federazione milanese del PCI, segretario regionale del suo partito, membro del Comitato centrale, della Direzione e della Segreteria. Cossutta, parlamentare dal 1972, ha rappresentato il PCI al Senato dalla VI all'XI Legislatura; dalla XII alla XIV è stato deputato; dal 1999 al 2004 è stato anche deputato al Parlamento europeo.

Già in dissenso con Enrico Berlinguer, quando l'allora segretario del PCI sostenne l'esaurimento della "spinta propulsiva" della Rivoluzione d'Ottobre, Cossutta fu poi contrario allo scioglimento del PCI proposto da Achille Occhetto. È stato lui, con Sergio Garavini, Lucio Libertini e altri suoi compagni a costituire il Partito della Rifondazione Comunista. Se ne staccò allorché, nel 1998, Fausto Bertinotti, divenuto segretario del PRC, decise di ritirare la fiducia al Governo Prodi dando vita al Partito dei Comunisti Italiani di cui fu il presidente.




14 dicembre 2014 - 14 dicembre 2025: ricordo di Bianca Bracci Torsi

Undici anni fa, in questo giorno, ci lasciava la compagna Bianca Bracci Torsi. Poco più che bambina supportò le formazioni partigiane contribuendo alla Resistenza nella sua Toscana.

Dirigente dell'ANPI romana con la presidenza di Francesco Polcaro, militante e dirigente comunista, sorella politica di Tina Costa con la quale ha condiviso l'intera vita nella lotta per la libertà e la giustizia sociale.
Sempre attiva nella formazione delle giovani generazioni di militanti comunisti e antifascisti e nell'attività internazionalista al fianco dei popoli in lotta per la loro autodeterminazione.

Nella sua militanza femminista, instancabilmente impegnata per l'emancipazione e i diritti delle lavoratrici, rifiutò sempre gli incarichi se le venivano offerti "in quanto donna". 
Non dimenticheremo mai la sua forza, la qualità e il carisma dei suoi interventi, la sua capacità di analisi sull'attualità della lotta al fascismo e contro le classi che lo hanno generato in ogni parte del mondo. 

Ci manchi Bianca, sempre giovane e tenace, partigiana della Repubblica nata dalla Resistenza.

04 dicembre 2025

4 dicembre 1999: muore Nilde Iotti

Il 4 dicembre del 1999 moriva a Roma Nilde Iotti, antifascista, pioniera della lotta per i diritti delle donne, comunista, deputata alla Costituente e alla Camera dei deputati, di cui fu la prima Presidente donna.

Nasce a Reggio Emilia il 10 aprile 1920. Nonostante le difficoltà economiche conseguenti al licenziamento per motivi politici del padre, frequenta una scuola privata cattolica e grazie ad una borsa di studio si iscrive alla facoltà di lettere e filosofia dell'università cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove si laurea il 31 ottobre del 1942. Si avvia alla carriera dell'insegnamento presso istituti tecnici di Reggio Emilia, dove insegna fino al 1946.
Durante la Resistenza collabora attivamente all'organizzazione dei Gruppi di difesa della donna, aperti alle donne di ogni convinzione politica e religiosa, che si segnalano per l'attività di sostegno ai Comitati di liberazione periferici, alle agitazioni nelle fabbriche per il sabotaggio della produzione di guerra e per l'assistenza alle famiglie dei deportati, dei carcerati e dei caduti. Nell'autunno del 1945 diventa segretario provinciale dell'Unione donne in Italia (Udi).
Grazie alla capacità organizzativa e all'impegno dimostrati nei Gruppi di difesa della donna prima e nella conduzione dell'Udi poi, Nilde Iotti guadagna apprezzamento e consensi a livello locale, tanto da essere eletta, nella primavera del 1946, al consiglio comunale di Reggio Emilia, come indipendente nelle liste del Partito comunista italiano (PCI). Successivamente si iscrive al PCI e il 2 giugno 1946 è eletta deputato all'Assemblea costituente.

