27 maggio 2022

4 giugno 1944 - 4 giugno 2022: 78° della Liberazione di Roma. Omaggio ai Caduti e festa a Piazza Testaccio


 

In occasione del 78° della Liberazione di Roma alle 16,00 omaggeremo i Caduti a Porta San Paolo e al Rome War Cemetery. 

E' atteso Harry Shindler, veterano inglese, nel 1944, poco più che ventenne, sbarcò ad Anzio con tanti altri ragazzi per liberare l’Italia dall'orrore del nazifascismo. Nel nostro Paese c’è rimasto: ha sposato un’italiana, vive a San Benedetto del Tronto e per il resto della sua vita si è occupato di ricerche di soldati scomparsi, di rintracciare relitti, di dare un nome a tombe di combattenti sconosciuti. 

E' rappresentante in Italia della Italy Star Association 1943 - 1945 (associazione combattentistica dei reduci inglesi).

Grande amico della Resistenza italiana, il comitato provinciale dell'ANPI lo abbraccia riconoscente, anche in rappresentanza di tutti quei ragazzi che lottarono e morirono per la Liberazione dell'Italia dall'orrore del nazifascismo.

Harry Shindler al centro, con i partigiani Mario Fiorentini e Mario Di Maio


A seguire, dalle 17,00 grande festa a Piazza Testaccio con musica e letture:
saranno presenti la Banda Jorona, la Banda Cecafumo e Ilaria Patamia


25 maggio 2022

28 maggio 2022 ore 10,00: Portiamo un fiore al Museo Centrale del Risorgimento oggetto di attentato fascista il 12 dicembre 1969




28 maggio 2022 ore 10,00:

Portiamo un fiore al Museo Centrale del Risorgimento, oggetto di attentato fascista il 12 dicembre 1969, lo stesso giorno della strage fascista di Piazza Fontana. Per lo scioglimento di tutte le organizzazioni che si richiamano al fascismo.

Il 28 maggio 1974 a Brescia nella centrale piazza della Loggia, era in corso una manifestazione contro il terrorismo neofascista organizzata dal Comitato Unitario Permanente Antifascista (CUPA) e dalle OO.SS. quando fu fatto esplodere un ordigno che causò la morte di otto persone, tra i 25 e i 69 anni ed il ferimento di oltre cento altre. La magistratura ha ormai accertato la natura neofascista della strage e la sua mano veneta. 

Il 28 maggio 1980 vengono inoltre uccisi: a Milano il giornalista Walter Tobagi ("Brigata 28 marzo"); a Roma, davanti al liceo "Giulio Cesare" viene ucciso il Vice Brigadiere Evangelista Francesco e feriti altri 2 poliziotti dai NAR, il gruppo neofascista di Mambro e Fioravanti.

Comitato Provinciale ANPI di Roma

FIAP Roma e Lazio

ANPC sezione di Roma

Associazione Familiari Caduti Strage di Piazza della Loggia

ANFIM

ANED

ANEI Roma

ANPPIA Federazione di Roma

ANVRG sez. di Roma

AICVAS sez. di Roma

CGIL Roma e Lazio

UIL Roma e Lazio

Arci Roma

Libera contro le mafie

Rete degli Studenti Medi Roma

Unione degli Universitari Roma

Opera Nomadi

Rete #NoBavaglio

Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli

Rete dei Numeri Pari

Giuristi Democratici sezione di Roma “Gianni Ferrara”

Casa Internazionale delle Donne

6000 Sardine

Articolo Uno Roma

Progetto Enea

PRC Sinistra Europea – Federazione di Roma

Sinistra Italiana Roma

PCI

Sinistra Civica Ecologista

PSI Roma

Europa Verde provincia di Roma

Demos Roma

24 maggio 2022

Vietata la manifestazione fascista di CasaPound del 28 maggio prossimo. Comunicato delle associazioni, partiti e sindacati antifascisti che avevano sottoscritto l'appello al Prefetto e al Questore di Roma

Le scriventi Organizzazioni esprimono la loro soddisfazione per l’accoglimento da parte delle Autorità dell’appello del 14 maggio scorso rivolto al Prefetto ed al Questore di Roma, che hanno formalmente vietato all’organizzazione fascista CasaPound di manifestare a Roma il 28 maggio prossimo, nella 48ma ricorrenza della strage di Piazza della Loggia a Brescia. Ringraziamo le Autorità della decisione presa e tutti coloro che in questi giorni si sono espressi o hanno manifestato ferma contrarietà alla detta manifestazione.

