27 luglio 2017

Nessun sostegno alle mamme per continuare la razza. Le donne del Coordinamento donne dell'ANPI di Roma invitano a ricordare e riflettere.



Nessun sostegno alle mamme per continuare la razza. Le donne del Coordinamento donne dell'ANPI di Roma invitano a ricordare e riflettere.


La lotta di Liberazione vide le donne protagoniste della Resistenza Civile e della guerra armata, donne combattenti e armate,  in prima linea, membri dei GAP e delle SAP.  Le donne  abbandonarono il focolare per impegnarsi nella guerra partigiana. Si veniva da anni di politica anti-femminista, basata sull'idea di donna madre e casalinga. Il fascismo fece della donna una macchina della riproduzione e della maternità, un oggetto di pubblica esaltazion, a sostegno della forza nazionalista dello Stato. Le donne furono escluse dalla partecipazione alla vita pubblica e politica. la questione demografica fu affrontata in nome del superiore interesse dello Stato, in termini di quantità, anziché di qualità. lo Stato fascista vietò l'uso di anticoncezionali e il ricorso all'aborto per aumentare il numero delle nascite. le donne furono private del diritto di voto e della possibilità di prendere decisioni di natura commerciale o giuridica senza l'autorizzazione del padre o del marito. Ogni aspetto della vita delle donne fu subordinato agli interessi dello Stato, al punto da negare, in assoluto, ogni forma di emancipazione femminile. L'unico scopo della vita della donna erano i figli. Il proseguo degli studi e le possibilità lavorative si ridussero in maniera drastica fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale quando le donne iniziarono a prendere il posto degli uomini ,chiamati alle armi, al fine di provvedere al sostentamento di famiglie con prole numerosa. Nel 1948 con la Costituzione si volle dar vita ad una nuova società italiana attraverso principi che miravano allo sviluppo della scocietà, necessariamente interconnesso con la crescita e lo sviluppo personale e professionale di ogni individio, uomo o donna che fosse. L'articolo 3 esprime chiaramente questo principio di Uguaglianza: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione,di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che,limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei citta dini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese".  L'articolo 37 aggiunge: "la donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro,le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione".

25 luglio 2017

L'ANPI Provinciale di Roma aderisce al presidio di Tor Bella Monaca del 26 luglio p.v.





Comunicato Presidio Tor Bella Monaca 26 luglio ore 18.00


CGIL Roma e Lazio, CISL Roma Capitale Rieti, UIL Roma e Lazio, Acli Roma e Provincia e Acli Lazio, Anpi Roma, Arci Roma e il Coordinamento di Libera di Roma indicono un presidio per il giorno 26 luglio alle 18.00 a Tor Bella Monaca, nel piazzale antistante la chiesa di Santa Maria Madre del Redentore, via Duilio Cambellotti 18, a cui chiamano a partecipare tutte le forze democratiche: politiche, sociali, dell’associazionismo, del volontariato.

L’iniziativa vuole richiamare l’attenzione delle forze politiche e delle Istituzioni locali e nazionali, della Prefettura, sui rischi per la sicurezza e per la convivenza civile a causa degli episodi di violenza avvenuti nella periferia romana ad opera di determinate forze politiche.

Citiamo solo alcuni di questi episodi:
-         l’aggressione a Tor Bella Monaca ai danni di un cittadino italiano di origini bengalesi;
-         la manifestazione organizzata contro i migranti al Tiburtino Terzo;
-         il presidio annunciato per il 7 luglio, sempre a Tor bella Monaca, poi sospeso;
-         incidenti e aggressioni, l’11 luglio, di fronte alla sede di ASIA USB e del PD, che stava svolgendo il proprio congresso municipale;
-         L’aggressione ai migranti venditori ambulanti sulla spiaggia di Ostia, che segue le aggressioni a giovani delle associazioni di volontariato del medesimo territorio;

Questi episodi di violenza rappresentano fatti che devono seriamente preoccupare tutte le forze democratiche e le stesse Istituzioni.     

Inoltre si riscontrano preoccupanti contiguità tra queste formazioni protagoniste degli episodi succitati e fenomeni di illegalità, in alcuni settori, quali le occupazioni delle case popolari.