Entra a far parte della Commissione per la Costituzione e partecipa ai lavori della prima delle tre sottocommissioni, incaricata della stesura della parte relativa ai diritti e ai doveri dei cittadini. Nominata relatrice sul tema della famiglia insieme all'esponente democristiano Camillo Corsanego, sostiene, pur affermando il valore della famiglia, la necessità di emancipare la donna dalla condizione di arretratezza e di inferiorità in cui versa in tutti i campi della vita sociale e di garantirle una posizione giuridica che le riconosca la piena dignità di cittadina. Nell'ambito dei lavori della I Sottocommissione si batte, quindi, per l'affermazione del principio della parità tra i coniugi, del riconoscimento dei diritti dei figli nati fuori dal matrimonio e delle famiglie di fatto. Si dichiara, inoltre, nettamente contraria all'introduzione del principio dell'indissolubilità del matrimonio nel testo costituzionale. L'esperienza dei lavori della Costituente rappresenta una tappa decisiva nel suo percorso politico e parlamentare, in termini di aderenza a valori, principi e indirizzi istituzionali ai quali farà costante riferimento nel concreto svolgimento del mandato parlamentare alla Camera dei deputati, di cui sarà membro ininterrottamente dalla I alla XIII legislatura.
I lavori dell'Assemblea costituente, in particolare nella I Sottocommissione, la avvicinano al segretario del PCI Palmiro Togliatti, al fianco del quale resterà fino alla morte del leader comunista, avvenuta nel 1964.

Nel 1956, in occasione dell'VIII congresso del partito, entra a far parte del comitato centrale del PCI e nel 1962 della direzione nazionale.
Nel 1963, rieletta deputata, è membro della Commissione affari costituzionali e torna ad occuparsi del problema della collocazione delle donne nel mondo del lavoro e delle tematiche relative alla famiglia.
A partire dalla V legislatura assume un ruolo di punta nei dibattiti sulle riforme civili; si impegna a fondo nella battaglia in favore dell'introduzione del divorzio nell'ordinamento giuridico italiano e nella successiva battaglia referendaria per il mantenimento della legge.
Nel 1969, quando per la prima volta i parlamentari comunisti entrano a far parte della delegazione italiana al Parlamento europeo, Nilde Iotti è tra questi. La priorità assoluta sulla quale si impegna è l'elezione a suffragio universale diretto del Parlamento europeo, per la ferma convinzione che il peso politico derivante dall'investitura popolare rappresenti l'indispensabile premessa per l'estensione dei poteri del Parlamento, posizione fatta proprio dal suo partito. Nilde Iotti esercita il mandato parlamentare europeo dal 1969 al 1979, fino a quando, cioè, i cittadini europei eleggeranno direttamente i propri rappresentanti.
Nella VI legislatura è eletta Vicepresidente della Camera dei deputati ed è tra i protagonisti della riforma del diritto di famiglia, il cui iter parlamentare si concluderà nel 1975.
Le contrapposizioni tra comunisti e democristiani cedono il passo alla stagione della cosiddetta politica di solidarietà nazionale, nella quale si registra l'affermazione del PCI nelle elezioni politiche del 1976. In questo clima matura nella VII legislatura l'elezione alla Presidenza della Camera dell'esponente comunista Pietro Ingrao e l'elezione di Nilde Iotti alla presidenza della Commissione affari costituzionali di Montecitorio.

Nel 1979 all'apertura dell'VIII legislatura, pur essendo entrata in crisi la politica di solidarietà nazionale, si ritiene comunque opportuno affidare nuovamente al maggior partito di opposizione la presidenza di uno dei due rami del Parlamento. La scelta ricade su Nilde Iotti, che il 20 giugno 1979 sarà la prima donna a ricoprire la carica di Presidente della Camera dei deputati. Confermata nel 1983 e nel 1987, dirigerà l'Assemblea di Montecitorio per tredici anni consecutivi, esercitando il mandato più lungo della storia repubblicana.

https://storia.camera.it/presidenti/iotti-nilde

Cgil-Anpi, preoccupa presenza casa editrice Passaggio al bosco a Più libri più liberi

No ai fascisti esaltatori di protagonisti, ideologie e pratiche riconducibili al nazifascismo e all'antisemitismo europeo del Novecento. Addurre i principi di libertà conquistati dalla Resistenza e dalla Lotta di Liberazione per difendere coloro che esaltano chi quei principi negarono e affogarono nel sangue è quantomeno, eufemisticamente, discutibile.