La nostra soddisfazione non sgombra tuttavia il campo dalla questione politica, ovvero dalla necessità che il governo provveda, urgentemente e sulla scia di questo provvedimento, allo scioglimento di tutte le organizzazioni fasciste. Per questo motivo sabato 28 maggio alle ore 10,00 saremo presenti con una iniziativa simbolica al Museo Centrale del Risorgimento che fu oggetto il 12.12.1969 di un attentato fascista, in omaggio al Museo, in ricordo dei Caduti di Piazza della Loggia e per lo scioglimento di tutte le organizzazioni fasciste.

Fabrizio De Sanctis – Ass. Naz. Partigiani d’Italia - Presidente Comitato Provinciale di Roma

Bianca Cimiotta Lami – Federazione Italiana Associazioni Partigiane – Presidente Roma e Lazio

Cristina Olini – Ass. Naz. Partigiani Cristiani - Responsabile sezione di Roma

Manlio Milani – Presidente Associazione Familiari Caduti Strage di Piazza della Loggia

Francesco Albertelli – Ass. Naz. Famiglie Italiane Martiri - Presidente nazionale

Aldo Pavia – Ass. Naz. ex Deportati nei campi nazisti – Vicepresidente nazionale

Anna Maria Sambuco – Ass. Naz. Ex Internati Militari - Presidente sez. di Roma

Paolo de Zorzi – Ass. Naz. Perseguitati Politici Italiani Antifascisti – Presidente Federazione di Roma

Fabio Pietro Barbaro – Ass. Naz. Volontari e Reduci Garibaldini – Presidente sez. di Roma

Leonardo Marchetti – Ass. Italiana Combattenti Volontari Antifascisti di Spagna - sez. di Roma

Michele Azzola – Segretario CGIL Roma e Lazio

Alberto Civica – Segretario UIL Roma e Lazio

Vito Scalisi - Presidente Arci Roma

Marco Genovese – Libera contro le mafie

Leonardo Soffientini – Coordinatore Rete degli Studenti Medi Roma

Duccio Sarmati – Coordinatore Unione degli Universitari Roma

Massimo Converso - Opera Nomadi

Vincenzo Vita - Associazione Articolo 21

Rete #NoBavaglio

Mario Colamarino - Presidente Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli

Rete dei Numeri Pari

Cesare Antetomaso – Presidente Giuristi Democratici – sezione di Roma “Gianni Ferrara”

Casa Internazionale delle Donne

Massimiliano Saccucci - 6000 Sardine

Piero Latino - Segretario Articolo Uno Roma

Riccardo Sbordoni – Coordinatore Progetto Enea

Marco Bizzoni – Segretario Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea – Federazione di Roma

Adriano Labbucci – Segretario Sinistra Italiana Roma

Walter Tucci – Segreteria nazionale Partito Comunista Italiano

Sinistra Civica Ecologista

Andrea Silvestrini – Segretario Partito Socialista Italiano Roma

Guglielmo Calcerano e Marta Bevilacqua - Europa Verde provincia di Roma




17 maggio 2022

21 maggio ad Affile per l'abbattimento del mausoleo al criminale Rodolfo Graziani

Il 21 maggio prossimo, dalle 16,30 si svolgerà un sit-in al parco Radimonte di Affile, luogo ove sorge il memoriale al criminale Rodolfo Graziani, viceré di Etiopia e capo delle forze armate della Repubblica Sociale Italiana, stato fantoccio dei nazisti occupanti. L'evento è per ribadire con forza la richiesta di abbattimento dell'orrendo monumento, che reca offesa a tutte le vittime e a tutte le popolazioni che subirono le atrocità fasciste, vergogna alla Repubblica antifascista nata dalla Resistenza e che provocò sdegnate proteste a livello internazionale.

Il 21 maggio 1937, per ordine dello stesso Graziani, che ne rivendicò orgogliosamente la paternità, ebbe luogo la strage di Debra Libanòs, durante la quale vennero massacrati centinaia (forse addirittura più di un migliaio) di monaci etiopi appartenenti alla Chiesa copta e civili. Ma non fu certo l'unico crimine di cui Graziani si macchiò in Africa e successivamente in Italia (fu suo ad esempio l'ordine di deportare in Germania circa 2.500 carabinieri romani).

