14 novembre 2020

Ordine del Giorno approvato all’unanimità dal Direttivo del Comitato Provinciale dell’ANPI di Roma nella seduta del 14 novembre 2020

La pandemia sta mettendo a dura prova la tenuta economica e sociale del nostro paese, rischiando di lasciare indietro larghe fasce della popolazione con conseguenze che possono essere gravi anche per la qualità stessa della democrazia.

In questa situazione di crisi è assolutamente necessario tenere ferma la direzione dell'attuazione dei principi costituzionali, della tutela del diritto fondamentale alla salute e del dovere inderogabile di solidarietà della Repubblica, reperendo e mettendo in campo tutte le risorse indispensabili al potenziamento del servizio sanitario pubblico ed al sostegno di tutte le persone che dovranno affrontare questo periodo senza lavoro e senza reddito, anche attraverso politiche di redistribuzione della ricchezza che intervengano sui grandi patrimoni così come hanno fatto nell’ultimo periodo alcuni paesi europei.

Sono parte della crisi le convivenze forzate causate dalle restrizioni in materia sanitaria, le quali acuiscono situazioni di violenza domestica nei confronti sia delle donne sia del mondo LGBT. Il 25 novembre giornata internazionale contro la violenza sulle donne sarà complicato partecipare come gli scorsi anni alle manifestazioni in presenza. Si tratta di un tema da tenere presente, da affrontare e da agitare a causa dell’ulteriore peggioramento della condizione femminile nella nostra società.

Allo stesso tempo è necessario avviare un dibattito approfondito riguardo alla torsione federalista che l’ordinamento ha subito dopo la riforma del Titolo V della Costituzione, la quale oggi con la grave situazione che stiamo vivendo, sta dimostrando tutti i suoi limiti.  

Così come, data la stretta connessione tra pandemia e devastazione ambientale, è importante avviare una riflessione ed un progetto di lavoro sul tema della difesa dell’ambiente, il quale è presente anche nella Costituzione.

In mancanza dell’adozione di urgenti interventi di solidarietà rischiano di aprirsi larghe vie da percorrere a tutti i reazionari nostrani, sulla scia della polemica demagogica, dei capri espiatori, della violenza del linguaggio e dei comportamenti, della disgregazione sociale.

E' necessario per l'ANPI in questa nuova fase un ruolo, in continuità con la sua storia, di unità, di schieramento e di partecipazione con tutti i partiti, i movimenti, i sindacati e le associazioni che vogliono con noi realizzato il disegno di Giustizia sociale portato dall'ordinamento costituzionale, eredità dell'antifascismo, della Resistenza e della Lotta di Liberazione.

E' inoltre necessario ed urgente in questo momento di crisi economica intervenire ancora sui c.d. decreti sicurezza. Un primo intervento è stato attuato e lo riteniamo positivo ma non sufficiente. Da un lato è necessaria una diversa gestione degli afflussi che impedisca il continuo ripetersi di tragedie del mare, come anche negli ultimissimi giorni; dall'altro è necessario rivedere e moderare di molto le pene previste per le manifestazioni, che sono pene eccessive e rendono inapplicabile la non punibilità per la particolare tenuità del fatto - come anche segnalato dal Presidente della Repubblica - sia per i blocchi stradali che per i picchetti di fabbrica, le resistenze e gli oltraggi a pubblici ufficiali, situazioni che possono verificarsi durante le vertenze sindacali, lavorative, abitative, che non possono essere ridotte a mere questioni di ordine pubblico.

Nonostante la difficoltà del periodo, l’ANPI con le sezioni di Roma e della provincia continuano, nei modi più diversi, le loro attività di organizzazione e mobilitazione. Le manifestazioni di Ciampino e Nemi da poco svoltesi, i progetti con le scuole, i corsi di formazione che partiranno nelle prossime settimane, l’incessante lavoro di radicamento, le tante iniziative politiche e culturali dimostrano come la nostra Associazione, in ogni sua articolazione territoriale, è pronta a fare la propria parte, a svolgere la propria funzione e ad assolvere ai suoi compiti anche in una situazione che presenta oggettive difficoltà organizzative ma anche la possibilità di raggiungere obiettivi di ogni sorta, ad esempio come nello sgombero del covo fascista di Via Amulio avvenuto anche grazie all’impegno costante dell’ANPI.

Assume valenza fondamentale lo stile di lavoro collettivo, il “noi”, e la costruzione od il rafforzamento di coordinamenti unitari locali come centri di iniziativa, compresa la riunione cittadina. Temi di interesse prevalente con l'iniziativa culturale sulla memoria, quella politica, generale e locale, comunque ispirata alla realizzazione dei principi costituzionali, allo scioglimento delle organizzazioni fasciste, che danno continua prova di ricorso alla violenza. Assumono oggi valenza centrale i temi della sanità pubblica e garantita, del diritto al lavoro e di quello all’istruzione, la parità di genere, l’uguaglianza sostanziale e la tutela dell’ambiente. Ci prepariamo dunque ad affrontare il prossimo periodo con la tenacia e la determinazione di sempre, consapevoli che il ruolo dell’ANPI, di sentinella della democrazia, di vigilanza sulle istituzioni e di mobilitazione per l’applicazione dei principi costituzionali, è nella società sempre più necessario.



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