18 novembre 2025

18 novembre 2025 ore 17: "Luce" Luciana Romoli. Staffetta partigiana a 13 anni


18 novembre 2025 ore 17: "Luce" Luciana Romoli. Staffetta partigiana a 13 anni. Alla Casa della Memoria e della Storia


Luciana Romoli, “Luce”, è nata a Roma nel 1930 in una famiglia profondamente antifascista. Cresciuta a Casal Bertone, allora quartiere popolare e operaio, è stata staffetta partigiana durante la Resistenza.
A otto anni fu espulsa da tutte le scuole del Regno per essersi ribellata alle leggi razziali che colpirono la sua compagna di banco ebrea e per aver organizzato una rivolta scolastica.
Solo al termine della Seconda guerra mondiale “Luce” è riuscita a completare gli studi, divenendo biologa.
Dopo la Liberazione è stata collaboratrice di Gianni Rodari, per poi impegnarsi in un’instancabile opera di testimonianza e memoria rivolta ai più giovani. A partire dagli anni Novanta infatti porta la sua testimonianza nelle scuole ( 
https://www.bibliotechediroma.it/opac/news/luce-storia-di-una-partigiana-di-luciana-romoli-ed-people-2022/31739 )

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13 novembre 2025

La celebrazione di Tina Costa che l'11 novembre 2025 avrebbe compiuto 100 anni


La celebrazione di Tina Costa che l'11 novembre 2025 avrebbe compiuto 100 anni.
La presentazione del documentario realizzato da Andrea White e Matteo Bennati "Tina Costa - Una vita ribelle" e del fumetto realizzato dall’illustratrice Francesca Gatto e dalla sceneggiatrice Chiara Benazzi "Tina Costa - Partigiana della Pace" e l' omaggio musicale di Nicola Alesini. I ricordi di amic* e compagn* e il saluto del presidente dell'ANPI nazionale Gianfranco Pagliarulo.
Grazie a tutti e tutte coloro che hanno reso possibile tutto ciò e chi ieri si è ritrovato alla Casa della Memoria e della Storia































https://photos.app.goo.gl/cmFkoMmZxF6uHQBR8 

11 novembre 2025

Oggi, 11 novembre 2025, la nostra cara compagna TINA COSTA avrebbe compiuto 100 anni.

 Staffetta partigiana sulla Linea Gotica, militante e dirigente del PCI e della CGIL, impegnata ogni giorno nella solidarietà attiva con i Paesi socialisti e con i popoli del mondo in lotta per la libertà e l'emancipazione. Attivista per i diritti delle donne e ambasciatrice dei valori della Resistenza italiana in ogni contesto, in ogni luogo, in ogni scuola, in ogni piazza.

Autorevole e indimenticabile dirigente dell'ANPI, dove ha cresciuto quelle nuove generazioni che oggi guidano molte delle nostre sezioni.
Per noi sarà sempre lì, sul palco di Porta San Paolo il 25 aprile, con la piazza gremita del popolo romano, a cantare ancora una volta Fischia il Vento!

Rimane in noi indelebile quello che ci ha insegnato: "non mettete mai al primo posto il vostro io, sviluppate un lavoro, un pensiero in cui il NOI dia la dimensione della consapevolezza di star applicando la nostra Costituzione e difendendo la pace". Riportiamo di seguito l'articolo che lo storico e vicepresidente dell'ANPI di Roma Davide Conti ha scritto e pubblicato su il Manifesto del 21 marzo 2019



La «grammatica» partigiana di Tina Costa

- Davide Conti, 21.03.2019

Il ricordo. Scomparsa ieri a 94 anni, era stata prima una giovanissima staffetta partigiana e aveva partecipato poi alle lotte sociali e politiche fin dal secondo dopoguerra. Dirigente dell'Anpi, iscritta al Pci nel 1944, poi a Rifondazione Comunista. La camera ardente per Tina si terrà venerdì 22 marzo presso la Casa della Memoria e della Storia di Roma.

Tina Costa è scomparsa ieri a 94 anni. È stata una donna che ha scelto ed è stata partigiana lungo tutto il corso della sua vita. Nata nel 1925, anno terzo della dittatura fascista, faceva parte di quella generazione che nelle intenzioni di Mussolini sarebbe stata allevata al «culto del littorio» garantendo fedeltà cieca al regime. Al contrario, come amava spesso ripetere con un sorriso vispo e beffardo, «aveva succhiato un altro latte».