Interverranno i rappresentanti della comunità etiope, il presidente del Circolo Gianni Bosio prof. Sandro Portelli, il prof. Alessandro Triulzi storico dell’Africa all’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, parteciperanno i rappresentanti di associazioni, sindacati, partiti, movimenti. Aprirà il dibattito il presidente dell’ANPI provinciale di Roma Fabrizio De Sanctis e concluderà la manifestazione il presidente ANPI nazionale Gianfranco Pagliarulo.




16 maggio 2022

Convegno ANPI: “Che cosa significa vincere la guerra?” sul conflitto in Ucraina. 18 febbraio 2022

A tre mesi dall’inizio del conflitto in Ucraina, la via del negoziato e della pace appare quasi completamente smarrita. All’aumentare del numero dei morti e delle distruzioni diminuisce la disponibilità a raggiungere compromessi. Come una chimera, l’obiettivo della pace sembra così allontanarsi mentre lo spettro di una guerra nucleare su ampia scala si avvicina pericolosamente. 

Che cosa significa vincere la guerra? Questa la domanda attorno a cui ruota l’incontro sul conflitto in Ucraina, promosso dalla sezione ANPI “Martiri delle Fosse Ardeatine” di Tormarancia e dal comitato provinciale dell’ANPI di Roma, che si terrà mercoledì 18 febbraio, ore 17,30 presso la Comunità Cristiana di base di San Paolo in Via Ostiense 152/b. All’incontro prenderanno parte:

l’ex segretaria generale della CGIL, Susanna Camusso

il direttore di “Avvenire”, Marco Tarquinio

lo storico dell’Europa Orientale, Giovanni Savino

il presidente dell’ANPI di Roma, Fabrizio De Sanctis.

Un’occasione per riflettere sull’attualità della feroce invasione russa e sulla necessità di ridare slancio alla mobilitazione civile per la pace.



14 maggio 2022

No alla manifestazione fascista di Casapound il 28 maggio prossimo. Lettera aperta al Prefetto di Roma

Egr. Prefetto di Roma - dr. Matteo Piantedosi

p.c. Egr. Questore di Roma – dr. Mario Della Cioppa

p.c. Egr. Procuratore Generale di Roma – dr. Francesco Lo Voi

p.c. Egr. Sindaco di Roma - dr. Roberto Gualtieri


Egregio Signor Prefetto,

ci rivolgiamo all'Alta Sua funzione a nome delle sottoscritte associazioni partigiane, dei familiari dei Caduti di Piazza della Loggia, delle Famiglie Italiane Martiri, degli ex deportati nei campi di sterminio nazisti, degli internati militari nei campi di concentramento, dei perseguitati politici italiani antifascisti, dei partiti democratici, dei movimenti, dei sindacati dei lavoratori, delle organizzazioni studentesche che sottoscrivono la presente  contro l'annunciato corteo nazionale di Casapound per il prossimo 28 maggio 2022. Il 28 maggio 1974 a Brescia nella centrale piazza della Loggia, era in corso una manifestazione contro il terrorismo neofascista organizzata dal Comitato Unitario Permanente Antifascista (CUPA) e dalle OO.SS. quando fu fatto esplodere un ordigno che causò la morte di otto persone, tra i 25 e i 69 anni ed il ferimento di oltre cento altre. La magistratura ha ormai accertato la natura neofascista della strage e la sua mano veneta. 

Il 28 maggio 1980 vengono inoltre uccisi: a Milano il giornalista Walter Tobagi ("Brigata 28 marzo"); a Roma, davanti al liceo "Giulio Cesare" viene ucciso il Vice Brigadiere Evangelista Francesco e feriti altri 2 poliziotti dai NAR, il gruppo neofascita di Mambro e Fioravanti. 

Contestualmente rimane esplicito il richiamo del movimento Casapound al fascismo ed accertato il suo sistematico ricorso all'uso della violenza ed all'apologia del fascismo, come dimostrato anche dalla sentenza di Bari su "ricostituzione partito fascista" per Casapound. Motivo per il quale questo movimento dà scandalo nell'occupare ancora i locali pubblici di Via Napoleone III a Roma oppure di Area 121 ad Ostia.