25 luglio 1943: la caduta di Mussolini

16 luglio 2017

Smuraglia: "La spiaggia fascista di Chioggia è un fatto gravissimo, non una goliardata"

Smuraglia: "La spiaggia fascista di Chioggia è un fatto gravissimo, non una goliardata"

14 Luglio 2017
Il dibattito sulla spiaggia fascista di Chioggia nella puntata del 14 luglio di Agorà estate (dal min. 00:44:31) su Rai 3:

http://www.raiplay.it/video/2017/07/Agora-estate_Smuraglia 

25 luglio 2017 - Sez. ANPI Appio - VII Municipio: pastasciutta antifascista

SEZIONE A.N.P.I. APPIO – VII MUNICIPIO “ORNELLO LEONARDI E ANTONIO SPUNTICCIA”

MARTEDI 25 LUGLIO ORE 19,30     Via Saluzzo 49 Roma







Per la prima volta a Roma, ci uniamo alla rete nazionale della pastasciutta antifascista (Burro e parmigiano come da tradizione) e caprese, dolcetti e altro.
Sottoscrizione libera, ognuno porti qualcosa da mangiare e bere!
Alla caduta del Fascismo, il 25 luglio del 1943, fu grande festa a Casa Cervi, come in tutto il Paese. Una gioia spontanea di molti italiani che speravano nella fine della guerra, nella morte della dittatura. La Liberazione verrà solo 20 mesi dopo, al prezzo di molte sofferenze. Ma quel 25 luglio, alla notizia che il duce era stato arrestato, c’era solo la voglia di festeggiare. A Campegine, i Cervi insieme ad altre famiglie del paese, portarono la pastasciutta in piazza, nei bidoni per il latte. Con un rapido passaparola la cittadinanza si riunì attorno al carro e alla “birocia” che aveva portato la pasta. Tutti in fila per avere un piatto di quei maccheroni conditi a burro e formaggio che, in tempo di guerra e di razionamenti, erano prima di tutto un pasto di lusso.
C’era la fame, ma c’era anche la voglia di uscire dall’incubo del fascismo e della guerra, il desiderio di “riprendersi la piazza” con un moto spontaneo, dopo anni di adunate a comando e di divieti.
Di quel 25 luglio, di quella pagina di storia italiana è rimasto poco nella memoria collettiva. Eppure c’è stato, in tutta Italia e in quella data, uno spirito genuino e pacifico di festa popolare: prima dell’8 settembre, dell’occupazione tedesca, della Repubblica di Salò. Prima delle brigate partigiane e della Lotta di Liberazione.
Da oltre 20 anni l’Istituto Cervi e molte Sezioni ANPI rievocano quel clima di gioia a partire dall’episodio della storica pastasciutta di Campegine, riproponendo la stessa formula di ritrovo spontaneo e festoso. Per ricordare (e siamo sempre di più a farlo) una data simbolica della nostra storia…
 verrà presentata una piccola mostra
"GUERRA NAZIFASCISTA E FAME" con 4 esempi di razioni di pane:
ROMA 1942 ( Italia in guerra)
KIEV 1942 (occupazione nazista)
ROMA 1943 (occupazione nazista)
LENINGRADO 1942 (assedio nazifascista di 900 giorni)
E si potrà firmare la PETIZIONE per una targa dove sorgeva la fabbrica FATME, fulcro della Resistenza Operaia all’Appio Tuscolano.
SEZIONE A.N.P.I. APPIO – VII MUNICIPIO “ORNELLO LEONARDI E ANTONIO SPUNTICCIA”
Sede  c/o PRC Appio Via Saluzzo 49-  00182 Roma –
 cell. 3338755347

Carlo Smuraglia "Sull'Atlante delle stragi naziste ..."

"Sull'Atlante delle stragi naziste e fasciste si sta costruendo una polemica artificiosa e infondata"


14 Luglio 2017

14 luglio 2017

Riceviamo e pubblichiamo

Abbiamo ricevuto il seguente comunicato dell'ANED che condividiamo e pubblichiamo.


