L'ANPI provinciale di Roma esprime la propria indignazione
per la mozione approvata dal Consiglio Comunale di Roma Capitale con la quale
si intende intitolare una via a Giorgio Almirante. E’ inaccettabile che nella
capitale della Repubblica, nella città che ha vissuto sulla propria pelle la
barbarie dell'occupazione nazifascista, nella città che ha subito la strage
delle Fosse Ardeatine, l'eccidio de La Storta, la deportazione dei Carabinieri,
la razzia del Ghetto, le fucilazioni di patrioti a forte Bravetta, il
rastrellamento del Quadraro, le torture nelle carceri di Via Tasso, nella
pensione Jaccarino, e molti altri episodi di oppressione fascista e nazista venga
reso omaggio ad un tale esponente del mondo fascista repubblichino e del
razzismo mai ripudiato. Fu prima uno dei massimi sostenitori delle leggi
razziali del 1938 (delle quali quest’anno viene ricordato l’80° lugubre
anniversario), fu fucilatore di patrioti durante la guerra di Liberazione, fu
esponente di punta del neofascismo nel dopoguerra e camerata e maestro di truci
picchiatori e terroristi fascisti negli anni ’70.
Il fatto che sedette negli scranni del Parlamento non fa di
tal figuro un padre della Patria, semmai significa che approfittò della
democrazia che i partigiani conquistarono e che solo l’amnistia e la mancata
applicazione della Costituzione (della quale quest’anno ricorre il 70° dell’entrata
in vigore) lo salvò da condanna certa e dall’oblio nelle discariche della Storia
che avrebbe meritato.
Che questa vergognosa mozione l’abbiano presentata esponenti
che si sentono manifestamente discendenti dell’abominio fascista è comprensibile,
ma che l’abbiano votata esponenti di una forza politica come il Movimento 5
Stelle desta perlomeno perplessità: o si è ignoranti riguardo la storia recente
del nostro Paese e della nostra Città, e allora non si può pretendere di
guidarne sulla fiducia un suo presunto rinnovamento, o si è scelto
deliberatamente di amoreggiare con le forze oscurantiste, razziste, fasciste
per biechi interessi politici immediati di bottega e allora, lo stesso, non ci si
può millantare di essere forza di cambiamento rivoluzionario.
Data l'assenza della sindaca, ci chiediamo questa come
avrebbe votato se fosse stata presente.
Il Comitato Provinciale dell’ANPI di Roma chiede che questa
mozione venga immediatamente ritirata. In caso contrario si mobiliterà insieme
a tutti i cittadini antifascisti, alle associazioni, organizzazioni politiche e
sindacali, movimenti che si riconoscono nella Costituzione Repubblicana, nata
dalla Resistenza e dalla Lotta di Liberazione, quindi antifascista per
antonomasia, fino a che la stessa non sarà ritirata.
Non è possibile partecipare al 25 aprile, rendere omaggio ai
martiri delle Fosse Ardeatine, ricevere sulla bandiera cittadina la medaglia d’oro
per meriti civili per il contributo alla Resistenza di un quartiere intero come
Centocelle e poi votare un simile disgustoso obbrobrio.
Ora e sempre Resistenza