Convinti che ci sia in Italia e in Europa, ma anche nel nostro territorio e nella sua storia passata e recente, un legame insidioso e pericoloso tra fascismo, razzismo, criminalità organizzata ed antisemitismo, soprattutto in questo periodo di pandemia e di difficoltà economiche, riteniamo l'impegno delle istituzioni e dei cittadini debba essere – pertanto - forte, unito e consapevole.  

Un impegno, non solo incentrato nel rispetto delle leggi, ma soprattutto in un'azione di prevenzione e vigilanza, attraverso un lavoro culturale e di memoria dei valori fondanti, in particolare tra i giovani e nelle scuole.

Certi di un Suo impegno e sensibilità in tal senso siamo a chiederLe di non autorizzare, il prossimo 28 maggio 2022, l'annunciato corteo nazionale della formazione neofascista Casapound a Roma, Capitale d'Italia e città decorata di Medaglia d'Oro per il Risorgimento e per la Resistenza.

Roma, 14 maggio 2022


Fabrizio De Sanctis – Ass. Naz. Partigiani d’Italia - Presidente Comitato Provinciale di Roma

Bianca Cimiotta Lami – Federazione Italiana Associazioni Partigiane – Presidente Roma e Lazio

Cristina Olini – Ass. Naz. Partigiani Cristiani - Responsabile sezione di Roma

Manlio Milani – Presidente Associazione Familiari Caduti Strage di Piazza della Loggia

Francesco Albertelli – Ass. Naz. Famiglie Italiane Martiri - Presidente nazionale  

Aldo Pavia – Ass. Naz. ex Deportati nei campi nazisti – Vicepresidente nazionale

Anna Maria Sambuco – Ass. Naz. Ex Internati Militari  -  Presidente sez. di Roma

Paolo de Zorzi – Ass. Naz. Perseguitati Politici Italiani Antifascisti – Presidente Federazione di Roma

Fabio Pietro Barbaro – Ass. Naz. Volontari e Reduci Garibaldini – Presidente sez. di Roma

Michele Azzola – Segretario CGIL Roma e Lazio

Alberto Civica – Segretario  UIL Roma e Lazio

Vito Scalisi - Presidente Arci Roma

Giuseppe De Marzo – Resp. Politiche sociali Libera contro le mafie

Leonardo Soffientini – Coordinatore Rete degli Studenti Medi Roma

Duccio Sarmati – Coordinatore Unione degli Universitari Roma

Massimo Converso - Opera Nomadi

Vincenzo Vita - Associazione Articolo 21

Rete #NoBavaglio

Mario Colamarino - Presidente Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli

Rete dei Numeri Pari

Cesare Antetomaso – Presidente Giuristi Democratici – sede di Roma “Gianni Ferrara”

Casa Internazionale delle Donne

Piero Latino - Segretario Articolo Uno Roma

Riccardo Sbordoni – Coordinatore Progetto Enea

Marco Bizzoni – Segretario Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea – Federazione di Roma

Adriano Labbucci – Segretario Sinistra Italiana Roma

Walter Tucci – Segreteria nazionale Partito Comunista Italiano 

Sinistra Civica Ecologista

Andrea Silvestrini – Segretario Partito Socialista Italiano Roma

Guglielmo Calcerano e Marta Bevilacqua - Europa Verde provincia di Roma

6000 Sardine Roma


08 maggio 2022

Comitato provinciale dell'ANPI di Roma - Ordine del giorno del 7 maggio 2022

Associazione Nazionale Partigiani d'Italia - Comitato provinciale di Roma

ORDINE DEL GIORNO 7 MAGGIO 2022 

(Approvato con un contrario e due astenuti)



Il 25 aprile 2022, dopo due anni di pandemia, un nuovo imponente corteo antifascista, pacifico, unitario, inclusivo, plurale e di massa ha attraversato i quartieri romani - luoghi, insieme ad altri della provincia, delle battaglie dell’8, 9 e 10 settembre - per approdare a Porta San Paolo, luogo simbolico dell’inizio della Resistenza italiana nel 1943.

Si è trattato ancora una volta, in tutta Italia, di un momento di grande partecipazione popolare in nome degli ideali della Resistenza di pace, libertà, democrazia e giustizia sociale, come lasciatici in eredità in quei principi fondamentali della Costituzione che reclamano completa attuazione.