Ordine del giorno del Comitato Provinciale ANPI Roma del 13 luglio 2017

A.N.P.I. COMITATO PROVINCIALE DI ROMA

ORDINE DEL GIORNO APPROVATO NELLA SEDUTA DEL 13 LUGLIO 2017
Il Comitato direttivo dell’Anpi provinciale di Roma, nella riunione del 13 luglio 2017, in merito ai fatti di Tor Bellamonca del 7 e 11 luglio scorsi, che hanno visto l’Associazione tra i promotori della doppia giornata antifascista, esprime la propria solidarietà al PD e all’Asia-Usb, le cui sedi sono state sotto pressione per il tentativo dei neofascisti di Forza nuova di manifestare proprio davanti alle loro sedi di via dell’Archeologia e apprezza l’impegno delle Autorità che in questa occasione hanno sgombrato la sede di Forza nuova, negato l’autorizzazione alle loro sfilate, fermato i facinorosi che hanno comunque tentato di provocare le assemblee popolari.
L’Anpi di Roma esprime inoltre soddisfazione perché ancora una volta, dopo l’Esquilino, Ostia, Magliana – primo presidio -, Torre Angela, Tiburtino III, la mobilitazione popolare di diversi settori della società ha fatto muro, riuscendo ancora una volta ad impedire che manifestazioni fasciste sfilassero, offendendo le tradizioni antifasciste della Repubblica e della città di Roma.
Il tentativo del neofascismo di rialzare la testa ha ormai oltrepassato i limiti di guardia. Sono ormai troppi gli episodi intollerabili con cui si tenta di riaffermare nel nostro Paese le pratiche di intolleranza, violenza, razzismo e fascismo. Ultimamente in particolare dalle ronde contro i migranti, di notte e in spiaggia, alla nave di neofascisti che dovrebbe prossimamente “pattugliare” il Mediterraneo per impedire l’arrivo di migranti, dai continui episodi di violenza ai danni di migranti, volontari e antifascisti agli insulti antisemiti all’on. Fiano da parte di un deputato della Repubblica, ai troppi altri ancora episodi che segnalano la necessità della più ferma reazione delle istituzioni, delle assemblee elettive, dei partiti, dei sindacati e della società civile tutta. Ci attendiamo presto l’approvazione di norme che rafforzino le leggi contro il fascismo e il razzismo, consapevoli, tuttavia, che esse non saranno sufficienti a risolvere il problema se non saranno accompagnate dalla più vasta mobilitazione delle coscienze e dalla radicale corale condanna del fascismo. Ci vuole il funzionamento delle istituzioni e una coscienza collettiva convinta che questa è una Repubblica democratica e antifascista: purtroppo questa coscienza antifascista è ancora gravemente insufficiente. Mobilitazione delle coscienze che non può non partire dall’educazione all’antifascismo a partire dalle scuole dell’infanzia. E’ bene che tutti riflettano sul fatto che l’apologia del fascismo non è un reato di opinione, ma un reato di pericolo per le istituzioni repubblicane. Siamo per la libera manifestazione del pensiero garantita dalla Costituzione, motivo per cui deve essere duramente repressa l’apologia del fascismo e i tentativi di ricostruire partiti fascisti di ogni sorta. Le leggi esistono e devono essere rispettate ed applicate, non ultimo con l’esclusione delle liste fasciste da ogni tipo di competizione elettorale, a cominciare dalla tornata elettorale autunnale, che vede ancora già annunciata la presentazione di liste fasciste del Municipio di Ostia, e con il divieto di utilizzo di locali pubblici per sedi di organizzazioni fasciste.

12 luglio 2017

Intervista al Presidente Nazionale Carlo Smuraglia

Smuraglia: "La legge Fiano è un passo avanti, ma occorre una coscienza collettiva antifascista"

11 Luglio 2017 - Il Presidente nazionale ANPI intervistato dal quotidiano la Repubblica




19 Luglio 1943 - 19 luglio 2017


Sezione Trullo - Magliana "Franco Bartolini"

Venerdì 14 luglio ore 20 cena di saluti e sottoscrizione a 10 €  presso " Baccelli di Idee " in via Orciano Pisano n. 9  (Montecucco, dietro l'AMA)
Un'occasione per rivederci tutti , scambiarsi opinioni e stare insieme prima delle ferie  estive


Dare possibilmente conferma di partecipazione entro giovedi sera all'email : sez.anpi.bartolini@gmail.com


 

06 luglio 2017

ANPI IV Municipio "Nascimben": comunicato stampa per il presidio antifascista del 7 luglio. Lettera al Prefetto