Cgil-Anpi, preoccupa presenza casa editrice Passaggio al bosco a Più libri più liberi
Roma, 03 dic 15:44 - (Agenzia Nova) - All'interno della fiera Più libri più liberi "esprimiamo forte preoccupazione e ferma contrarietà di fronte alla presenza, della casa editrice Passaggio al Bosco, il cui catalogo propone opere che non si limitano a trattare in chiave storica fenomeni del passato, ma ne esaltano apertamente protagonisti, ideologie e pratiche riconducibili al nazifascismo e all'antisemitismo europeo del Novecento". Lo dichiarano in una nota, la Cgil di Roma e del Lazio e l'Anpi comitato provinciale Roma. "Le schede editoriali di tali pubblicazioni non lasciano spazio a equivoci: figure come Leon Degrelle, Corneliu Zelea Codreanu e altri promotori di movimenti intrisi di violenza politica, razzismo e persecuzione vengono presentate come esempi di virtù e modelli da cui trarre ispirazione - prosegue il sindacato e l'Anpi -. Analogamente, la narrazione sull'eroica resistenza degli ultimi fascisti o sulla 'lotta del sangue contro l'oro' ripropone concetti e slogan dell'estrema destra storica, in aperto contrasto con i principi di uguaglianza, libertà e dignità umana sanciti dalla nostra Costituzione".

"Chiediamo all'associazione Italiana editori, responsabile dell'assegnazione degli spazi espositivi - continuano la Cgil e l'Anpi -, come sia stato possibile considerare tali contenuti compatibili con il regolamento della fiera, che impone agli espositori l'adesione ai valori costituzionali, alla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea e alla Dichiarazione universale dei diritti umani. Ribadiamo che l'antifascismo non è un'opzione culturale né un residuo del passato, ma il fondamento della nostra democrazia. Permettere la presenza, in un contesto pubblico e culturale, di narrazioni che celebrano ideologie basate sulla discriminazione, sulla negazione dei diritti e sulla violenza significa intaccare quel patrimonio comune che garantisce libertà e pluralismo. Riteniamo indispensabile che ogni istituzione culturale, ogni fiera e ogni spazio pubblico mantenga un impegno chiaro e coerente nella tutela dei valori democratici nati dalla resistenza. La libertà di espressione non può essere distorta fino a diventare un veicolo di legittimazione dell'apologia del fascismo o delle sue molteplici declinazioni. Rinnoviamo dunque l'appello affinché si apra una riflessione seria e responsabile su queste scelte, e affinché Più libri più liberi continui a essere una manifestazione capace di promuovere cultura, pluralismo, partecipazione e rispetto dei principi antifascisti che definiscono la nostra Repubblica".

Cgil di Roma e del Lazio

02 dicembre 2025

Iole Mancini - 19/2/1920-2/12/2024 - Priebke mi torturò, ma non tradii mai il mio amore partigiano




Esattamente un anno fa ci lasciava la nostra indimenticabile 𝐈𝐨𝐥𝐞 𝐌𝐚𝐧𝐜𝐢𝐧𝐢, staffetta del GAP centrale romano "Sozzi-Garibaldi", incarcerata e torturata a Via Tasso per il suo attivo impegno nella Resistenza romana.
Instancabile testimone dell'impegno di un'intera generazione contro il fascismo, in prima fila ad ogni nostra iniziativa sino a ben oltre la soglia dei cento anni di vita, innamorata della vita come lo era stata dei suoi due amori, il gappista Ernesto Borghesi e il pittore bulgaro Ilia Peikov, l'ANPI Provinciale di Roma le tributa oggi un doveroso omaggio.
𝐁𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐢𝐚𝐨, 𝐈𝐨𝐥𝐞!

"Acquistare la libertà dal nazifascismo, è stata una vittoria, una gioia e poi dopo hanno ammesso al voto le donne, finalmente potevano partecipare alla vita pubblica, questa è la vittoria più grande che abbiamo ottenuto"

"Priebke mi torturò, ma non tradii mai il mio amore partigiano"

Bella Ciao, Iole!!! 



30 novembre 2025

Palestina: quale futuro? Martedì 2 dicembre ore 12 - Sapienza Università di Roma - Aula IV Matematica



Palestina: quale futuro? 