Il comitato provinciale dell'ANPI di Roma, in questo periodo in cui l’Associazione è stata ed è bersaglio di una  vera e propria campagna di stampa ostile per le sue posizioni contro la guerra, ringrazia tutte le militanti e i militanti che hanno assicurato in tutta la provincia la riuscita di oltre un centinaio di iniziative e la grande manifestazione cittadina romana, oltre alle centinaia di persone che quel giorno hanno chiesto l’iscrizione all’ANPI; in particolare a Porta San Paolo ringrazia per la loro partecipazione e per i loro interventi i partigiani Mario Fiorentini, Mario Di Maio e Iole Mancini, che ha concluso la manifestazione; gli assessori regionale Alessio D’Amato e capitolino Miguel Gotor; le Associazioni degli ex deportati nei campi di sterminio nazisti col presidente Aldo Pavia, dei perseguitati politici italiani dell’antifascismo col presidente Paolo De Zorzi, delle Famiglie Italiane dei Martiri col presidente nazionale Francesco Albertelli,  dei partigiani cristiani con la vice presidente nazionale Silvia Costa, degli Internati militari, dei Combattenti volontari antifascisti di Spagna, dei Volontari e reduci garibaldini, che sono state - ancora una volta - con noi; gli interventi di Michele Azzola segretario generale della CGIL, che ha parlato anche in nome di CISL e UIL, di Claudio Graziano dell’ARCI, di Giuseppe De Marzo di Libera, di Federica Aglaja Teodori di Emergency, di Mario Colamarino del Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, di Alessandro Marconi dei Friday for future, di Vincenzo Vita per Articolo 21 e Rete #Nobavaglio. Sono inoltre state presenti molte altre associazioni, tra cui vogliamo ricordare le ACLI, la cui presidente Lidia Borzì non ha potuto essere presente per un impedimento e tutti i partiti e le associazioni che partecipano al tavolo cittadino.

Nel nostro intervento abbiamo sottolineato l’importanza e l’urgenza delle proposte unitarie contro fascismo, mafie e diseguaglianze, di cui alla piattaforma comune dell’assemblea cittadina dello scorso 5 febbraio tenutasi a Porta San Paolo e che sono state condivise con l’ANPI da AICVAS, ANED, ANEI, ANFIM, ANPC, ANPPIA, ANVRG, FIAP, CGIL Roma e Lazio, CISL Roma e Rieti, UIL Lazio, LINK, Rete degli Studenti Medi, UDS, UDU, ARCI, Libera, Casa Internazionale delle Donne, Circolo Gianni Bosio, Circolo Mario Mieli, Fridays for Future, Rete dei Numeri Pari, Rete NoBavaglio, UDI Roma, Art.1, Movimento 5 Stelle Roma, PCI, PD Roma, Pop Idee in movimento, Possibile, PRC Roma, Progetto Enea, Roma Futura, Sinistra Civica Ecologista, Sinistra Italiana.

Immancabile, a poche ore dal 25 aprile, è rigurgitata la voce dei fascisti, che hanno affisso dei manifesti con l’immagine di Mussolini all’entrata della Casa della Memoria e della Storia. Facciamo notare che questa volta si sono firmati e sollecitiamo le Autorità alla rapida individuazione e punizione dei responsabili.

Ogni nostra iniziativa parlerà di pace e molte sono le iniziative che oggi promuoviamo, a cominciare da una nuova manifestazione il 21 maggio alle ore 17, in concomitanza con la ricorrenza dell’inizio del massacro di Debre Libanos, quando ci ritroveremo ad Affile, al mausoleo eretto in quella cittadina al massacratore di Libia ed Etiopia Rodolfo Graziani, perché quell’obbrobrio sia finalmente demolito. Alla manifestazione parteciperà il nostro presidente nazionale Gianfranco Pagliarulo e delegazioni delle ANPI provinciali del Lazio, la comunità etiope col coinvolgimento dell’Associazione dei Patrioti etiopi, organizzata in collaborazione del circolo Gianni Bosio ed il suo presidente prof. Alessandro Portelli, alla manifestazione prenderà parte il grande saggista ed esperto di storia etiopica Sandro Triulzi.

