Nata a Nemi (Roma), il 19 Febbraio 1920 faceva parte del GAP centrale "Sozzi - Garibaldi" con il ruolo di Staffetta.
Il marito Ernesto Borghesi, Medaglia d’Argento, partecipò all’azione di Via Rasella e al fallito attentato a Vittorio Mussolini.
Iole, nei giorni immediatamente precedenti la liberazione di Roma venne arrestata, interrogata e torturata dalle SS nel carcere di Via Tasso. Volevano estorcerle il luogo dove si nascondeva Ernesto Borghesi che era fuggito da Regina Coeli. Ma Iole non parlò.
I tedeschi, in fuga per l'arrivo degli alleati, caricarono su tre camion tutti i prigionieri detenuti nel carcere, ma il camion su cui stava Iole per un guasto non partì. I prigionieri degli altri due camion furono tutti trucidati a La Storta.
In questi anni non ha mai fatto mancare la sua testimonianza, incontrando decine di classi nelle scuole, partecipando alle nostre iniziative, sempre lucida e generosa nel richiamarci ai valori di libertà e giustizia della Resistenza.
Lascia un grande vuoto, Bella Ciao Iole.
Alla Liberazione di Roma i nazisti in fuga avevano radunato i prigionieri su dei camion per trasportarli a nord. Per un guasto al camion dove era stata fatta salire insieme ad altri, scampò alla tragica sorte che toccò ai martiri de La Storta.
Per tutta la vita testimoniò la ferocia nazifascista e i valori di Libertà e Giustizia per una società solidale come scritto col sangue sulla Costituzione. Sempre presente ad ogni occasione ed iniziativa dell'ANPI, le sue toccanti e lucide parole ci sono state sempre di sprone.
Tutta l'ANPI, tutto l'antifascismo si stringe oggi alla nostra amatissima Iole.
Che la terra ti sia lieve. Ora e sempre Resistenza!
La Presidenza dell' ANPI provinciale di Roma
Per sua volontà non si portino fiori, ma si sottoscriva per l'AIRC.