Comunicato stampa
per presidio statico 7 luglio ore 19 a via dell'archeologia 55
Al signor Prefetto di Roma
Dottoressa Paola Basilone
Come cittadini e associazioni impegnati nel territorio a salvaguardare la cultura, i diritti umani e del lavoro, la democrazia e la legalità, esponiamo con la presente la condizione di allarme sociale che vede coinvolto il quartiere tor Bella Monaca e i suoi abitanti.
Nei quartieri della periferia romana, in particolare tutto il sesto municipio la crisi economica e occupazionale ha prodotto forti elementi di malessere sociale; una grande parte della popolazione (circa il 50%) non appartiene alla forza lavoro, il tasso di abbandono scolastico è il più alto di Roma, troppi giovani che non trovano occupazione, povero il livello di assistenza sociale; il patrimonio pubblico in decennale abbandono, le aree verdi inselvatichite e inservibili, sequele di serrande chiuse sono il fantasma di servizi commerciali.
La maggior parte delle abitazioni popolari, ater, è priva di reale manutenzione, la pulizia lasciata alla buona volontà degli abitanti. L'insieme di servizi (impianti sportivi strutture culturali creative servizi sociali e commerciali) che, in forma diversa, concorrono a formare la qualità della vita dei cittadini e incidono sullo sviluppo umano, nei nostri hanno un segno fortemente negativo.
Su un tessuto sociale storicamente emarginato è caratterizzato da scarsi strumenti culturali, la disattenzione politica e l'incuria istituzionale hanno determinato devianze sociali, il consolidarsi di atteggiamenti e pratiche malavitose e l'acuirsi del mercato delle droghe. Le presenze criminali sono ben note a tutti gli abitanti: ma le misure di prevenzione e repressione delle forze dell'ordine non sembrano finalizzate alla diminuzione dei reati.


05 luglio 2017

Comitato Nazionale dell'ANPI: Si realizzi a Milano un vero museo della Resistenza

http://www.anpi.it/articoli/1782/si-realizzi-a-milano-un-vero-museo-nazionale-della-resistenza

“SI REALIZZI A MILANO UN VERO MUSEO NAZIONALE DELLA RESISTENZA”

5 Luglio 2017

"L'ANPI nazionale ritiene che la comunità culturale e i cittadini debbano essere informati su quanto sta accadendo riguardo a quello che avrebbe dovuto essere il progetto del Museo Nazionale della Resistenza a Milano.
Museo al quale l'ANPI sarebbe stata favorevolissima, anche per la scelta di collocarlo nella città di Milano, purché si trattasse di un'opera di valore, realizzata con ampio consenso e con la collaborazione attiva delle Associazioni partigiane, in particolare dell'ANPI, e infine installata in una sede adeguata.
Al contrario, si sta verificando un fenomeno singolare: tutti gli atti e le convenzioni stipulate ufficialmente tra Comune, Ministero dei Beni culturali e INSMLI (oggi Istituto “Parri”) hanno fatto sempre riferimento alla istituzione di un MUSEO NAZIONALE DELLA RESISTENZA. Gradualmente, poi, questa denominazione è scomparsa, via via sostituita da formulazioni generiche e totalmente diverse (Spazio Resistenza, Spazio di riflessione ed interpretazione sulla Resistenza, etc.).
Questo è incomprensibile, perché o si fa un Museo oppure si fa una cosa diversa, non chiara peraltro, perché non si è ancora visto un progetto esecutivo.

8 luglio 2017 a Colleferro corteo cittadino contro gli inceneritori: L'otto per rifiutarli



La sezione ANPI di Colleferro "La Staffetta Partigiana" aderisce alla mobilitazione dell'8 luglio p.v. contro gli inceneritori.

Il prossimo 8 luglio i cittadini di Colleferro e dei paesi della Valle del Sacco saranno ancora una volta in piazza per dire NO alle scelte scellerate che negli anni hanno trasformato il loro territorio in una valle di veleni. L’8 luglio si dirà NO al revamping dei due inceneritori! I cittadini e tante associazioni scendono in piazza per la tutela ambientale del territorio e per difendere la loro salute.  L’Anpi della provincia di Roma nel richiamare l’attuazione della Costituzione, e in particolare l’articolo 9 e l’articolo 32, aderisce alla manifestazione e scende in piazza insieme ai cittadini della Valle del Sacco, sostenendoli nella loro battaglia per la tutela dell’ambiente e della salute e per il futuro dei giovani di quel territorio.

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Ripudia intolleranza, razzismo e antisemitismo.
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