Si rende inoltre necessaria una prossima riunione cittadina antifascista, per formalizzare le nostre richieste di sgombero di tutte le occupazioni fasciste a Roma e ad Ostia; per la regolamentazione pubblica ed il divieto dell’accesso ai luoghi e ai locali pubblici di tutte quelle organizzazioni che non si riconoscono nei principi della Costituzione antifascista. 

Il comitato provinciale impegna inoltre i propri organismi a lanciare un appello unitario alle Istituzioni per impedire l’annunciato corteo nazionale di Casapound del prossimo 28 maggio, che si terrebbe in coincidenza con il 48mo della strage di Brescia, un’offesa per tutto il paese ed un’onta per Roma, città medaglia d’Oro della Resistenza, promuovendo fin d’ora un presidio cittadino antifascista a piazza dell'Esquilino il prossimo 28 maggio, per lo scioglimento delle organizzazioni fasciste e in memoria delle vittime del terrorismo nero del secondo dopoguerra, invitando alla partecipazione un rappresentante dell'Associazione Familiari Caduti Strage di Piazza Loggia.

Rivolgendoci a tutte le Associazioni dell’antifascismo, della Resistenza e della Guerra di Liberazione, alle Istituzioni ed alle assemblee elettive, ai partiti, i movimenti, i sindacati dei lavoratori e le associazioni della società civile, legando nelle nostre iniziative le celebrazioni del 2 giugno in continuità col 25 aprile, vogliamo promuovere le celebrazioni del prossimo 4 giugno, 78mo della Liberazione di Roma, organizzando un corteo che prenda le mosse da Porta San Paolo; faccia tappa rendendo omaggio al cimitero del Commonwealth e al cimitero acattolico di Via Caio Cestio; per giungere a piazza Testaccio per una vera e propria festa popolare con i partigiani e le partigiane romane, con musica e interventi commemorativi e programmatici.

Certamente le ragioni della pace hanno attraversato e attraversano tutte le celebrazioni e non possiamo non sottolineare che le stesse ragioni si stanno rafforzando e sono destinate a farsi sempre più largo. Lo stesso invio di armi all’Ucraina aggredita dalla Russia, contro cui si è espressa la nostra Associazione fin dall’inizio e nel suo congresso nazionale del 24-27 marzo scorso, si conferma un errore e rientra nel fenomeno di corsa agli armamenti in Europa che rischia di essere prodromo di una nuova guerra mondiale, di cui si parla ormai come di una possibile eventualità da parte dei massimi dirigenti del pianeta, dal ministro degli esteri russo a quello cinese, dal presidente USA Biden, che ha chiesto sanzioni o terza guerra mondiale, al premier britannico che ha autorizzato gli ucraini a colpire il territorio russo con gli armamenti inglesi, fino a quei commentatori italiani che con poca lucidità sono ad invocarla.

Eppure le ragioni della pace sono destinate a rafforzarsi, non solo nell’opinione pubblica, contraria alla guerra ed al coinvolgimento dell’Italia secondo tutti i sondaggi pubblicati; non solo con le potenti parole di Papa Francesco e del mondo cattolico, da Avvenire a Civiltà Cattolica, alle Acli; ora anche il Presidente della Repubblica Mattarella, a Strasburgo, ha ammonito che la guerra divora tutto, che è necessaria distensione per arrivare ad una nuova Helsinky, quando tutti i paesi europei concordarono un sistema di sicurezza per tutti i suoi popoli, come da settimane sta chiedendo l’ANPI, e non ad una nuova Yalta, che divise il mondo in blocchi.

Anche il presidente Mattarella è improvvisamente scomparso dalle prime pagine di quasi tutti i giornali, risucchiato da una informazione generalmente a senso unico, “di guerra”, in cui ogni voce dissonante è minimizzata, oscurata, aggredita o ridicolizzata e vilipesa.

Eppure contro la guerra si stanno sostanzialmente esprimendo tutti i sindacati italiani, lo stesso mondo delle imprese e numerosissimi analisti e responsabili militari.

Prima di tutto per la stessa salvezza del popolo ucraino è necessario rilanciare la mobilitazione per la pace, in modo dialogante ma fermo, in ogni città ed in ogni quartiere, perché è ormai in gioco la pace mondiale all’epoca delle armi nucleari e con essa la stessa sopravvivenza del genere umano.