Martedì 2 dicembre ore 12 - Sapienza Università di Roma - Aula IV Matematica


Interviene S.E. Mona Abuamara - ambasciatrice palestinese

con 

Yousef Salman - Comunità palestinese Roma e Lazio

modera Marina Pierlorenzi - presidente dell'ANPI provinciale di Roma

conclude Fabrizio De Sanctis - segreteria ANPI nazionale.


Organizzato da ANPI Provinciale di Roma e UDU Sapienza.

Associazione Nazionale Partigiani d'Italia - ANPI

28 novembre 2025

Tor Tre Teste: basta strumentalizzazioni e campagne d’odio sul corpo delle donne.

Basta strumentalizzazioni e campagne d’odio sul corpo delle donne.



Il comitato provinciale dell'ANPI di Roma e la sezione “Giordano Sangalli” di Centocelle, quartiere Medaglia d'Oro al Merito Civile per il suo ruolo nella Resistenza antifascista durante l'occupazione nazista di Roma, esprimono la più totale vicinanza e solidarietà alla ragazza vittima di gravissima violenza sessuale il 25 ottobre scorso nel parco di Tor Tre Teste da parte di un gruppo di uomini, alcuni dei quali arrestati dalle forze dell'ordine in questi giorni.
Denunciano altresì la strumentalizzazione del fatto da parte di elementi neofascisti, i quali, pescando nel torbido ne approfittano per straparlare di reimmigrazione e di ronde. Trattasi di mero sciacallaggio sulla pelle delle donne. Le stesse forze di governo che in queste ore parlano di castrazione chimica, oltre a rimandare a data da destinarsi l’introduzione a livello giuridico del “consenso libero e attuale” nella normativa sulla violenza sulle donne, combattono l’introduzione di una vera educazione sessuo-affettiva nelle scuole, come richiesto a gran voce dalle studentesse e dagli studenti, dalle associazioni e dai movimenti transfemministi.  
La stragrande maggioranza delle violenze sulle donne avviene nell'ambito domestico, familiare e "affettivo", è un problema da affrontare immediatamente, a partire da un lavoro quotidiano di prevenzione nelle scuole e nei territori.
Secondo gli ultimi dati Istat una donna su tre ha subito violenza da parte di un uomo nella sua vita, e si contano 91 femminicidi in Italia solo nel 2025 (osservatorio nazionale NUDM). Una violenza patriarcale che è trasversale alla provenienza geografica e sociale, alle età e ai territori. Basta strumentalizzazioni e campagne d’odio sul corpo delle donne.

Quanto ai fascisti che vorrebbero infestare i nostri quartieri chiediamo l'applicazione delle leggi della Repubblica democratica antifascista, nata dalla Resistenza vittoriosa e dalla Guerra di Liberazione dall'ignominia nazifascista. Nessuno spazio va concesso a chi semina odio, razzismo, sessismo.

Il comitato provinciale dell'ANPI di Roma
La sezione ANPI "Giordano Sangalli"

26 novembre 2025

26 novembre 1943: mentre due partigiani sono fucilati a Forte Bravetta, la Resistenza effettua azioni di sabotaggio

Il 26 novembre 1943 vengono giustiziati Agostino Basili, contadino, partigiano della Banda Vicovaro e Walter Ludovisi, muratore. Facevano parte di un gruppo partigiano che effettuava azioni lungo la Valle dell’Aniene, operativo in particolare a Mandela e Vicovaro, dove si trovavano, rispettivamente, il comando di zona delle SS e un corpo collaborazionista di ‘guardia civica’ creato da un maresciallo dell’aeronautica che era in stretto contatto con la polizia fascista repubblichina.

Lo stesso giorno, otto squadre partigiane eseguono operazioni di sabotaggio lungo le strade principali nella zona dei Castelli Romani, permettendo all’aviazione alleata di bombardare gli automezzi tedeschi immobilizzati.

20 novembre 2025

20 novembre 1945: si apre il processo di Norimberga

Il 20 novembre 1945 si aprì a Norimberga il processo intentato dalle potenze vincitrici di Gran Bretagna, Francia, Stati Uniti e Unione Sovietica contro i vertici della Germania nazista trati in arresto alla fine della guerra. Nella città che era stato teatro delle grandi manifestazioni di massa del Partito nazionalsocialista, dove appena dieci anni prima era stata emanata la legislazione antiebraica, alcuni tra i più eminenti gerarchi nazisti si trovarono imputati per i reati di cospirazione nella preparazione di una guerra di aggressione, crimini contro la pace, crimini di guerra e crimini di lesa umanità dinnanzi a un tribunale internazionale composto da una squadra di giudici, sostituti e procuratori delle quattro nazioni alleate.