L’estrazione politica e sociale della sua famiglia romagnola, padre socialista, madre e fratelli comunisti, richiama quell'antifascismo della prima ora che non aspettò gli «errori in mezzo alle cose buone» della dittatura, come ancora oggi siamo costretti ad ascoltare da alti esponenti delle istituzioni, per opporvisi senza timore.

Durante la Resistenza, appena diciottenne, divenne staffetta del Partito (quello di cui non serviva specificare la qualifica politica) sul fronte di guerra della linea gotica, quello diviso tra le tante stragi ed i crimini nazifascisti da un lato e la lotta partigiana di Liberazione dall'altro.

Per significare il carattere popolare di un conflitto asimmetrico come la guerriglia, Tina raccontava sempre di quando durante una sua missione di collegamento venne salvata dalle donne riminesi che, «anche se fingevano di non sapere chi io fossi e cosa facessi mi avvertirono di una retata dei tedeschi a poca distanza e mi fecero tornare indietro».



Arrestata con un fratello e la madre a seguito della delazione di una spia italiana (che a partire dagli anni Novanta avrebbe dovuto chiamare «ragazzo di Salò» secondo la nuova linea dell’ex Partito) riuscì a fuggire durante un bombardamento Alleato mentre veniva deportata nel campo d’internamento di Fossoli.

Iscritta al Pci dal 1944, la prima tessera le venne consegnata da Pietro Ingrao, ha continuato la sua lotta nell’Italia libera e repubblicana sempre nel solco ideale e valoriale tracciato dalla Resistenza, identificata come radice d’origine della nostra fragile e complessa democrazia post-bellica e come eredità di vincolo rispetto alla conquista dell’uguaglianza sostanziale delle classi e dei ceti popolari dai cui proveniva e che aveva sempre rappresentato in seno al sindacato della Cgil.





L’opposizione irriducibile alla costruzione ideologica della società categoriale e razzista voluta dal fascismo e strutturata sulla base della discriminazione «per legge» dei diritti delle donne, degli omosessuali, dei dissidenti politici e degli ebrei è sempre stata il punto centrale del suo messaggio storico-politico. Ed il riemergere di istanze regressive nel cuore della nostra modernità venivano da lei identificate prima ancora che con un «eterno ritorno» del fascismo come una profonda crisi della democrazia.

È dentro questa dimensione interpretativa della crisi democratica e delle torsioni divisive che la attraversano che il carattere storico dell’antifascismo riassume una centralità reale che non si limita all'opposizione ideale al riemergere dell’estrema destra in Italia ed in Europa ma come «teoria dello Stato» intesa come risposta storica democratica e pluralista alla complessità del presente, in grado di stabilire una relazione diretta e reale con quelle periferie sociali, culturali e politiche che la crisi internazionale del sistema economico ha spinto verso la paura del «diverso» e verso un sordo egoismo sociale di sopravvivenza.


È lungo questo crinale che l’eredità di Tina Costa e della Resistenza assume il senso di istanza del presente e non di retorica celebrativa del passato. Attraverso la sua grammatica partigiana la dirigente dell’Anpi sottolineava, soprattutto ai tanti giovani incontrati quotidianamente nelle scuole, la necessità del sapere critico e della conoscenza della storia come vaccini indispensabili in una società che tutto cancella nel breve volgere di un giorno esponendoci ai gravi pericoli connessi ad un vissuto senza passato.





Il suo «bisogno di memoria» mal si acconciava alle cerimonie ufficiali riecheggiando piuttosto le parole di Piero Calamandrei che nel 1953 davanti al ritorno nel Parlamento dei deputati neofascisti evocava i caduti della Resistenza per ammonire i vivi dell’Italia democratica «Non rammaricatevi dai vostri cimiteri di montagna se giù al piano nell’aula ove fu giurata la Costituzione murata col vostro sangue sono tornati da remote caligini i fantasmi della vergogna, troppo presto li avevamo dimenticati».

