Interverranno:
Virginia Raggi, Sindaca di Roma;
Davide Conti, storico;
Fabrizio De Sanctis, presidente dell'ANPI provinciale di Roma;
Gianfranco Pagliarulo, vicepresidente ANPI Nazionale;
Aldo Pavia, presidente ANED di Roma;
Iole Mancini e Massimo Pradella, Partigiani.
Questo
concerto si inscrive nelle celebrazioni per il 75° anniversario della
liberazione di Roma dal nazifascismo e dall'occupazione tedesca.
L’8 settembre
1943 qui a Roma cominciò la riscossa popolare e nazionale della Resistenza;
soldati, cittadini, vecchi militanti antifascisti e giovani patrioti si
batterono insieme per difendere Roma dall'invasore tedesco.
Ricordiamo in
questo 8 settembre 2019 quell'alleanza di popolo da cui sono poi nate la nostra
democrazia e la nostra Costituzione, l’alleanza che sta alla base della nostra
vicenda nazionale; ricordiamo e onoriamo la scelta di quanti, combattendo,
soccorrendo le vittime, nascondendo i ricercati, supportando in mille modi i
resistenti, permisero che quella esperienza spontanea e patriottica diventasse
poi la più vigorosa e duratura Resistenza dell’Europa occidentale contro
l’oppressione del fascismo e del nazismo.
Questo concerto è dedicato a Massimo Rendina, un grande comandante
partigiano, un onestissimo giornalista, un testimone e un maestro di democrazia
Massimo Rendina era nato a Venezia nel 1920: ancora studente,
cattolico, lontano dalla retorica fascista comincia a collaborare con giornali
di Bologna, dove studiava. Dopo una tragica esperienza come tenente nella
Campagna di Russia, tornato in Italia assiste alla breve stagione di
“quasi-libertà” tra la caduta del fascismo (25/07/1943) e armistizio
88/09/1943) e, al Resto del Carlino conobbe Enzo Biagi e collaborò con lui.
Quando i tedeschi invasero l’Italia e misero in piedi un governo fascista di
collaborazionisti, fece la sua coraggiosa scelta: nella prima riunione della
redazione del Resto del Carlino si
alzò, dichiarò la propria intenzione di non collaborare con fascisti e tedeschi
e prese la strada della montagna, raggiungendo i partigiani.
Cattolico, entrò nelle Brigate Garibaldi, diventando Capo di Stato
Maggiore della 1 Divisione Garibaldi, quella che, insieme agli operai e ai
cittadini torinesi, liberò Torino il 27 aprile 1945.
Dopo la guerra fu un importante giornalista prima a l’Unità e poi alla RAI: diresse il primo
Telegiornale (1957). Fu anche maestro e insegnante di giornalismo
all'Università di Tor Vergata.
Ma lo ricordiamo soprattutto per la sua infaticabile opera di
testimone e di coscienza democratica a Roma, sua città di adozione. È alla sua
tenacia e alla sua intelligenza che si deve l’istituzione della Casa della Memoria e della Storia
(2006), centro di studio, analisi e impegno sui temi dell’antifascismo, della
libertà, dello studio appassionato e sincero del nostro recente passato.
Rendina, che abbiamo conosciuto e amato come Il comandante Max, è stato poi il Presidente del Comitato romano dell’Associazione
Nazionale Partigiani d’Italia, nella fase in cui i vecchi partigiani come lui
si sono preparati a lasciare a più giovani forze il compito di proseguire,
nella democrazia conquistata anche grazie a loro, la lotta per l’uguaglianza, la libertà, la
solidarietà che li aveva animati in quegli anni difficilissimi tra il 1943 e il
1944.
Massimo Rendina è l’autore del testo della Ballata partigiana che chiude questo concerto, nella musica del
Maestro Alessandro Annunziata.
Programma e note di sala:
Johann
Sebastian Bach (Eisenach 1685-Lipsia 1750)
Preludio
dalla Suite BWV997
Arvo Part
(Paide-Estonia 1935)
Fratres
Mario
Castelnuovo Tedesco (Firenze 1895-Beverly Hills 1968)
Ballata
dall’esilio
Alessandro
Annunziata (Roma 1968)
Ballata
Partigiana per soprano archi e chitarra
Il concerto
si apre con un Preludio di J.S.Bach tratto dalla Suite BWV997 per clavicembalo in do minore che
ascoltiamo nella versione in la minore per chitarra. L'opera di Bach trova in
questa versione chitarristica, un'atmosfera solenne e malinconica che si svolge
nella penombra di un'assorta meditazione.
L'atteggiamento
meditativo si ritrova a pieno nel successivo brano del compositore Arvo Part
che richiama ad un anelito di semplicità e purezza. Il compositore estone, dopo
iniziali esperienze dodecafoniche, giunge ad elaborare un personale linguaggio
musicale che lui stesso definisce tintinnabulum (imitazione del suono
delle campane). È una composizione in tre parti in cui si alternano una serie
ipnotizzante di variazioni di un tema di sei battute.
Segue una
breve composizione di Mario Castelnuovo Tedesco sul testo della celebre
“Ballata dall'esilio” del poeta Guido Cavalcanti. Il compositore fiorentino ha
lasciato l'Italia nel 1939 all'indomani dell’emanazione delle leggi razziali
riparando negli Stati Uniti dove ha continuato a dedicarsi alla composizione di
opere in cui è centrale il tema dell'esilio. Questo brano per voce e chitarra è costruito in una semplice
forma liederistica nella quale il compositore riprende il tema dell’allontanamento
dall'amata e la propria angoscia di morte presente nella originale lirica del
Petrarca utilizzandola come metafora della propria condizione di lontananza dalla Patria.
Chiude il
programma la Ballata Partigiana per soprano, chitarra e archi del
compositore romano Alessandro Annunziata. È un brano nel quale il compositore
ha voluto rappresentare la spontaneità e la passione di cui è intriso il testo
attraverso un linguaggio musicale diretto e semplice. Vi si alternano momenti
drammatici e lunghe pause liriche, sognanti, dove il senso del ricordo e della
nostalgia prevale su quello drammatico e battagliero. Non c'è una vera melodia
nella parte vocale, ma è come se le parole fossero via via scolpite o lasciate
librare nell'aria una ad una, colme del loro significato. Il brano prende vita
da un testo di Massimo Rendina; partigiano e
comandante nelle brigate Garibaldi,
giornalista di testate giornalistiche quali il Resto del Carlino
e l'Unità e presidente dell'ANPI
provinciale di Roma negli ultimi della sua vita.
Ensemble
Keplero
Violini,
Leonardo Alessandrini e Giuliano Cavaliere
Viola,
Lorenzo Rundo
Violoncello, Gabriele Simonacci
Contrabbasso, Paolo Benelli
Chitarra,
Angelo Colone
Soprano,
Laura Pugliese