All’informazione con l’elmetto si accompagna una nuova economia con l’elmetto, caratterizzata dall’impiego di cifre ingentissime, fino al 2 per cento del PIL, per il riarmo dei paesi europei, mentre dopo due anni di pandemia ci saremmo attesi e continuiamo a chiedere aumenti consistenti di spesa per la salute, per il lavoro, per l’istruzione. Nel mentre regioni come l’Emilia Romagna, l’Umbria, le Marche, la Calabria sono già in gravissima crisi ed il paese è investito da una nuova ondata inflazionistica che ha già riassorbito tutti gli aumenti dei rinnovi contrattuali di milioni di lavoratori, pur lungamente attesi, aggredendo stipendi e salari di tutti i nostri concittadini.

In questa fase, in cui l’aggravarsi della crisi internazionale ed economica sta favorendo l’ascesa di quei partiti che non riescono a definirsi antifascisti e che premono per lo stravolgimento e il definitivo accantonamento della Costituzione, il comitato provinciale indica a tutte le sezioni la necessità di rilanciare una forte campagna di tesseramento all’ANPI,  organizzando ovunque, attorno al 2 giugno quale giornata nazionale del tesseramento e comunque prima dell'estate, le assemblee annuali generali degli iscritti, secondo un calendario da concordare con la presidenza provinciale, che siano di dibattito, di confronto, di fiducia, di festa e di impegno.

VIVA LA RESISTENZA!

Roma, 7 maggio 2022

01 maggio 2022

1 maggio 2022: il Lavoro nella Costituzione

 


Il lavoro nella Costituzione:

Art. 1

L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro.

La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.


Ed ecco il valore del lavoro, come attributo indispensabile della persona, proprio perché essa possa svilupparsi e realizzarsi. Un valore chiaramente espresso nell’art. 1, che fa del lavoro, addirittura, il fondamento della Repubblica.

Carlo Smuraglia, introduzione a “La Costituzione della Repubblica Italiana” – ANPI, 2015 https://www.anpi.it/media/uploads/files/2015/09/costituzione_anpi.pdf

La dignità sociale del lavoro è una pietra angolare del nostro edificio costituzionale:

“Fino a che non c’è la possibilità per ogni uomo di lavorare e di trarre con sicurezza dal proprio lavoro i mezzi per vivere da uomo, non solo la nostra Repubblica non si potrà chiamare fondata sul lavoro, ma non si potrà chiamare neanche democratica, perché una democrazia in cui non ci sia questa eguaglianza di fatto, in cui ci sia una eguaglianza di diritto, è una democrazia puramente formale”. Piero Calamandrei


gli articoli 2, 3 e 4


Art. 2. 

La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.


Art. 3.

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.


Art. 4.

La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, una attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.



Il contributo della prof.ssa Paola Marsocci, docente universitario di Diritto Costituzionale alla I università di Roma “La Sapienza”.

https://youtu.be/FT4U18MomiQ




l'Art. 35:

La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni.

Cura la formazione e l'elevazione professionale dei lavoratori.

Promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti del lavoro.

Riconosce la libertà di emigrazione, salvo gli obblighi stabiliti dalla legge nell'interesse generale, e tutela il lavoro italiano all'estero.



Gli articoli 36, 37 e 38 

Art. 36.
Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.
La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge.
Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.

Art. 37.
La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l’adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione.
La legge stabilisce il limite minimo di età per il lavoro salariato.
La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il diritto alla parità di retribuzione.

Art. 38.
Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all'assistenza sociale.
I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria.
Gli inabili ed i minorati hanno diritto all'educazione e all'avviamento professionale.
Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato.
L’assistenza privata è libera.




articoli 39, 40, 41, 45 e 46. 


ART. 39.
L'organizzazione sindacale è libera.
Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge.
È condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica.
I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.


ART. 40.
Il diritto di sciopero si esercita nell'ambito delle leggi che lo regolano.

ART. 41.
L'iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.


ART. 45.
La Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata.
La legge ne promuove e favorisce l'incremento con i mezzi più idonei e ne assicura, con gli opportuni controlli, il carattere e le finalità.
La legge provvede alla tutela e allo sviluppo dell'artigianato.


ART. 46.
Ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro in armonia con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende.

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Ripudia intolleranza, razzismo e antisemitismo.
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