Tina Costa - "Una vita ribelle" e "Partigiana della Pace" - 11 novembre alla Casa della Memoria e della Storia. Per il centenario della nascita presentazione di un documentario e di un fumetto



Il prossimo 11 novembre la partigiana Tina Costa (11 novembre 1925, Gemmano - 20 marzo 2019, Roma) avrebbe compiuto 100 anni. 

Tina è stata una donna, comunista, che si è battuta fin dalla prima giovinezza per la conquista della Libertà e per i diritti di ogni persona. 

L'ANPI provinciale di Roma vuole ricordare l'impegno di Tina nella lotta antifascista e per l'applicazione e la difesa della Costituzione, e soprattutto farla tornare a vivere tra la sua gente e le nuove generazioni, come era usa fare da sempre.

Tina, partigiana e pacifista, sempre in prima fila nella lotta contro le ingiustizie e sempre a fianco dei popoli oppressi, fu sostenitrice appassionata della rivoluzione cubana e della causa del popolo palestinese. 

Affinché il suo impegno instancabile diventi strumento per tutte le antifasciste e gli antifascisti, per coloro che hanno avuto la fortuna di averla conosciuta e per coloro che, soprattutto per ragioni anagrafiche, non hanno avuto questa fortuna, sono stati realizzati, con la produzione dell'ANPI provinciale di Roma, un crowdfunding e il patrocinio gratuito di Roma Capitale e del Comune di Gemmano, un documentario ed un fumetto sulla sua figura.


11 novembre 2025 alle ore 17:00 alla Casa della Memoria e della Storia

festeggeremo  quindi Tina Costa presentando:

"Tina Costa - Una vita ribelle" - documentario realizzato da Andrea White e Matteo Bennati

"Tina Costa - Partigiana della Pace" - fumetto realizzato dall’illustratrice Francesca Gatto e dalla sceneggiatrice Chiara Benazzi.


Siete tutti invitati a partecipare! 


07 novembre 2025

🌹𝟕 𝐧𝐨𝐯𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 𝟏𝟗𝟏𝟖 - 𝟕 𝐧𝐨𝐯𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 𝟐𝟎𝟐𝟓: 𝐛𝐮𝐨𝐧 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐚𝐧𝐧𝐨, 𝐌𝐚𝐫𝐢𝐨! Ricordo di Mario Fiorentini, il partigiano matematico


Il 7 novembre del 1918, esattamente un anno dopo la Rivoluzione d'Ottobre e a pochi giorni dalla conclusione della Grande Guerra, nasceva a Roma Mario Fiorentini, leggendaria figura di partigiano, agente segreto e matematico, uomo dalla triplice identità le cui imprese, a detta di Giorgio Amendola e Alfio Marchini, "costituiscono un'odissea che avrebbe del leggendario, se non fosse corroborata da incontestabili documentazioni".

Di padre ebreo, nel fervido clima culturale della Roma della fine degli anni '30 si avvicina agli ambienti antifascisti, aderendo poi negli anni della guerra al neonato Partito d'Azione e approdando infine al PCI, di cui dirigerà l'avanguardia combattente nei mesi dell'occupazione nazifascista della città di Roma. Proprio sul finire del 1943, quando va definendosi il dispositivo militare del PCI, Mario Fiorentini è posto a capo del GAP centrale "Antonio Gramsci": in tale ruolo si renderà protagonista di azioni memorabili quali l'attacco al carcere di Regina Coeli il 26 dicembre 1943, l'azione contro il battaglione "Onore e Combattimento" in Via Tomacelli il 10 marzo 1944 e la pianificazione dell'attacco di Via Rasella, tra i più importanti e riusciti atti di guerriglia urbana mai compiuti nell'Europa occupata ai danni delle armate naziste. Arruolatosi tra le fila dell'OSS all'indomani della liberazione di Roma, opera dietro le linee nemiche sull'Appennino a cavallo tra Liguria, Emilia, Lombardia e Piemonte in qualità di capo della missione "Dingo": catturato e incarcerato dai nazisti, riesce con una rocambolesca fuga a evadere dal carcere di San Vittore. Al termine della guerra, insignito di tre Medaglie d'Argento al Valor Militare, tre Croci di Guerra al merito, della Medaglia Donovan statunitense e della medaglia della Special Force britannica, sposa l'amata Lucia Ottobrini, compagna di lotta e di vita. Ripresi da autodidatta gli studi matematici, diviene docente ordinario presso l'Università di Ferrara nel 1971, mentre i suoi studi in algebra commutativa e geometria algebrica lo accreditano quale studioso di fama internazionale. Fu instancabile iscritto e dirigente dell'ANPI romana sino alla sua scomparsa, avvenuta il 9 agosto del 2022, alla soglia dei 104 anni.