La scelta di sottoporre a processo le figure chiave dell'apparato politico e militare tedesco direttamente responsabli dello scoppio e della conduzione della guerra nazista era maturata per la prima volta in occasione della conferenza di Teheran del 1943, venendo successivamente riconfermata con gli accordi di Jalta e di Potsdam. Tra i ventiquattro imputati, spiccano le figure di Hermann Göring, comandante in capo della Luftwaffe, Joachim von Ribbentrop, Ministro degli esteri, Karl Dönitz, comandante in capo della Kriegsmarine, Albert Speer, Ministro degli armamenti ed Ernst Kaltenbrunner, membro delle SS responsabile degli Einsatzgruppen e del sistema concentrazionario nazista. Oltre ad Adolf Hitler, suicidatosi il 30 aprile 1945 mentre le truppe sovietiche erano ormai a poche centinaia di metri dal suo bunker, si erano sottratti al processo Heinrich Himmler e Joseph Goebbels, anch'essi sucidatisi a breve distanza di tempo; altri esponenti di rilievo della gerarchia nazista, quali Adolf Eichmann e Joseph Mengele, erano riusciti a riparare in Sud America. Numerosi altri processi furono celebrati sia a Norimberga che in altre località della Germania contro personalità politiche di minor rilevanza, ufficiali delle forze armate, industriali e contro i direttori, i medici e i custodi dei campi di concentramento. 

Il processo, durato dieci mesi, si concluse con le sentenze lette tra il 30 ottobre e il 1° novembre 1946, le quali comminavano dodici condanne a morte tramite impiccagione, tre ergastoli, tre assoluzioni e pene detentive di varia durata per altri quattro imputati. Riuscì a sottrarsi alla pena solamente Hermann Göring, suicidatosi con una capsula di cianuro di potassio la notte prima dell'esecuzione.

18 novembre 2025

18 novembre 2025 ore 17: "Luce" Luciana Romoli. Staffetta partigiana a 13 anni


18 novembre 2025 ore 17: "Luce" Luciana Romoli. Staffetta partigiana a 13 anni. Alla Casa della Memoria e della Storia


Luciana Romoli, “Luce”, è nata a Roma nel 1930 in una famiglia profondamente antifascista. Cresciuta a Casal Bertone, allora quartiere popolare e operaio, è stata staffetta partigiana durante la Resistenza.
A otto anni fu espulsa da tutte le scuole del Regno per essersi ribellata alle leggi razziali che colpirono la sua compagna di banco ebrea e per aver organizzato una rivolta scolastica.
Solo al termine della Seconda guerra mondiale “Luce” è riuscita a completare gli studi, divenendo biologa.
Dopo la Liberazione è stata collaboratrice di Gianni Rodari, per poi impegnarsi in un’instancabile opera di testimonianza e memoria rivolta ai più giovani. A partire dagli anni Novanta infatti porta la sua testimonianza nelle scuole ( 
https://www.bibliotechediroma.it/opac/news/luce-storia-di-una-partigiana-di-luciana-romoli-ed-people-2022/31739 )

Vedi anche:

13 novembre 2025

La celebrazione di Tina Costa che l'11 novembre 2025 avrebbe compiuto 100 anni


La celebrazione di Tina Costa che l'11 novembre 2025 avrebbe compiuto 100 anni.
La presentazione del documentario realizzato da Andrea White e Matteo Bennati "Tina Costa - Una vita ribelle" e del fumetto realizzato dall’illustratrice Francesca Gatto e dalla sceneggiatrice Chiara Benazzi "Tina Costa - Partigiana della Pace" e l' omaggio musicale di Nicola Alesini. I ricordi di amic* e compagn* e il saluto del presidente dell'ANPI nazionale Gianfranco Pagliarulo.
Grazie a tutti e tutte coloro che hanno reso possibile tutto ciò e chi ieri si è ritrovato alla Casa della Memoria e della Storia































https://photos.app.goo.gl/cmFkoMmZxF6uHQBR8 

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