04 novembre 2025

Palestina - una terra senza pace. Voci e testimonianze dal mare e dai territori 27 novembre 2025 alla Casa della Memoria e della Storia

 


SALVATE LA DATA!!!!: 

Palestina - una terra senza pace. 

Voci e testimonianze dal mare e dai territori

con gli interventi di chi ha fatto parte della Global Flottilla Sumud, 

di partecipanti a una missione in Cisgiordania, 

di chi potrà raccontare Gaza. 

27 novembre ore 17 Casa della Memoria e della Storia

02 novembre 2025

2 novembre 1975: l'omicidio Pasolini

È da poco passata la mezzanotte del 2 novembre 1975 quando lo scrittore, regista e intellettuale Pier Paolo Pasolini viene aggredito e ucciso in prossimità dell'Idroscalo di Ostia da un gruppo di criminali, in quello che le inchieste giudiziarie degli anni successivi definiranno un vero e proprio agguato premeditato.

Reo confesso dell'omicidio è Pino Pelosi, trovato poche ore dopo dai carabinieri alla guida dell'automobile dello scrittore sul lungomare di Ostia, ma sin da subito la ricostruzione da lui fornita presenta degli elementi poco credibili: è chiaro che lui, da solo, non sarebbe riuscito a sopraffare Pasolini. 

Quella notte, in Via dell'Idroscalo, si trovava un gruppo composto da almeno altre tre persone, appartenenti alla malavita romana e legati sia ad esponenti della banda della Magliana che ad importanti personalità dell'eversione nera: essi avrebbero brutalmente percosso lo scrittore per poi ucciderlo investendolo con la sua stessa automobile, tentando poi di mascherare la natura politica del delitto con allusioni all'orientamento sessuale dello scrittore.

#PierPaoloPasolini #antifascismo #culturaantifascista

26 ottobre 2025

Solidarietà ad Alessandro Sahebi, aggredito dai fascisti

Il comitato provinciale dell'ANPI di Roma esprime la più totale vicinanza e solidarietà al giornalista Alessandro Sahebi aggredito dalla teppaglia fascista di fronte al Teatro Brancaccio mentre era con la compagna e la figlia di pochi mesi, perché indossava una felpa antifascista. 
È l'ennesima aggressione fascista in un quartiere che vede l'annosa occupazione da parte dei fascisti di un intero edificio pubblico. Mentre in questi giorni a Roma la forza pubblica viene impiegata per sfrattare famiglie in emergenza abitativa, nessuna azione è mai stata adottata per un'occupazione politica che rappresenta grave danno erariale e grave pericolo per l'incolumità delle persone in quanto covo fascista in un quartiere multietnico. L'inerzia delle Autorità fa sì che cresca il senso di impunità di un'umanità violenta, razzista e sopraffattrice che si sente autorizzata e coperta.
Sahebi ha dichiarato che denuncerà l'aggressione e ha pubblicato un video della stessa. Ci aspettiamo che gli autori vengano prontamente individuati e perseguiti per legge. Torniamo a chiedere lo sgombero del palazzetto occupato illegalmente da anni da casa pound e vengano applicate rigorosamente le leggi Scelba e Mancino.

25 ottobre 2025

La vita delle donne non si strumentalizza

Abbiamo appreso con disappunto dell'evento organizzato dal Comune di Anguillara per presentare il libro di Francesca Totolo, persona di estrema destra e collaboratrice di Casapound, avernuta ieri nonostante l'ANPI locale abbia fatto esplicita richiesta di annullamento dell'iniziativa per promuoverne altre con protagonisti  democratici.

Il tema della violenza alle donne rappresenta una piaga endemica che va combattuta agendo in tutti i livelli: sociale, giuridico, economico e morale. L'autrice, già nota per le falsità contenute nei suoi articoli, usa il tema della violenza alle donne per continuare a propagandare il più becero razzismo di stampo fascista, tesi smentita dalle statistiche presentate annualmente dall'Istat e dalla Polizia di Stato.

Le istituzioni non possono essere a disposizione di chi viola i principi della Costituzione Italiana.

ANPI sezione di Anguillara

ANPI Provinciale di Roma



Nel 75% dei casi l'assassino è di nazionalità italiana (fonte: Stop Femminicidio)




23 ottobre 2025

L'ANPI provinciale di Roma parteciperà alla manifestazione della CGIL del 25 ottobre 2025

“Il declino del nostro Paese è ogni giorno più evidente, e si manifesta in modo crescente attraverso il drammatico fenomeno dell’astensionismo.
C’è una crisi sociale, attestata dalla esplosione delle diseguaglianze. C’è una deriva bellicista, comune all’intera UE. C’è una crisi della democrazia, sul piano inclinato di una sempre maggiore propensione di comportamenti, decisioni e leggi autoritarie.
Si deve invertire questa pesante tendenza, puntando sulla crescita della partecipazione popolare e dando una speranza di futuro al Paese.

Per questo l’ANPI, nel ribadire la natura antifascista della Repubblica e la necessità di difendere e finalmente attuare in modo pieno i principi costituzionali, appoggia ogni iniziativa pacifica per la giustizia sociale, per la tutela della democrazia, per contrastare il riarmo e il rischio di guerra.

L’ANPI, nel ribadire la natura antifascista della Repubblica e la necessità di difendere e finalmente attuare in modo pieno i principi costituzionali, appoggia ogni iniziativa pacifica per la giustizia sociale, per la tutela della democrazia, per contrastare il riarmo e il rischio di guerra.

L’ANPI, nel pieno rispetto dell’autonomia sindacale, sostiene la manifestazione indetta dalla CGIL per il 25 ottobre.
Segreteria nazionale ANPI

L’appuntamento per le sezioni e le compagne e i compagni dell’ANPI provinciale di Roma è
il 25 ottobre 2025 alle 13:30 a piazza Esquilino di fronte all’obelisco,
dove aspetteremo il passaggio del corteo per poi inserirci con le nostre delegazioni con striscioni, fazzoletti e bandiere.



"Quel che ci ha fatto Mussolini" - Casa della Memoria e della Storia 30 ottobre 2025

Presentazione del libro "Quel che ci ha fatto Mussolini" di Paolo Treves

Casa della Memoria e della Storia

30 ottobre 2025 ore 17:30





16 ottobre 2025

16 ottobre 1943: il rastrellamento degli ebrei romani

All'alba del 16 ottobre, reparti delle SS e della Ordnungspolizei tedesche al comando del tenente colonnello Herbert Kappler rastrellarono nell'area dell'antico ghetto ebraico e in tutta la città di Roma uomini, donne, bambini e anziani di religione ebraica, precedentemente censiti a seguito di un decreto di Mussolini. Internati al Collegio Militare in Via della Lungara, dopo appena due giorni furono avviati ai campi di sterminio. 
Se i nazisti li catturarono e li deportarono, furono i fascisti italiani ad indicare loro dove abitavano e dove andarli a prendere. 
In più di mille arrivarono ad Auschwitz, solo sedici sopravvissero; tra di essi un'unica donna, Settimia Spizzichino. Nessun bambino sopravvisse.
L'immagine è tratta dal film "L'oro di Roma" di Carlo Lizzani.

10 ottobre 2025

La sfida climatica. Dalla scienza alla politica: ragioni per il cambiamento - 13 ottobre alla Casa della Memoria e della Storia


Presentiamo l’ultimo libro del Prof. Antonello Pasini

“La sfida climatica. Dalla scienza alla politica: ragioni per il cambiamento”

Dialoga con l’autore Francesco Cioffi (Gruppo Ambiente ANPI Roma)

Modera Giacomo Pellini (Segretario ANPI Marconi Ragazze della Resistenza)

Lunedì 13 ottobre – ore 17:00

Biblioteca Guglielmo Marconi, Via Gerolamo Cardano 135 – Roma

Evento organizzato dalla sezione ANPI Ragazze della Resistenza

e dal Gruppo Ambiente ANPI Roma 


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